Anteprima
Vedrai una selezione di 20 pagine su 104
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 1 appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 2
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 6
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 11
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 16
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 21
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 26
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 31
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 36
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 41
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 46
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 51
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 56
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 61
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 66
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 71
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 76
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 81
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 86
Anteprima di 20 pagg. su 104.
Scarica il documento per vederlo tutto.
appunti di tecnologia delle conserve di origine vegetale con domande della prof Pag. 91
1 su 104
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Trasformazione delle olive

SEMILAVORATO OTTENUTO• DESALATURA

6. RIEMPIMENTO CONTENITORI: liquido di governo = aceto 2-4% sale

7. COLMATURA e CHIUSURA CONTENITORI

8. STERILIZZAZIONE: 75°C x 15min nel punto più sfavorevole del contenitore

9. RAFFREDDAMNTOTRASFORMAZIONE DELLE OLIVE:

Oliva da tavola, frutto di diverse cultivar dell’olivo Olea europea sativa, colto al punto giusto di maturazionee che, a seguito di opportune trasformazioni, fornisca un prodotto conservabile e adatto al consumo.

Le forme di presentazione possono essere: intere, snocciolate, farcite, dimezzate, affettate, tritate, in pasta

Denominazione delle olive da tavola secondo il Consiglio Oleicolo Internazionale

RACCOLTA:

Raccolta quando le olive hanno raggiunto la massima dimensione, prima dell’invasatura

La raccolta non deve danneggiare il frutto e la pianta. Tipi di raccolta:• Manuale (brucatura)• Abbacchiatura, mediante pertiche• Scuotimento

OLIVE VERDI TRATTATE IN SALAMOIA

1. RICEVIMENTO

2. PULITURA A SECCO:

1. VENTILAZIONE: per allontanare materiale estraneo

2. CALIBRATURA: scopo tecnologico: essenziale per trattamento successivo

3. ADDOLCIMENTO:

Deamarizzazione: (olive non mature sono ricche di oleuropeina = polifenolo scindibile in acido elenolico e idrossitirosolo)

Immersione in soluzione di soda all' 1.5-2% (se <, rischio mo indesiderabili; se >, rischio idrolisi pectine).

Tempo: quando la soda è penetrata fino a metà/tre quarti della polpa (importanza calibratura) (viraggio verso il rosso quanto soda penetrata -> reazione con fenoftaleina)

4. RISCIACQUO:

Evitare il contatto con l'aria (polifenoli si ossiderebbero: imbrunimento) -> svuoto dal basso la vasca

Lavare fino a che l'80% delle olive non dà più reazione con la fenolftaleina (Dopo risciacquo non deve esserci più viraggio = non c'è più soda che reagisce con la fenoftaleina)

Se rimane troppa soda si rallenta la fermentazione e mentre se si toglie tutta

avviene troppovelocemente (zuccheri non devono essere allontanati altrimenti non avviene fermentazione)

6. FERMENTAZIONE:

In salamoia 8% di sale all'inizio e dopo 3gg a 10%. (evito raggrinzimento olive)

Dopo 30-60 gg : olive con acidità lattica > 0.5% e pH < 4.

Patina biancastra superficiale: da lasciare -> potrebbe essere nutriente per microrganismi fermentanti.

7. LAVAGGIO

8. CERNITA: scopo commerciale/merceologico: per uniformare il prodotto

9. CALIBRATURA

10. IMMERSIONE IN SALAMOIA: 10-12% sale

11. CONFEZIONAMENTO: Liquido di governo aggiunto bollente: salamoia al 5-8% sale + 0.5% ac. lattico

Se prodotto pH < 4 e min. 4-5% sale -> SEMICONSERVA

Se prodotto pH < 4.3 e > 2% sale -> Trattamento termico (75°C x 15 min) -> CONSERVA

DIFETTI:

• Rammollimento per degradazione di pectine da enzimi di lieviti e muffe (Saccharomyces, Aspergillus,Geotrichum, Fusarium, Penicillium, ecc.). Per effetto della soda (soluzione troppo concentrata, troppotempo,

presenza di ammaccature)

  • Fermentazioni maleodoranti per clostridi (butyricum, sporogenes, ecc) che trasformano zuccheri edacidi in acido butirrico (zapateria se da acido lattico)
    Condizione rischiosa: pH > 4.3-4.5, concentrazione della salamoia < 7-8%
  • Formazione di sacche gassose, piccole vesciche tra buccia e polpa, per azione di coliformi e clostridi.
    Condizione rischiosa: T > 25-30 °C, pH > 4.8, concentrazione della salamoia < 5%

CATEGORIE OLIVE VERDI (in base al calibro)

