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Fessurazione
E' un problema di durabilità della struttura che, venendo a contatto con l’esterno, rischia la corrosione delle armature. Studio lo S.L.E. considerando
- Condizioni ambientali
- Ordinarie (campagna...)
- Aggressive (città...)
- Molto aggressive (mare, industrie...)
- Sensibilità armature a corrosione
- Armature sensibili (da precompresso)
- Arm. poco sensibili (ordinarie)
- Combinazioni di carico
- Rara (Valori max di tutti i carichi variabili Ψp che però verificandosi raramente e per poco tempo risulta poco rischiosa)
- Più gravoseperché ho fessure più piccole, ma sempre presenti
- Frequenti (ho coeff. minori per i carichi variabili Ψ1 Ψ2 cioè ho quindi minori sollecitazioni ma, con maggiori tempi di esposizione)
- Quasi permanente (Carichi sempre presenti ma con valori minimi. Ampiezze minime, ma SEMPRE presenti nella vita)
Prova di trazione
Nelle sezioni composte da CLS e Acciaio ritroviamo il fenomeno dell'aderenza per cui all'interno delle sezioni c'è il trasferimento di tensioni dalle barre al CLS fino al raggiungimento di εcs = εac nella zona di regime.
Caso generale: perfetta aderenza
Agli estremi, l'acciaio è tutto teso e sopporta da solo N, mentre il CLS non è sollecitato.
- σsc = 0
- σs = N / As
Non manca che la tensione entri quasi all'interno anche in CLS inizia ad essere soggetto-tensione; aderenze dovute da CLS aumentano fino ad entrare nella zona di regime.
- σsc N/Asc
- σs N/As
- Valida N = Nc + Ns
Relazione di equilibrio
6c·Ac-πΦ/4
Dist. per raggiungere la condizione a regime viene scritta:
- Lc: Ac
- πΦd·cd
fctk = RESIST. A TRAZIONE
fctm = RESISTENZA MEDIA A TRAZIONE
All’inizio il CLS resiste bene alla forza di scorrimento fino ad arrivare alla
resistenza a trazione del CLS (fctk)
qc = fctk
1a fessura
Con la formazione della 1a fessura, avrò altre 2 sezioni terminali
e una nuova.
Se aumento ancora lo sforzo normale
arrivo a qc=fctm in cui l’acciaio
prende tutto N e la tensione del
CLS va a zero: si formano nuove
fessure.
Per creare nuove fessure, devo però
avere una distanza minima LTR:
LTR=
Quando la distanza tra 2 fessure
è <2LTR, si è arrivati a una fessurazione
stabilizzata in cui non si possono
più formare fessure.
Quando ho una sovrapposizione delle
zone di tr, non ho più condizione a
regime e qc resta costante e aumenta
l’ampiezza delle fessure.
qc
- fctk
- fctk
- fctm
- fctm
Le fessure che si formeranno non avranno né un interasse regolare, né
lunghezze uguali. Considero quindi un lmedio:
lmedio=
μ=
no fessure=
wm=
ampiezza
media fessure
VERIFICA: wd≤wi
Wd=1.7wm
Wm=(Esm-Esc1)
wd= valore caratteristico (frattile 95%)
NORMATIVA:
- Armatura trasversale minima A/S ≥ 1.5 bwt
- Almeno 3 staffe/m ≤ 0.33m per limitare il ritiro dei cls. Ha una fessurazione più diffusa, ma con ampiezze minori.
- Interasse ≤ 0.8d condizione per la quale si può formare il traliccio e avere un angolo di 45° nella biella.
- Almeno il 50% delle sollecitazione a taglio deve essere affidata alle staffe.
CURVA DI INTERAZIONE M-N
Una volta superato il campo elastico le ε continuano a chiudere e l'asse neutro si sposta tende a salire.
La sezione raggiunge lo SLU quando il cls arriva a 3,5‰ (schiacciando) perché difficilmente ho una rottura per cls di acciaio. (Significa che la sezione è sottoposta principalmente a trazione). NB: la rottura del cls avviene con l'acciaio snervato, perché se non rischio una rottura fragile.
