Anteprima
Vedrai una selezione di 14 pagine su 61
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 1 Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 2
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 6
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 11
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 16
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 21
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 26
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 31
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 36
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 41
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 46
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 51
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 56
Anteprima di 14 pagg. su 61.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Storia IV antica, prof Giorgio Rocco - parte 2 Pag. 61
1 su 61
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Il culto di Eleusini

Eleusini era un culto importantissimo, divenne culto pan-ellenico, molti imperatori a cominciare da Augusto, si fecero iniziare a tale culto. Quindi la popolazione che si riuniva davanti alla Stoà Poikile sembrava ancora più numerosa, e se lo spazio antistante era occupato dalla Basilica non vi era più spazio aperto per quel grande assembramento di popolazione, per cui probabilmente gli americani in questo caso hanno ragione. Nell'angolo scavato sopravvivevano colonne doriche di V sec. a.C., poi i resti di una colonna ionica che doveva caratterizzare l'ordine interno, che era quindi con colonne ioniche che sostenevano il colmo del tetto, che era piuttosto imponente, quindi era una Stoà di grandi dimensioni, che era arricchita dagli oggetti interni. Pausania che la visitò, disse che all'interno vi erano i quadri con la Battaglia di Maratona e di tutti i grandi pittori greci dell'epoca, poi dice che vi erano le spoglie delle vittorie.

militari degli ateniesi, tra cui l'oscudo che gli ateniesi sottrassero agli spartani. Ora, gli spartani era molto difficile che venissero sconfitti in una battaglia terrestre. Quella infatti fu un'occasione unica, non furono sconfitti in una battaglia terrestre, che gli ateniesi evitavano accuratamente, bensì erano su un isolotto, e furono bombardati dagli ateniesi in mare senza potersi difendere in alcun modo, così alla fine di un lunghissimo assedio gli spartani si arresero, e fu un evento unico nella storia degli spartani. Conseguentemente gli ateniesi presero gli scudi degli spartani e li appesero. Normalmente gli scudi, quando venivano dedicati, venivano privati del rivestimento interno, che serviva per utilizzarli, venivano bucati ed avvitati alle pareti come forma decorativa, questi invece furono appesi sul Bastione della Nike, dove furono trovati pochi ganci, quindi furono appesi per le impugnature, tanto che in una commedia dicevano che il governo ateniese in.

Quegli anni fecero una violazione delle norme perché mettevano a disposizione dei cittadini ateniesi delle armi, perché chiunque poteva sfilarli ed usarli come scudo, quindi era come dare le armi agli ateniesi, fu una cosa contestata. Pausania disse quindi di aver visto uno di questi scudi nella Stoà Poikile. Durante gli scavi gli americani scavarono dentro un pozzo e trovarono lo scudo che vediamo nell'immagine, in bronzo, accartocciato, battuto e gettato in un pozzo, sul quale vi era un'incisione che diceva "gli ateniesi, dai Lacedemoni a Pilo", quindi ciò dimostra che Pausania aveva veramente visto questo scudo, perché era proprio quello descritto.

HELIAIA: La Stoà Sud era canonica con colonne doriche all'esterno e ioniche all'interno, in antis, e vi furono alcune fasi di modificazione della parte meridionale: la prima fase era a due navate, con sale da banchetto rituale sul retro, un recinto, la Fontana di sud-est di

Età Pisistratide e la Zecca di fine V sec. a.C.; la seconda fase aggiungeva al complesso una Stoà senza vani alle spalle, ruotata, che definiva uno spazio rettangolare sul quale si affacciava un edificio quadrangolare dove poi costruirono 2 templi, ed aggiungeva anche la Stoà di Mezzo (dai sovrani Pergameni), senza muri, ma con colonne diaframmate da griglie metalliche, non accessibile da nord perché vi era un salto di quota significativo, era accessibile solo dai propilei, e forse ospitava un culto ctonio, forse quindi era il Demesterion (Santuario di Demetra in città), infatti una fonte parla dell'occupazione della città da parte di Silla, che raccolse 5000 cittadini ateniesi anti-romani e li chiuse nel Santuario di Demetra, mentre quello che noi conosciamo è minuscolo e non ci sarebbero entrati, mentre qui si, quindi è probabile che questo fosse il Tesmoforion, cioè il principale Santuario di Demetra, invece gli americani.

Pensano che fosse l'Heliaia, ovvero il tribunale, perché vi trovarono un orologio ad acqua. Questa struttura secondo gli americani, era un edificio giuridico, ed hanno basato questa convinzione su un orologio ad acqua ritrovato durante gli scavi. L'orologio ad acqua era un elemento caratterizzante del Dikasterion, nei processi veniva dato un tempo alla difesa ed un tempo all'accusa, e questo tempo era misurato con un orologio ad acqua, quindi potrebbe essere un elemento identificativo del tribunale. Però gli orologi ad acqua che si usavano nei tribunali non erano questi, quindi è stato un errore molto ingenuo da parte degli americani. È evidente che questo era un orologio pubblico, lo capiamo da un elemento, un bacino complesso che su un'asta millimetrata misura per tutto lo svolgersi della giornata le ore. Non era un orologio destinato a misurare il tempo dell'intervento, gli orologi ad acqua che venivano usati per carattere giuridico.

