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L'integrazione secondo Riemann è più conosciuta ma l'integrazione quella secondo Lebesgue ha due ruoli principali:
- Teoremi di convergenza associati alla teoria di Lebesgue portano a risultati più generali e corposi inoltre migliorano l'insieme delle funzioni integrabili infatti
∫ab |f| integrabile ⇒ ∫ab f integrabile
∫ab |f| R-integrabile ⇒ ∫ab f R-integrabile
Integrali per il passaggio al limite sotto il segno di integrale che richiedono meno ipotesi e sono quindi più generali
Def
ɸ ≠ ∅ insieme Ɛ ⊂ ℘X = {A ⊂ X}
Ɛ è una -algebra verifica i seguenti assiomi
- (i) ɸ, X ∊ Ɛ
- (ii) ∀A ∊ Ɛ ⇒ Ac = X \ A ∊ Ɛ
- (iii) ∀Am, m∊Ɛ ⇒ ∪m=1∞ Am ∊ Ɛ
Def
- ∀A∊Ɛ A si dice misurabile
- (X, Ɛ) si dice spazio di misura
Dalla (iii) discende anche la stessa proprietà per un numero finito di sottoinsiemi
Leggi di De Morgan
- ( ∪α Aα)c = ∩α Aαc
- ( ∩α Aα)c = ∪α Aαc
con {ℤ} un arbitrario insieme di indici
Prop
(Am)c ∊ Ɛ ⇔ ∫m=1∞ Am ∊ Ɛ
Dim
(Am)c ∊ Ɛ ⇔ (∫m=1∞ Am)c ∊ Ɛ ⇔ (∪m=1∞ Am)c ∊ Ɛ
- (ii) ∫m=1∞ Am ∊ Ɛ
- De Morgan (∪m=1∞ Am)c ∊ Ɛ ⇔ (Am)c ∊ Ɛ
OK
Esempio
- Ɛ0 = {∅, X} è la più piccola -algebra
- Ɛ1 = ℘X è la più grande -algebra
Sia K∈ℜ
σ(K) si dice σ-algebra generata da K
σ(K) è l'intersezione di tutte le σ-algebre in X contenenti K
Esempio
(X, d1) spazio metrico
La σ-algebra generata da tutti gli aperti di X si dice B(X)
e si dice σ-algebra di Borel e la si può ottenere
ugualmente dall'intersezione di tutti i chiusi
Def
f : X →ℜ è misurabile df
(rispetto alla σ-algebra) ⇔ ∀α∈ℜ {x∈X | f(x) > α}∈ϵ
(è misurata in X)
Oss
La definizione è equivalente per f(x) > α, f(x) < α, f(x) ≤ α
È importante che α∈ℜ altrimenti dom il negativo sarebbe misr.
∀α∈ℜ x | f(x) ≤ 0 ∀x∈X
{x∈X | f(x) > α}∈ϵ⇔α∈ℜ+
sia α∈ℜ0 ⇒ α = 0 {x∈X | f(x) > α}∈ϵ
Esempio
Sia E ∈ ϵ
λE = 1 , x∈E
= 0 , x∈Ec
La funzione caratteristica di E
Prendo α≤0
{x∈X | λΕ(x)>α} = X∈ϵ ⇔ E∈ϵ ok
Prendo α = 0
{x∈X | λΕ(x)>α} = E∈ϵ ok,
Prendo α∈(0, 1]
{x∈X | λΕ(x)>α} = E∈ϵ ok
Prendo α≥1
{x∈X | λΕ(x)>α} = Ø∈ϵ ok
⇒ λE è misurabile
Def
X = (X, , μ)μ: → ℝ0 si dice misura
Verifica le seguenti proprietà:
- (i) μ(∅) = 0
- (ii) μ(E) ≥ 0 ∀ E ∈
- (iii) (En) con Ei ∈ , Ei ∩ Ej = ∅ ∀ n ≠ m
Oss.
- La (iii) dice che la misura dell'unione di insiemi disgiunti è data dalla somma di una serie a termini positivi, quindi converge o diverge.
