Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
MODIFICAZIONI DELLA CARNE DOPO LA MACELLAZIONE
1. Dopo l’abbattimento dell’animale i muscoli vanno incontro ad una serie di
modi cazioni biochimiche e bio siche.
2. Dopo poche ore si ha il rigor mortis conseguenza dell’esaurimento delle riserve
energetiche del muscolo (ATP). In carenza di ATP, actina e miosina si legano
irreversibilmente a formare actomiosina.
3. Il rigor mortis è accompagnato da una diminuita capacità di ritenzione idrica da
parte del muscolo.
4. Finché permane la rigidità cadaverica la carne non è adatta per
l’alimentazione essendo dura.
5. Questa si risolve, in un periodo variabile a seconda della T (°C) a cui viene
mantenuta la carne, con la frollatura (attività proteolitica).
6. Dopo tale processo il muscolo diventa vera e propria carne alimentare.
MODIFICAZIONI DELLA CARNE DOPO LA COTTURA
Durante la cottura la carne subisce alcune modi cazioni chimico- siche che
possono incidere sul valore nutritivo:
• Coagulazione delle proteine citoplasmatiche (circa 2% perse)
• colore
Cambiamento di (ossimioglobina —> metamioglobina) e ferro ferroso
(Fe2+) a ferro ferrico (Fe3+)
sali minerali
• Perdita di (dilavamento)
vitamine termolabili
• Perdita di + dilavamento
• Perdita di peso maggiore nel bollito che arrosto o griglia • Lessatura / Brodo
(gelatina a 65 °C) perdita di sali
Creatina Creatinina
• trasformata in
• Valore nutritivo simile alla carne cruda
29
fi fi fi fi
La carne si può distinguere in base alla colorazione in:
• Carne bianca
• Carne rossa
• Carne rosata
• Carne nera
La distinzione può anche essere su base gastronomica e su base nutrizionale.
I tagli di carne (massa muscolare) possono essere:
- 1° categoria: tagli migliori perché hanno giusto equilibrio tra quantità di massa
muscolare e contento in grassi
- 2° categoria: molto saporiti e utilizzati per bolliti, brasati, stufati e spezzatini
- 3° categoria
Ce anche una distinzione in base al contenuto in grasso:
- carni venate, se presentano pochissime venature di grasso
- Carni marmorizzate o marezzati, se presentano delle venature più pronunciate
- Carni prezzemolate, se la presenza di grasso è molto evidente, talvolta
eccessiva.
COMPOSIZIONE CHIMICA
Da un punto di vista chimico all’interno della carne si ha acqua, proteine, lipidi,
minerali e vitamine.
• PROTEINE 20%
Le rappresentano il e sono ad alto valore biologico e si dividono
nei tre gruppi di mio brillari, sarcoplasmatiche (comprende mioglobina che da il
colore rosso alla carne) e connettivali. Oltre alle proteine nella carne è presente
sostanze azotate non proteiche
l’1.6% di ( creatina, carnitina, purine
(soprattutto nelle frattaglie e noi abbiamo una sintesi endogena di purine che
avviene a livello epatico. Se ce eccesso o carenza causa una patologia detta
iperuricemia.) e glutatione (responsabile del sapore della carne).
• PURINE: Molecole azotate che troviamo negli alimenti , abbiamo una
sintesi a livello epatico.
Adenina e guanina (base azotate di DNA e RNA)
Ca eina : molecola del ca e, purina che introduciamo tramite l'assunzione
di ca è
Acido urico : è il catabolita che deriva dalla degradazione delle purine ,
questo viene eliminato in aprte con urina e con feci , gli eccessi danno il
problema della iperuricermia che è causata da un eccesso di questa
sostanze all'interno del sangue , provocando la gotta, qui l'eccesso di
acido urico porta alla formazione e precipitazione di cristalli di
30
ff ff fi ff
acido urico all'interno : può essere anche dovuto ad un de cit dell'attività
enzimatica che è convola nel recupero /degradazione delle purine
• GRASSI
Nella carne i sono presenti nel tessuto adiposo, nel grasso
intramolescolare e intermuscolare in quantità molto variabile. Inoltre, i lipidi della
carne si distinguono in strutturali (fosfolipidi, glicolipidi e frazione insaponi cabile
—> grasso invisibile) e di deposito (trigliceridi —> grasso visibile).
Il contenuto lipidico celle carni è variabile (1-30%) e si distingue un punto di
vista quantitativo e uno qualitativo.
- Dal punto di vista quantitativo, il contenuto lipidico delle carni dipende da:
• Specie
• Fattore genetico —> nell’ambito della stessa specie si può avere animali con
maggiore o minore contenuto in grasso
• Età dell’animale —> più vecchio signi ca maggiore contenuto in grassi
• Taglio della carne
- Dal punto di vista qualitativo, la composizione dei grassi delle carni:
• Dipende strettamente dall’alimentazione —> animali non ruminanti
• Indipendente dall’alimentazione —> ruminanti, in quanto i batteri
dell’apparato digerente saturano gli eventuali grassi insaturi
Circa 1/3 dei grassi nella carne è costituito da acidi grassi saturi. Ci sono poi i
monoinsaturi e pochi polinsaturi (la cui quantità aumenta nella selvaggina).
