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CORBACCIO.
Croce continua ad essere editor di LATERZA ed editore de “La critica”.
Gentile prende in mano VALLECCHI, LE MONNIER, SANSONI.
Codignola, idealista ma antifascista, rileva a Firenze LA NUOVA ITALIA, che lavora solo
sulla saggistica.
Il neoidealismo però influenza indirettamente altre case editrici, soprattutto attraverso i
cataloghi scolastici di liceo classico e di università umanistiche, attraverso filosofia,
letteratura, storia e pedagogia.
In più influenza le modalità delle circolazioni del sapere, attraverso riviste e quotidiani.
Il lessico e la sintassi del discorso culturale ne sono influenzati -> irrigidimento in una
corazza teorica e sistematica, epistemologica ed estetica.
L’idealismo poi
- puntava sulla differenza fra cultura per pochi e per le masse
- negava l’esistenza del pensiero scientifico
- non considerava sociologia e psicoanalisi
Vittorini nel ’45 pubblica una serie di articoli ne L’unità contro l’idealismo, “massimo
responsabile della separazione tra cultura e vita (=società)” che considera “dittatore” e basato
su “principi consolatori e non emancipatori”, oltre ad essere impotente contro il fascismo.
Adriano Tilgher già negli anni ’40 definiva l’idealismo “filosofia dal naso a cera”, quindi
facilmente modificabile e disponibile a diversi usi ideologici.
Nonostante le critiche la collana LATERZA “La biblioteca di cultura moderna” di Croce
resta un punto di riferimento, e propone un gran numero di saggi perlopiù umanistici (critica
letteraria, storia della letteratura, storia di filosofia, dottrine politiche, arte, storiografia) con
poche eccezioni consigliate da Guido De Ruggero (storico della filosofia) come
- “L’universo intorno a noi” di James Jeans
- “La natura del mondo fisico” di Arthur Eddington
- Panorama scientifico” di Bertrand Russell
- “Storia della grande industria in Italia” di Rodolfo Morandi
- “Maometto e Carlo Magno” di Henri Pirenne
Rientrarono anche autori e opere come
- Ernesto De Martino “Naturalismo e storicismo nella etnologia” (1942)
- Luigi Russo
- Adolfo Modeo
- Tarozzi
- “Economia e liberalismo nel Risorgimento” di Greenfield (1934)
Croce era poi molto attento a:
- dottrina politica antifascista, e scrisse “Storia d’Italia” (1928) e “Storia d’Europa”
(1932)
- antimarxismo, nella collana c’erano molti libri che lo criticavano
- mondo occidentale post ’29, “Democrazia in crisi” di Laski (1935) “La crisi della
società contemporanea” di Butler
BOMPIANI creò la collana “Libri scelti sull’attualità”, sulla politica internazionale, dal
punto di vista dell’Italia fascista, che proponeva un modello alternativo a quello sivietico e a
quello liberale puro (=soluzione corporativa).
Molti libri trattavano:
- crisi delle democrazie occidentali (FR/UK)
- l’importanza del Giappone, degli USA e della Germania nazista
o “Guardando al futuro” “La nostra strada” di Roosevelt, apprezzato dal
fascismo per il suo governo forte (new deal) che interveniva sul privato, era
considerato un “fascista imperfetto” (anche se in realtà lui non era fascista)
o “Mein kampf” (1934) pubblicato all’inizio in due parti, che guardava ad
Hitler come un fenomeno interessante, non come un amico ->
successivamente l’intento fu deformato da interesse ad alleato
o reportage “La Germania in camicia bruna” di Armando Frateili con alcuni
passaggi antisemiti
o “La corporazione nel mondo” di De Michelis e altri libri sulle politiche
economiche fasciste
SANSONI creò le collane
- “Studi di politica di economia” diretta da Ugo Spirito
- “Biblioteca di studi corporativi” diretta da Arnaldo Volpicelli
in cui vengono pubblicate opere scientifiche a comunque militanti
UTET creò la collana “Nuova collana di economisti” (1932) diretta da Bottai, in cui uscì
anche “Il manifesto” di Marx, ma per smontare le sue teorie.
Agostino Gemelli con VITA E PENSIERO crea una collana di studi economici, con libri di
Fanfani che profilavano il superamento del liberalismo e del socialismo, in un capitalismo
sotto supervisione dello stato.
EINAUDI creò la collana “Problemi contemporanei”, in cui Luigi Einaudi pubblicò sue
opere in difesa del liberismo, offrendo una corretta interpretazione della crisi del ’29,
ribadendo la bontà dei principi antiprotezionistici
Nasce e si sviluppa poi un nuovo interesse sui temi religiosi, storie di religioni e vite di santi:
- collane della ZANICHELLI
- libri religiosi della SALANI per un pubblico di massa
- collana di studi religiosi ed esoterici della LATERZA
- collana “Problemi di oggi” di GUANDA, diretta da Bonaiuti, Rensi, con testi sulla
spiritualità
- apertura di EINAUDI ad autori come Johan Huizinga “Crisi della civiltà”
Le case editrici cattoliche quindi vivono un momento importante: nascono numerose riviste e
case editrici come
- VITA E PENSIERO, fulcro dell’ortodossia neotomista (ripresa della filosofia di San
Tommaso) e della battaglia all’idealismo con saggi dei maggiori teologi europei
- MORCELLIANA, che diffuse capolavori stranieri del pensiero religioso
contemporaneo, dalle correnti più innovatrici francesi e tedesche e testi di ascetica,
come la collezione “Per verbum” di Giuseppe De Luca
- STUDIUM
BOMPIANI e Banfi
EINAUDI, BOMPIANI erano giovani case editrici non di stampo idealista.