- ℝ = ∪ [m, m + 1[ ∪ ]0, ∞[ - m - 1[ - m]
Quindi ℝ è formato dagli unione di intervalli 2 a 2 disgiunti ma la sua misura è +∞ vuol dire che la serie associata diverge.
Esempi
X = ℕ = (ℕ)Definisco μ#(E) =
- #E E finito (costituito da un numero finito di elementi)
- ∞ E non finito
μ# non è finita ma è σ-finita (?)
Def
X = (X, , μ) spazio di misuraX si dice σ-finito se X = ∪m∞ Em, En ∈ con μ(Em) < ∞ ∀ mUnione numerabile di insiemi di
Esempio
ℝ = ∪m=1∞ em mμ(Em) = 2m < ∞ ∀ m è σ-finitoma μ(ℝ) = ∞ non è finito
X = ℝ = β è la σ-algebra di Boreliani (generata dagli aperti (a, b) in ℝ)
Si dimostrerà che ∃! λ misura definita su B che coincide con una unione di intervalliI = (a, b) -∞ <σ < b <∞
Ponendo -∞ < a < b < ∞ e I = (a, b) allora λ(I) = b - a
λ si dice misura di Lebesgue (σ-finita ma non finita)
ψ∈S* ⇒ φ∈S* ⇒ 0≤ψg ⇒ φ∈S*g
S*g⊆S* ⇒ SUPy∈S*g ∫ φ dμ ≤ SUPy∈S*g ∫ g dμ
SUPy∈S*g ∫ g dμ = ∫E g dμ
(b) ∫ f dμ ≤ ∫ g dμ
∫ fk dμ ≤ ∫ f dμ ≤ ∫ g dμ
∫E f dμ ≤ ∫E g dμ
∀φ ∈ S* ∧ φ≤μ f ⇒ ∫ φ dμ ≤ ∫ f dμ
∫E f dμ ≤ ∫E f dμ
TEOREMA DI CONVERGENZA MONOTONA DI BEPPO LEVI (TCMB)
(fm) CMT fm → f PUNTUALMENTE
⇒ ∫X SUPm fm dμ = ∫X f dμ
COPERTURE ∫X f dμ = limm ∫X fm dμ
(a) f = SUP fm∈CMT ∧ (ALOG) fm→f
∀m ∃n limm fm dμ -> ∀n ∃Δ fm dμ
FISSO m m→∑ fm dμ ∈ R+
(1) fm≤fm+1 ≤ φ
∫X fm dμ ≤ ∫X f dμ ⇒ SUPn fm dμ = ∫X f dμ
(2) OSSERV ∫X f dμ ≤ SUPn∈S f dμ (N.B. f⊄S non deve FESS)
COSTRUISCO An = {x∈X (fn)αφ(x) = {x∈X fn(x)
Costruzione
∀ E ∈ E ⇒ λ ∈ A∃μ
- λ : Ε → ℝ0
- λ ∀ A ∃μ
λ(E) = ∫E f dμ
Supponiamo:
- λ(E) = ∫E f dμ ≥ 0
∀ Φ ∅ ⇒ ∫E g ◉ χdμ
E = ★∞m=1 Em
Em ∈ Em ⇒ ∀ n Eem ∈ E ⇒
E = Em n Eem
ƒm+1 = ƒm + fχm
f∅m ⋈mΣn► fXE
∫E f dμ = ★∞Ek fXEk de = ΣEk λ(Ek)
Poco a poco integrale: ◦ οa
PASSO AL LIM:
limm→∞ ∫m f dμ voc Ek
⇒ passo integrale e successivamente voc:
SomS∫m de quasi unico
l∈ voc somme di essi:
∀ E ∈ E ⇒ μ(E) = 0 E ∈ voc:
Deafaz λ: Ε → ℝ0
⇒ ∫E f de voc ≥ ⊙∅
Tutto:
∀ E ∈ Ε ⇒ μ(E) = 0 allora λ(E) = 0