Anteprima
Vedrai una selezione di 10 pagine su 141
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 1 Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 2
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 6
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 11
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 16
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 21
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 26
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 31
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 36
Anteprima di 10 pagg. su 141.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti storia dell'architettura 1 Pag. 41
1 su 141
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

ABBAZIA DI DURHAM

 Edificio a sviluppo longitudinale con due transetti

 Navata centrale più alta

 Torre costruita sulla crociera

 Navata con finestre

 La navata centrale è separata da una successione di

 pilastro maggiore-pilastro minore, evidenziata dalla

sezione dei pilastri. Quelli minori sono tozzi e a

sezione circolare, mentre quelli maggiori hanno

una sezione complicata a croce per mettere in

relazione gli archi longitudinali e trasversali.

Ci sono spazi quadrati delimitati da due archi

 trasversali e due archi longitudinali

C’è un sistema ortogonale tridimensionale, ma

 anche un ordine maggiore e un ordine minore

Anche il matroneo ripropone il ritmo ma dimezzato

 della parte sottostante 24

CATTEDRALE DI SPIRA

 Ci sono archi longitudinali più bassi

 Cattedrale molto alta

CATTEDRALE DI SANTIAGO DE COMPOSTELA

 Pianta a croce

 L’architetto riesce a rendere unitario uno spazio molto complicato

 La navata centrale è larga il doppio di quella laterale

 Oltrepassato il portico si entra nella navata centrale

 Intorno alla croce corre un unico deambulatorio che definisce il perimetro dell’edificio

 Nel soffitto ci sono archi a tutto a sesto e una gigantesca cupola

 Architettura di una classicità incredibile

 Le navate laterali sono alte quanto quella centrale, infatti non ci sono finestre nella navata

 centrale e per questo ho meno luce

È un edificio a sala

 Il solaio è indispensabile per la stabilità perché è un elemento che irrigidisce e stabilizza e

 riduce l’altezza delle navate laterali, il matroneo lega le murature esterne e i pilastri

dell’esterno 25

ABBAZIA DI MOISSAC

 l’atrio è completamente ricoperto di sculture, infatti nella costruzione si è affiancato il lavoro

 dell’architetto e quello dello scultore

volta a costoloni tipica francese

 al primo piano del corpo di ingresso dell’abbazia c’è una grande sala quadrata quasi cubica

 scandita su ogni lato da tre arcate, creando quindi 12 colonne. Ci sono anche 12 semicolonne

con capitelli classicheggianti sopra sui ci sono setti radiali

chi percorreva il deambulatorio vedeva delle sculture riferite alla sacra scrittura

 nel chiostro, considerato una macchina per pensare, ci colonne binate che reggono un doppio

 capitello con abaco ampio che regge un muro di spessore notevole. I capitelli oggi sono quasi

tutti sostituiti

l’abilità degli scultori è stata quella di prendere una struttura tronco-conica per il capitello e

 reinventarla facendo proseguire la narrazione su tutti e quattro i lati del capitello. Sui capitelli ci

sono scene sacre e scene profane, alcuni hanno una decorazione astratta

BASILICA DI SAINT SERNIN A TOLOSA

 Navata molto alta

 Chiesa sala

 Volta a botte longitudinale continua

 Il deambulatorio e il matroneo girano tutto intorno all’edificio. Il

 matroneo è dotato di capitelli e bifore

Come si può notare dalle tracce di colore sui capitelli doveva

 essere un edificio molto colorato

ABBAZIA DI CONQUES

 profonda connessione tra architettura e scultura

 nella lunetta sul portale viene rappresentato il giudizio universale, in cui sono rappresentati

 paradiso, con una chiesa a sala con cinque navate, e l’inferno, rappresentato come caos

chiesa a sala

 le navate laterali sono molto alte come lo è anche quella centrale

 è presente un matroneo

 26

all’esterno ci sono alti contrafforti che arrivano alle falde del tetto e ci sono tre ordini di

 finestre

ABBAZIA DI VEZELAY

 Edificio molto alto e senza transetto

 Navata centrale più alta

 Molto luminosa

 Il portale di ingresso ha una porta centrale e due laterali

ARCHITETTURA “ ROMANICA” IN ITALIA (1050-1200)

• Prima dell’uso del termine romanico si faceva riferimento a degli ambiti di carattere regionale, in

senso geografico o antropologico, o periodico

• I luoghi hanno avuto un’importanza fondamentale

• tiburio

Il è un oggetto a pianta centrale e costruito nel punto di incontro tra transetto e navata

centrale. L’intradosso è costituito da una volta a spicchi con imposta ottagonale, mentre l’esterno è

costruito a partire da un prisma coperto da un tetto a falde. È un sistema che permette alla cupola

27

o alla volta interna di avere uno spessore sottile e di essere coperta dalla struttura esterna. Di solito

sono caratterizzati da gallerie per alleggerire la struttura e rendere ispezionabili entrambi i sistemi

di copertura e sono rette da colonnette, non sempre però sono percorribili

• contrafforti

I hanno la funzione di irrigidire i muri esterni

• protiro

Il è una parte del portale. È un termine architettonico derivato dal greco con cui si definisce

un piccolo portico a cuspide posto a protezione e copertura dell'ingresso principale di una chiesa

