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-LE ESPERIENZE DI VITA, IMPORTANTI O MARGINALI.
-LE EMOZIONI CHE ALIMENTANO LE SCELTE, LE OSSESSIONI, IL PIACERE, IL DISAGIO ECC., tutto questo trasforma il
soggetto in simbolo.
Il modello è un’elaborazione cognitiva e conoscitiva delle esperienze e il suo risultato può anche essere un’opera
astratta. Nel modello c’è l’artista con la sua cultura, i suoi obiettivi, le sue pulsioni. Indipendentemente
dall'oggetto rappresentato (che può essere una figura umana, una natura morta, d'interni di composizioni
astratte) in ogni rappresentazione c'è l'elaborazione delle esperienze compiute dall'autore. Attraverso l'arte
avviene una trasformazione di esperienze compiute ed elaborate. Per questo i risultati sono a volte audaci
trasformazioni dell’artista, un soggetto infatti potrebbe cambiare mille volte se disegnato da mille persone diverse
proprio perché verrebbe interpretato e interiorizzato in modo diverso. Il soggetto anche se noto e familiare,
appare all’artista come misterioso e nuovo proprio come il modello.
L’arte non si affida ad una ricerca rigida e razionale, bensì ad una emozionale di tutte le risorse. L’arte infatti,
non si oppone nettamente alla scienza anche perché per creare un prodotto d’arte ci vogliono più fattori quali la
cultura, i materiali, le tecniche, ecc: per questo per capire al meglio un quadro e quello che l’artista ha provato nel
dipingerlo, sono necessarie delle ricerche. Approfondendo la conoscenza delle opere avremo più elementi utili per
la produzione che a sua volta ci porterà verso una conoscenza più giusta degli artisti.
La validità del laboratorio si verifica da almeno 3 punti di vista:
-Quali conoscenze e abilità artistiche gli insegnanti dimostrano di aver acquisito.
-Con quale efficacia testimoniano in forma scritta la loro esperienza, evidenziando i problemi, le scoperte, le
emozioni della produzione.
-La qualità dell’influenza delle cose apprese in laboratorio.
Per comprendere tale esperienza bisognerebbe parteciparvi dal vivo, a questo punto partiamo con la
descrizione di alcune esperienze così suddivise: 1. le composizioni alogiche, 2. la pop art, 3. la figura umana in
cinque protagonisti dell’arte contemporanea: Jawlensky, Matisse, Picasso, Mirò e De Kooning.
LE COMPOSIZIONI ALOGICHE:
Le composizioni alogiche non costituiscono una vera e propria categoria, tuttavia offrono l’occasione per
esplorare nuovi aspetti dell’arte, la sua capacità di sconvolgere modi consuetudinari di vedere e di esprimere la
realtà (Mucca opera di Malevic, che raffigura una piccola mucca in posa su di un violino, mostra
e violino,
estraneità tra le due figure ma anche alterazione di scala).
Nelle composizioni alogiche, c’è una logica non razionale che però esprime l’inconscio, le emozioni più
inesplicabili, il sognare a occhi aperti. Alcuni grandi esponenti di questo tipo di espressione sono stati: Chagal, De
Chirico, Klee, Magritte, Dalì, Mirò ecc..
Schema di lavoro (sulle composizioni alogiche):
PRIMO RAPPORTO CON GLI ARTISTI: si parte dal proiettare opere degli artisti scelti. In particolare ci si è
soffermati su “Parigi alla finestra” Chagall,” Mucca e violino” Malevic, “ Il sogno del poeta” De Chirico ecc ecc..
vengono dati brevi spiegazioni sui contenuti, i simboli, lo stile per individuare in quale modo le immagini creino un
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carattere alogico. Il gruppo è intervenuto per avere maggiori spiegazioni. Tale procedimento è servito per capire
che cosa significa alogico e quale forma assume in diversi artisti. Si prepara il lavoro produttivo.
LA PRODUZIONE PARTE DAL COLLAGE: in seguito invece di dedicarsi subito alla pittura, si è convenuto che delle
opere di collage fossero più indicate per entrate subito al meglio nel carattere alogico. Durante la produzione gli
artisti aiutavano dando consigli e l’esperto si limitava ad incoraggiare il lavoro.
VALUTAZIONE DEI PRODOTTI DEL GRUPPO: lavoro effettuato dall’esperto e molto delicato in quanto gli insegnanti
messi alla prova non sono dei semplici allievi. L’effetto di molti lavori risulta ridondante a danno dell’immagine.
Tale errore è dovuto al fatto che all’inizio tutti cercavano di sottolineare fin troppo il carattere alogico della
composizione finendo per caricarla in maniera eccessiva.
PASSAGGIO A MEZZI PITTORICI: al passaggio con la pittura si è notato subito il miglioramento degli insegnanti che
hanno abbandonato l’effetto ridondante per concentrarsi su un soggetto e sull’uso di molteplici fattori come il
colore, le dimensioni ecc. Si abbandonano molti elementi, presenti nel collage, per ridare spazio e aria solo a quelli
più importanti; nel fare questo molti vanno d’istinto mentre altri si affidano a più prove.
RITORNO AGLI ARTISTI: dopo la produzione si fa ritorno agli artisti per comprendere fino in fondo quello che si è
imparato e per accostare al loro stile ormai consolidato i vari lavori eseguiti, vedendo come ognuno ha fatto suo
quel modo di dipingere.
COLLABORAZIONE AL LAVORO DI ORDINAMENTO E DI DOCUMENTAZIONE DEI PRODOTTI: si passa in rassegna
tutto il materiale, si sottolinea come sia progredito il lavoro e si fanno delle osservazioni, si cerca il modo più
giusto per documentare l’intero lavoro.
