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DELOS SIRIANI

SANTUARIO

DELOS DEL

DEGLI

, Delos, isola importante delle Cicladi, è uno dei mercati più importanti del

PORTICO Ti

A TEATRO commercio orientale, frequentatissimo anche da italici. Essendo dedicato a divinità

ESEDRE siriane conferma la funzione internazionale di commercio svolta dall’isola.

TERRENOGRE È un santuario su terrazze che ha la caratteristica di avere una struttura teatrale

disposta in asse, circondata da un portico a pigreco a livello superiore, sul quale

si aprono alcune esedre con funzioni sacre, e che si affaccia a livello inferiore sulla

terrazza rettangolare allungata diaframmata da un portico alle spalle del quale,

ANTIS

IN

- sempre in asse, vi è una struttura cultuale con una soluzione in antis e poi un

PORTICO naos alle spalle.

NAOS Il teatro ha quindi la funzione di raccordare la terrazza superiore e inferiore.

SIRACUSA SANTUARIO TERRAZZATO

,

Nel III secolo a.C., nella megalopoli di Siracusa, Ierone (il tiranno della polis) compie una serie di interventi molto importanti.

Ierone realizza un teatro sulla base della nuova tipologia teatrale ad orchestra circolare, che si viene a collocare però in un contesto

abbastanza interessante. Il teatro si sviluppa lungo un asse, è bordato alle spalle da un porticato a pigreco che delimita questa prima

terrazza con alcuni santuari delle ninfe, poi tale terrazzamento fa da sostruzione ad una terrazza ancora superiore con una disposizione di

portico a pigreco. In corrispondenza dell’asse di questo portico vi è un tempio, il quale si viene a trovare anche sull’asse stesso del teatro.

Il teatro è colossale, di dimensioni immense, uno dei più grandi del mondo antico.

TOS

KOS SANTUARIO DI ASKLEPIOS

,

Un altro centro della Doride d’Asia è Kos. Qui sorge un santuario dedicato ad Asklepios, situato in una posizione decentrata rispetto alla città

da cui dista circa 4 km; è quindi un santuario extraurbano.

Le sue origini sono molto lontane. Vi sono attestazioni che già nel V secolo qui vi era un culto presso un bosco sacro che aveva una sua

recinzione. Tale recinzione delimitava quindi un temenos, un’area sacra.

La città di Kos, è il frutto di un intervento sinecistico del 366, periodo in cui il santuario assume una maggior rilevanza e alla figura di Apollo

viene affiancata la figura del figlio Asklepios. È possibile che l’Apollo oggetto di culto fosse un Apollo guaritore. Questo giustifica meglio

l’affiancamento di una figura come Asklepios, il quale assumerà il ruolo di divinità guaritrice, e i suoi santuari, gli Asclepeia, saranno utilizzati

come centri di cura.

La figura di Asklepios nel tempo progressivamente cresce, a discapito in parte di quella di Apollo, e a partire dalla metà del III secolo i koi (abitanti di Kos)

decidono di chiedere alle altre città greche il riconoscimento del santuario come santuario panellenico. Questo avviene intorno al 242 e naturalmente da

questo momento in poi la polis acquisisce grande rilevanza, la città assume importanza politica; si ha una crescita economica. Le festività dei Megala

Asklepieia diventano festività ricorrenti, quadriennali, con agoni che si svolgono presso l’abitato perché presso il santuario non vi è traccia né di teatri, né

di stadio, né di altre strutture.

& Il santuario è costituito da tre terrazze (ce n’è anche una quarta

intermedia, ma sono tre le terrazze principali):

• una più bassa (la terza),

• una mediana (la seconda)

• una superiore (la prima),

disposte lungo un percorso processionale. Lungo il limite di terza e

seconda terrazza si vengono a disporre una serie di ninfei, poi ci sono

strutture monumentali molto significative nella terrazza mediana e infine il

complesso della terrazza superiore ospita il tempio in asse all’interno di

un portico a pi greco.

Il rilievo tedesco aveva restituito un tempio peripetero in sommità, ma

questa ipotesi sembra errata perché si pensa che affacciandosi su un

panorama molto suggestivo, era stata esclusa la scelta del porticato.

Ci sono 3 fasi temporali.

#I SEC -Bosco

SACRO

ESTIATORION

ESEDRA

LESCHE TEMPIO

ALTARE IN

DISTILO

ANTIS

I

ABATON PROPILEO

D ACCESSO

La planimetria a sinistra è quella fatta da Herzog. Guardando la terza terrazza si nota come il braccio orientale del porticato è più lungo di

quello occidentale. Mentre in tempi piu recenti sono stati equilibrati i due bracci i quali non sono perfettamente identici ma il braccio

occidentale è molto più lungo di quanto viene ricostruito dai tedeschi e quindi la struttura è più regolare.

Questa comunque doveva essere la fase iniziale prima dell’ottenimento dello status di santuario panellenico.

Essendo un santuario molto famoso per le sue funzioni curative, ogni terrazza aveva una funzione specifica:

• la PRIMA TERRAZZA è la terrazza del SACRO, con bosco sacro inviolabile delimitato inizialmente da un temenos, successivamente

realizzano un portico a pigreco in pietra locale.

• la TERRAZZA DI MEZZO è la terrazza del CULTO, poiché vi è il tempio distilo in antis di ordine ionico con davanti l’altare dove avviene

il sacrificio, un estiatorion, un’esedra e una lesche, una specie di edificio destinato a ospitare i donari.

• la TERZA TERRAZZA è la terrazza della CURA, dove realizzano un portico a pigreco (con un propileo di accesso) che racchiude ninfee e

fontane. Sul lato orientale gli ambienti risultano nettamente più monumentali e c’è ragione di credere che qui sia il luogo dell’abaton (è la

parte più segreta di un tempio o di un santuario. In questo specifico caso è il luogo dove giacevano gli ammalati che venivano indotti al

sonno sacro in attesa di guarigione).

198 C

.

a .

Poi nel 198, un grande terremoto provoca una serie di danneggiamenti e distruzioni che prevedono interventi di restauro e ricostruttivi sia del

santuario che della città.

• la PRIMA TERRAZZA vede la sostituzione dell’originario portico in calcare locale (è dorico in entrambe le fasi) con un nuovo portico in

marmo. Questo presenta ambienti alle spalle sia del lato orientale sia del lato occidentale, forse degli estiatoria. Ma la novità è

costituita dalla realizzazione di un edificio templare in marmo: è un tempio (forse) periptero dedicato ad Asklepios. A dire la verità non

è un vero e proprio tempio, perché non presenta l’altare ed è orientato verso nord. È piuttosto un thesauros.

e

• Il vero tempio si trova nella TERRAZZA MEDIANA e di questo viene ricostruita la trabeazione. Anche l’altare, già monumentale nella

fase precedente, viene ricostruito nelle forme di un altare molto monumentale con una specie di corte porticata interna che contiene la

trapeza, sollevato su un podio e decorato esternamente da un colonnato nei cui intercolumni presenta altre statue.

• Anche la TERZA TERRAZZA subisce dei restauri. Soltanto il portico orientale viene ricostruito in marmo, mentre la restante parte

rimane in travertino. RABATON

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher paoladib di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura I e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Politecnico di Bari o del prof Rocco Giorgio.
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