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Ipertrofia e cambiamenti fenotipici dei miociti
Nell'ipertrofia non sono cambiate solo le dimensioni ma anche il fenotipo dei singoli miociti. Nel caso di sovraccarico di volume al miocardio, vengono riespressi geni che lo erano stati solo durante le prime fasi dello sviluppo. Ad esempio, nel cuore dell'embrione, il gene per il fattore natriuretico atriale (ANF) viene espresso nell'atrio e nel ventricolo. Dopo la nascita viene selettivamente inibita l'espressione nel ventricolo. Con l'ipertrofia si assiste a una re-induzione dell'espressione di ANF. ANF è un ormone che provoca escrezione di sali da parte del rene, diminuzione del volume ematico e della pressione, e quindi ha la funzione di ridurre il sovraccarico emodinamico.
Si verifica un cambiamento nell'espressione delle proteine contrattili dalla forma adulta a quella fetale o neonatale. Ad esempio, l'espressione della catena pesante dell'a-miosina è sostituita da quella della b-MHC, che porta a diminuzione dell'attività.
ATPasica della miosina e ad una contrazione più lenta e più vantaggiosa da un punto di vista energetico. Numerosi altrigeni vengono attivati in maniera analoga durante l'ipertrofia e comprendono quelli che codificano per i fattori di regolazione precoci, fattori di crescita, agenti vasoattivi, molecole coinvolte nella trasmissione di segnali mediata da recettori e chinasi.
Nel cuore ci sono almeno due gruppi di segnali: stimoli meccanici (come lo stiramento) e stimoli trofici, come i fattori di crescita polipeptidici e gli agenti vasoattivi. Gli studi suggeriscono che fattori di crescita o agenti vasoattivi, prodotti da cellule cardiache non muscolari o dagli stessi miociti in risposta allo stimolo emodinamico, regolino selettivamente l'espressione dei geni che portano ad ipertrofia del miocardio.
Qualunque sia il meccanismo dell'ipertrofia, questa alla fine raggiunge un limite oltre il quale l'ampliamento della massa muscolare non è più in grado.
di compensare l'aumento di carico e si instaura lo scompenso cardiaco. In questa fase si verificano cambiamenti degenerativi nelle fibre del miocardio, i più importanti dei quali sono la lisi e la perdita di elementi contrattili miofibrillari. Il miocita può morire per necrosi o