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PRO E CONTRO
Ci sono evidenze che la fortificazione può giocare un ruolo importante per contrastare l'assunzione inadeguata di diversi nutrienti, mantenendo i pattern dietetici tradizionali. In Europa i nutrienti per cui si rischiano più problemi per la salute pubblica sono folati, Fe, Zn e Ca (specialmente bambini, adolescenti e giovani donne). Esiste il rischio di sovraconsumo in alcuni gruppi di popolazione non a rischio e negli individui che consumano quantità elevate di alimenti fortificati.
Mediamente il 75% circa degli alimenti e bevande in Europa non sono fortificati o lo sono raramente. Gli alimenti fortificati volontariamente contribuiscono per circa il 3% all'assunzione energetica totale. Nel Regno Unito gli alimenti fortificati obbligatoriamente contribuiscono per il 19% all'energia totale della dieta; quelli fortificati volontariamente per un altro 3%.
Laila Pansera - 31
Per alcuni nutrienti il rischio di assunzioni eccessive è
potenzialmente alto, mentre per altri è trascurabile, in funzione dell'intervallo tra il fabbisogno e il rispettivo UL (Upper Level). I nutrienti che hanno un margine di sicurezza ridotto sono vitamina A e D, Fe, P, Zn e Se. In molti Paesi chi ha paura di non avere quantità adeguate di questi nutrienti, non solo prende l'alimento fortificato, ma lo cerca anche negli alimenti, se non negli integratori, quindi rischia di eccedere. Uno studio sull'eccesso di alcuni nutrienti, sembra che in Europa la percentuale di popolazione che può superare i livelli di assunzione è veramente contenuta, tuttavia c'è qualche piccolo rischio di superamento dei livelli è importante nella scelta degli alimenti usare attenzione e saggezza. L'assunzione di Fe nel 97.5esimo percentile della popolazione inglese non supera 30mg/die in nessun intervallo di età (UL 30-100mg/die). Dallo studio emerge che ci sono poche persone che eccedono nelconsumo di Fe. Infatti nell'immagine si vede l'assunzione di Fe con cereali per la prima colazione e supplementi nelle ragazze (in nero), e l'assunzione di Fe solo con la dieta senza supplementi (in bianco). Si vede che sono pochi i casi di eccessivo consumo, qualcuno che fa uso di supplementi. In linea generale non ci sono rischi.
Negli USA, nel supplementare con vitamine e minerali molto spesso il produttore eccede rispetto a quanto dichiarato, per paura di perdite durante la produzione e la conservazione. Ad esempio, si sono valutati 72 consumatori regolari di cereali per la prima colazione, e si è valutato il contenuto di Fe e acido folico in 29 prodotti diversi, valutando la porzione media di consumo. I livelli di Fe ottenuti dalle analisi variavano tra 80-190% rispetto ai valori riportati in etichetta. 190% significa supplementare il doppio rispetto a quanto dichiarato in etichetta, e questo potrebbe essere un rischio. Per l'acido folico i livelli
erano superiori del 150% rispetto ai valori riportati in etichetta.
Integratori alimentari
Gli integratori alimentari sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, informe predosate. (Direttiva 2002/46/CE, attuata con il decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169)
Hanno quindi una doppia faccia: sono prodotti alimentari, ma consumati come farmaci.
In circostanze normali, una dieta adeguata ed equilibrata è in grado di fornire tutti gli elementi necessari al normale sviluppo e al mantenimento in buona salute dell'organismo. Le indagini indicano tuttavia che tale situazione ideale non trova riscontro pratico per tutte le sostanze nutritive e presso tutti i
Gruppi della popolazione della Comunità. I consumatori, in ragione di un particolare stile di vita o per motivi diversi, possono decidere di integrare l'apporto di determinati nutrienti della loro dieta mediante integratori alimentari.
Le principali categorie di integratori sono:
- Integratori sportivi
- Integratori per il controllo del peso
I seguenti dati mostrano per le diverse categorie di integratori, i punti vendita.
Laila Pansera - 33
Sono dati del 2014. A seconda della tipologia di prodotto, trova più riscontro di vendita in farmacia, piuttosto che parafarmacia o GDO. In linea generale le GDO hanno più spazio per gli integratori sportivi e per quelli sul controllo del peso.
Gli integratori sono stati ideati per aiutare a raggiungere i fabbisogni nutrizionali indicati dai LARN, in situazioni in cui non si riesca a raggiungerli solo con la dieta. Tuttavia con il passare degli anni gli integratori hanno assunto anche un'altra finalità, ossia dare una protezione o migliorare alcune funzioni dell'organismo.
