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Analisi dei flussi di cassa
ΔTFR, ΔCFNO7. Devo poi considerare (investimenti fissi), -ammortamenti, accantonamenti esvalutazioni.8. Sottraendo poi le imposte ed eventuali debiti/crediti tributari ottengo il flusso di cassa operativonetto9. + proventi finanziari e straordinari, - oneri finanziari e straordinari, ottengo flussi di cassa disponibiliper gli azionisti. Per verificare posso calcolare PN1-PN0-UN1Questa analisi dei flussi può essere utilizzata in opera oppure può essere fatta in modo preventivo perverificare la strategia, in modo da poter fissare un budget.
Commento al rendiconto finanziarioFlussi di cassa corrente >0, l'azienda genera cassa.Ha inoltre investimenti importanti, ma se lo può permettere (FCOL>0)FCON>0, quindi genera cassaSta rinforzando la sua struttura finanziaria, riduce i debiti: Δdebiti finanziari<0Ha dato agli azionisti l'utile netto dell'anno prima.L'utile netto che ha distribuito è minore dell'utile
netto dell'anno successivo.
Nota a cui fare attenzione: se la distribuzione dei dividendi si fa aumentando i debiti finanziari molto male
Se l'azienda non avesse distribuito l'utile netto aumentando il capitale sociale, avrei potuto dire che l'azienda si rafforza dal punto di vista bancario e dei clienti, poiché ai loro occhi l'azienda è più solida, ma gli azionisti non hanno ricevuto soldi.
Se l'azienda avesse avuto debiti alti avrebbe potuto usare parte dell'utile per ridurre ancora i debiti
Se dal rendiconto finanziario la situazione è troppo negativa si possono ridurre i costi, cercare fornitori che permettano pagamenti dilazionati, cercare fornitori che paghino prima, disinvestire, ridurre gli affitti passivi.
Se la banca non si fida del fatto che l'azienda possa pagare i mutui passivi ecc., può chiedere un piano di rientro, cioè una restituzione dei debiti in tempi molto più brevi.
Rispetto al previsto.
Collegio sindacale: organo esterno che valuta l'operato degli amministratori.
Società di revisione e certificazione: certifica che tutte le valorizzazioni siano corrette.
Da sapere: costo medio ponderato e LIFO.
6. L'analisi di bilancio per indici
Tutte le voci del bilancio di esercizio vanno raggruppate in 5 voci diverse:
- Attività immobilizzate (>12 mesi)
- Attività correnti (>12 mesi)
- Passività
- Patrimonio netto
- Passività correnti
- Passività a medio e lungo termine
Rapportando i valori ottenuti si ottengono gli indici.
Indici di situazione finanziaria
Indice di liquidità IL
Tale indice esprime la capacità dell'azienda di soddisfare gli impegni finanziari a breve termine, relativi ai debiti sia di finanziamento sia di funzionamento, grazie alle risorse finanziarie derivanti dalla liquidità immediata e differita.
Le liquidità immediate comprendono banca e cassa.
Le liquidità differite comprendono crediti vs clienti, cambiali attive, ecc. e sono tutte le voci che diventeranno cassa entro i 12 mesi. Se IL < 1 probabilmente ci si trova in una situazione di tensione finanziaria. Indice di disponibilità IDS Simile all'indice di liquidità. Al numeratore sono: liquidità immediate più differite più valore di magazzino. Il denominatore sono debiti di funzionamento e di finanziamento. Indice di autocopertura CFNOC Ci si chiede se con i soldi di azionisti e banche a lungo termine si possono finanziare gli investimenti a lungo termine. Se <1 allora l'azienda sta finanziando investimenti a lungo termine con finanziamenti a breve termine. Il problema è che i finanziamenti a breve termine possono essere revocati dalle banche (o non rinnovati). Indici di struttura finanziaria Indice di indipendenza finanziaria IFL L'indebitamento finanziario netto sono i debiti che l'azienda deve. Rapporto tra PFN e PN.Ai finanziatori puri (banche). Quando >1 l'azienda è in disequilibrio, le banche danno più soldi rispetto agli azionisti. 1,2-1,3
Quando <1 si dice che l'azienda è patrimonializzata o equilibrata.
Indice di indipendenza finanziaria in termini di valore economico IF: La differenza è che i valori sono quelli economici e non contabili, come nel caso precedente. Al numeratore si trova il valore del debito. Al denominatore si trova il patrimonio netto più l'avviamento. Avviamento: differenza tra quanto l'azionista ha versato e quanto gli si offre per acquistare l'azienda (o le azioni). In questo indicatore si inseriscono quindi i valori economici di mercato.
Grado di elasticità degli investimenti GEI: Rapporto tra capitale circolante e capitale investito. Un'azienda è tanto più elastica quanto maggiore è il capitale circolante. Un indice di elasticità basso significa che c'è bisogno di finanziamenti.
Con un lungotermine.
Grado di elasticità dei finanziamenti GEF
Indica quanti finanziamenti bisogna rimborsare entro i 12 mesi.
Break even point normalizzato BEP
Indica qual è la percentuale di fatturato minimo necessario che l'impresa deve realizzare per coprire tutti i costi fissi e variabili. Da lì in avanti si comincia a produrre utile.
