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Mercati finanziari: definizione e classificazione
Il sistema finanziario è formato da strumenti finanziari, intermediari finanziari, mercati e meccanismi operativi. I mercati sono l'insieme degli scambi di strumenti finanziari e possono essere rappresentati da luoghi fisici in cui operatori specializzati ricercano l'incontro tra domanda e offerta, ma anche da circuiti telematici di collegamento. Tipi di mercati: 1. Mercati a negoziazione diretta: gli scambi di moneta si concretizzano in contratti finanziari bilaterali e personalizzati. Questi contratti appartengono agli strumenti finanziari indiretti/secondary securities e assumono la forma di depositi, prestiti bancari e non bancari e contratti assicurativi. Il mercato creditizio e quello assicurativo sono tipici a negoziazione.diretta.Elementi rilevanti:- Ricerca autonoma della controparte.
- Contatto diretto tra prenditori e prestatori.
- Tutti gli elementi del contratto possono essere oggetto di negoziazione.
- Difficoltà nel trovare una controparte con esigenze analoghe a quelle della controparte originaria.
- Le attività finanziarie sono rappresentate da documenti che incorporano i diritti contrattuali del possessore e fungono da strumento di circolazione dei diritti stessi.
- Sono presenti regole precise definite dalle autorità pubbliche (mercati aperti pubblici) o dagli accordi diretti degli operatori (mercati aperti privati).
- I titoli scambiati sono standardizzati, presentano caratteristiche identiche per tutti i portatori.
- Consentono il trasferimento di risorse dalle unità in avanzo finanziario a
quelle in disavanzo finanziario.- Si ha la trasmissione di informazioni attraverso la formazione e la pubblicizzazione dei prezzi.La demarcazione tra attività bancaria, assicurativa e mobiliare ha delle eccezioni: si sono creati prodotti misti e soggetti che operano contemporaneamente su tutti i segmenti del mercato finanziario.
- Mercato primario: insieme delle nuove emissioni di strumenti finanziari alla ricerca del primo collocamento nei portafogli degli investitori. Affluisce la domanda di risorse finanziarie da parte degli emittenti che cercano un'adeguata copertura del proprio fabbisogno di fondi.
- Mercato secondario: riguarda le negoziazioni di strumenti finanziari già in circolazione.
Si incontrano gli emittenti e gli investitori. Negoziazione di due investitori che vogliono modificare la composizione dei propri portafogli: uno vuole acquistare e l'altro vuole vendere.
Dipende dal modo in cui il mercato secondario assicura
la liquidità e la determinazione di prezzicoerenti con il contenuto economico dei titoli. Gli operatori possono smobilizzare gli investimenti in titoli. Gli investitori sono più disponibili ad acquistare titoli di nuova emissione se il mercato secondario presenta facilità di smobilizzo. A sua volta, l'emittente è in grado di collocare i nuovi titoli a condizioni economiche più favorevoli. Il mercato primario interagisce con quello secondario nel senso che le nuove emissioni, per il fatto stesso di richiedere la comunicazione di informazioni supplementari al mercato, provvedono a segnalare la qualità dell'emittente. Esse possono essere percepite come azioni dirette a rivelare i caratteri dell'attività del soggetto emittente non osservabili dal mercato. La dimensione del mercato primario è data dalla dimensione dell'emissione in termini di quantità e controvalore dei titoli collocati. Dal momento in cui essiEntrano nel portafoglio degli investitori, la dimensione del mercato secondario risulta nulla non essendoci possibilità di scambi. Se invece il titolo viene scambiato, la dimensione del mercato secondario diventerà tanto più rilevante quanto maggiori sono le quantità e i controvalori di titoli oggetto di negoziazione. Per cui, la dimensione del mercato secondario è direttamente collegata alla liquidità del titolo, cioè alla sua propensione ad essere scambiato.
- Mercato finanziario: comprende gli scambi di strumenti finanziari a medio e lungo termine.
- Mercato monetario: comprende le transazioni di strumenti finanziari a breve termine.
- Mercati all'ingrosso: riservati ad operatori professionali che operano per grandi quantità e con modalità organizzative adeguate alle loro esigenze.
- Mercati al dettaglio: vi può accedere la generalità degli investitori e sono caratterizzati da volumi unitari contenuti delle transazioni.
Mercati cash o a pronti: gli strumenti finanziari base sono oggetto di negoziazione e le transazioni prevedono un scambio tra titolo e denaro con consegna e pagamento immediati.
Mercati derivati o a termine: hanno per oggetto contratti che derivano da strumenti finanziari base. L'oggetto può essere una delle componenti di uno strumento base o il diritto/obbligo di vendere/acquistare a termine un determinato strumento.
Mercato finanziario internazionale: comprende l'insieme degli scambi creditizi con due operatori di mercati finanziari differenti o scambi in cui la valuta è diversa rispetto a quella del luogo di negoziazione.
Mercato nazionale: scambi di attività finanziarie denominati nella valuta nazionale che hanno luogo tra residenti.