SCUOLA LOMBARDA

BASILICA DI SANT’ABBONDIO, COMO

 Edificio organizzato in 5 navate e la navata centrale è larga il doppio di

 quelle laterali, che terminano con spazi a pianta quadrata e delle piccole

cappelle circolari

Abbiamo tre altezze diverse

 La facciata è come se fosse una sezione dell’edificio e gli spioventi ci

 raccontano qualcosa della divisione interna

La facciata è a salienti e Abbiamo una sola porta

 Edificio è tutto costruito in pietra grigiastra, tipico della regione comasca

 dove si costruiva con materiale a km zero. Ci sono pochi elementi

decorativi

Nelle pareti esterne si aprono delle finestre

 C’è un’aula per accogliere i fedeli e un corpo absidale rivolto a est; ci sono

 anche due torri

È presente una cappella quadrata e un’abside semicircolare e questa

 parte finale ha una sua autonomia rispetto al resto dell’edificio e la sua

muratura ha uno spessore maggiore

Pilastri molto grossi verso l’abside, perché sopra ci sono i campanili

 Nel corpo est, o facciata, ci sono dei pilastri che reggono degli archi e

 capiamo che la facciata che sembra molto semplice in realtà è

connessa con uno spazio posizionato verso ovest che ha una sua

autonomia

Sopra al capitello, che è un tronco di cono semplice, sono posizionati

 degli archi e delle pareti con finestre

Nelle navate laterali ho colonne che possono essere di spoglio e i

 capitelli non sono tutti uguali, ho altri archi e pareti con finestre

Oggi il soffitto è a capriate a vista

 Dove c’è l’organo ho una zona rialzata, che serviva per dividere le persone

 Ho una muratura con spessore notevole composta all’antica, con paramento interno, esterno e

 paramento, per questo gli scultori sentono la necessità di decorarlo e di metterlo in rilievo. Ad

esempio le finestre si esasperano con l’inserimento di elementi scultorei

I capitelli sono particolari e alcuni sono il riuso di capitelli più antichi

 28

BASILICA DI SANT’AMBROGIO, MILANO

 Origine tardo antica, tra il 375 e il 400, quindi di età ambrosiana

 Sin dalla fondazione doveva essere un’aula a tre navate anticipata da un

 quadriportico. Dell’edificio tardo antico si mantengono le misure e le

proporzioni

L’edificio oggi ha una grandissima parte di strutture in calce strutto armato,

 perché è stato ricostruito. Almeno una delle volte a crociera dell’edificio

crolla e viene immediatamente ricostruita con volte a crociera in stile gotico.

Quindi quello che abbiamo davanti non è un edificio interamente dell’anno

1080, ma ha elementi di vario periodo

3 navate e la navata centrale è larga il doppio di quella laterale

 Il romanico di questa basilica sta negli archi trasversali a tutto sesto identici

 a quelli longitudinali ed entrambi sono retti da quattro pilastri. 4 pilastri, 4

archi e 4 coperture

Lo spazio ha dimensioni molto precise: il punto di imposta degli archi a tutto

 sesto si trova a una quota pari a quella della larghezza della navata. Ho

quindi una sorta di quattro cubi su cui sono stati costruiti quattro archi

Le navate laterali sono definite da un modulo che è un quarto della

 campata, che esiste sul pavimento, ma diventa anche una campata come

modulo tridimensionale che si ripete. Le navate laterali sono scandite da 8

elementi, che hanno come lato la metà di quello del modulo della navata centrale

La costruzione delle volte è quasi contemporanea alla costruzione dell’edificio e ciò non succede

 quasi mai

Il costolone è un elegante modanatura che serve anche a nascondere mattoni che hanno

 giacitura differente

Gli archi minori legano la navata centrale a quelle laterali e sono retti da semipilastri legati a

 quello maggiore e da pilastri isolati. Abbiamo quindi due sistemi differenti: pilastro maggiore-

arco maggiore, pilastro minore-arco minore

È presente anche un matroneo, quindi è presente un altro ordine di archi

 29

Sotto il tiburio è posizionato l’altare maggiore

 Dal punto di vista della struttura non è una basilica perché non ci sono finestre che si affacciano

 sulla navata centrale, infatti l’edificio è molto buio, caratterizzato da una sezione particolare.

La chiesa è illuminata da finestre che si trovano prevalentemente in facciata poste su una

grande loggia

la facciata è a capanna

 abbiamo due campanili, quello dei monaci e dei canonici

CHIESA DI SAN MICHELE, PAVIA

 la facciata è a schermo, perché è completamente autonoma rispetto all’edificio retrostante e

 copre tutto ciò che sta dietro. È esile, ma ha comunque uno spessore notevole organizzato

all’antico, ossia con paramento interno, esterno e riempimento, che in alcuni punti viene

volutamente tolto per lasciare spazio a un’intercapedine per scopi utilitari, di firmitas o di

venustas

timpano classicheggiante

 arcatelle rette da colonnette. Le arcatelle permettono di aprire uno spazio vuoto e farci vedere il

 paramento della facciata, sono quindi importanti per farci vedere lo spessore della facciata

anche le gallerie della facciata sono costruite togliendo il riempimento dalla facciata

 3 portali, uno maggiore e due minori. Quello principale è architravato e ha una lunetta con la

 statua di San Michele, vediamo anche delle strombature, che permettono l’introduzione di

sculture di notevole qualità

La facciata è scandita da lesene

 30

DUOMO DI PIACENZA

 Fa

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
141 pagine
1 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ale_polimi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura 1 e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Balestreri Isabella Carla Rachele.