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DERIVATE PARZIALI
Definizione
∫ f(x,y)–f(x₀,y₀) = limt→0 ∫ (x₀+tv₁,y₀+tv₂) - f(x₀,y₀)
La derivata lungo una qualsiasi direzione (v₁, v₂) è definita da tale espressione. Dico lungo una qualsiasi direzione perché in un punto ci posso arrivare lungo infinite direzioni.
Esempio: f(x, y) = 2x - xy (x₀, y₀) = (1,3) limt→0 [2(1+tv₁) + (1+tv₁)(3+tv₂)] - (2-3) / t limt→0 2 + 2tv₁ + 3 - 3tv₂ t, - v₂t, t t² + 1 / t limt→0 2v₁t + 3v₁t - v₂t - v₂t t t² = limt→0 2v₁ - 3tv₂ + t t v₁t
Posso accettare qualsiasi numero basta che non sia ∞.
Questo vuol dire che in base alla direzione che scelgo (v₁, v₂), ottengo una derivata pari a questa. Per esempio se voglio la derivata di tale punto lungo la vettore (1,2,5) ottengo come derivata tale.
Son molte dovute fare lim o lim se corrispondono allora esiste una derivata parziale, uno non specifica direzione è punto.
In modo pratico: ∂x(x,y) = 3x²y - y - lny – 2x y³ -3x-1 ∂y(x,y) = 3y² x - lny - 2y³ - 3 ∂z(x,y) = 3x² x - - 6x y³ xx(x,y) = 6y xy(x,y) = x1/y² - 2 x y
- xy(x,y) = 6x - x1/y - 6y²
Queste due derivate parziali miste sono uguali e non è un caso perché indifferentemente il teorema di Schwarz: se ho una f in due variabili definite in un insieme aperto di r² e questa funzione ammette derivate seconde miste continue => le due derivate miste coincidono.
Continuità, Derivabilità e Differenziabilità
- Continuità
La funzione \( f(x,y) \) con \( (x_0,y_0) \) è continua se \( \lim_{(x,y) \to (x_0,y_0)} f(x,y) = L \)
- Cambio di coordinate:
Caso 1
\( x = x_0 + \beta \cos \theta \)
\( y = y_0 + \beta \sin \theta \)
In questo caso sto andando delle circonferenze e man mano adisco esse e vedo se vanno a coincidenti al punto dove voglio calcolare il limite.
Se almeno fosse il limite esiste.
\( \lim_{\beta \to 0} f(x_0 + \beta \cos \theta, y_0 + \beta \sin \theta) = L \)
Il limite di \( \beta \to 0 \) vuol dire prendere circonferenze sempre più piccole.
Es.
\( f(x,y) = \frac{x^2 y}{x^2 + y^4} \longrightarrow \frac{\beta^2 \cos^2 \theta \beta \sin \theta}{\beta^2 \cos^2 \theta + \beta^4 \sin^4 \theta} \)
Caso 2
\( y = m(x-x_0) + y_0 \) → passo sullo stesso punto per infinite rette.
\( \lim_{x \to x_0} f(x, m(x-x_0) + y_0) = l \)
Caso 3
\( y = kx^2 \) → passo sullo stesso punto per infinite parabole.
\( \lim_{x \to x_0} f(x, kx^2) = l \)
Caso 4
\( \begin{cases} x = x_0 + \rho \cos \theta \cos \varphi \\ y = y_0 + \rho \cos \theta \sin \varphi \\ z = z_0 + \rho \sin \theta \end{cases} \)
\( \rho \ge 0 \) → passo sullo stesso punto per infinite sfere.
\( \begin{cases} x = x_0 + \rho \sin \varphi \cos \psi \\ y = y_0 + \rho \sin \varphi \sin \psi \\ z = z_0 + \rho \cos \varphi \end{cases} \)
\( \rho \ge 0, \psi \in [0,2\pi] \)
e poi in entrambi i casi si calcola \( \lim ... = l \)
Equazioni Curve e Disegno Curve
- Circonferenza
ax2+ay2+bx+cy+d=0
Quando ho che l'eq fa con due termini x2 e y2 che davanti hanno lo stesso numero e lo stesso segno allora facilmente ho a che fare con una circonferenza.
