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ABBAZIA DI VEZELAY

- Edificio lunghissimo

- Vi è un grande atrio che accoglie il pellegrino

- Il portale d’ingresso ha 2 porte e un elemento centrale

- All’interno ha la navata centrale più alta, molto luminoso

- É una basilica, molto luminoso. 32 di 119

Storia dell’Architettura 17/11/2016

A “ ” 1050 1200

RCHITETTURA ROMANICA DAL AL

Il termine romanico ha reso obsolete altre forme di classificazione che prediligono lo studio delle

scuole regionali.

B A

• ASILICA DI SAN BBONDIO

A Como

- Edificio organizzato in 5 navate, 3 altezze diverse tra esse.

- La facciata è molto neutra ed è come se fosse una sezione

dell’edificio, abbientemente piatta, le falde ci raccontano

qualcosa dell’interno. Ha un solo ingresso in pietra,

materiale a km 0.

- Pianta: si ha un aula, un corpo absidale semicircolare, 2 torri

campanarie (gli edifici romani sono

costruiti con paramenti interni e

esterni)

- l’aula rettangolare è suddivisa in 5 navate, l’edificio è composto da

moduli trasversali, le navate laterali terminano con spazi a pianta

quadrata e sezioni semicircolari.

- le torri campanarie sono inserite nell’edificio

- abbiamo 2 spazi a pianta quadrata e un abside a pianta quadrata.

- corpo est: esistono degli archi e capiamo che in realtà quella facciata

semplice è un elemento connesso ad uno spazio connesso ad un

edificio

- Interno: Sopra ai capitelli ci sono

tronchi di cono rovesciato, un muro

che ha un notevole spessore, nelle

altre navate ci sono colonne non

sempre uguali (riutilizzo di altri edifici)

- Ci sono delle capriate a vista.

- Le finestre sono strombate e decorate con elementi scultorei

decorativi. Campanile a falda, a salienti

BASILICA DI SAN AMBROGIO

(A Milano)

- Origine tardo antica, 4° sec (375/400) età ambrosiana.

- Fino al momento dalla sua fondazione doveva essere un aula anteposta ad un quadriportico, di

quella basilica restano confermate le misure e i rapporti proporzionali, riprende le misure di un

edificio preesistente.

- Il quadripartito non è sicuro che sia stato costruito al

tempo della chiesa

- Negli anni è stato interamente ricostruito, molte parti

in calcestruzzo sono state ricostruite a malta.

INTERNO:

- Le volte a crociera che sono viste spesso come il

simbolo del romanico in Europa, ma in realtà sono state

ricostruite, una ad esempio crolla nei primi anni del 16°

33 di 119

Storia dell’Architettura 17/11/2016

sec, e verrà ricostruita con volte a crociera in stile

“gotico” che resterà dall’800 fino a che degli

architetti decidono di abbatterla e di ricostruire una

volta “romanica”.

- Vi sono 2 archi longitudinali e 2 trasversali, che sono

tenuti su da dei pilastri a sezione curviforme, su cui ci

sono delle modanature diverse.

- La navata centrale è larga il doppio delle laterali.

- Vi sono dei baracchini che definiscono uno spazio con

dimensioni molto precise.

- è formata come dei cubi perché le volte sono a pianta quadrata.

PIANTA: -

Questo tema della pianta

quadrata/cubo è ripetibile per le

navate laterali, il modulo è un 4°

rispetto alle campate.

- Il rapporto uno a due diventa

romanico per via di questa

introduzione voluta dell'alternanza

dei supporti verticali che poi si

ritrova in alzato.

- Le volte a botte sono il punto di

connessione dei mattoni, che se non costruiti con grande precisione è brutto.

- I costoloni servono anche a nascondere i mattoni con modanature diverse.

- Gli archi minori sono retti da dei pilastri o semi pilasti addossati al piano inferiore.

- La navata laterale non solo è più bassa ma è come se fosse duplicata in altezza, grazie al

matronei che compongono il secondo ordine di arcate.

- Non è una basilica perché non ci sono finestre che si affacciano sulla navata centrale, è un

edificio buio volutamente, ha una sezione trasversale

particolare.

- Sant’Ambrogio è una chiesa a sala.

- Sopra si nota il tiburio (= sopra la navata centrale)

oggetto costruito di solito su una campata quadrata, il

tiburio è costruito in corrispondenza della campata che

ospitava il presbiterio e nella fattispecie ospitava l’altare

maggiore. É un oggetto complesso formato

dall’intersezione di un intradosso e un estradosso

apparentemente indipendenti, ma in realtà collaboranti.

L’intradosso di solito è costruito da una volta a spicchi

solitamente ottagonale, mentre l’esterno è costituito a

partire da un prisma con una copertura a falde

ottagonale. I tiburi di solito sono caratterizzati da delle

gallerie utili anche per ispezionare i sistemi di copertura,

costruite collocando una serie di colonnette e di archi.

- La chiesa è illuminata da delle finestre che si trovano prevalentemente in facciata, grandi

finestroni che affacciano anche su un corpo costituito dal raddoppio in verticale di 2 portici.

