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Mieloma Multiplo
IgH. Questo determina un aumento dell'espressione dell'FGFR3, membro di una famiglia di recettori per la tirosina chinasi implicati nel controllo della proliferazione cellulare.
Morfologia- il mieloma multiplo si presenta più frequentemente sotto forma di lesioni multifocali distruttive dell'osso in tutto il sistema scheletrico. Benché possa essere colpito qualsiasi osso, in una grande serie di casi si è trovata la seguente distribuzione di frequenza: colonna vertebrale 66%, coste 44%, cranio 41%, pelvi 28%, femore 24%, clavicola 10%, scapola 10%. Queste lesioni focali generalmente iniziano nella cavità midollare, erodono l'osso tubercolare e progressivamente distruggono quello corticale, provocando spesso fratture patologiche. Queste ultime sono più comuni nella colonna vertebrale, ma possono colpire ciascuno dei numerosi segmenti ossei che subiscono così erosionie distruzione della porzione corticale. Le lesioni ossee
un nucleo più prominente, e plasmacellule mature con un nucleo più piccolo e una cromatina più densa. Le plasmacellule neoplastiche possono anche presentare un aumento del nucleolo e una maggiore attività mitotica rispetto alle plasmacellule normali. Inoltre, possono essere presenti cellule plasmacellule atipiche, che mostrano un'architettura cellulare disorganizzata e un aumento del rapporto nucleo/citoplasma. Queste caratteristiche citologiche, insieme all'aumento del numero delle plasmacellule, sono indicative di una neoplasia plasmacellulare.un prominente nucleolo singolo; cellule bizzarre multinucleate, che possono in alcuni casi costituire la maggior parte dellacellularità; cellule a fiamma, con citoplasma di rosso fiammeggiante; cellule i Mott, che contengono una varietà di altre inclusioni citoplasmatiche, tra cui fibrille, barrette cristalline, corpi di russel e le loro controparti intranucleari, i corpi di Dutcher. Con il progredire della malattia, si possono osservare infiltrati plasmacellulari nei tessuti molli della milza, del fegato, dei reni, dei polmoni, dei linfonodi o con diffusione ancora più ampia.
Le proteine di Bence Jones sono escrete dal rene e contribuiscono all'interessamento renale generalmente indicato come Rene da Mieloma, che rappresenta uno degli aspetti più caratteristici del mieloma multiplo.
Decorso Clinico- il picco di incidenza è tra i 50 e 60 anni. Gli aspetti clinici del mieloma derivano dagli effetti di: 1. Infiltrazione di organi, in particolare dell'osso,
da parte di plasmacellule neoplastiche; 2. Produzione di eccessive quantità di Ig, che spesso presentano anomale proprietà fisico-chimiche; 3. Soppressione della normale immunità umorale. L'infiltrazione ossea si manifesta con dolori e fratture patologiche. L'ipercalcemia conseguente al riassorbimento osseo può dare origine a manifestazioni neurologiche quali confusione, debolezza, stipsi e poliuria ed inoltre contribuisce alla malattia renale. La diminuita produzione di Ig normali prepara il terreno ad infezioni ricorrenti sostenute da batteri quali lo Streptococco Pneumoniae, lo Staphylococcus aureus e l'Escherichia Coli. L'immunità cellulare, al contrario, è relativamente conservata. Un grande significato riveste l'insufficienza renale, che è seconda soltanto alle infezioni quale causa di morte. La patogenesi dell'insufficienza renale che può verificarsi con frequenza fino al 50% dei pazienti. Il fattoreIl principale sintomo sembra essere la proteinuria di BenceJones, in quanto si ritiene che le catene leggere escrete abbiano tossicità diretta sugli epiteli tubulari. L'amiloidosi di tipo AL si verifica in alcuni pazienti seguito all'eccesso di produzione delle catene leggere delle Ig. Nei 99% dei pazienti con mieloma multiplo, l'analisi elettroforetica dimostra un aumento dei livelli di immunoglobuline nel sangue e/o di catene leggere (proteina di Bence Jones) nelle urine. La Ig monoclonale produce un alto picco nel siero o nelle urine sottoposte ad elettroforesi. L'immunoelettroforesi o l'immunofissazione sono utilizzate per identificare la natura dell'Ig monoclonale, di solito rivela più di 3 g di Ig per dl di siero e più di 6 g di proteine di Bence Jones per dl di urine. La più frequente Ig monoclonale sierica (proteina M) è di tipo IgM e si osserva nel 55% dei pazienti. Un altro 25% si associa a proteina M di tipo IgA. Esistono anche mielomi che possono
Esprimere IgM, IgD o IgE ma sono rari. L'eccessiva produzione e aggregazione di proteine M porta alla sind. da iperviscosità in circa il 7% dei pz, la maggior parte dei quali hanno tumori che secernono IgA o IgG3. La diagnosi anatomoclinica di mieloma multiplo si basa sui dati radiologici e di laboratorio. Le alterazioni radiografiche sono così caratteristiche che in genere si può porre una diagnosi di ragionevole certezza. L'esame del midollo può rilevare aggregati di plasmacellule che sostituiscono completamente i normali elementi emopoietici. L'esteso interessamento midollare che ne deriva dà origine ad un'anemia normocitica normocromica, talora accompagnata da leucopenia e trombocitopenia di media entità. Raramente, le plasmacellule neoplastiche invadono il circolo periferico, dando alla leucemia plasmacellulare. La prognosi di questa condizione è variabile ma di solito non buona. I pz con lesioni ossee multiple, se non trattati,
forma di trattamenti farmacologici è spesso utilizzata per combattere il cancro. Questo tipo di terapia può essere somministrato attraverso diverse vie, come ad esempio la somministrazione orale o tramite iniezioni. La chemioterapia può essere utilizzata come trattamento primario per il cancro o come terapia adiuvante dopo un intervento chirurgico.