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ABBAZIA DI DURHAM
Edificio a sviluppo longitudinale con due transetti
Navata centrale più alta
Torre costruita sulla crociera
Navata con finestre
La navata centrale è separata da una successione di
pilastro maggiore-pilastro minore, evidenziata dalla
sezione dei pilastri. Quelli minori sono tozzi e a
sezione circolare, mentre quelli maggiori hanno
una sezione complicata a croce per mettere in
relazione gli archi longitudinali e trasversali.
Ci sono spazi quadrati delimitati da due archi
trasversali e due archi longitudinali
C’è un sistema ortogonale tridimensionale, ma
anche un ordine maggiore e un ordine minore
Anche il matroneo ripropone il ritmo ma dimezzato
della parte sottostante 24
CATTEDRALE DI SPIRA
Ci sono archi longitudinali più bassi
Cattedrale molto alta
CATTEDRALE DI SANTIAGO DE COMPOSTELA
Pianta a croce
L’architetto riesce a rendere unitario uno spazio molto complicato
La navata centrale è larga il doppio di quella laterale
Oltrepassato il portico si entra nella navata centrale
Intorno alla croce corre un unico deambulatorio che definisce il perimetro dell’edificio
Nel soffitto ci sono archi a tutto a sesto e una gigantesca cupola
Architettura di una classicità incredibile
Le navate laterali sono alte quanto quella centrale, infatti non ci sono finestre nella navata
centrale e per questo ho meno luce
È un edificio a sala
Il solaio è indispensabile per la stabilità perché è un elemento che irrigidisce e stabilizza e
riduce l’altezza delle navate laterali, il matroneo lega le murature esterne e i pilastri
dell’esterno 25
ABBAZIA DI MOISSAC
l’atrio è completamente ricoperto di sculture, infatti nella costruzione si è affiancato il lavoro
dell’architetto e quello dello scultore
volta a costoloni tipica francese
al primo piano del corpo di ingresso dell’abbazia c’è una grande sala quadrata quasi cubica
scandita su ogni lato da tre arcate, creando quindi 12 colonne. Ci sono anche 12 semicolonne
con capitelli classicheggianti sopra sui ci sono setti radiali
chi percorreva il deambulatorio vedeva delle sculture riferite alla sacra scrittura
nel chiostro, considerato una macchina per pensare, ci colonne binate che reggono un doppio
capitello con abaco ampio che regge un muro di spessore notevole. I capitelli oggi sono quasi
tutti sostituiti
l’abilità degli scultori è stata quella di prendere una struttura tronco-conica per il capitello e
reinventarla facendo proseguire la narrazione su tutti e quattro i lati del capitello. Sui capitelli ci
sono scene sacre e scene profane, alcuni hanno una decorazione astratta
BASILICA DI SAINT SERNIN A TOLOSA
Navata molto alta
Chiesa sala
Volta a botte longitudinale continua
Il deambulatorio e il matroneo girano tutto intorno all’edificio. Il
matroneo è dotato di capitelli e bifore
Come si può notare dalle tracce di colore sui capitelli doveva
essere un edificio molto colorato
ABBAZIA DI CONQUES
profonda connessione tra architettura e scultura
nella lunetta sul portale viene rappresentato il giudizio universale, in cui sono rappresentati
paradiso, con una chiesa a sala con cinque navate, e l’inferno, rappresentato come caos
chiesa a sala
le navate laterali sono molto alte come lo è anche quella centrale
è presente un matroneo
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all’esterno ci sono alti contrafforti che arrivano alle falde del tetto e ci sono tre ordini di
finestre
ABBAZIA DI VEZELAY
Edificio molto alto e senza transetto
Navata centrale più alta
Molto luminosa
Il portale di ingresso ha una porta centrale e due laterali
ARCHITETTURA “ ROMANICA” IN ITALIA (1050-1200)
• Prima dell’uso del termine romanico si faceva riferimento a degli ambiti di carattere regionale, in
senso geografico o antropologico, o periodico
• I luoghi hanno avuto un’importanza fondamentale
• tiburio
Il è un oggetto a pianta centrale e costruito nel punto di incontro tra transetto e navata
centrale. L’intradosso è costituito da una volta a spicchi con imposta ottagonale, mentre l’esterno è
costruito a partire da un prisma coperto da un tetto a falde. È un sistema che permette alla cupola
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o alla volta interna di avere uno spessore sottile e di essere coperta dalla struttura esterna. Di solito
sono caratterizzati da gallerie per alleggerire la struttura e rendere ispezionabili entrambi i sistemi
di copertura e sono rette da colonnette, non sempre però sono percorribili
• contrafforti
I hanno la funzione di irrigidire i muri esterni
• protiro
Il è una parte del portale. È un termine architettonico derivato dal greco con cui si definisce
un piccolo portico a cuspide posto a protezione e copertura dell'ingresso principale di una chiesa
SCUOLA LOMBARDA
BASILICA DI SANT’ABBONDIO, COMO
Edificio organizzato in 5 navate e la navata centrale è larga il doppio di
quelle laterali, che terminano con spazi a pianta quadrata e delle piccole
cappelle circolari
Abbiamo tre altezze diverse
La facciata è come se fosse una sezione dell’edificio e gli spioventi ci
