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Analisi e Geometria 1
Prof. Federico Lastaria
Matermatica
Numeri, Spazio, Tempo, Movimento
-
Il campo ordinato completo dei numeri reali (R)
Axiomi:
- Due operazioni: somma (+) e prodotto (·)
-
Associatività: per ogni a, b, c ∈ R
- a + (b + c) = (a + b) + c
- (ab)c = a(bc)
-
Commutatività:
- a + b = b + a
- ab = ba
-
Elementi identici:
- 0 e 1
- a + 0 = a
- a · 1 = a
-
Esistenza degli opposti (rispetto a + e inversi rispetto a ·)
- Per ogni a ∈ R ∃ un numero denotato -a, tale che a + (-a) = 0
- Per ogni a ≠ 0 esiste un numero, denotato a-1 o 1/a, tale che a · a-1 = 1
-
Distributività della somma rispetto al prodotto:
- a(b + c) = ab + ac
Cosa significa che c'è un ordinamento dei numeri reali?
Assiomi di ordine
Relazione di ordine: a < b
Proprietà:
- a < a (Impossibile)
- a < b, b ≤ e o a ≤ e
- a < b ⇒ b < a ⇒ a = b (Antisimettria)
In ordine deve essere compatibile con somma e prodotto.
- Per ogni a, b, e
- Se a < b, allora a + e ≤ b + e
- Per ogni a, b e per ogni e ≥ 0
- Se a ≤ b, allora a • e ≤ b • e
Assioma di completezza
√2?
- 0
- √2
Non è un numero razionale
cercare esempio "reale"?
Siano A e B due sotto-insiemi (fette vuote) dei R che soddisfino la condizione:
∀ a ∈ A, ∀ b ∈ B a ≤ b
A----------------B
Allora esiste ancehosa un numero reale λ in R per i quale si ha
∀ a ∈ A, ∀ b ∈ B a ≤ λ ≤ b
Teorema (Successioni MONOTONE limimate)
Ogni successione (an) che non decresca a0, a1, a2, a3 ... e rappresentazione lineare è CONVERGENTE. Precisamente converge all'estremo superiore dell'insieme dei suoi elementi. Generalizzazione questa proprietà equivale all'assieme di compattezze.
Dimostrazione:
A = {a0, a1, a2, ..., an} l'insieme dei suoi elementi
Per ipotesi A è limitato superiormente. A ≠ ∅, quindi per il teorema dell'esistenza del sup, esiste il sup A
Chiamiamolo:
- L = sup A
- È caratterizzato da:
- ∀μ ∈ ℕ aμ ≤ L
- ∀L′ < L esiste un ak per il grado L′ < ak ≤ L
Dimostrare che n→∞an = L
ε > 0
L - ε = Lε
kak ≤ sup A
[L - ε]
Da onde con ak con L - ε ≤ ak ≤ L
Allora per ogni μ > K si ha che
L - ε ≤ ak ≤ aμ ≤ L
Questo significa per definizione del limite che
n→∞an = L
Funzioni Bioniveche (Invertibili)
A = dominio, B = codominio
f si dice INIETTIVA se vale, ∀x₁, x₂ ∈ A
f(x₁) ≠ f(x₂)
f si dice SURRIETTIVA se l'immagine di f coincide con il codominio di f
(f(A) = B) (Im(f) = B)
f si dice BIONIEVA se è sia iniettiva che suriettiva
L'inversa di f si denota f-1 ha dominio B e codominio A.
f-1(b₁) = a₁, f-1(b₂) = a₂, f-1(b₃) = a₃
f-1 è caratterizzata da:
IDENTITÀ dell'immaere A (IA) IDENTITÀ dell'inversoe B (IB)
Teorema: Bolzano (BFT)
I ⊆ ℝ intervallo di ℝ f continua
Allora l'immagine di f è un intervallo.