Erano completamente diversi, ne abbiamo altri esempi conservati. Il vero complesso stabile dei tribunali dell'Agorà del Ceramico erano il gruppo di edifici tra i quali l'Heliaia ed il Parabyston. Poi vi era una sorta di portico in cui vennero trovati oggetti che non lasciano adito a dubbi. Quindi inizialmente l'Heliaia era costituito dalle due strutture quadrangolari, molto grandi, e poi sul sito di questo complesso venne costruito il grande quadriportico che pare una monumentalizzazione dell'Heliaia, e che credibilmente continuò ad avere la stessa funzione, costruito nel IV sec.a.C. e distrutto già nel II sec.a.C. per la nuova costruzione della Stoa di Attalo. Mentre lo spazio originariamente scoperto, circondato da un muro quadrangolare, che gli americani inizialmente pensavano fosse l'Heliaia e che invece non lo era, venne modificato con un quadriportico dove vi erano almeno 2 edifici templari, una zona chiusa da

Stoà, un'area accessibile solo dai propilei. EVIDENZE ARCHEOLOGICHE IDENTIFICANTI DIKASTERIA: Quindi i resti dell'orologio ad acqua dei tribunalierano 2 vasi che avevano un buchino superiore ed un buco inferiore. Il buco superiore era il "troppo pieno", la capacità dei vasi era misurata dai segni, appariscenti croci che davano il volume dei vasi, perché il tempo del processo cambiava a seconda del processo. Allora veniva scelto il vaso adatto, veniva riempito fino a che l'acqua usciva dal buco superiore, con il buco inferiore tappato, il vaso veniva poggiato sopra, e quando si iniziava a parlare si stappava il buco inferiore ed iniziava a scaricarsi. Quando l'acqua smetteva di uscire era finito il tempo. Non erano orologi ad acqua che misuravano le ore, quelli erano orologi ornamentali, non a carattere giudiziario. Un'altra cosa che venne trovata fu una sorta di contenitore all'interno del quale vi erano dischi di bronzo sui.

quali era scritto “proprietà pubblica”, avevano una specie di perno centrale, che poteva essere bucato o pieno, erano schede di voto. I giudici avevano due di questi dischi, uno bucato ed uno pieno. Essi ascoltavano lo sviluppo del processo e poi all’uscita dall’aula vi erano due grandi vasi, uno dei voti validi ed uno degli scarti. I dischi venivano impugnati sull’asse in modo che non si vedesse se si aveva in mano quello bucato o quello pieno, e venivano messi nei vasi a seconda del voto, nel vaso prescelto quello di voto e nell’altro lo scarto. Dopodiché quelli bucati venivano messi su delle rastrelliere chiodate, quindi su file parallele e venivano contati, ed uno a seconda del numero di voti a favore o contro, era assolto o meno. Quindi se si trovano schede di voto in uno scavo, abbiamo motivo di credere che siamo vicino ad un tribunale, non le troviamo altrove. Nella strana struttura a vano triangolare pensiamo ci fosse un tribunale,

per la selezione casuale dei giudici. Una volta selezionati i giudici, venivano assegnati ai vari tribunali del Trigonon per svolgere il loro compito di amministrazione della giustizia. Durante il processo, i giudici utilizzavano le schede di voto per prendere decisioni riguardo alla colpevolezza o innocenza dell'imputato. Queste schede erano probabilmente utilizzate per registrare il voto di ciascun giudice e tenere traccia delle decisioni prese. La forma triangolare del tribunale del Trigonon potrebbe aver influenzato anche la forma delle schede di voto, che probabilmente erano triangolari per adattarsi alla struttura del tribunale. In conclusione, il sistema di selezione dei giudici e l'utilizzo delle schede di voto erano parte integrante del processo di amministrazione della giustizia nell'antica Atene.

del sorteggio. Dopodiché veniva risorteggiato, perché i giudici erano divisi tra i tribunalisulla base dei colori, i tribunali avevano l'architrave dipinto in modo diverso a seconda del tribunale, e loroavevano dei bastoni che identificavano i giudici che avevano i colori del tribunale, quindi venivanosorteggiati i bastoni in modo che chiunque poteva vedere che il giudice era nel tribunale giusto. Il rischioera di farsi sorteggiare come giudice per poi andare al processo di un proprio amico e votare a favore,quindi si cercava di ridurre la percentuale di rischio. I giudici erano tanti, 500, per cui all'interno deitribunali, i giudici della stessa tribù non potevano sedersi accanto, per evitare accordi, ed i giudici avendoun bastone di un colore determinato erano chiaramente identificabili. Ogni giorno i Tesmoteti sioccupavano di queste operazioni: facevano il sorteggio, affidavano il bastone al giudice e lo mandavano intribunale, ogni giorno facevano i

processi presso i tribunali. Coloro che formavano i processi venivano retribuiti, altrimenti non ci andava nessuno. Carico dello stato era dunque la retribuzione di numeri ingenti di persone. Poi valutavano la quantità di processi da tenere al giorno, era possibile non occupare necessariamente tutti i tribunali tutti i giorni, ma i loro tribunali erano divisi anche per argomento, quindi i tribunali per omicidio erano solo per omicidio e si suddividevano anch'essi in base al tipo di omicidio, vi erano poi i tribunali plenari dove era possibile processare una persona che era fuori o era stata allontanata dalla città, allora il tribunale si riuniva sulla banchina ed il colpevole stava sulla nave, e questo particolare processo avveniva verso il Porto del Pireo.

AEROPAGO: I tribunali per omicidio si distinguevano in colposo, volontario, vi era una classificazione del tipo di reato. La localizzazione del tribunale avveniva in gran parte all'interno dell'Agorà,

ma venivano utilizzati in particolari situazioni, mentre quello tradizionale per omicidio era quello dell'Aeropago, nel quale anche Ares fu processato, perciò alle pendici dell'Aeropago vi erano tutti i culti ctoni legati agli inferi, a cui i candidati al processo si legavano, divinità collegate alla
Dettagli
Publisher
A.A. 2017-2018
61 pagine
2 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Argot di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura IV antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Rocco Giorgio.