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• LE CARTE DI PAGAMENTO
Le carte di pagamento sono documenti elettronici materializzati in tessere plastificate dotate di banda
magnetica o di microprocessore, che consentono al titolare di effettuare i corrispondenti pagamenti senza
ricorrere al contante o agli assegni.
L’uso della carta determina l’addebito sul conto corrente bancario del titolare della carta e l’accredito sul conto
corrente della controparte dello scambio. Tra queste ci sono le carte di credito, le carte di debito e le carte
prepagate.
La carta di credito è il documento che consente di acquistare beni e servizi presso esercizi commerciali
convenzionati, entro un importo massimo prefissato senza obbligo di immediato pagamento del prezzo.
L’impresa emittente la carta percepisce un compenso sia dai fornitori che dai titolari della carta.
Caratteristica della carta di credito è che gli importi degli acquisti effettuati dal titolare in un determinato
periodo di riferimento sono successivamente pagati all’emittente della carta al termine di detto periodo.
La carta di debito è il documento che consente al titolare di effettuare operazioni presso gli sportelli
automatici (ATM) e/o presso terminali installati presso punti di vendita di esercizi commerciali (POS). In Italia
sono rappresentate dalla carta Bancomat.
A differenza della carta di credito, l’uso della carta di debito comporta l’addebito in tempo reale del conto
corrente bancario di riferimento.
Le carte prepagate incorporano un credito nei confronti dell’emittente che si riduce con il progressivo utilizzo
della carta per effettuare i pagamenti abilitati. Tra queste ci sono le carte monouso, spendibili solo presso
l’emittente, le carte a spendibilità limitata, utilizzabili in un circuito ben definito di POS all’interno di una
determinata struttura, e le carte a spendibilità generalizzata, che possono essere utilizzate presso più esercizi
commerciali, anche all’estero.
• PROCEDURE DI PAGAMENTO
Il bonifico (SEPA) è una disposizione di pagamento ordinata da un cliente ad una banca a favore di un terzo
beneficiario che può essere o meno cliente della stessa banca. In quest’ultime eventualità l’operazione è
definita come giroconto. 21
Economia degli intermediari finanziari
Capitolo 4: la funzione di trasmissione della politica monetaria
LA POLITICA MONETARIA
L’attività di erogazione del credito e di produzione di moneta bancaria svolta dalle banche concorre alla
determinazione del volume complessivo dei finanziamenti all’economia e della quantità totale dei mezzi di
pagamento.
Tutto ciò attribuisce alle banche un ruolo chiave nel meccanismo di trasmissione degli impulsi di politica
monetaria al settore reale dell’economia. Esse si interpongono tra l’azione della banca centrale e le decisioni
di spesa degli agenti economici, influenzando i volumi e le condizioni (tassi di interesse) del credito e della
moneta.
Le banche non hanno in materia una completa libertà d’azione poiché sono condizionate sia dalle azioni
intraprese dalla banca centrale ai fini della politica monetaria medesima, sia dal comportamento degli agenti
economici.
Le banche fungono quindi da unione tra l’azione della politica monetaria e le decisioni di spesa dell’economia.
Con il termine “politica monetaria” ci si riferisce all’insieme di azioni intraprese dalla banca centrale, o più in
generale dalle autorità monetarie, volte a modificare e a orientare la moneta, il credito e la finanza.
IL MERCATO INTERBANCARIO DEI DEPOSITI
Il mercato interbancario dei depositi è un segmento del mercato monetario, cioè del mercato dei fondi a
breve termine, con scadenza entro 12 mesi.
In tale mercato, dove sono scambiati depositi non garantiti, e in quello dei pronti contro termine, dove sono
scambiati depositi garantiti, avviene quotidianamente l’aggiustamento delle posizioni di liquidità delle
banche.
LA BANCA CENTRALE
La banca centrale è l’istituzione cui sono affidate funzioni di controllo e di regolazione della creazione moneta
e di attuazione della politica monetaria.
La banca centrale è il risultato dell’evoluzione degli istituti di emissione, dai quali ha ereditato l’attività di
emissione di banconote.
Gode dello status di autorità indipendente e si distingue dalle altre banche in quanto non intrattiene rapporti
con soggetti privati, ma solo con le banche e con il Tesoro.
Le sue passività costituiscono la moneta legale, mentre le banche commerciali (con funzione monetaria)
presentano al passivo la moneta bancaria.
Nell’attività della banca centrale rientrano diverse funzioni: l’attività di emissione di moneta legale (base
monetaria) e l’esercizio della politica monetaria e valutaria, l’assunzione del ruolo di autorità preposta alla
regolamentazione e al controllo del sistema bancario, lo svolgimento delle funzioni di controparte privilegiata
sia dello Stato, sia del sistema bancario.
Ad ogni azione di finanziamento della banca centrale corrisponde una emissione di moneta legale, cioè la
passività per eccellenza della banca centrale, e quindi un aumento di base monetaria, cosiddetta “creazione”.
I canali di creazione della base monetaria sono 3:
1. canale banche;
2. canale Tesoro;
3. canale estero.