Per prima cosa divido per a in modo che i termini in x2 e y2 abbiano coefficiente pari a 1, ottenendo un'equazione del tipo:
x2+y2+Ax+By+C=0
Il centro di questa circonferenza è dato da
Centro (-A/2, -B/2)
E il raggio è dato da
R1=1/2√(A2+B2-4C)
1) x2+y2+By+c=0 se manca A la circonferenza ha il centro su un punto dell'asse y;
2) x2+y2+Ax+c=0 se manca B la circ. ha il centro sull'asse x;
3) x2+y2+Ax+By=0 se manca C la circ. passa per l'origine;
4) x2+y2 se manca A e B la circ. ha centro nell'origine;
5) x2+y2+cy=0 se manca A e C la circ. ha centro su un punto dell'asse x e passa per l'origine;
6) x2+y2+Ax=0 se mancano B e C la circ. ha centro su un punto dell'asse x e passa per l'origine.
- Ellisse
ax2+by2+cx+dy+e=0
Se ho un'eq. del genere e ho che i termini di x2 e y2 hanno lo stesso segno, sto parlando di un'ellisse. E hanno questo modello:
(x-xc)2/A2 + (y-yc)2/B2 = 1
Per ricondurmi a questa formula devo sapere che:
A2 : b B2 : a -2Bxc = c -2Ayc = d
FORME DIFFERENZIALI
Le forme differenziali sono funzioni che hanno questa scrittura:
F(x,y): Fxdx + Fydy
- Calcolo dominio di Fx e di Fy, e poi prendo la soluzione comune.
- Una forma è detta chiusa se ∂Fy⁄∂x = ∂Fx⁄∂y La forma chiusa allora forse è anche esatta.
- Una forma si dice esatta se l'ogni regione à tratti è chiusa; allora
l'integrale di linea:
∫ω = 0
- Usando il teorema di Poincaré: dominio se la forma differenziale è chiusa e A è ’n insieme connesso allora la forma differenziale è esatta
- Essere esatto vuol dire che esiste una funzione tale che derivata parzialmente rispetto ta x ti da Fx e rispetto alla y di da Fy.
- Calcolo forma primitiva:
- ∫Fxdx = U + c(y)
- Ponendo ˝∷ U + c′(y) = F2 ovvero deriva il risultato del primo passaggio seconda la y e lo confrontiamo con Fy(scorr.c1(y)) non la conosciamo ma che u sua derivata sarà c(′)(y)).
- Troynando c1(y) integrale tornando c1(y) che vado o sostisuine nel primo punto La primitiva sarà U + c1(y)
- Analogè è per Fydy.
∂F1⁄∂y F2⁄∂x
0
∂F1⁄∂x ∂Fy⁄∂x
∂Fz⁄∂z ∂Fz⁄∂y
irrotazionale ℵω chiusa. Se
- ∂F1⁄∂y ≡ 0 z approve
- F2⁄∂x
GRADIENTE, LAPLACIANO, DIVERGENZA E ROTORE
Una funzione scalare o una funzione di tipo vettoriale al cui interno vi sono altre funzioni
Gradiente
∇F = ∂F/∂x i + ∂F/∂y j + ∂F/∂z k
Mi indica come varia F al variare dei suoi parametri
Divergenza
∇·F = ∂Fx/∂x + ∂Fy/∂y + ∂Fz/∂z → scalare
Indica la tendenza di un campo vettoriale a divergere o a convergere verso un punto dello spazio (che andrebbe sostituito alle variabili).
Rotore
∇ × F = rot F → vettore
rot F = det
| i j k |
| ∂/∂x ∂/∂y ∂/∂z |
| Fx Fy Fz |
Il rotore è un operatore vettoriale che descrive la rotazione infinitesima associata a ciascun punto dello spazio del vettore V. Un vettore allineato all'asse di rotazione e il suo verso è coerente con la regola della mano destra dove sul pollice deve entrare il vett e sull'indice ∇ (nabla) e sul medio il vettore F.
Se il rot F ≠ 0 allora il campo si dice rotazionale.Se il rot F = 0 allora il campo si dice irrotazionale cioè non ruota.
Laplaciano
∇·∇F = ∇2F = ΔF
È un operatore di tipo ellittico che in coordinate cartesiane è definito come la somma delle derivate seconde non miste e calcolato rispetto delle coordinate.
ΔF = (∂2Fx/∂x2, ∂2Fy/∂y2, ∂2Fz/∂z2)