  • Extra (solo per calibri < 350)
  • Prima scelta
  • Seconda scelta o Standard

TOLLERANZE DEI DIFETTI: per le olive verdi, espresse in percentuali di frutti

OLIVE ANNERITE PER OSSIDAZIONE:

  1. RICEVIMENTO
  2. PULITURA A SECCO
  3. CALIBRATURA
  4. ADDOLCIMENTO E COLORAZIONE:
    Deamarizzazione e colorazionein una operazione che dura 24 ore (metodo USA ) invece di 2 fasi in 2 settimane
  5. RISCIACQUO: fino a ph 7.5
  6. FERMNTAZIONE DEBOLE O ASSENTE:
    In salamoia 5-7% di sale all’inizio
rapidamente rinforzata al 10-12%. 7. SOSTA: 2-3gg in salamoia al 2-3% di sale. 8. CERNITA. 9. CALIBRATURA. 10. CONFEZIONAMENTO: Liquido di governo aggiunto 90 °C: salamoia al 2-3.5% sale + 0.5% ac. lattico. 11. TRATTAMENTO TERMICO: 121°C x 30min. 12. CONSERVA. TOLLERANZE DEI DIFETTI: per le olive annerite, espresse in percentuali di frutti. DIFFERENZE OLIVE VERDI E NERE: - RACCOLTA: VERDI: raccolta da immature. NERE: raccolte a inizio invaiatura. - ADDOLCIMENTO: VERDI: protezione da ossigeno. NERE: addolcimento + colorazione per esposizione all'ossigeno. - RISCIACQUO: VERDI: attenzione ad evitare turbolenza. NERE: non si evita in quanto utile all'ossidazione per contatto con l'aria. - FERMENTAZIONE: VERDI: fermentazioni. NERE: fermentazione debole o assente. - TRATTAMENTO TERMICO: VERDE: se prodotto pH < 4.3 e > 2% sale -> Trattamento termico (75°C x 15 min) -> CONSERVA. NERE: 121°C x 30min. CETRIOLI SOTTACETO (gherkin) Il cetriolo (Cucumis sativus) è

Una pianta annuale con portamento strisciante o rampicante. Viene raccolto a diversi stadi di sviluppo a seconda che sia destinato al consumo fresco o all'industria. Coltivata in clima temperato, terreni freschi, profondi e ben concimati, va protetta dall'insolazione intensa e dall'eccesso di umidità nel suolo. La Cina, con il 44% è il primo produttore mondiale.

  1. RACCOLTA (parti verdi restituite al terreno)
    La raccolta è effettuata manualmente in molte riprese per ottenere cetrioli della giusta dimensione.
  2. RICEVIMENTO
  3. PULITURA/LAVAGGIO
  4. CERNITA E CALIBRATURA: Numero cetrioli/kg: da 20-30 a 250-300
  5. IMMERSIONE IN SALAMOIA: per 4-6 settimane (diminuzione salamoia può indurre modificazioni)
    Immersione in salamoia al 8% di sale, rinforzarla ogni giorno con 0.3%: dopo 1 sett. raggiunge 0.7-1% ac. Lattico. Poi portarla al 10% per la maturazione.
  6. CETRIOLI FERMNTENTATI: pH 3,2-3,5 -> Cetrioli verde oliva, Polpa traslucida, Croccanti

INCREMENTO CONCENTRAZIONE SALAMOIA: fino al 15%

SEMILAVORATO

DESALATURA: fino a 2-2,5% (max24h)

CERNITA E CALIBRATURA:

RIEMPIMENTO CONTENITORI: + aceto 80-85°C -> pH 3.5 -> SEMICONSERVA

STERILIZZAZIONE: 75°C x 15min

RAFFREDDAMENTO -> CONSERVA

DIFETTI

  • Rammollimento per degradazione di pectine da enzimi del cetriolo e dei microrganismi (Bacillus e/omuffe provenienti dai fiori)
  • Eliminare i residui floreali durante la prima cernita
  • Lavare bene i cetrioli
  • Lavare vasche e linee con detersivi con effetto sanitizzante
  • Non iniziare con salamoie < 8%
  • Addizionare starter selezionati
  • pH finali < 3.5
  • Formazione di sacche gassose, che nei casi più gravi possono portare all’esplosione del frutto, perazione di coliformi, clostridi, lieviti.
  • Condizione rischiosa: pH > 4.8, concentrazione della salamoia < 5%
  • Aggiungere ac. Sorbico 0.05-0.5%
  • Sforacchiatura dei cetrioli

CRAUTI (sauerkraut)

Il cavolo è originario di diverse zone dell’Europa.