Quindi non si ragiona più in termini di fabbisogni nutrizionali, ma in termini di sostanze particolari, per ottimizzare alcune funzioni, oppure per proteggere l'organismo e ridurre il rischio di malattia. Es. l'estratto di mirtillo non viene assunto per arrivare al fabbisogno di vitamina C, ma per certe funzioni, es. a livello vascolare. Si tratta quindi di 2 ambiti molto diversi, il secondo non è contemplato nel nostro Regolamento, ma è qualcosa che è nato spontaneamente. Occorre pensare anche al ruolo degli integratori per la popolazione generale o per il singolo individuo. Per il singolo individuo, in base alle sue condizioni, può avere bisogno di un particolare integratore in determinate condizioni. Per la popolazione dobbiamo riflettere sull'utilità di eventuali integrazioni per sopperire a carenze (cosa che però viene fatta con gli alimenti fortificati), oppure per prevenzione primaria (ridurre il rischio di malattia).Chiedere a una persona se è favorevole all'uso di integratori non ha senso. A livello individuale l'utilizzo deve essere guidato dall'esperto, a livello di popolazione ci deve essere un'evidenza scientifica che l'integratore faccia bene alla popolazione. Es. antiossidanti sono stati un ambito di grande interesse, in quanto lo stress ossidativo è alla base di molte patologie, quindi c'è stato un grande boom nella vendita di integratori con azione antiossidante, anche discutibile. Serve come prevenzione primaria? Esistono tanti studi, es. la seguente è una metanalisi che valuta l'utilizzo di antiossidanti in prevenzione primaria o secondaria, valutato sulla mortalità. Il risultato è 1, quindi nessun effetto: la logica della prevenzione trasversale non ha nessun effetto, né negativo, né positivo. Anche nella metanalisi della Cochrane non mostra evidenze sul fatto cheL'utilizzo di antiossidanti riduce la mortalità. Laila Pansera - 35
La seguente è una revisione sistematica e metanalisi di studi randomizzati e controllati sulla prevenzione CV; in particolare viene valutata l'efficacia per singolo componente. Si vede che non c'è nessun effetto, né favorevole, né sfavorevole. Si vede che per il la supplementazione β-carotene tende ad andare sopra l'1. In generale comunque non c'è evidenza a supportare l'utilizzo di vitamine nella prevenzione CV. Ci sono invece dei lavori su pazienti critici, in cui la supplementazione in micronutrienti e antiossidanti può essere utile, ma non nella prevenzione primaria.
Oggi si discute sulla vitamina D: viene anche prodotta a livello endogeno grazie all'irraggiamento, tuttavia ormai tutti poniamo attenzione all'esposizione ai raggi solari, quindi rischiamo di non produrne in quantità adeguate. Inoltre con il passare
degli anni la capacità di produzione endogena diminuisce, quindi gli anziani sono più a rischio. Negli ultimi anni è più comune fare il dosaggio della vitamina D, anche perché sono state fatte molte indagini sulle donne in menopausa e sugli anziani, per cui si iniziano ad avere dei dati in più sullo stato nutrizionale della vitamina D. Sono stati fatti tanti studi per capire se la supplementazione di vitamina D (e Ca) potrebbe ridurre il rischio di fratture (soprattutto negli anziani), in quanto la vitamina D è importante per l'assorbimento e il metabolismo del Ca. Alcuni studi dicono che la vitamina D sia efficace, e che la sua efficacia aumenti, all'aumentare della supplementazione. In altri casi non si vede un effetto di protezione della vitamina D. In questo caso la vitamina D sembra in grado di ridurre la mortalità negli anziani, anche nelle donne, riducendo il rischio di cadute, in quanto la vitamina D ha anche effetto
sulla forza muscolare:Laila Pansera - 36
Questa analisi dice che assunzioni di vitamina D inferiori a 400UI e di Ca inferiori a 1000mg non hanno effetto, mentre assunzioni superiori non si consigliano, in quanto non si sa ancora se abbiano effetto. Quindi non c'è ancora una posizione univoca. I supplementi di Ca sembrano anche aumentare la mortalità CV, quindi ci possono essere dei rischi, che portano a avere un occhio di riguardo su questo argomento.
Laila Pansera - 37
Il problema della vitamina D non si può risolvere con la dieta, ma solo con supplementazioni o fortificazioni. Ci sono alcuni dati italiani di qualche anno fa che affermano che gli anziani nei mesi invernali hanno livelli di vitamina D inferiori a quelli raccomandati.
VITAMINE E MINERALI
L'impiego di vitamine e minerali negli integratori e la loro aggiunta agli alimenti, con le relative fonti, è attualmente disciplinato dal regolamento (CE) 1170/2009 del 30 novembre 2009, che modifica
ladirettiva 2002/46/CE e il regolamento (CE) 1925/2006 "per quanto riguarda gli elenchi di vitamine e minerali e le loro forme che possono essere aggiunte agli alimenti, compresi gli integratori alimentari".ESTRATTI VEGETALI
Li estratti vegetali impiegabili negli integratori, per alcuni dei quali sono previste specifiche avvertenze da riportare in etichetta, sono pubblicati sul sito web del Ministero insieme all'elenco di piante ritenute non ammissibili per il particolare profilo di attività. L'elenco degli estratti vegetali che possono essere inseriti negli integratori è continuamente aggiornato.
Una sostanza, per poter essere usata in un integratore alimentare, deve aver fatto registrare in ambito UE un pregresso consumo significativo come prova di sicurezza. Se non ricorre tale condizione, la sostanza si configura come un nuovo ingrediente (novel food) o un nuovo prodotto alimentare ai sensi del regolamento (CE) 258/97 e, pertanto, un eventuale
che spesso vengono utilizzati come ingredienti negli integratori alimentari senza una regolamentazione specifica. Questo significa che non esistono standard di qualità e sicurezza definiti per gli estratti vegetali utilizzati negli integratori. Per risolvere questo problema, la Commissione Europea ha introdotto una nuova normativa che richiede una preventiva autorizzazione a livello comunitario per l'impiego degli estratti vegetali negli integratori alimentari. Questa normativa ha l'obiettivo di garantire che gli estratti vegetali utilizzati negli integratori siano sicuri e di alta qualità. La preventiva autorizzazione a livello comunitario significa che gli estratti vegetali devono essere valutati da esperti prima di poter essere utilizzati negli integratori alimentari. Questa valutazione tiene conto di diversi fattori, come la sicurezza, l'efficacia e la qualità degli estratti vegetali. Questa nuova normativa è stata introdotta per proteggere la salute dei consumatori e garantire che gli integratori alimentari contenenti estratti vegetali siano sicuri ed efficaci.