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COLONNA - COLONNA
Gu cost = NA
Gu = Ntot / Δtr
Net = 2 Nau + Nanima = 2 (GAali)+(Gu Anima) = 2
ripartita prop. cure cui
ALA - ANIMA
- TRANCAMENTO
- RIFOLL/STRAPPO
COPRIGIUNTI
Basta che Accpr Anima da cui ricevo lo spessore che i coprigiunti devono avere.
TRAVE - TRAVE
Mtot = MAala + MAnima
Htot y dA + QAali y dA + QAnima y2 dA
- Cala = TAala = Fed
- Scelgo φ e classe bullone, cacuolo Fu.Rd
- n° = Fu.ed / Fu.Rd
- Disegno la bullonatura cacuolo αk e verifico
ANIMA
- TRANCAMENTO
- RIFOLL/STRAPPO
CORREGGINTI
AU
- Npl, Rd = A · fy⁄γM2
- Nu, Rd = 0.9 · ft d Anetta⁄γM2
ANIMA
- Qmax = Mu⁄Winotto
- Tm = ΔV⁄Anetta
- Wnette = Inetto⁄Γmax
- τd = √⢃γcτ2 ≤ fk γM2
PROFILATI
- Npl, Rd ala Nu > Npl Ok
- Nu, Rd ala Npl > Nu il profilato più rompersi nelle sez rifletta
- Mu, Rd = 0.9 · Wnetto · fty⁄γM2
- Mu, Rd > Mui, Ed → verifica flessione
TRAVE PRINC-SECONDAIRA
cerniera, non incastro
- Scelgo θc di bullone e calcolo Fu,Rd per il singolo bullone
- trovo il no bulloni: Fv,Ed⁄Fu,Rd=
- Disegno l'armatura e faccio le verifiche
- TRANCHAMENTO: fy = Rθ/no bull fx = Rθ/d Fu,Ed ≤ Fu,Rd
SQUADRETTA
- TRANCAMENTO Fu, Rd = nθ 0,6 ftk · A⁄γM2
- RICAL ISTRAMO Fb, Rd = ⊕K α ft d t⁄2γM2
- SEZIONE RIDOTTA τid ≤ fyk/γM2
UNIONE TRAVE PRINCIPALE - TRAVE SECONDARIA
Nello schema a triti rendesi: Tr. principale e Secondaria sono appoggiate ➡ Cerniera
- Per la Tr. principale ho in Mr rorurente ma la sezione a doppia T ha rigidezza flession.ec basso ➡ Il vincolo non deve opporsi alla rotazione per non avere M torcente
- La rotazione della sezione d estermità di una T accappogiato è molto piccola
- α = tgΔϴ = 2f/l2
- La rotazione degli appoggi della trave secondaria avviene con un momento di reazione molto piccolo ➡ cerniera (non impedur rotaz)
Mr = R * a a: ecceentricato Cf è una doppia trasmissione:
- delle trave principali allo squadretto
- dello squadretto allo secondario
VERIFICHE SQUADRETTE
- Trancamento
FgRd√➡ nob: c.a fbdA μ/12
- SIFIOLAMENTO
FbRd = Ky ● IF: c: μ/12
Fy = R/nbulloni
Fx = R0/d
Fv,ed √(Fx2 + Fy2)
DIMENSIONAMENTO CONTROVENTO
L'asse dei controventi converge con il p.to di intersezione ASSE PILASTRO. A seconda della geometria del sistema posso avere 2 casi:
- DIAGONALE POCO INCLINATO: saldo il fazzoletto sulle travi
- DIAGONALE MOLTO INCLINATO: saldo il fazzoletto sul pilastro
Solitamente i controventi si realizzano con ANGOLARI a L che ci danno un pò di rigidezza anche trasversale. Le profilature sono bullonate al tratto di collegamento, che a sua volta è saldato ai profilatori (travi e pilastro); gli angolari si portano coluganti a destra e uno a sx per una maggiore equilibriatura.
L'asse della bullonatura non coincide con quello baricentrico.
Riporto N in asse (quello della bullonatura) e aggiungo un m di trasporto M = N (eccentrico)
Ho 2 eccentricità rispetto agli assi principali di inerzia.
PROBLEMA DI PRESSOFLESSIONE
EULER tflessione + lesso deviato
Data che G max, G trat
σmax = A + INeo nsq + MxI x/ndI
Data che G max, G trat → calcolo E con una formula semplificata ma uso un'area ridotta, che tiene conto del contributo delle due fessioni deviata
G = N /tflessione +/sub> ridotta
Δeff Δi + 3A1 - A2 - A = 3 3A1 - A1 = 3A I S
Δ ion + area betoniera
Δ ion + area universo
- Δ1
- Δ2
−EULERO−
Se dal 1o carico critico voglio arrivare al 2o al 3o devo inserire dei vincoli. Se ho un ... molto sottile raggiungo presto il 1o carico cr quindi per sfruttare < ... > meglio l’asta la divido con vincoli in un certo n di campi.
Se n=4
Pcrit = 16π2EI LPE
Ricordo oggi risolgo caso a Eulero prendendo ln=Lo
Pcr = π2EI L2
λ2 = L2/i2
σcr = π2 E λ2