OBIETTIVI E STRUMENTI DI POLITICA MONETARIA
Gli obiettivi finali della politica monetaria coincidono con quelli propri della politica economica, di cui essa è
una delle componenti più importanti, insieme alle politiche dei redditi, di bilancio, fiscale, industriale e dei
cambi. 22
Economia degli intermediari finanziari
Tali obiettivi hanno natura generale in quanto riguardano l’economia nel suo complesso: sviluppo e crescita
del reddito, occupazione, equilibrio dei conti con l’estero e stabilità dei prezzi.
L’azione della politica monetaria non è in grado di agire direttamente sugli obiettivi finali, ma solo
indirettamente attraverso interventi su variabili di natura monetaria e finanziaria, che a loro volta influenzano
le variabili reali poste come obiettivi finali. La politica monetaria segue uno schema logico articolato per stadi:
vedi schema pagina 94.
• Strumenti: si tratta di variabili controllate direttamente dalle autorità monetarie e manovrabili con
tempestività. Si dividono in due tipologie:
1. strumenti di natura amministrativa, definiti anche strumenti di controllo diretto, sono volti a limitare
le scelte di portafoglio degli operatori, al fine di raggiungere gli obiettivi intermedi;
2. strumenti di natura negoziale, definiti anche strumenti di controllo indiretto, mirano a condizionare
le scelte di portafoglio degli operatori influenzando i tassi di interesse (prezzi) e/o la quantità di base
monetaria. Tra questi i principali sono i tassi ufficiali, le riserve obbligatorie e le operazioni di mercato
aperto.
• Obiettivi operativi: sono direttamente influenzati dagli strumenti di politica monetaria e sono
costituiti da variabili che la banca centrale può osservare in via più diretta e tempestiva degli obiettivi
intermedi, ai quali sono peraltro collegati da strette relazioni casuali.
In questo modo, le autorità monetarie sono in grado di verificare nel breve periodo l’azione degli
strumenti adottati e correggere eventuali effetti non desiderati. Si tratta dei tassi di mercato monetario,
in particolare i tassi interbancari, e della base monetaria delle banche, cioè le passività della banca
centrale detenute dalle banche, le cosiddette riserve bancarie (libere e obbligatorie).
• Obiettivi intermedi: sono variabili controllate solo indirettamente dalle autorità monetarie tramite
gli obiettivi operativi, e sono a loro volta in grado di influenzare gli obiettivi finali. si tratta di variabili
finanziarie costituite da:
1. aggregati monetari e creditizi tra i quali la quantità di moneta, il credito bancario, il credito totale
interno e le attività finanziarie complessive;
2. tassi di interesse, con riferimento a livello e struttura per scadenze.
LA POLITICA MONETARIA UNICA
La politica monetaria unica (PMU) riguarda i paesi dell’Unione Europea che hanno aderito all’Unione
Monetaria Europea all’inizio del 1999.
,
BANCA CENTRALE EUROPEA SISTEMA EUROPEO DI BANCHE CENTRALI E EUROSISTEMA
Il Sistema Europeo di Banche Centrali (SEBC) è composto dalla Banca Centrale Europea (BCE) e dalle banche
centrali nazioni (BCN) degli Stati membri dell’Unione Europea (UE): 27 Paesi.
Viene definito Eurosistema un sottoinsieme della SEBC, cioè la BCE e le BCN dei paesi aderenti all’Unione
Monetaria Europea (UME).
All’Eurosistema è affidata la conduzione della PMU, mentre alle singole BCN è affidato il compito di realizzare
in ogni paese le operazioni di politica monetaria decise dall’Eurosistema. Alle singole banche centrali nazionali
è rimasta la competenza di tutte le altre funzioni loro affidate nei singoli contesti nazionali. La Banca d’Italia
partecipa quindi all’Eurosistema e concorre in tal modo alla formulazione della politica monetaria unica.
I principali compiti dell’Eurosistema sono:
a. definire e attuare la politica monetaria dell’area dell’euro;
b. svolgere le operazioni in cambi;
c. detenere e gestire le riserve ufficiali in valuta degli Stati membri;
d. promuovere e regolare il funzionamento del sistema dei pagamenti.
La Banca Centrale Europea è un’istituzione ufficiale dell’UE che si colloca al centro dell’Eurosistema in quanto
ad essa sono affidati le funzioni di banca centrale dei 19 paesi dell’area dell’euro. 23
Economia degli intermediari finanziari
Gli organi decisionali della BCE sono 3:
1. Consiglio direttivo: comprende i 6 membri del Comitato esecutivo della BCE e i Governatori delle 19
BCN dei paesi aderenti all’UME. Il principale suo comito è quello di formulare la politica monetaria
dell’Unione e di stabilire le linee guida per la sua implementazione;
2. Comitato esecutivo: è composto dal presidente, vicepresidente e altri quattro membri, scelti tra
persone di riconosciuta reputazione ed esperienza in campo bancario e monetario, e nominati dal
Consiglio europeo. Il suo principale compito è quello di attuare la politica monetaria secondo gli
indirizzi e le decisioni del Consiglio direttivo, impartendo le istruzioni necessarie alle banche centrali
nazionali per l’attuazione nei rispettivi contesti.
3. Consiglio generale: comprende il Presidente e il Vicepresidente della BCE, nonché i Governatori di
tutti i paesi dell’Unione Europea. Tale organo non ha poteri decisionali in tema di politica monetaria,
ma effettua attività di monitoraggio e di raccolta di infor