“L'immagine continua di un intervallo è un intervallo”
Dimostrazione:
Siano a,b ∈ f(I), a ≤ b
Sia W tale che a' < W ≤ b',
dimostriamo che W ∈ f(I)
Consideriamo la funzione f(x) - W = g(x), g(x) definita
- a ≤ x ≤ b e soddisfa le ipotesi del teorema degli zeri:
- è definita nell'intervallo [a,b]
- è continua
- g(a) = f(a) - W = a' - W < 0
- g(b) = f(b) - W = b' - W > 0
Per il teorema degli zeri, f ha un punto c ∈ (a,b), tale che:
g(c) = 0, ossia g(c) = f(c) - W = 0 => f(c) = W => W ∈ f(I)
APERTI e CHIUSI in uno spazio metrico
X spazio metrico euclideo (es. X = R, X = R4)
U ⊂ X si dice aperto in X se ∀ x ∈ U &exists; ϵ > 0, tale che il disco di centro x0, e raggio ϵ, Dϵ(x) ⊂ U
Es. X = R
U = (a, b) o a, b ∈ R a < b è aperto
[0; 1) non è aperto perché xn x = 1 ∀ ϵ non &exists; un intorno di x contenuto tutto nell’intersezione presa.
X = R2
U = {(x, y) ∈ R2 / x + y < 1} è aperto!
non chiuso e non limitato (01, +∞) oppure (0; 1) ∪ (3; +∞)
R è aperto e chiuso f è aperto e chiuso
Teorema
K ⊂ R (e di Rn) è compatto se e soltanto se è chiuso e limitato
Teorema:
L'immagine continua di un compatto è un com-patto (se K ⊂ R è compatto e f: K → R continua allora f(K) (immagine di K tramite f) è compatto).
Teorema (Weierstrass):
Sia f: K → R, K compatto ⊂ Ru continue Allora esistono due punti a, b ∈ K tali che ∀x ∈ K, mf(a) = f(x) ≤ f(b) M ammette un minimo e un massimo.
Dim (Weierstrass):
L'immagine f(K) deve essere un compatto di R, dove f(K) è chiuso e limitato in R. Siccome f(K) è limitato in esistono superiore e estremo inferiore finiti: inf f(K) = m sup f(K) = M
─────────── inf f(K) H-sup f(K) ───────────
Essendo vera l'esistenza dei demierni di f(K) che converg evan M Potédé f(K) è un chiuso, il punto massimo H deve appar tenere a f(K) Analodi esiste un punto b ∈ K tale che f(b) = M. Analogamente esiste un pauolari a → K tale che f(a) = m.
f differenziabile in x0
f(x0+h) = f(x0) + f'(x0)h + θ(h)
oppure f(x0+h) - f(x0) = f'(x0)h
Approssimazione lineare al 1° ordine di f in x0
seguire alla tangente a f in x0
Regola di derivazione:
[f(x)g(x)]' = f'(x)g(x) + f(x)g'(x)
dove:
- ipotesi (f,g derivabili):
- f(x+h) = f(x) + f'(x)h + o(h)
- g(x+h) = g(x) + g'(x)h + o(h)
(f⋅g)(x+h) = f(x+h)⋅g(x+h) =
- [f(x) + f'(x)h + o(h)][g(x) + g'(x)h + o(h)] =
- = f(x)g(x) + [f'(x)g(x) + f(x)g'(x)]h + f'(x)g'(x)h2 + f(x)o(h) + o(h)g(x)+g'(x)h + o(h)]
- = f(x)g(x) + [f'(x)g(x) + f(x)g'(x)]h + o(h)
=> [f(x)g(x)]' = f'(x)g(x) + f(x)g'(x)
In modo euristico (come avrebbe fatto Newton):
Sia h “molto piccolo” tale che “h2”≈0, si ha:
f(x0+h) ≈ f(x0) + f'(x0)h
Per cui la dimostrazione della regola di derivazione in stile newtoniano sarà:
f(x+h)g(x+h) = [f(x) + f'(x)h][g(x) + g'(x)h] =
f(x)g(x) + [f'(x)g(x) + f(x)g'(x)]h + f'(x)g'(x)h2
o(h2) (quantitativo trascurabile!)