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PANCREATITE ACUTA
È un quadro di patologia infiammataroria del pancreas la cui espressione clinica può essere estremamente
eterogena, variando da forme lievi, autolimitantesi ed a bassissima morbidità e mortalità, dino a forme
gravi, tutt’oggi responsabili di elevata morbidità e mortalità, nonostante i progressi nella conoscenza della
malattia e nel trattamento medico intensivo. Secondo la classificazione di Atlanta, la pancreatite acuta può
essere distinta in: una forma lieve, 80% dei casi, nella quale il decorso clinico è a rapida risoluzione e con
assenza di complicanze di malattia e di motalità. Una forma grave, 20%, caratterizzata al contrario dalla
comparsa di complicanze, locali e sistemiche, da un decorso prolungato e da un’elevata mortalità. In
percentuale variabile dei casi, fino al 20%, la pancreatite acuta può reidivare se le cause eziologiche di
malattia non vengono rimosse. EZIOLOGIA: la pancreatite può essere classificata in base a numerosi fattori
che possono trovarsi associati alla malattia, ma la cui presenza non implica di per sé la comparsa della
patologia. Solo alcuni di questi sono probabili fattori eziologici stretti, in quanto capaci di determinare la
pancreatite acuta (litiasi biliare, manovre endoscopiche sulla papilla di Vater, chirurgia pancreatica,
neoplasie pancreatiche o della papilla di Vater, traumi pancreatici, infezioni), mentre altri agicono come
fattori predisponenti (alcol, farmaci, dislipidemia). La causa più frequente di malattia è cmq da scrivere alla
litiasi o alla micro litiasi biliare, asociata nella maggior parte dei casi a disfunzione organica dello sfinteri di
Oddi. QUADRI CLINICI: Pancreatite acut associata a patologia delle vie biliari, è la causa di gran lunga più
frequente di pancreatite acuta e la litiasi/micro litiasi biliare risulta essere quelle più frequentemente
riscontrata. Disfunzioni dello sfintere di oddi sono pure cause relativamente frequenti di pancreatite acuta.
Il meccanismo attraverso il quale la litiasi biliare potrebbe determinare la pancreatite acuta non è chiaro,
anche se sono state formulate varie ipotesi: 1. Ostruzione del normale flusso del succo pancreatico in
duodeno, se il calcolo rimane impattato in papilla 2. Reflusso bilio-pancreatico con danno secondario degli
acidi biliari inizialmente sul sistema duttale e poi anche sul parenchima pancreatico 3. Reflusso duodeno-
pancreatico con inappropriata attivazione del tripsionogeno in tripsina all’interno del sit. Duttale
pancreatico. La causa responsabile, biliare, deve essere ricercata con molta cura e rimossa. Il suo mancato
riconoscimento può determinare la recidiva della pancreatite acuta ed anche, a lungo termine, la
cronicizzazione del processo. PANCREATITE ASSOCIATA AD ABUSO DI ALCOL: l’alcol è fattore predisponente
ma non eziologico. L’incidenza di abuso alcolico in pz affetti da pancreatite acuta in italia risulta essere
bassa, e sembra essere un fattore predisponente piuttosto che una vera e propria causa di malattia. I
meccanismi attraverso i quali un’assunzione eccessiva di alcol faciliterebbe l’insorgenza della pancreatite
sono molteplici e legati al metabolismo dell’etanolo, di tipo ossidativo e non ossidativo. Il metabolismo
ossidativo dell’etanolo, attraverso i sistemi enzimatici dell’alcol deidrogenasi, del sistema ossidativo
microsomiale e delle catalasi, produrrebbe acetaldeide e acetato, sostanze tossiche in grado di diminuire i
livelli intra-pancreatici di inibitori fisiologici della tripsina e di disturbare i normali processi di esocitosi
pancreatica, riducendo la secrezione proteica ed alterando la normale funzionalità delle membrane
cellulari. Il metabolismo non ossidativo dell’etanolo coinvolge enzimi in grado di produrre esteri di acid
grassi con etanolo, sostanze in grado di alterare la funzionalità delle memb cellulari dei granuli di zimogeno
e dei lisosomi, facilitando la loro fusione con conseguente attivazione inappropriata del tripsionogeno in
tripsina da parte degli enzimi lisosomiali. PANCREATITE ACUTA ASSOCIATA A PROCEDURE ENDOSCOPICHE
SULLA PAPILLA DI VATER: ha una frequenza del 4% di tutte le pancreatiti in Italia, il meccanismo è
riconducibile ad un’ostruzione del normale flusso pancreatico. PANCREATITE ACUTA ASSOCIATA A
DISLIPIDEMIA: episodi ricorrenti di pancreatite acuta sono stati osservati in pz affetti da iper-
lipopriteinemia tipo 1° e 5°. Questi attacchi sono legati ad una marcata ipertrigliceridemia che
probabilmente predispone alla pancreatite acuta, ma non è in grado, da sola, di scatenarla. Alterazioni del
metabolismo lipidico sarebbero in grado, analogamente all’alcol, di modificare la fluidità delle memb.
cellulari che, diventando più instabili, faciliterebbero, in presenza del fattore scatenante, la fusione dei