La rottura non avviene per tensioni max, ma per deformazioni max.
Presa una sezione, creo 00 diagrammi di SLU passanti per Ecu=3,5‰ e per ognuno di questi diagrammi, ho valori M-N diversi. Ho 00 rette passanti per ecu → ho 00 valori M-N che portano alla max deformazione del cls.
Questi punti (M-N) definiscono una curva, curva di interazione, luogo dei punti MuNi oltre i quali si determina la crisi della sezione sollecitata. (Frontiera del dominio di resistenza)
1◦ Ho solo trazione
L’armatura è tutta tesa con εs=1,7 ‰ n, si è abbassato, ma l'armatore superiore è ancora tesa perché sottile.
2-4
Le deformazioni piccole e la rottura può essere definita duttile. L’armatore superiore è tesa e σ tensionatura, ma meno piano la si decrementa o aumenta la zona compressa. Es ≥ 10 ‰ n o l.n. Scende.
5◦
L’armature sup. è compressa e ha limite tes La sezione tecnifica le Mu max l’armatura è ai limite del campo elastico Ecu=3‰.
6◦
Ho solo compressione
ε è abbassato e perde il contributo di n. La sezione ha casi β impiegato verde, → ancora una rottura fragile un esluzzo del sole cls e non ha trazione.
Verifica: Se il pto (M,N) è interno alla curva, allora la sezione è verificata Nd≥Nd [g] Ed ≥ Ed [g].
Se il pto è esterno al 'dominio di resistenza' la sezione non è verificato e va in crisi.
Come troppo in nsi pliosti di curvato di diagrammi esogiando se in seghi ponco mataggio e t all’an grande alce lotedd.
RAFFREDDAMENTO DIFFERENZIALE
Le cui zone si raffreddano prima delle zone di raccordo quando lascio il lingotto d'acciaio all'aria aperta dopo la sagomatura.
Quando anche le zone di raccordo si freddano, obbligano il resto
della trave ad accorciarsi quando è già fredda. Si creano così tensioni
di coazione, che sono presenti nel profilato già prima di essere messe
in opera. La sezione nel suo complesso si deforma e devo tenerne
conto nella verifica di instabilità.
VERIFICHE:
- Ned ≤ NcRd - (fyk · A) / γm0 (in trazione)
- Ned ≤ NbRd · (χ(λ) · A · fyk) / γm1 (in compressione)
χ = σce(λ) / fyk = 1 / ω
χ: coeff. riduttivo delle prestazione che mi dice quanto vale σce
in corrispondenza delle curve del profilato che mi interessa.
H0 = curve σce=1 o seconde del profilato
CRISI DELLE UNIONI BULLONATE
1) TRANCIAMENTO DEL GAMBO
La lamiera esercita una sollecitazione ripartita sul gambo (assimilabile ad una trave tozza (iperstatica) che è sensibile a taglio), quindi le sollecitazioni possono mandare in crisi il gambo.
La resistenza del gambo è la capacità di resistere a tranciamento, data dalla sperimentazione:
Fv,Rd = 0.6 x ftb x A / ym2
NB: Se il gambo è filettato A = Area residua resistente.
2) RIPOLLAMENTO
Se ho alte tensioni, il bullone, a contatto con la lamiera, può deformarla plasticamente, in corrispondenza con il foro, fino al distacco.
RIPOLLAMENTO = 4.5 * (fy)TENS.D.SNERVAMENTO LAMIERA
3) STRAPPO
FRONTALEAvviene quando il foro è troppo vicino alla fine della lamiera (e1) e i fori sono troppo vicini tra loro (p1), la lamiera si rompe a trazione, facendo uscire il gambo.
LATERALEIl foro è troppo vicino al termine laterale della lamiera (e2), c’è un picco di tensioni in corrispondenza del foro.
VERIFICA PER RIPOLL./STRAPPO x TENSIONI DI PICCO
fb,Rd = ft x k x d x t / ym2
Fv,ed ≤ fb,Rd
- x: coeff legati a geometria dei bulloni
- d: diametro bullone | AREA SEZIONE |
- t: spess lamiera
- ft: resistenza a rottura della lamiera