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Analisi della mozzarella
Si hanno per ogni descrittore della mozzarella una serie di valori di F per campioni, giudici e repliche, e anche per le tre interazioni appena spiegate. È importante che GxC e GxR siano nonsignificative. Un ulteriore parametro da sapere è LSD, ovvero la minima differenza significativa. Questo test è stato messo a punto da Fisher.
Tramite la procedura del confronto multiplo con il metodo LSD posso determinare tra quali campioni le differenze sono significative. Si calcola LSD per ognuno dei descrittori utilizzando la formula t = t di Student, dove t sarà 95/99/99.9, MSe è la varianza errore e n è il numero totale di assaggiatori.
Una volta calcolato LSD, si guardano le tabelle dei valori medi dei descrittori con i 12 descrittori. Le lettere ad apice rappresentano le differenze significative. Gli apici diversi indicano significatività diverse per i campioni. Quelli con lo stesso apice saranno tra loro tutti uguali. Non ci si ferma all'analisi della varianza ed LSD, ma si prosegue con ulteriori analisi.
Questi valori medi si applica ulteriore analisi che è la PCA. La PCA si usa per esplorare matrici del tipo: campioni x descrittori. Si ottengono cosi due grafici:
- Score plot: in uno spazio multidimensionale sono posizionati i campioni individuati da punti
- Loading plot: spazio multidimensionale in cui sono posizionati i diversi descrittori individuandoli con dei punti
Score plot:
Asse ascisse è PC1 e la percentuale tra parentesi rappresenta la varianza spiegata, ovvero quanto il mio modello statistico è in grado di spiegare la variabilità dei dati. Lungo le ascisse la PC1 spiega il 51%. Sulle ordinate si ha PC2 che spiega il 35% di varianza. La somma ci da 86% di varianza totale spiegata dal modello statistico creato da analisi delle componenti principali.
Quando in un metodo multivariato, abbiamo un valore superiore al 50% abbiamo un modello molto buono. Qui 86% è molto buono a livello statistico.
Il secondo grafico normalmente si sovrappone alla mappa dei
campioni e si ottiene il Bi-plot sovrapponendo i descrittori direttamente al grafico dei campioni. Così possiamo vedere da quali descrittori sono descritti meglio i determinati campioni analizzati.METODO TRIANGOLARE (metodi discriminanti)
Passaggi e documentazione necessaria per svolgere il metodo triangolare.
I metodi discriminanti si usano per determinare se esiste una differenza percepibile tra due o più prodotti; selezionare i giudici facenti parte del panel; valutare ampiezza di tale differenza.
Il numero di giudici da coinvolgere varia in base al metodo discriminante e la tipologia di giudici che si predilige è di panel di giudici addestrati al metodo.
La valutazione si esegue in un lab a norma ISO con le varie zone. Le valutazioni vanno svolte in condizioni controllate di U, T, luce e campioni presentati nelle medesime condizioni.
Il metodo triangolare:
I campioni si preparano nella zona e si presentano in contenitori identici e codificati con codici a tre cifre.
MasterCard per
conduzione del metodo triangolare (protocollo di lavoro) - Tipologia di metodo - Data di svolgimento della seduta (importante anche per le repliche) - Tipologia di prodotto - Codifica di campioni (metodo triangolare comprende confronto di due campioni presentati interne - Prima colonna con numero di set (sequenza di assaggio bilanciata e randomizzato da presentare) - C1,2,3 riportano i codici numerici dei campioni - Le ultime tre colonne dicono quale campione associare a quale codice a tre cifre - Le sequenze di assaggio sono 6 Si passano i campioni con acqua e cracker non salati (desaturare i recettori) Esempio di scheda di valutazione - Data - Nome e cognome - Riportato il nome del metodo - Numero di set - Nome del prodotto - Si riportano le istruzioni per il giudici e l'ordine di assaggio dei campioni con i relativi codici che sono gli stessi della mastercard. - Si dice al giudice che due campioni sono uguali e uno diverso e di dire quale sembra diverso - Se giudice riconosce tutti uguali devescegliere quello diverso in modo casuale- Spazio per le osservazioni
Per analisi di risultati ci sono tabelle a pag 46-47 del libro.
Si leggono i valori corrispondenti alla riga del numero di assaggiatori della seduta. Poiché instatistica alfa 0,05 è considerato il minimo per poter affermare che la differenza tra due prodotti siasignificativa, dobbiamo vedere il numero minimo di risposte esatte tabulato e si confronta con21quello ottenuto nella sperimentazione. Se il numero minimo di risposte giuste è maggiore di quellotabulato allora i due campioni sono differenti statisticamente. Lo stesso vale per alfa di 0,01 e 0,001.
