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LAVAGGIO

Per immersione: il lavaggio avviene solo con acqua• →senza agitazione non permette un adeguato lavaggio del prodotto, mentre se si applica agitazione idraulica, pneumatica o meccanica viene aumentata l’efficacia del trattamento di lavaggio

Per aspersione: di solito si usa per i prodotti delicati,• ma per quanto riguarda i prodotti non delicati, questo tipo di lavaggio viene dopo il lavaggio per immersione. L’efficienza del sistema dipende da:

  • Pressione e portata dell’acqua
  • Numero, forma e disposizione dei getti
  • Distanza getti-prodotto
  • Tempo di permanenza del prodotto sotto i getti dipende dalla velocità del nastro trasportatore

I nastri trasportatori possono avere diverse forme: a rete, a rulli (per prodotti sferici) e a tamburo

Combinato: nelle linee a più fasi di lavaggio in serie, il lavaggio per aspersione è sempre l’ultimo. L’acqua di rete viene utilizzata per il lavaggio per aspersione.

e→successivamente impiegata per i lavaggi delle fasi precedenti utilizzando acqua incontrocorrente

Per flottazione: grazie a questo lavaggio vengono separate anche le impurezze• leggere (foglie e bacelli) e pesanti (pietre) le impurità precipitano, mentre il→prodotto viene investito da una corrente d’acqua ad elevata pressione che li spingein un’altra vasca adiacente.

CERNITA: separazione dei prodotti sani e idonei ad una determinata trasformazione daquelli non destinabili a quella trasformazione per determinati motivi o che presentanoalterazioni→ generalmente è manuale (lenta e necessita molta manodopera) e avviene incampo per i prodotti a maturazione scalata.

I nastri trasportatori possono essere a rulli→ per prodotti sferici

Semplici• Con paratie di separazione•In alcune linee di produzione, dopo la cernita, è previsto un ulteriore lavaggio peraspersione.

Esistono anche le selezionatrici automatiche ottiche che tramite

fotocellule sono in grado di riconoscere il prodotto difettoso/impuro dal prodotto adeguato. CALIBRATURA: separazione dei costituenti di un lotto in sotto-lotti (per peso/peso specifico/dimensioni) → nell'industria delle conserve, solitamente, avviene per dimensioni. Gli scopi della calibratura possono essere: - Commerciali → migliore aspetto, valore simile - Tecnologici → linee di lavorazione diverse, miglior efficienza e efficacia dei trattamenti successivi Solitamente è meccanizzata con una o più macchine in serie → viene fatta quando il prodotto è più resistente (prodotto immaturo). I numeri di sotto lotto vengono calcolati come numero di calibratrici+1 Inoltre, alcune linee produttive possono richiedere due calibrature: 1. Prima calibratura → prodotto intero a cui seguirà eventualmente la snocciolatura 2. Seconda calibratura → prodotto tagliato (già pelato e snocciolato) Esistono diversi tipi di

calibratrici:

Calibratrici per vibrazione → dai prodotti più piccoli ai più grandi perché se no • tutto il lotto cadrebbe → ripiani leggermente inclinati e mantenuti in vibrazione, regolabile in ampiezza e frequenza. Le vibrazioni e l’inclinazione fanno avanzare il prodotto → per prodotti facilmente danneggiabili meccanicamente (fragole, lamponi, ciliegie ecc.)

Calibratrici a tappeto: nastri metallici ricoperti di materiale plastico che si muovono • tutti nella stessa direzione → l’inclinazione determina il tempo di permanenza. Operano in modo delicato e si usano, per esempio, per mezze pesche/pere pelate e denocciolate.

Calibratrici a tamburo: cilindro che ruota intorno al proprio asse, posto sul piano • orizzontale

Calibratrici a rulli: per produzioni orarie elevate e per prodotti sferici mediamente • resistenti dal punto di vista meccanico → costituite da nastri trasportatori a rulli, avendo diametro simile a quello dei

frutti e che ruotano intorno al proprio asse, tuttinella stessa direzione la cui distanza uno dall'altro aumenta progressivamente(cernita partendo dai prodotti più piccoli a quelli più grandi)

Calibratrici a cordoni: serie di coppie di cordoni di gomma montati su pulegge→• la distanza tra i cordoni può essere variata con semplicità, la macchina è quindiadattabile a prodotti diversi

Calibratrici a tazze: operano sulla base del peso ed hanno capacità lavorative• molto elevate→ vengono separati prima i frutti di peso maggiore e poi quelliprogressivamente più leggeri

Calibratrici per densità: avviene tramite salamoie a concentrazione crescente e si• usa per i prodotti per i quali la densità rappresenta un parametro di qualità→ ladensità dei piselli dipende dal grado di maturazione

MONDATURA

Depicciolatura: grazie a rulli convergenti che girando incastrano il picciolo e lo•

strappano→ esistono macchine polivalenti e macchine specifiche per tipologia divegetale

Snocciolatura: si dividono in

  • Macchine che non devono mantenere l'integrità del frutto→ i cilindri ruotanoo in modo convergente: il cilindro a destra ha una gomma deformabile, mentre il sinistro è formato da dischi concentrici la cui distanza è più piccola della grandezza del nocciolo per evitare che questi passi attraveso e venga, invece, trattenuto, deforma la gomma a destra e una parte della polpa finirà tra i dischi che verrà raccolta separatamente (pesche, albicocche, susine, ciliegie ecc.)
  • Macchina che mantengono l'integrità dei piccoli frutti→ (olive, ciliegie, susine o ecc.) ognuno di questi frutti viene posizionato nelle cavità ad alveolo: dall'alto scende una lama e dal basso sale una fustella di ricezione che con azione combinata tagliano la polpa ed estraggono il nocciolo

Macchina che mantiene

l'integrità dei grandi frutti (pesche): prevede tre fasi → corretto posizionamento (in base al lato del frutto più pesante), taglio e snocciolatura → non sempre le lame tagliano il nocciolo a metà. Pelatura meccanizzata: ha una serie di vantaggi - meno perdita di prodotto, risparmio di tempo e manodopera. Esistono diverse tipologie di pelatura, quelle seguenti agiscono sullo strato acquoso sottostante la buccia - l'acqua diventa vapore, si espande e produce lo scollamento della buccia: - Pelatura alla fiamma → il prodotto viene sottoposto per tempi brevissimi a dei bruciatori a 700-1000°C (peperoni) - Pelatura al vapore in camere che sopportano pressioni di 8-10 atm → viene iniettato vapore che, finendo sotto la buccia, fa evaporare l'acqua (prodotti con resistenza meccanica: patate, carote) - Pelatura termica: si differenzia da quella al vapore perché in questa non c'è pressione → il calore viene

trasferito mediante un altro mezzo (acqua) el'acqua sotto la buccia diventa vapore, la buccia si stacca e verrà quindiallontanata con una pelatura meccanica

Cipolle: la loro buccia è secca, passando dal bruciatore questa carbonizza e poiviene tolta con un lavaggio in acqua.

Pomodoro: viene pelato termicamente con un'azione sottovuoto finale, ma puòavvenire in due modi→ pelatura termica da intero o da triturato

Succo→ prima viene triturato e poi con un trattamento a caldo verrà pelato,o poi fase di setacciatura (trattenere semi e buccia= 3%)

Pelati→ immersi in acqua calda e poi pelatura meccanicaoLa buccia con attaccata ancora un po' di polpa viene recuperata per non buttare via➔ nulla

Pelatura con soda→ la soda idrolizza le pectine che fanno parte della buccia e• danno consistenza al prodotto (stare attenti che il trattamento si limiti alla buccia).

1. Concentrazione soda: 1-15%

2. Temperatura: 40-90°C

3. Tempo: da

qualche secondo a qualche minuto

Si preferisce usare contentrazioni di soda più alte, ma a minori temperature→ può avvenire per immersione o per espersione della soluzione. Il prodotto, dopo essere stato a contatto con la soda, va lavato molto bene e trattato con acido citrico per fermare l’azione della soda.

Pelatura enzimatica: per favorire la naturale attività degli enzimi già presenti nel frutto (enzimi pectinolitici):

  1. Congelamento superficiale in soluzione di cloruro di calcio a -20°C→ formazione di cristalli sotto la buccia
  2. Immersione del prodotto in soluzione a 50°C circa (ottimo di temperatura per gli enzimi)→ gli enzimi agiscono sullo strato sottostante la buccia, già danneggiato dai cristalli, e degradano le pectine
  3. Separazione della buccia dal prodotto

Pelatura meccanica:

  • Su rulli→ ruotano in modo covergente: afferrano la buccia e la strappano
  • Con impianto ad alveoli→ una gomma ricopre la

superficie e pero compressione meccanica/pneumatica il pomodoro esce e la buccia rimanedentro

Con sistema a blocchetti→ i blocchetti sono pian piano più ravvicinati eo provocano la separazione della buccia

Per abrasione→ far passare la superficie del prodotto a contatto con delleo superfici rugose

Delle pomacee (pere e mele)→ per abrasione o tramite lama→ abbinata allao detorsolatura grazie ad una fustella rotante

Dell’ananaso

Operazioni di pretrattamento

SCOTTATURA (BLANCHING):è un trattamento con il calore che può essere fatto con:

Acqua calda per prodotti appertizzati o surgelati temperatura <100°C (spinaci• → →75°C, fagiolini 80°C)

Vapore per prodotti appertizzati o surgelati• →

Aria calda per prodotti essiccati• →

Ha diversi obiettivi:

Disaerazione del prodotto= togliere l’aria dai tessuti• Modifica della consistenza• Eliminazione di odori e sapori troppo pronunciati•

Inattivazione di enzimi per i pomodori triturati può avvenire in hot breack (80°C) e cold breack (60°C) Stabilizzazione del colore verde dei vegetali Pre gelatinizzazione dell'amido in fagioli e piselli per evitare la rottura del prodotto Completamento del lavaggio I parametri importanti da valutare: Tipo di processo Temperatura Tempo Composizione dell'acqua Operazioni di riempimento Nel riempimento dei contenitori va considerato che con il passaggio dalla temperatura ambiente (20°C) alla temperatura di sterilizzazione a pH basico (120°C) si ha un aumento di volume del contenuto → il contenitore non supporta questo aumento di volume e quindi non può essere riempito completamente, ma necessita di spazio per la dilatazione.
Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
56 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher anna_giancri di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnologia delle conserve di origine vegetale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Hidalgo Alyssa.