Leva operativa volumi LOV
Quanto più un'azienda ha una leva sui volumi elevata, tanto più il suo margine operativo dipende dai volumi. In alcune situazioni è conveniente avere una leva operativa sui volumi alta:
- Quando c'è alta competitività e l'azienda riesce a collocare i suoi volumi sul mercato
- Quando non ho una differenza competitiva ma la domanda è crescente nel tempo
Leva operativa sui prezzi LOP
Per alta LOP, l'azienda è molto sensibile alla variabilità
Dei prezzi. L'analisi di leva operativa sui prezzi e sui volumi permette di capire se sia più conveniente aumentare o diminuire i prezzi. Se la leva operativa sui prezzi è maggiore, è conveniente aumentare i prezzi. È importante che l'azienda sia competitiva e che il suo prodotto sia competitivo sul mercato, altrimenti i clienti si sposteranno su un produttore più conveniente.
Indici di dilazione e rotazione
Dilazione concessa ai clienti DSO. Esprime il tempo che intercorre tra l'emissione della fattura e il pagamento da parte del cliente. Il risultato è quindi espresso in giorni. Un'azienda che ha una grande dilazione nell'incasso dei crediti, avrà anche problemi di pagamento dei fornitori. L'equilibrio è di solito raggiunto quando le due dilazioni sono simili.
Dilazione ottenuta dai fornitori DPO. Lo stesso calcolo può
essere fatto per gli acquisti DPO days purchasing outstanding. Questo indicatore può essere a sua volta diviso in fornitori correnti e servizi finanziari. Il valore ottenuto va comunque valutato relativamente allo stato di salute dell'azienda.
Giacenza Magazzino MP/SEM/PF DWO. Si può inoltre calcolare il days warehouse outstanding, che definisce quanto tempo una MP/SEM/PF giace in magazzino prima di essere lavorato o venduto. L'interesse dell'azienda è quello di ridurre al minimo i beni immobilizzati. Nel calcolo dell'indicatore per i PF, a denominatore va il costo del venduto o il costo di produzione.
Rotazione magazzino MP/SEM/PF RMT. Indica ogni quanto tempo il magazzino ruota, ovvero ogni quanto tempo i prodotti al suo interno vengono completamente sostituiti.
Rotazione del capitale investito netto operativo NAT. Mette in evidenza la produttività del CINO in termini di ricavi, ovvero ogni unità di CINO, quante unità di ricavi genera?
Ovviamente l'azienda ha l'interesse ad avere un NAT sempre maggiore. Influenzano questo fattore la qualità degli investimenti fatti, e può aiutare anche l'ottimizzazione finanziaria.
Rotazione del capitale circolante netto operativo NWCT (Net Working Capital turnover). La domanda è, in questo caso: in quale misura il capitale circolante produce ricavi? Questo indicatore lascia fuori gli investimenti a lungo termine. Questi due indicatori possono anche essere letti al contrario: se voglio aumentare i miei ricavi, di quanto devo aumentare il CCNO o il CINO? L'inverso degli indicatori di rotazione si dicono incidenza.
Indice di durata della posizione finanziaria netta NFDP. Definisce di quante volte è maggiore la posizione finanziaria netta rispetto al margine operativo lordo. Più questo rapporto è alto, maggiore è il tempo necessario per estinguere i debiti finanziari utilizzando il non più alto di 4/5. Se l'indicatore vale,
admargine. Questo indicatore deve essere il più basso possibile, esempio 4, allora per estinguere i debiti ho bisogno di quattro anni di margine operativo.
Indici di redditività o di rendimento
Sono indici calcolati come rapporto tra risultato ottenuto e sforzo finanziario necessario. Vale anche per gli indicatori prestazionali.
Gli indicatori principali utilizzano come capitale investito Patrimonio Netto (soldi investiti dagli azionisti) o CINO (totale degli investimenti ricevuti) e come risultato il risultato netto o il risultato operativo netto.
Return on equity ROE
Tasso di rendimento del patrimonio netto, misura il ritorno dei capitali investiti. Questo indicatore tuttavia presenta il problema di disomogeneità, poiché presenta un numeratore calcolato nell’ultimo anno, mentre il denominatore potrebbe considerare investimenti ricevuti molto tempo prima, essendo un valore contabile. Una soluzione può essere utilizzare il patrimonio netto relativo agli
Investimenti dello stesso anno dell'utile d'esercizio. In questo caso il denominatore si indica come valore economico del patrimonio netto. Il denominatore potrebbe essere anche considerato come valore medio di periodo: semisomma tra patrimonio di inizio e fine anno. Il ROE si compone di quattro indicatori: - Redditività operativa dei ricavi ROS - Rotazione attività NAT - Indice di leva finanziaria - Tasso di incidenza della gestione extra operativa e fiscale I primi due indicatori appartengono alla gestione economica, mentre i secondi due appartengono alla gestione finanziaria. È un indicatore facilmente manovrabile: il ROE aumenta quando aumentano i debiti. In un'azienda molto indebitata il ROE è alto, ma anche molto volatile. A parità di riduzione di risultato è alt