raccontano qualcosa della divisione interna
La facciata è a salienti e Abbiamo una sola porta
Edificio è tutto costruito in pietra grigiastra, tipico della regione comasca
dove si costruiva con materiale a km zero. Ci sono pochi elementi
decorativi
Nelle pareti esterne si aprono delle finestre
C’è un’aula per accogliere i fedeli e un corpo absidale rivolto a est; ci sono
anche due torri
È presente una cappella quadrata e un’abside semicircolare e questa
parte finale ha una sua autonomia rispetto al resto dell’edificio e la sua
muratura ha uno spessore maggiore
Pilastri molto grossi verso l’abside, perché sopra ci sono i campanili
Nel corpo est, o facciata, ci sono dei pilastri che reggono degli archi e
capiamo che la facciata che sembra molto semplice in realtà è
connessa con uno spazio posizionato verso ovest che ha una sua
autonomia
Sopra al capitello, che è un tronco di cono semplice, sono posizionati
degli archi e delle pareti con finestre
Nelle navate laterali ho colonne che possono essere di spoglio e i
capitelli non sono tutti uguali, ho altri archi e pareti con finestre
Oggi il soffitto è a capriate a vista
Dove c’è l’organo ho una zona rialzata, che serviva per dividere le persone
Ho una muratura con spessore notevole composta all’antica, con paramento interno, esterno e
paramento, per questo gli scultori sentono la necessità di decorarlo e di metterlo in rilievo. Ad
esempio le finestre si esasperano con l’inserimento di elementi scultorei
I capitelli sono particolari e alcuni sono il riuso di capitelli più antichi
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BASILICA DI SANT’AMBROGIO, MILANO
Origine tardo antica, tra il 375 e il 400, quindi di età ambrosiana
Sin dalla fondazione doveva essere un’aula a tre navate anticipata da un
quadriportico. Dell’edificio tardo antico si mantengono le misure e le
proporzioni
L’edificio oggi ha una grandissima parte di strutture in calce strutto armato,
perché è stato ricostruito. Almeno una delle volte a crociera dell’edificio
crolla e viene immediatamente ricostruita con volte a crociera in stile gotico.
Quindi quello che abbiamo davanti non è un edificio interamente dell’anno
1080, ma ha elementi di vario periodo
3 navate e la navata centrale è larga il doppio di quella laterale
Il romanico di questa basilica sta negli archi trasversali a tutto sesto identici
a quelli longitudinali ed entrambi sono retti da quattro pilastri. 4 pilastri, 4
archi e 4 coperture
Lo spazio ha dimensioni molto precise: il punto di imposta degli archi a tutto
sesto si trova a una quota pari a quella della larghezza della navata. Ho
quindi una sorta di quattro cubi su cui sono stati costruiti quattro archi
Le navate laterali sono definite da un modulo che è un quarto della
campata, che esiste sul pavimento, ma diventa anche una campata come
modulo tridimensionale che si ripete. Le navate laterali sono scandite da 8
elementi, che hanno come lato la metà di quello del modulo della navata centrale
La costruzione delle volte è quasi contemporanea alla costruzione dell’edificio e ciò non succede
quasi mai
Il costolone è un elegante modanatura che serve anche a nascondere mattoni che hanno
giacitura differente
Gli archi minori legano la navata centrale a quelle laterali e sono retti da semipilastri legati a
quello maggiore e da pilastri isolati. Abbiamo quindi due sistemi differenti: pilastro maggiore-
arco maggiore, pilastro minore-arco minore
È presente anche un matroneo, quindi è presente un altro ordine di archi
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Sotto il tiburio è posizionato l’altare maggiore
Dal punto di vista della struttura non è una basilica perché non ci sono finestre che si affacciano
sulla navata centrale, infatti l’edificio è molto buio, caratterizzato da una sezione particolare.
La chiesa è illuminata da finestre che si trovano prevalentemente in facciata poste su una
grande loggia
la facciata è a capanna
abbiamo due campanili, quello dei monaci e dei canonici
CHIESA DI SAN MICHELE, PAVIA
la facciata è a schermo, perché è completamente autonoma rispetto all’edificio retrostante e
copre tutto ciò che sta dietro. È esile, ma ha comunque uno spessore notevole organizzato
all’antico, ossia con paramento interno, esterno e riempimento, che in alcuni punti viene
volutamente tolto per lasciare spazio a un’intercapedine per scopi utilitari, di firmitas o di
venustas
timpano classicheggiante
arcatelle rette da colonnette. Le arcatelle permettono di aprire uno spazio vuoto e farci vedere il
paramento della facciata, sono quindi importanti per farci vedere lo spessore della facciata
anche le gallerie della facciata sono costruite togliendo il riempimento dalla facciata
3 portali, uno maggiore e due minori. Quello principale è architravato e ha una lunetta con la
statua di San Michele, vediamo anche delle strombature, che permettono l’introduzione di
sculture di notevole qualità
La facciata è scandita da lesene
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DUOMO DI PIACENZA
Fa