ESERCITAZIONE METODI QUALITATIVI
Metodo descrittivo del profilo sensoriale.
Permette di descrivere caratteristiche sensoriali di un prodotto e usarle per quantificare le differenzedi uno o piu prodotti alimentari.
- Variazione di specifiche caratteristiche sensoriali dovute a variazioni di ingredienti o variabili diprocesso
- Cambiamenti delle
Caratteristiche sensoriali nel tempo
Valutare la relazione tra le caratteristiche sensoriali e caratteristiche strumentali chimico-fisiche
Determinare attributi importanti per accettazioni
Definire caratteristiche di prodotti concorrenti
Procedura per la messa a punto di un profilo sensoriale
Fase qualitativa
- Messa a punto di un vocabolario comune dei descrittori
- Messa a punto di uno standard di riferimento per ogni descrittore, corrispondente al valore massimo di intensità sulla scala di valutazione impiegata
Fase quantitativa
- Valutazione dell'intensità dei descrittori mediante una scala di misura
- Elaborazione statistica dei risultati tramite ANOVA e PCA
Procedure per la messa a punto del vocabolario comune
Le caratteristiche dei descrittori:
devono essere discriminanti ed essere comuni a tutti i giudici. Utilizzabili uniformemente per descrivere le reazioni.
Nelle prime 4 sedute iniziali ai giudici vengono dati 3 campioni rappresentativi compreso quello di cui fare il profilo. Si chiede di evidenziare il maggior numero di attributi possibili per descrivere le caratteristiche sensoriali. Segue poi discussione per raggiungere accordo tra giudici per il vocabolario. Si scartano alcuni, si tolgono sinonimi, si approfondisce la valutazione di termini individuati da buona parte del panel.
Si mettono a punto gli standard di riferimento dei descrittori: valore massimo di intensità sulla scala di valutazione impiegata. Si definiscono degli standard di riferimento ben precisi, possiamo notare che gli standard possono essere sia prodotti oppure standard modificati come cioccolato con aggiunta di saccarosio.
Alla fine della fase qualitativa abbiamo i vocabolari redatti, ogni vocabolario deve presentare una struttura simile. Si ha una
- Descrittori: elenco di tutti i descrittori
- Descrizione: una descrizione univoca comune a tutti per spiegare cosa si intende
- Standard di riferimento: lo standard di riferimento per i descrittori
Una volta finito e tarato il panel si può procedere alla fase quantitativa del nostro profilo.
PROFILO SENSORIALE PARTE 2
Fase quantitativa del caso studio sul cioccolato - valutazione di intensità dei descrittori mediante una scala di misura
I campioni sono serviti al giudice in cabina, tutti alla stessa temperatura, codificati e massimo 6 prodotti per seduta. Ai giudici si chiede di assegnare singolarmente un punteggio ai vari campioni e il punteggio si sceglie confrontando con lo standard di riferimento, ovvero il massimo della scala.
Documenti necessari:
- Nome del metodo
- Data
- Nome del prodotto
- Identificazione dei campioni con delle lettere
- Numero di set nella prima colonna
- Colonne che identificano i codici dei nostri campioni che devono essere gli stessi che scriviamo sul bicchiere
- Colonne con lettere P che hanno le lettere dell'alfabeto che identificano
Potrà valutare:
- Assegnare un punteggio all'intensità di ogni descrittore
- Punteggio da 1 a 9 considerando gli standard di riferimento predisposti
- Spazio per alcune osservazioni
STATISTICA PARTE 1
Nasce nel 1654 con il primo lavoro teorico di Pascal e Fermat. Pascal per vincere ai dadi inventa il calcolo della probabilità. Nel 1785 viene definita come la scienza per raccogliere, classificare ed analizzare dati importanti per affari di stato. Oggi è una branca molto importante della matematica che studia la variabilità dei dati in natura.
Definizioni
- Popolazione: insieme di numeri, unità, individui che hanno le stesse caratteristiche e deve essere omogenea per l'elaborazione statistica. Normalmente le popolazioni sono molto grandi anche se gli esperimenti si conducono su piccole unità che sono i campioni
- Campione: parte della popolazione, spesso piccola, che deve essere rappresentativa (random) se le deduzioni che si traggono siano di