Mercato fisico: ha qualificato alcuni secoli di storia dei mercati. Si tratta di un vero e proprio luogo fisico in cui gli operatori interessati possono recarsi o inviare i rappresentanti per cercare la
di esecuzione degli ordini. Il broker agisce come intermediario tra il compratore e il venditore, cercando di trovare la migliore controparte per concludere il contratto. Il broker può essere una persona fisica o una società specializzata. 3. Mercati degli agenti: l'agente è un intermediario che agisce per conto del cliente, cercando di trovare la migliore controparte per concludere il contratto. A differenza del broker, l'agente non è un intermediario indipendente, ma lavora per una società o un'istituzione finanziaria. 4. Mercati delle piattaforme di trading: le piattaforme di trading sono sistemi informatici che consentono agli operatori di effettuare transazioni direttamente, senza l'intermediazione di un broker o di un agente. Le piattaforme di trading offrono strumenti e servizi per l'esecuzione degli ordini e la gestione delle transazioni. In conclusione, il mercato finanziario è un luogo dove avvengono gli scambi di strumenti finanziari. Esistono diverse tipologie di mercati e strutture di intermediazione, che permettono agli operatori di trovare la migliore controparte per concludere i contratti.1. Mercati all'ingrosso: sono mercati in cui vengono scambiate grandi quantità di beni o servizi tra operatori professionali. Questi mercati sono caratterizzati da transazioni di elevato valore e da una maggiore liquidità. Gli operatori possono essere banche, istituzioni finanziarie o grandi aziende.
2. Mercati all'ingrosso intermediati: sono mercati in cui un intermediario svolge un ruolo chiave nella negoziazione tra acquirenti e venditori. L'intermediario si occupa di trovare una controparte per il suo cliente e di negoziare il prezzo a suo nome. In cambio, riceve una commissione e si fa carico dei costi di individuazione della controparte e di gestione della negoziazione.
3. Mercati dei dealer: il dealer è un intermediario che offre un servizio di liquidità immediata al cliente ponendosi come controparte dell'eventuale acquisto o vendita di titoli. Egli opera in conto proprio. L'impegno a negoziare riflette valutazioni basate sullo spread che il dealer può conseguire dalla combinazione di acquisti e vendite di titoli. Maggiore è lo spread tra il prezzo a cui l'intermediario è in grado di vendere il titolo e il prezzo a cui è disposto ad acquistare, più forte è la convenienza ad assumere una posizione sul titolo. Quando il dealer assume un impegno formale a negoziare, esercita la funzione di market maker. Il suo mercato è di tipo quote driven, i prezzi sono indicati dai dealer.
4. Mercati ad
acquisto/vendita e le preferenze degli operatori di mercato. Nel caso dell'asta a chiamata, un banditore raccoglie tutte le richieste di acquisto e vendita in un determinato momento della giornata e fissa il prezzo che soddisfa la maggior parte degli operatori. Questo metodo è utilizzato quando il taglio dei titoli è elevato e gli operatori preferiscono avere un prezzo di riferimento unico per l'intera giornata. Nell'asta continua, gli ordini vengono inseriti nel mercato durante l'intera giornata di contrattazione, generando una serie di prezzi fissati in base alla progressione temporale degli ordini. Questo metodo prevale sull'asta a chiamata quando il taglio dei titoli è più basso e gli operatori preferiscono avere prezzi più dinamici e aggiornati nel corso della giornata. In entrambi i casi, la formazione del prezzo avviene attraverso un processo order driven, in cui le regole automatiche di priorità incrociano gli ordini. Questo significa che il prezzo viene determinato in base all'offerta e alla domanda presenti sul mercato. La scelta tra asta a chiamata e asta continua dipende quindi dalle caratteristiche dei titoli e dalle preferenze degli operatori di mercato.della possibilità di negoziare in modo rapido e continuo. Tuttavia, la negoziazione in questi mercati può essere influenzata dalla discrezionalità dell'intermediario nella determinazione delle quotazioni. - Mercati order driven: gli ordini di acquisto e vendita vengono inviati dagli investitori direttamente al mercato, senza l'intervento di un intermediario. Il prezzo di negoziazione viene determinato dall'incrocio tra l'offerta e la domanda presente nel mercato. Questo tipo di mercato offre maggiore trasparenza e imparzialità nella determinazione dei prezzi, ma potrebbe essere meno liquido rispetto ai mercati quote driven. In conclusione, la scelta tra mercati quote driven e order driven dipende dalle esigenze degli investitori e dalle caratteristiche dei titoli oggetto di negoziazione. Entrambi i tipi di mercato hanno vantaggi e svantaggi, e la decisione finale dipenderà dalla strategia e dalle preferenze degli investitori.Della certezza di poter trovare sempre una controparte. Lo svantaggio è relativo al fatto che i prezzi quotati non sono sempre efficienti e tali da rappresentare la situazione di mercato, possono essere caratterizzati da un livello di bid-ask spread molto elevato.
Mercati order driven: non è presente alcun intermediario, gli scambi si concludono attraverso l'interazione immediata di soggetti appartenenti ai lati opposti del mercato. La formazione del prezzo è guidata da tutti i partecipanti al mercato attraverso la trasmissione delle proprie volontà. Coloro che vendevano titoli di credito offrivano all'acquirente la lettera (ask), un documento cartaceo che provava il possesso del bene e l'operazione di scambio; coloro che acquistavano offrivano il denaro (bid).
Il bid-ask spread identifica la differenza tra il prezzo a cui un intermediario dealer è disposto a vendere un titolo e il prezzo che il medesimo dealer è disposto a offrire.
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