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CALCOLO ORA I TAGLI E I MOMENTI DEI 3 CASI:24TRAVE DOPPIAMENTE INCASTRATA (DOPPIO GRADO DI IPERSTATICITA')

25Con questo svincolo io ho comunque una struttura iperstatica, ma ho iperstaticità nel sensoassiale, ma non avendo forze assiali in gioco, questa iperstaticità non mi conta nulla e possoconsiderare la trave come isostaticaSe risolvo lo stesso problema A sfruttando la simmetria, posso ridurre il mio problema a un’unicaiperstatica. Una struttura è simmetrica, se ha una simmetria geometrica e una simmetria di carico.Posso immaginarli la forza P come due forze dimmetriche, una cheimpegna l’incastro di sx e una quello di dx, e ciasuna di esse vale P/2.Il vincolo che mi ripropone la simmetria, se io voglio studiare solo metatrave, è il pattino, perche esso annulla l’unica componente dissimetricache è il taglio. A questo punto posso introdurre una sola iperstatica X1 equindi dovrò scrivere una sola equazione di

congruenza26INCASTRO CARRELLO, DECLASSO IL CARRELLO27EQUAZIONE DEI 3 MOMENTIVoglio dimostrare che risolvere questo generico matrice dicaso, io mi ritroverò sempre a che fare con unaandare a scorporare con delle iperstatiche tutti i punti dicedevolezza che è diagonale, posso pensare diappoggio, mettendo in evidenza le iperstatiche corrispondentiDovrò scrivere per ogni nodo una equazione dicongruenza, io prendo in considerazione solo i nodi i j k28RISOLUZIONE COMPLETA DI UN CASO 29STRUTTURA CON VINCOLO CEDEVOLE E NON VINCOLO PERFETTOCEDIMENTO ROTATORIOAll'estremità dell'asta è presente una molla, questa molla ha una cedevolezza C& = 1/K&Per risolvere questa struttura devo andare a introdurre una iperstatica che separa la molla dall'asta.30CEDIMENTO TRASLATORIOEsitono due tipi di appoggio, l'appoggio indiretto e l'appoggio diretto. L'appoggio diretto, è quando io prendouna trave e la appoggio su due

I pilastri all'estremità sono chiamati appoggi diretti perché hanno una rigidezza assiale molto grande, quindi quell'appoggio diretto può essere assimilato a un appoggio non cedevole e se dovesse cedere è perché avrà un cedimento alla base del pilastro, ma non considero l'elasticità di quell'appoggio. L'appoggio indiretto è quando ad esempio una trave appoggia su un'altra trave, come il graticcio. Quell'appoggio non è un appoggio con spostamento verticale fisso, perché quel punto dipende dalla rigidezza flessionale della trave ortogonale. Se la trave ortogonale avesse una rigidezza flessionale infinita, allora sarebbe un appoggio diretto, ma siccome noi non consideriamo mai la rigidezza flessionale infinita, quell'appoggio diventa equiparabile a una molla. La rigidezza assiale delle aste è infinita, ma esiste solo un caso in cui non possiamo fare questa assunzione: se assumo una

rigidezza assiale infinita, non posso risolvere questo problema, quindi andrò a considerare i tratti in cui la rigidezza è influenzata da EA/l quindi capisco che più è lunga la luce più è piccola la rigidezza. Per risolvere la struttura dovrò mettere in luce una iperstatica assiale basso. So già che non ho termini di momento all'esterno, quindi i due incastri li posso trasformare in due cerniere. Qualitativamente potrei avere due andamenti del momento (verde e rosso). In rosso significa che ho il punto 2 che non reagisce, l'appoggio è come se non ci fosse presente. In verde C(=0) l'appoggio esiste e risponde al carico, è circa lo stesso momento sotto al per le due situazioni di C. METODO DEGLI SPOSTAMENTI Le due aste sono come due molle, quindi se succede qualcosa all'asta 23, questa si propaga all'asta 12, perché sono continue, ma se io metto li una molla di rigidezza.rotatoria infinita, io avrò che quando una certa coppia arriva nel nodo 2, quella coppia avrà due strade, quella di mettere in esercizio la molla asta oppure quella di andare a terra, che però ha rigidezza finita, direttamente a terra, che ha rigidezza infinita. Siccome la molla a terra ha rigidezza infinita, essa si prende tutto, così facendo io isolo l'asta 23. Nel metodo degli spostamenti, le incognite e io le metto entrambe nella famiglia equilibrata, quindi questa volta la famiglia equilibrata è funzione delle incognite. Per costruirmi una famiglia equilibrata che sia funzione delle incognite, M* sarà composta da: Come famiglia congruente posso iniziare a prendere una variazione della condizione A35 &2=1 Nel primo termine mi accorgo della rotazione che in virtù delle due aste sono inflesse, quindi nasceranno due momenti applicati alle aste, che sono i contributi che la rigidezza rotatoria infinita usa per altrimenti le aste.

tenderebbero a tenere l'asta in quella posizione, perché la situazione a tornare alla di partenza

Io ho scritto una equazione la condizione sufficiente. La soluzione che trovo di equilibrio, perché ho sfruttato sarà una equazione di equilibrio: 36

ESEMPIO 37

CASO DOVE NON TRASCURO LA CEDEVOLEZZA ASSIALE

Per risolvere il mio problema, dovrò scrivere 3 equazioni di equilibrio, una alla rotazione che mi dice che quella molla di poi farà la stessa rigidezza infinita rotazionale non esiste, cosa scrivendo una equazione di equilibrio, in una direzione e nell'altra, che mi dice che non c'è né il carello verticale né il carello orizzontale

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ASTA INCLINATA

Prendiamo un'asta inclinata, un sdr globale e un sdr locale. Se io conosco la matrice rigidezza nel sistema di riferimento locale, come faccio a trasferirla nel sdr globale. Prendo l'asta e la immagino vincolata con il quindi metto due incastri, posso ricostruirmi per maggior numero di gradi

di liberata, il generico nodo tutti itermini di rigidezza 42ASTE CON ZONE DIFFUSIVE

Prendo una porzione di una struttura, con aste e pilastro che hanno dimensione diversa.

L'obbiettivo è studiare questa struttura come l'intersezione di aste monodimensionali.

Se traccio gli assi geometrici di ogni asta, noto che non arrivo ad intersecare gli stessi nodi.

Potrei studiare queste zone con la funzione di henry, ma complico la vita.

Siccome ai fini della deformabilità queste regioni sono limitate, e contano poco nel computo complessivo della deformabilità, perché la maggiormente sulle deformabilità si accumulerà è l'asta lunga più sarà flessibile, e più flessibile, mentre il nodo è una zona limitata e quindi accumulerà delle deformazioni limitate. baricentro, e a questo punto il

L'idea è quella di prendere i nodi rigidi, allora posso pensare di prendere il mio problema sarà

Quello di esprimere tutto quello che riguarda le aste più flessibili che non hanno la necessità di una dimensione distesa (3 aste che si attaccano al telaio principale) e per farlo mantenere come vincolo cinematico la rigidezza della regione diffusiva.

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Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
32 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/09 Tecnica delle costruzioni

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Landreigno di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Tecnica delle costruzioni e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Milano o del prof Di Prisco Marco.