• CARBOIDRATI
I nella carne sono presenti come glicogeno nel muscolo vivente
il
MA viene perso durante la frollatura (glicolisi post morte) e la cottura. Pertanto
contenuto in glucidi è trascurabile (<<1%) —> questo la distingue dai prodotti
fatti con i legumi che hanno una quantità di carboidrati maggiore
• vitamine e i minerali
Le vedono come valori rilevanti:
- Tiamina —> soprattutto carne di maiale
- Ribo avina —> soprattutto carne di maiale
- Niacina —> soprattutto carni avicole
- B6 —> soprattutto carne di maiale
- B12
- Potassio —> >300mg
- Ferro —> variabile, maggiore nel fegato di suino, carni rosse 1,5-2 mg, carni
bianche 0,4-1mg
- Fosforo
- Sodio
- Zinco
- Selenio
- Rame
31
fl fi fi fi
I si dividono in cotti/crudi e insaccati (inseriti all’interno
PRODOTTI DA SALUMERIA
del budello come salsiccia /non insaccati come prosciutto.
Gli insaccati come la salsiccia vengono infatti inseriti all'interno del budello o di altri
involucri simili durante il processo di produzione. Questo aiuta a dare loro la forma
desiderata e a mantenere la carne e le spezie contenute durante la stagionatura.
Il prosciutto, d'altra parte, non viene insaccato nel senso tradizionale. La carne
viene solitamente stagionata intera, senza essere inserita in un budello o in altro tipo
di involucro. Pertanto, sebbene il prosciutto sia considerato un insaccato nel senso
più ampio del termine, non viene insaccato nel senso tecnico del processo di
produzione degli insaccati come la salsiccia
VALORE NUTRIZIONALE DEI SALUMI
PROTEINE:
- Contenuto tra il 15 e 30%
- Elevato valore biologico e alta digeribilità
- Liberazione di AA e peptidi bioattivi durante la stagionatura
- Prodotti (ottenuti dal muscolo) ricchi di AA rami cati
- Prodotti fermentati (salsicce e salami): formazione di ammine biogene (esempio
istamina, in generale li troviamo nei prodotti caseari e a lunga stagionatura. Sono
composti azotati prodotti per decarbossilazione microbica degli amminoacidi che
hanno degli e etti farmacologici che si manifestano maggiormente nei soggetti
piu sensibili), che aumentano durante la stagionatura.
LIPIDI:
- Variabili: da 2.6% (bresaola) a oltre il 30% (coppa)
- Liberazione di acidi grassi liberi durante la stagionatura
- Contenuto di colesterolo compreso tra 62 e 96 mg/100 g
VITAMINE:
come le carni da cui originano sono una buona fonte di vitamine del gruppo B
MINERALI:
32
ff fi
buon contenuto di Fe (0.4-2.8 mg/100 g), elevato contenuto di Na (500- 2578 mg/
100 g pari a 1.25-6.6 g/100 g di NaCl).
ADDITIVI:
la maggior parte dei salumi, oltre al sale (5g al giorno), contengono nitrati e nitriti
che reagendo con le amine secondarie presenti nell’alimento formano nitrosamine,
che sono composti cancerogeni
COSA SONO NITRITI E NITRATI E PERCHE’ SI TROVANO NEGLI ALIMENTI
I sali di nitriti e nitrati sono comunemente utilizzati per stagionare la carne e altri
prodotti deperibili. Vengono aggiunti agli alimenti per conservarli e contribuiscono
anche a ostacolare la crescita di microrganismi nocivi, in particolare del Clostridium
botulinum. I nitriti, insieme ai nitrati, vengono aggiunti alla carne per mantenerne il
colore rosso e migliorarne il gusto, mentre i nitrati vengono usati per impedire che
alcuni formaggi si gon no durante la fermentazione.
- Nitrati (E251, E252): Basso livello di tossicità acuta (acceptable daily intake = 3,7
mg/kg di peso corporeo*).
- Nitriti (E249, E250): Più elevata tossicità acuta (acceptable daily intake = 0,06
mg/kg di peso corporeo*):
Cosa succede ai nitriti/nitrati nell’organismo umano ?
Nell'uomo i nitriti e nitrati contenuti negli alimenti sono assorbiti rapidamente
dall’organismo e, per la maggior parte, escreti come nitrati. Una parte del nitrato
assorbito dall'organismo viene rimesso in circolo dalle ghiandole salivari e parte di
esso viene convertito dai batteri del cavo orale in nitrito.
→Il nitrito assorbito può ossidare l'emoglobina trasformandola in metaemoglobina,
il cui eccesso riduce la capacità dei globuli rossi di legare e trasportare l’ossigeno
nel corpo
→Il nitrito negli alimenti (e il nitrato convertito in nitrito dall’organismo) può
contribuire anche alla formazione di nitrosammine, alcune delle quali sono
cancerogene e possono indurre metilazione del DNA.
Quali sono le conclusioni dell’EFSA sulle nitrosammine?
Il gruppo, considerando i peggiori scenari, ha concluso che la formazione di
nitrosammine nell’organismo non costituisce un problema rilevante per la salute
umana.
—> altri composti chimici presenti nei salumi sono:
- IDROCARBURI POLICICLICI AROMATICI (PAHs): Composti a due o più
anelli aromatici condensati che hanno origine dalla combustione
incompleta di materiali organici (anche inquinanti ambientali).
Le sorgenti principali sono le fonti di combustione, quali caldaie a cherosene,
Importati emissioni di IPA si hanno in
camini a legna e il fumo di sigaretta.
occasione di cottura di cibi alla griglia e cibi a umicati.
33 fi ff
Sono sostanze cancerogene e agiscono da:
→ iniziatori della cancerogenesi (legano il DNA)
→ promotori (inducono fenomeni iperproliferativi)
→ immunosoppressori (inibiscono immuno-sorveglianza verso la crescita
neoplastica)
- OSSIDI DEL COLESTEROLO: steroli
Sono simili strutturalmente al
-OH, un gruppo chetonico o un
colesterolo che contengono un gruppo
epossido. Il grado di ossidazione è legato a: