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Abbiamo anche un altro elemento da tenere in considerazione, che è quello
relativo di avere dei metodi che siano praticabili, efficaci ed efficienti in termini
di tempo.
Se pensassimo di utilizzare un modello multi-compartimentale. Tutti i
modelli che frammentano il più possibile sono i più precisi. I modelli multi-
compartimentali combinano due o più metodi di misurazione e mostrano
un’accuratezza e una precisione compresa tra l'1% e il 2%. Però, queste
procedure sono lunghe e costose e quindi non possono essere facilmente
essere applicate regolarmente; quindi, sono in definitiva considerate poco
pratiche. In questo contesto si possono distinguere tra metodi di: laboratorio,
portatili.
- Metodi di laboratorio: si riferiscono alla pesata idrostatica, alla
pletismografia ad aria, diluizione con isotopi, DEXA, tomografia
computerizzata e risonanza magnetica Richiedono più tempo e maggiori
costi, ma risultano essere leggermente più precise. Questi metodi di
misurazione sono accurati entro 2-4%, e mostrano anche un'elevata
precisione. Non prendo i metodi tutti insieme. Margine di precisione
ancora molto buono.
- Metodi portatili: richiedono l’utilizzo di strumenti, e includono quindi la
plicometria e l’analisi dell’impedenza. Hanno il vantaggio assoluto della
praticità. Se le misure sono eseguita da personale adeguatamente
formato (soprattutto in caso di misurazioni delle pliche cutanee), la
precisione e l'accuratezza di solito sono ragionevolmente alte, con
quest'ultima compresa tra il 3,5 e il 5%. 2
Nessun metodo singolo o combinato può essere considerato definitivo per la
misurazione accurata dei parametri di composizione corporea ‘in vivo’. Tutti i
metodi si basano su assunti che sono stati validati con metodi di riferimento
che di per sé non sono esenti da errori. Se l'obiettivo è quello di determinare i
cambiamenti della composizione corporea nel tempo, qualsiasi metodo che
mostri un alto grado di precisione può consentire la valutazione dei
cambiamenti della composizione corporea nel tempo in modo soddisfacente.
Perciò, anche metodi semplici possono essere utili per scopi di monitoraggio,
purché possa essere garantita un'elevata precisione.
Per tutte le metodiche che ci troveremo ad affrontare, accuratezza e precisione
sono fondamentali. (tecniche di immagine, diversità di impostazione
strumentale, non tutti gli strumenti hanno la stessa precisione). Non tutti hanno
lo stesso grado di precisione. Un aspetto importante è che se devo determinare
i cambiamenti della composizione corporea, posso utilizzare un metodo anche
magari meno preciso, perché comunque il movimento sarà soggetto allo stesso
grado di errore. Il modo migliore è seguire i soggetti nel tempo, e valutare i vari
cambiamenti, qualsiasi strumento sia utilizzato per avere un feedback del
cambiamento. L’uso migliore delle tecniche di composizione corporea è quello
di eseguire misure ripetute sullo stesso individuo nel tempo, per valutare
cambiamenti dovuti ad: accrescimento, invecchiamento, altri interventi. Ad
esempio, se uno ha solo il valore dell’angolo di fase ha il rapporto intra/extra
cellulare, e solo la rappresentazione grafica ci dà l’idea della composizione
corporea. La possibilità di costruire il BIA vector ci dà delle informazioni in più,
considerazione della lunghezza vettoriale, chiaro che è più preciso l’utilizzo
completo del metodo.
VARIABILITA’ della COMPOSIZIONE CORPOREA
Composizione corporea subisce dei cambiamenti, cambiamenti con età, dieta,
attività fisica, e stato di salute. Parametri che possono essere considerati
parametri di normalità. Considerazioni rispetto ai parametri legati alla
composizione corporea.
Attenzione verso la massa grassa è di particolare importanza. Indice di massa
corporea ha valenza universale, ci dà delle informazioni più generalizzabili a
livello mondiale. La composizione corporea se fatta in maniera accurata ci dice
qualcosa in più rispetto al nostro peso. Oltre al rischio di eccesso di massa
grassa, anche una riduzione consistente della diminuzione della massa grassa
è orientata verso lo sviluppo di patologie. Un altro aspetto che la composizione
corporea ci consente di valutare è l’essere leggeri (pesare poco, è quindi
collegato al peso corporeo) o l’essere magri (in termini di composizione, è
collegato alla composizione del peso). 3
- Problema obesità: riduce l’attesa di vita aumentando i rischi di sviluppo
di malattie delle coronarie, di ipertensione, di diabete, di malattie
polmonari ostruttive, di osteoartrite e di alcuni tipi di cancro.
- Rischi della obesità dipendono dalla quantità di grasso presente e dalla
sua distribuzione.
- Quantitativo troppo basso di grasso fattore di rischio.
L’obesità è meglio definita come un’eccessiva quantità di grasso corporeo
totale per un dato peso corporeo (solo l’indice del BMI può dare però dei falsi
positivi). Il corpo ha bisogno di una certa quantità di grasso corporeo per la
formazione delle membrane cellulari (fosfolipidi – lipidi essenziali), isolamento
termico del corpo e stoccaggio di combustibile (trigliceridi - non essenziali) ,
trasporto e nello stoccaggio delle vitamine liposolubili (A,D,E,K), funzionamento
del sistema nervoso centrale, processi di accrescimento e maturazione
puberale. Una certa quota è necessaria, non possiamo arrivare a livelli troppo
bassi. Grasso primario o essenziale: si trova a livello del midollo osseo, alcuni
tessuti come cuore, polmone, milza, reni, intestino, muscoli e alcune parti del
sistema nervoso. Grasso di deposito: circonda i visceri , costituisce il grasso
sottocutaneo. Grasso corporeo presente negli adulti sani e normali : tra il 10 e il
40% del peso corporeo. Nei maschi la massa corporea minima comprende il 3%
di grasso primario, nelle donne il 12% di grasso primario. Nelle donne una
percentuale di grasso inferiore al 10-12% non compatibile con un buono stato
di salute, i limiti prefissati sono superiori, perché già dal 17% si iniziano ad
avere problemi. Differenze di genere, nelle donne la % di grasso in più è
connessa alla maternità. % di grasso mediamente superiore. Su un totale di
massa grassa del 14-35%, la percentuale legata al sesso è del 5-9 % nella
donna si hanno depositi a livello del seno, depositi a livello pelvico, delle
natiche e delle cosce nei maschi gli accumuli di tessuto grasso sono più
localizzati nella parte superiore dell’addome.
Variazioni con età. Alla nascita il grasso corporeo rappresenta il 10-15% del
peso, nel primo anno di vita si ha un incremento del grasso corporeo nel primo
anno, fino al 20-25%, che poi diminuisce dopo il primo anno di vita, fino ad
arrivare ad adulti con il 15%. E’ minima nel feto (0,5%) nel quale aumenta fino
al 16% circa nelle ultime settimane prima della nascita. Variazione del primo
anno di vita, e nel periodo pre-puberale, a 16/17 anni il livello di %F nei maschi
è minimo per la rapida crescita della massa magra. Andamento nei due sessi,
andamento medio nei maschi comporta un incremento di 3.2kg nei maschi di
massa grassa, riduzione del -2.7%, mentre
nelle femmine abbiamo un incremento del
5%. Anche relativizzando i valori, abbiamo
dei valori che risultano superiori nelle
femmine rispetto ai maschi. Intorno ai 17
anni nei maschi si ha un declino della % di
grasso. Nell’invecchiamento si ha una ridistribuzione, ma anche qui prestiamo 4
attenzione. Ridistribuzione del grasso che diventa sempre più centripeto,
aumento del grasso viscerale. Cambiamento ormonale nelle donne.
Massa magra. Vediamo il contrario,
nei maschi si ha un aumento medio
di 4kg all’anno mentre per le
femmine si ha un incremento che è la
metà. Fino ai 40 anni si ha una stasi.
Sugli 80 anni risulta essere diminuita
maggiormente nei maschi, rispetto
alle femmine. La composizione
chimica della FFM cambia con l’età e
il sesso: contenuto di acqua e sali
minerali, cambiamento in termini
anche di qualità di massa magra.
Non è soltanto l’aspetto del volume, ma anche la qualità del tessuto che varia.
Costante di idratazione della massa magra. Alla nascita la componente idrica è
molto più alta, rispetto al contraltare minerale osseo. Con la crescita questi
aspetti si invertono. Cambia con l’età e risulta essere diverso tra maschi e
femmine. Difficile valutazione durante la giovane età.
Liquidi corporei. Componente importante della massa magra, ma anche
componente intra- ed extra-cellulare (plasma, linfa, liquidi interstiziali), liquidi
trans-cellulari (liquido cefalo-rachidiano, camera interna dell’occhio, orecchio
interno ecc..), acqua totale del corpo è
elevatissima nella vita fetale, 94% rispetto al
peso corporeo, va calando crescendo. Mentre
l’acqua extra-cellulare risulta avere un calo,
l’acqua intra-cellulare ha andamento opposto.
Con accrescimento aumenta la composizione e
la componente intra cellulare.
Andamento delle curve ci spiega i numeri. Linee
tratteggiate femmine, e linea continua maschi. Differenze di genere evidenti.
Femmine hanno una densità totale del corpo che risulta inferiore rispetto a
quella dei maschi. 5
Standard di riferimento. Differenze date dalle
etnie. Proposte per la popolazione non
ispanica, popolazione melanoderma non
ispanica, e popolazione messicana. Per i
bambini si possono utilizzare strategie
differenziate.
Aspetto importante legato al sottopeso in ambito sportivo, in particolare
femminile. In antropometria ci sono misure basate sui diametri, che
consentono di valutare la massa corporea minima. Secondo criterio, è la massa
corporea inferiore al 20%. Quando c’è una divergenza in percentili, che supera
il 20% vuol dire che c’è una problematica. Per le femmine il 17%, limite di
demarcazione per stress o amenorrea. Concause per l’interruzione del ciclo
mestruale, non c’entra soltanto il grasso. Valutazione del sottopeso (femmine):
1. La massa corporea totale risulta inferiore alla minima calcolata da
misurazioni antropometriche.
2. La massa corporea è < al 20° percentile relativamente al corrispondente
alla statura.
3. Il grasso corporeo è inferiore al 17%.
Problematiche legate all’irregolarità del ciclo mestruale:
- Rischio di demineralizzazione ossea e conseguentemente di fratture
ossee o lesioni muscolo-scheletriche.
- Stress psicofisico.
- %F sotto il 17% determina amenorrea.
- %F sotto il 22% irregolarità del cicl