A Milano c’era ancora il neokantismo; a Torino l’influsso crociano ci fu ma si espresse poco.
Ciò mette in moto energie legate alla filosofia europea e portano la cultra italiana su altre
piattaforme. In più il modello industriale dell’editoria cercava una concezione del sapere
trasversale, dall’elite al popolo.
NB in quel periodo l’idealismo era in generale messo in discussione anche all’interno
dell’idealismo stesso. infatti c’erano crepe sul piano ideologico e su quello politico, legate,
secondo Gianni Pintor, alla mancanza di strumenti interpretativi per il fascismo.
Collana “Idee nuove” di BOMPIANI su una nuova e diversa concezione di filosofia, gestita
da Antonio Banfi, filosofo e studioso di scuola neokantiana di Martinetti, che conosceva
molte lingue quindi studiava personalmente filosofia inglesi, tedeschi e francesi. I libri della
collana erano tutti di superamento dell’idealismo -> collana programmatica:
- antologia di filosofi americani contemporanei
- filosofi europei come Simmel, rappresentanti di esistenzialismo, fenomenologia,
pregmatismo, e filosofia dei valori.
RECUPERARE: COLLANE FILOSOFICHE DI BANFI (?)
Banfi lavora a collane filosofiche ma non solo.
Rivista “Corrente”:
-> arte e cultura in generale
-> collana interna EDIZIONI CORRENTE
->1° volume disegni di Lucio Fontana
-> lirici greci tradotti da Quasimodo e introdotto da Luciano Anceschi, filosofo dell’arte che
scrive un manifesto di estetica anticrociana
-> “Poesia” di Banfi mostra la tendenza dell’estetica fino agli anni ‘50
Esce per EDIZIONI CORRENTE anche “Occhio quadrato” di Lattuada, allievo di Banfi,
libro di fotografia neorealista.
Fra gli allievi di Banfi c’era anche Alberto Mondadori, che prende in mano la casa editrice
del padre e lancia la collana “Il pensiero critico” diretta da Remo Cantoni, l’allievo prediletto
di Banfi, che promuove “indirizzi di progresso critico, umanistico, scientifico, laico,
problematico”, esattamente come la cultura italiana, e la rottura dell’umanesimo tradizionale
(=idealista), solo estetizzante, non attento alla realtà. Le discipline umanistiche devono legarsi
a cinema, architettura, scienta e società. La collana fu chiusa poi dal padre perché non
rendeva.
EINAUDI nel ‘30/’40
La collana culturale più importante è la collana scientifica, “Biblioteca di cultura
scientifica” (1940) che viene affiancata alla rivista “Il saggiatore”.
Negli anni ‘20/’30 le scienze erano pubblicate, ma non entrano nel dibattito culturale:
EINAUDI invece la considera necessaria e oltre gli “steccati degli specialismi”.
La collana era diretta da Einaudi, Ginzburg, Geymonat.
Furono pubblicati 11 volumi, tutto dei grandi filosofi della scienza stranieri. La sequenza fu
“folgorante” secondo Boringhieri.
Es. “Introduzione al pensiero matematico” di Waismann, traduzione di Geymonat -> nasce la
filosofia della scienza italiana.
EINAUDI poi inaugura la “Biblioteca di cultura storica”, che apre alle scuole anglosassoni e
agli intellettuali non crociani.
Es. “Il pensiero politico italiano dal 1700 al 1870” di Salvatorelli, libro nuovo che:
- non risente né delle teorie crociane né di quelle fasciste
- dà importanza della società, non solo dell’elite e della politica
- fa polemica contro il formalismo dell’idealismo
- lega il Risogrimento all’illuminismo e che quindi lo sottolinea come movimento
liberale e razionalista
La collana “I saggi” invece si introduce con il libro “Voltaire” -> nuovo illuminismo sia nei
contenuti che nei modi di diffusione del sapere
Il target era il pubblico colto ma non specialista, e aveva una forte attenzione al presente.
Secondo Ginzburg le introduzioni dovevano essere snelle e informative, per essere accessibili
a più o meno tutti.
Le collane universali e Vittorini
Ce ne furono 3 di principali:
1. “Corona” di Vittorini per BOMPIANI, in cui Vittorini rivendica la necessità di dare
opere difficili rendendole più facili con introduzioni chiare. Es. “I musulmani in
Sicilia” di Amari, con rielaborazione del testo per chiarezza
2. “Biblioteca universale” di EINAUDI
3. “Meridiana” di SANSONI
Gennaio 1937: Vittorini scrive sulla rivista “Bargello” l’articolo “Elogio della cultura
popolare”, in cui auspica per una revisione dello stato della cultura italiana, a causa della
dispersione della cultura popolare, molto forte nell’800 grazie a SONZOGNO e alla sua
collana “Biblioteca universale” in cui veniva pubblicata una selezione di qualità di capolavori
e opere da riscoprire, di letteratura ma non solo (filosofia, storia, ecc) -> necessità di
eliminare la differenza fra cultura alta e cultura bassa, affinché tutti possano essere allo stesso
livello culturale e