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Architettura Romanica

Nuclei diversificati, a Casale si trovano legami con la cultura armena. Cattedrale di Modena e di Ferrara -> singolarità

di un contesto omogeneo germanico. Acquisizione del periodo ottoniano (si cerca di rivitalizzare il filone carolingio).

Far permanere alcuni linguaggi risultato di continuità dei modi costruttivi. Invece quando si parla di un revival si

ha l’imposizione di un programma fortemente idealizzato.

Modulo ad quadratum: sistema di proporziona mento controllato attraverso la geometria; proporzioni tra il modulo

(unità costitutiva) e unità laterali. Esempio rapporto di S.Ambrogio ¼ -> sostegni alternati.

Sostegni: sistema alternato tra colonne e pilastri. Variazione in tema di capitelli, legami comunque con la classicità,

ma il tutto è più semplificato, per una misera lavorazione dei materiali lapidei.

Cambiano le basi: costituite con grandi cuscini con terminazioni a 4 angoli; capitelli a scudo: dadi sagomati- riduzione

dell’elemento.

Cambiano i sistemi voltati: esempio St. Benoit sulla Loira.

Il deambulatorio è il continuo della navata.

Si ha un volume molto rigoroso, transetto sporgente con due “absidiole” coro e abside presenti nel deambulatorio.

Sistema di copertura: parete articolata con finta galleria (parete alleggerita) sostegni verticali, pilastri e elementi

ridotti di sezione.

La torre che sovrasta il coro, adibita quasi a funzioni civili. Uso di archi come elementi di raccordo geometrico, per

passare dalla geometria del quadrato a quella ottagonale (la geometria del padiglione).

Pennacchi per membrature più inusuali. Funzione di stabilizzazione compongono una cerchiatura virtuale.

Duomo di Spira: si ha un modulo ad quadratum! Controllo quindi della geometria dei singoli conci. Si hanno caratteri

tipici del Romani.

si ricordano due fasi costruttive, con tecniche diverse, no a catasta ma per allineamenti.

A catasta: all’interno di due pilastri (sostegni verticali) la muratura diversa dalla campata vicina = successione di piani

perfettamente allineati, paralleli, ma una ratio limitata alla geometria di questa formazione.

Se invece si ha una omogeneità, si è controllata la complanarità, se si ha un sistema di geometra che controlla tutti i

livelli di geometria della muratura, si fa riferimento ad un modus operandi per allineamenti.

Cosa succede in Francia?

omogeneità del linguaggio: le uniche variazioni che si possono trovare sono dovute a funzionalità specifiche nelle

chiese di pellegrinaggio. Come ad esempio in Normandia, così come poi si proietterà in Gran Bretagna.

Come a Tours, la Saint Martin. Si parla di una chiesa imponente, con 2 navate laterali con cappelle ai lati. Successioni

di spazi, si proietta in modo unitario nel deambulatorio. (oggetto caratteristico del periodo romanico, Il

deambulatorio permetteva ai pellegrini di girare attorno all'altare maggiore, dove si trovavano le reliquie del santo, e

di pregare nelle cappelle laterali (cappelle radiali), senza disturbare le celebrazioni di culto che si svolgevano

sull'altare principale.

l’abside con disposizione radiale (dove venivano officiate le funzioni) si accentua e si complica lo spazio del coro.

Articolazione complessa dello spazio della cripta (stesso tracciato naturalmente) ma si può estendere quasi a

configurare con il transetto (come fosse una chiesa sotterranea); normalmente funzionali al culto di reliquie.

Saint Benigne, chiesa di Digione, è chiamato l’abate Guglielmo da Volpano , abate del relativo monastero, venerato

oggi come santo della Chiesa cattolica. L’abate è a conoscenza dei modelli carolingi, ma anche della rotonda di

Dettagli
Publisher
A.A. 2015-2016
2 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ANT/07 Archeologia classica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher larara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Forni Giovanna Maria.