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Estratto del documento

STRUTTURA FINANZIARIA DELL'ECONOMIA E DELLE FUNZIONI DEL SISTEMA FINANZIARIO

  1. Collegamento tra i circuiti reali e i circuiti finanziari
  2. Concetto di saldo finanziario
  3. Settori finali o istituzionali
  4. Circuiti finanziari
  5. Funzioni del sistema finanziario

1) Per le famiglie: reddito - consumi = risparmio

Per gli operatori del settore pubblico:

Entrate - uscite di parte corrente = avanzo o disavanzo di parte corrente

Per le imprese: ricavi - costi = reddito utile

Y = C + I → I = S Y = C + S in una economia chiusa Gli investimenti sono uguali al risparmio.

Approccio macroeconomico che riguarda tutti i settori ed è una relazione ex post, il sistema economico ha bisogno di questa equivalenza per funzionare.

Per quanto riguarda il sistema finanziario facciamo ragionamenti ex ante: mette in collegamento risorse reali con il fabbisogno di risorse reali per far funzionare il sistema.

Può accadere che S > I oppure S < I

2) S - I = SALDO FINANZIARIO da il gap tra le risorse necessarie e quelle disponibili

In una economia aperta:

  • S > I ⇔ S.F. + ⟹ evento finanziario
  • S < I ⇔ S.F. - ⟹ dis- evento finanziario

S - I = S.F. = Δ attività finanziarie - Δ passività finanziariesistema finanziariosistema reale

Es. 100 - 90 = 10 = +10 attività finanziarieesprime la strada che prendere in terminidi movimenti finanziari.

Es. 90 - 100 = -10 dove trovo queste risorse?accendo un debito, ho un ↑ Δ passivitàfinanziarie.

S e I sono grandezze flusso, per questo sonoconfrontate con Δ a.f. e Δ p.f.

Un sistema finanziario serve a completarequindi l'allocazione delle risorse.

In una economia di autossisstenza vale S = I

3 settori istituzionali o funzionifamiglie SF+imprese SF- (o SF+)p.a. SF-estero S,F-

Ci riportiamo un simile comportamento all'internoma diverso tra i var. settori.

Un sistema finanziario collega tra loro i S.F.

Questi obiettivi sono legati da motivi di trade-off, ad esempio, le misure sulla stabilità devono rinunciare un po' alla efficienza, ad esempio riducendo la concorrenza. Se spingo molto sull'efficienza rischio di compromettere la stabilità perché alcune banche devono essere espulse dal mercato. I rapporti integri e trasparenti con i clienti possono essere in contrasto con la stabilità, o con l'efficienza perché comporta più costi nel breve termine.

2) L'Ordinamento del sistema finanziario è ormai comunitario. Le norme prevedono la forma di direttiva comunitaria, la quale viene recepita dagli stati e diventa normativa nazionale. Il livello esecutivo è il decreto del ministro del tesoro. (Il livello amministrativo è quello della Banca d'Italia, che fa le istruzioni di vigilanza e recepiva il decreto. Mercato Unico dei Servizi Finanziari. L'EU deve essere un unico mercato dove i consumatori possono viaggiare per avere i migliori servizi finanziari possibili (o per fruire di un servizio fornito da un altro stato europeo, col miglior offerente). Ciò ha trovato espressione nella libertà di prestazione di servizi e nella libertà di stabilimento (libertà per le banche di collocare una filiale in qualsiasi paese d'Europa).

In Europa non si è riusciti a fare una unica legge bancaria ma i paesi hanno trovato un buon compromesso seguendo i criteri dell'amministrazione.

3) Evoluzione.

Con la crisi finanziaria, la stabilità è diventato il punto centrale e mantiene le afferente e rischi un secondo piano. È tornato ad essere importante la vigilanza strutturale. Con Basilea III è rinforzata la vigilanza prudenziale, si sono introdotte misure di liquidità, una leva massima = indebitamento max che una banca non può superare (leverage). Informazioni e le ispezioni spettano alle BCZ.

Single supervisory mechanism. Vigilanza protettiva è fatta in base al Single Resolution mechanism, c'è una autorità di vigilanza europea che gestisce le crisi. C'è il criterio di bail in (in contrapposizione con il bail out) e la banca offre a certe categorie di creditori premi a rischio, il creditore di trova molto più coinvolto (i depositi diventano un modo autonoma tiro capitale della banca.)

Si ragiona su un sistema europeo di assicurazione dei depositi, stabilire un livello di riserve in caso di crisi sistemiche. (Bail in salvataggi interno)

I MERCATI FINANZIARI

30/09/15

L'Italia è uno dei paesi con la propensione al risparmio più ampio nell'area GT. 60% viene investito in immobile, il 40% in strumenti di carattere finanziario.

  • Tipologie di scambi
    • - AUTONOMO = tra chi ha le disponibilità e chi le detiene (es Titolo del Tesoro)
    • - GESTITO = destiniamo nostre direttamente ma non sappiamo quali azioni e obbligazioni inserite nel portafoglio, chiediamo alle banche la gestione patrimoniale.

Efficienza del mercato

  1. tecnico-operativa
  2. allocativa-funzionale
  3. informativa
  1. Capacità di ottimizzare il rapporto tra costi di transazione e semplicità degli scambi. Mercato aff. e ampio (più diversi ordini di prezzo ai suoi elevati volumi di proposte) spesso (i prezzi di negoziazione sono tra loro molto vicini; implica volumi elevati) immediato (l'immetto la proposta di negoziazione e il sistema esegue l'operazione in millisecondi, ha consentito di sviluppare software telematici) elastico (= capacità del mercato di reagire velocemente a shock esterni).
  2. Capacità di allocare correttamente le risorse.
  3. Capacità di raccogliere, produrre e diffondere info.

Debole se i prezzi rinchiudono soltanto l'info passata dello strumento.

Significative se, oltre alle info passate esprime anche info pubbliche attuali (es bilanci piano industriale).

Forte se non consente di sviluppare modelli trading e speculazioni da parte di operatori. Operatori che vengono a conoscenza di info privata. Il mercato conosce queste info relative al sottostante. Tali mercati non esistono.

Uno specifico finanziamento serve a coprire uno specifico investimento, anche se per la gestione è unitaria.

Se l'investimento è sbagliato, l'investitore avrà problemi per il rimborso. Il finanziamento del capitale fisso è più insidioso dello stock del circolante. A suo parere, le risorse per rimborsare il finanziamento vengono dal guadagno che deriva dall'investimento, deve produrre i flussi di cassa destinati a deruire il servizio del debito. In un finanziamento a breve termine dipende dalla dinamica complessiva di liquidità dell'impresa.

Specializzazione bancaria: attività commerciale (attività di finanziamento degli investimenti). C'è il bisogno di competenze diverse. Oggi le banche fanno le due attività indistintamente al loro interno.

I destinatari sono famiglie e imprese. Per le famiglie un esempio è il mutuo per acquistare l'abitazione, che però non crea valore ma si colloca in un contesto di redditi già dati. Per le famiglie vengono meno le informazioni, che ha l'investitore nel bilancio delle imprese, ci saranno motivatori diversi.

  • Criteri di valutazione della convenienza
    • Costo effettivo dell'operazione (TAEG) + fisso (trattamento fiscale)
    • Sostenibile finanziaria
      • Costi deducibili e altri riducono i costi effettivi
      • Garanzie e vincoli Rischio
  • Un'impresa può finanziare gli investimenti ricorrendo all'esterno, oppure con mezzi propri (capitale).
    • Debito: obbligazioni, bancario
    • Debiti brevi termine (es. obblig. convertibili)
    • Capitale proprio
  • finanza strutturata (investimento è fuori dall'impresa, in una struttura ad hoc)
Dettagli
Publisher
A.A. 2014-2015
64 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher fra.rama di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma Tor Vergata o del prof Carretta Alessandro.