- Ai lati della facciata 2 campanili con una copertura a capanna. 34 di 119

Storia dell’Architettura 17/11/2016

M

• BASILICA DI SAN ICHELE

A Pavia

F :

ACCIATA

- Molto importante, in arenaria che ha avuto molta

erosione

- è uno schermo perché completamente autonoma

rispetto all edificio dietro e copre tutto

- è tutto sommato abbastanza esile ha uno spessore

notevole che è organizzato all’antica con paramenti

esterno e interno e riempimento. Il riempimento

viene volutamente tolto che lasca spazio ad un intercapedine lasciato per scopi di firmitas o

utilitario o solo per l’estetico quindi venustas.

- La facciata ha un profilo a capanna, vi è una serie di arcatelle che sono un sistema di volte

pesanti che permettono di far vedere uno spazio vuoto e permettono di far vedere il paramento

interno della facciata, vi sono delle gallerie non percorribili.

- I portali sono 3, il centrale è maggiore, la facciata è scandita da delle lesene lunghe tutta la

facciata. Identifica 3 campi, la scultura serve ad esaltare la profondità della muratura, vi sono,

quindi, delle strombature e susseguirsi di elementi che permettono l’introduzione di una

scultura di notevole qualità.

- Portale: architravato, raffigurato l’arcangelo Michele, ci sono una serie di

ghiere molto decorate.

DUOMO DI PIACENZA

- Ha lo stesso tipo di facciata

- Anche qui abbiamo una facciata scandita in verticale da delle lesene,

lavoro ottocentesco sulla scuola locale.

- Dei portali accostati alle facciate che si chiamano protiro (=davanti alla

porta).

DUOMO DI PARMA

- Facciata più omogenea, la diversità sta negli architetti delle facciate

laterali

- Il protiro retto da leoni stiofori e sopra un luogo riservato a personaggi

più altolocati.

DUOMO DI VERONA

• - Schema a salienti, navata centrale più alta

- Anche qui elementi verticali ovvero delle lesene/modanature

che segnano l’altezza della facciata

- Paramento esterno in marmo rosa molto decorato

- Architetti pensili decorano le coperture

- Altre lesene minori che scandiscono tutto il paramento

- In orizzontale una galleria con dei paramenti

- Protiro con colonne sorretto da delle rondini

- Volta a botte di pietra sorretta da quelle colonne esili quindi

c’è la catena che aiuta a sorreggere. 35 di 119

Storia dell’Architettura 17/11/2016

DUOMO DI MODENA

- Primi decenni del 12° sec.

- Lanfranco Wiligelmo scultore, opere famosissime

- Costruito in fasi diverse, si è partiti dall’abside e dalla

facciata poi si proseguiva verso la metà dell’edificio.

- Facciata a salienti che ci parla di un organizzazione

dell’interno —> navata centrale più alta; lesene che

scandiscono la verticalità e fanno anche da contrafforti, vi

è un matroneo messo all’esterno (quello interno è finto),

galleria non percorribile per scandire il paramento

esterno, sono delle trifore appoggiate ad un parapetto,

decorate con delle architravi pensili, un protiro sorretto

da leoni stilofori

- Vi è il rosone —> aggiunta posteriore.

- Transetto che è compreso all’interno del perimetro e si

vede solo in alzato e non in pianta.

- I portali sono dei pezzi di architettura molto scolpito e

disegnati

- È una basilica, c’è l’alternanza del pilastro maggiore e di

quello minore,

- Lo spessore delle mura è molto esile

- Il presbiterio è sopraelevato.

- All’interno si alternano pilastri cruciformi polilobati e archi

minori.

- Archi trasversali a sesto acuto che doveva essere a tutto

sesto, anche qui non dovevano esistere le volte a crociera costruite a posteriori.

- I grandi pilastri hanno permesso che qualcuno poi aggiungesse del peso alla copertura.

CATTEDRALE DI TRANI

• Puglia

- Architettura semplice, essenziale

- Costruita a ridosso del mare, su più livelli, va visto dal mare

- Costruito in pietra da taglio, con più paramenti come nella

tradizione lontanamente greca.

- Colonne binate di spoglio, con diversi capitelli e fusti, archi a

doppia ghiera, poi vediamo il deambulatorio e sopra il clerestorio

- L’abside è coperto da una semi-

cupola.

- La vista laterale è importante

perché permette di vedere le 3

absidi

-

Il transetto ha un volume notevole

- Il disegno sulla parte laterale è importante, ricorda un

acquedotto e un sistema teorico tipico del romanico.

- Il muro altissimo viene irrigidito da dei contrafforti (=grandi

pilastri)

- La torre campanaria è posteriori. 36 di 119

Storia dell’Architettura 17/11/2016

DUOMO DI MOLFETTA

• -

Anche qua vediamo la

lavorazione della pietra

-

Sul fianco vi è una decorazione

con lesene, capitelli e archi

-

I 2 campanili sono anche delle

torri di avvistamento

-

Già dall’esterno si nota ,la

navata centrale più alta, coperta

da 3 sistemi di copertura diversi,

sono 3 solidi diversi.

- L’organizzazione interna è composta da una scansione di campate quadrate, composte da 4

pilastri e 4 archi, sopra i 4 archi qui c’è una cupola di origine bizantina, realizzata spesso in

pietra, il tutto messo in relazione con una campata quadrata. Inscritto nel quadrato di base c’è

un cerchio inscritto con un collegamento tridimensionale fatto attraverso dei pennacchi che

possono avere geometria diversa con archi (quindi

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
121 pagine
9 download
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher SaraPOLIMI di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Balestreri Isabella Carla Rachele.