ALCUNE SCHEDE:
MARC CHAGALL, 1913
Parigi dalla finestra,
È un’opera dipinta nel suo primo soggiorno a Parigi, centro mondiale dell’arte, dove il pittore trova delle
difficoltà ad orientarsi e ad essere accettato. Giovane e sconosciuto si
ostina a far valere il suo modo di vedere l’arte. Nella sua autobiografia
scrive “Impressionismo e cubismo mi sono estranei”.
Per conoscere questo artista dobbiamo dividere in due le sue
produzioni.
1.Le grandi imprese di decorazione: 7 pannelli per il teatro di Mosca, le
vetrate per la cattedrale di Metz, per la sinagoga dell’università di
Gerusalemme, le decorazioni del soffitto dell’Opéra di Parigi
2.L’attività grafica: 118 acquaforti per le di Gogol, 17 grandi
Anime morte
dipinti nel museo di Nizza ecc.
La sua creatività è esaltata dai grandi formati delle vetrate ma anche
in un semplice disegno, questo autore riesce ad esprimere il suo modo
di concepire la pittura; rapporti impossibili di sogni e di desideri sospesi
e liberi nella tela. La favola avvicina cose e personaggi lontani ma non
estranei gli uni dagli altri.
Pochi artisti come Chagall riempiono la tela di tanti piccoli particolari che rivoluzionano il concetto di
composizione unitaria. In “Parigi dalla finestra” l’unità, non visiva, si costruisce con il muoversi da un personaggio
all’altro. Le assurde coesistenze, lo stravolgimento, le dissociazioni non distraggono bensì attirano chi guarda in un
sogno rivelatore (piccolo paracadutista, testa bifronte che osserva il panorama, il minuscolo cuore nel palmo della
mano, il treno giocattolo capovolto, il gatto con la testa umana). Le luci creano una sorta di quadro astratto in una
scenografia densa fatta di coni di luce che si aprono a ventaglio e piovono dall’alto, la torre Eiffel stessa è un
grande cono che si staglia verso l’alto.
Il pittore dimostra come la decorazione sia un dettaglio semplice ma essenziale.
La geometrizzazione dello spazio rivela una nuova libertà compositiva. Egli disegna e plasma la pittura stessa.
Molto spesso i luoghi ritratti si trovano nei ricordi dell’artista (Parigi), quest’ultimi vengono caratterizzati da ogni
tipo di cose o persone che possono trovarsi dovunque e nelle combinazioni più varie e inaspettate. 5
MAX ERNST, , 1926
Indicando a una ragazza la testa di suo padre
Ernst è una figura centrale del surrealismo e ne anticipa le forme già nel suo periodo dadaista. Il surrealismo è
inconscio, caso, sogno, automatismo, follia; è un’idea che
passa veloce nella mente, improvvisa, rapida, involontaria
e che si trasforma in un esecuzione accurata e complicata
da mille particolari sulla tela.
Ernst è uno degli artisti più capaci di far credere che i
suoi dipinti siano tutto istinto, l'esecuzione proceda con
meccanismi inconsci ed automatici, quando invece alla
base si nascondono mille esplorazioni e procedimenti.
L'ideazione può essere improvvisa, rapida ed involontaria,
ma l'esecuzione, così accurata e complicata, ha bisogno di
molto tempo e di controlli progettuali e tecnici.
Il quadro che abbiamo preso in questione, unisce delle
cose che irrompono improvvise senza una ragione, ma una
ragione c’è ed è che ogni associazione è stata sentita,
sognata e pensata dall’artista. C’è una foresta scura che sembra fatta di roccia e che viene sormontata da una luna
fatta ad anello, dalla foresta una zampa artigliata afferra la destra di una ragazza che è rivolta verso un’altra figura
di uomo ben definita e praticamente trasparente (si vedono le viscere) che le porge con delicatezza una testa. Tutti
questi elementi difficili da accostare, formano pittura. Ci sono contrasti di colore e di forme, di masse e di linee.
Ernst contro la creatività sostiene la passività, contro la ragione la scrittura automatica. Non nega una cosa né
l’altra ma associa una cosa all’altra così da ampliare il misterioso e inspiegabile campo di forze da cui nasce l’arte.
Il surrealista ha la capacità di portare alla luce l'inesauribile riserva di immagini nel subconscio con un
procedimento liberatorio quale la scrittura automatica: le immagini non sono edulcorate da un controllo
cosciente. SIMBOLI E MITI DEL NOSTRO TEMPO
CONTRIBUTI DELLA POP ART: La pop art raccoglie artisti molto diversi che reagiscono al così chiamato
“espressionismo astratto”, la pop art abbreviazione di popular art, nasce in Inghilterra e negli Stati Uniti verso la
metà degli anni '50 e il suo massimo sviluppo avvenne tra il 1960 e il 1970.
La pop art si avvale di tutti gli argomenti che formano la quotidianità: gli oggetti di consumo, i fumetti, i conflitti
razziali, la pena di morte sono tutti elementi che caratterizzano questa espressione d’arte.
Si usano mezzi non tradizionali, collage o assemblage uniti alla pittura o da soli, serigrafia, oggetti uniti al
disegno. Happening (azione e pittura) mixed media (pittura, suoni, rumori, danze, proiezioni di immagini tutte
insieme). Le forme espressive della pop art sono così difficili e inconsuete da non riuscire ad entrare nel mondo
dell’arte.
Nella pop si fondono piani diversi di realismo, pittura musica, fotografia, cinema, mixed media. L’arte
contemporanea come la pop art cerca di portare nel suo mondo i cambiamenti della