La specie utilizzata per la produzione dei crauti è Brassicaoleracea capitata, nota come cavolo cappuccio.
  1. RACCOLTA: viene effettuata meccanicamente
  2. RICEVIMENTO
  3. LAVAGGIO
  4. CERNITA
  5. MONDATURA: torsolo e foglie esterne
  6. TAGLIO
  7. SALATURA: striscioline di crauti e sale, copertura con teli per anaerobiosiTrasferimento in camera di fermentazione dove viene schiacciato per far uscire l'aria(salamoia data dall'umidità dei crauti e dal sale aggiunto)
  8. FERMNTAZIONE: Inizia dopo 2-4 gg e dura 4-6 sett.Acidità finale: 1.7-2.3%, si deve favorire la formazione di acido lattico e acetico (4-6:1)
  9. SEMILAVORATO: Si conservano x 3-4 mesi se immersi nella salamoia e senza aria
  10. RIEMPIMENTO: liquido di governo = salamoia al 2-2.5%
  11. PRE-RISCALDAMENTO: a 65°C
  12. STERILIZZAZIONE: 75°C x pochi minuti
  13. RAFFREDDAMENTO: a 25°C
DIFETTI:
  • IMBRUNIMENTO: Per ossidazione e reazione di MaillardEvitare alte temperature, confezionamento veloce per
sfruttare l'effetto protettivo dell'ac. ascorbico. • RAMMOLLIMENTO: Per azione degli enzimi pectinolitici del cavolo e dei microrganismi aerobi sviluppati in sacche di aria nella massa (per distribuzione non omogenea del sale). Evitare soste a 50-60°C, temperatura ottimale di attività di tali enzimi. • COLORAZIONE ROSA: Per trasformazione dei leucoantociani, naturalmente presenti nel cavolo, ad antociani per effetto dell'acidità e dall'elevata temperatura. Per sviluppo di lieviti aerobi del genere Rhodotorula per insufficiente protezione delle vasche dall'aria e presenza di sacche di aria. TECNOLOGIA DI PRODUZIONE DEI PISELLI APPERTIZZATI È una leguminosa; la specie usata per l'alimentazione è Pisum sativum. Originario dell'area mediterranea e del vicino-oriente, è una pianta erbacea annuale della famiglia delle Fabaceae. CULTIVAR A SEME LISCIO: • Più produttive, qualità organolettiche
  • Le piante di piselli sono annuali e appartengono alla famiglia delle leguminose.
  • Le piante di piselli sono originarie dell'Asia occidentale e sono state coltivate per migliaia di anni.
  • I piselli sono una fonte eccellente di proteine, fibre, vitamine e minerali.
  • I piselli sono anche una buona fonte di carboidrati complessi, che forniscono energia a lungo termine.
  • I piselli sono disponibili in diverse varietà, tra cui piselli dolci e piselli a seme rugoso.
  • I piselli dolci sono più ricchi di zuccheri, mentre i piselli a seme rugoso sono più ricchi di amido.
  • I piselli dolci hanno un rapido aumento di amido e una diminuzione di zuccheri durante la maturazione, rendendoli più consistenti e meno dolci.
  • I piselli a seme rugoso hanno un cambiamento meno rapido durante la maturazione, con una polimerizzazione degli zuccheri che produce amido, rendendoli più duri e con una resa maggiore.
  • Esistono diverse tipologie di piante di piselli, tra cui piante rampicanti e cultivar autoportanti nane e seminane.
  • Le piante di piselli autoportanti nane e seminane possono essere falciate con l'uso di trebbiatrici.
  • La raccolta dei piselli avviene attraverso la mietitura-trebbiatura, dove la pianta viene falciata alla base e alimentata all'interno di un sistema di due cilindri forati concentrici.
  • All'interno del cilindro più interno ruota un battitore che provoca l'apertura dei baccelli e i piselli passano attraverso i fori.
  • La massa verde rimasta all'interno viene scaricata sul campo, mentre il cilindro più esterno presenta fori di dimensione inferiore a quella dei piselli.
attraverso tali fori vengono eliminate impurezze di piccole dimensioni RACCOLTA DELLA GRANELLA FRESCA: Granella fresca x industria conserviera Raccolta con Pettinatrice-sgranatrice - Macchina di alta capacità oraria (~ 1 ha/h), costosa (di norma dell'industria conserviera) - con semi, quasi maturi (70-80% umidità) - + Trasporto veloce agli impianti industriali - Importanza distanza: campo – stabilimento-1 Rese italiane -> 3-6 t ha al 75% di umidità RACCOLTA DELLA GRANELLA SECCA: Granella secca Taglio pianta + sgranatura baccelli, prima della loro apertura Raccolta mediante Mietitrebbia da grano (senza particolari adattamenti) - Quando la
Dettagli
A.A. 2020-2021
104 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher silvia.milzoni di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologie delle conserve di origine vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Hidalgo Alyssa.