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Età convenzionali storiche

[476-1492 età medievale]

[1492-1815 età moderna]

[dal 1815 età contemporanea]

Il medioevo, come ben si sa, inizia nel 476 d.C., con la caduta dell'impero romano d'occidente ad opera di Odoacre, che depose l'allora imperatore romano, Romolo Augusto. Odoacre, magister militum, generale dell'esercito romano (472) e proclamato re degli Eruli, piuttosto che reinvestire un nuovo imperatore nella carica, rinvia a Costantinopoli le insegne imperiali, in modo tale che l'imperatore rimanga solo in Oriente.

Nel 1492, con la morte di Lorenzo de' Medici e la scoperta dell'America, inizia l'età moderna. Nel 1815, con il Congresso di Vienna, nasce l'età contemporanea. In realtà, molti sostengono che questa inizi con la Rivoluzione francese. Altri ancora che iniziasse nel 1914-1915 con la Prima Guerra mondiale. In realtà queste non sono che date esclusivamente convenzionali, utili a

comprendere le varie epoche storiche, ma non sono delle verità incontrovertibili.

DATE CONVENZIONALI LEGATE ALLA STORIA DEL DIRITTO

Seconda metà del XII secolo data di partenza

1804 data finale

Dalla seconda metà del XII sec., si assiste a un mutamento delle strutture sociali, passando così dall'altomedioevo al basso medioevo. Inoltre, a partire dal 1050 ca., il diritto subisce un mutamento epocale dovuto alla riscoperta dai testi fatti compilare dall'imperatore Giustiniano che portò, a partire da quel momento, allo studio di queste fonti.

Con il 1804, invece, si sancisce la fine, se così si può dire, di quella ricerca e interpretazione del diritto che caratterizzarono le epoche precedenti, con il primo codice civile promulgato da Napoleone.

Al fine di comprendere meglio ciò che avviene a partire dalla seconda metà dell'XII sec., è necessario delineare un contesto storico della tarda Antichità e

dell'Alto Medioevo. L'INIZIO DELLA CRISI DELL'IMPERO ROMANO D'OCCIDENTE Alla metà del III sec. d.C., in un periodo di già profonda crisi politico-militare, segnato dal governo della dinastia dei Severi, si verifica la chiusura delle scuole di diritto a Roma. La giurisprudenza romana cessa quindi di operare - gli ultimi grandi giuristi vengono perseguitati e uccisi - e con essa cessa la produzione degli iura, cioè responsa prudentium (soluzioni di casi concreti posti ai giuristi romani del tempo), ovvero di quella parte di quel diritto romano che ha un'origine scientifica, ovvero giurisprudenziale. Nonostante la produzione dei responsa si sia interrotta, i giuristi professionali continuarono le loro attività, non più nell'ambito dei responsa, ma nell'ambito della produzione delle leges - in particolare, sotto forma di constitutiones imperiali, a cui collaborarono a fianco delle autorità.

imperiali.Con la chiusura delle scuole di diritto, si osserva un mutamento per cui le leges sostituirono del tutto gli iura,ovvero la giurisprudenza.Tuttavia, nel IV sec., in età costantiniana, si ebbe ancora la pubblicazione di alcune opere di giuristi romani –il Liber Gai (di Gaio), il Pauli Sententiae (del giurista Giulio Paolo), il Tituli ex corpore Ulpiani (diUlpiano). Questo dimostra, forse ancor di più, che in età costantiniana si abbiano ancora tracce dellagiurisprudenza romana, senza produrre ulteriori e nuovi responsa.Tra la fine del III sec. e l’inizio del IV sec., inoltre, come si poteva già preannunciare dalla promulgazione edella prevalenza di leges e costituzioni imperiali sugli iura, si riscontrò una tendenza piuttosto omogenea alraggruppamento, a iniziativa di giuristi privati, di costituzioni imperiali, tra cui si ricordano in particolare il Codex Hermogenianus (294) e il Codex Gregorianus (291-292).

già citati o quelli che verranno promulgati successivamente non vengono intesi come i codici odierni, ma sono designati come un blocco di fogli rilegati, una raccolta rilegata di scritti. Più che una particolare forma normativa, si ha una particolare confezione del testo. In Oriente, nel IV secolo, comincia a presentarsi l'esigenza di codificare, di raccogliere gli scritti dei giuristi o vero raccolte di legislazione. Questa tendenza culminò nel 438, con la pubblicazione del Codex Theodosianus – dovuto all'iniziativa dell'Imperatore d'Oriente Teodosio II, il quale è una raccolta ufficiale di costituzioni imperiali – dall'epoca costantiniana a quella di Teodosio II – è un testo fondamentale per garantire la sopravvivenza del diritto romano nell'Alto Medioevo, in quanto, grazie all'imperatore Valentiniano III, venne esteso in Occidente. Il periodo di profonda crisi politica già presente a Roma

Venne accentuata dai vari mutamenti socio-politici legati, in particolar modo, all'articolazione geopolitica dell'Impero, una ad occidente e una ad oriente, ad opera del primo imperatore cristiano, Costantino. A questo, tuttavia, si aggiunse anche lo spostamento del centro politico, economico e militare dell'Impero Romano nella parte orientale, dove Costantino si concentrò principalmente, come testimonia, d'altronde, anche la costituzione di una nuova capitale nel sito presso la vecchia città di Bisanzio, ribattezzata per l'occasione con il nome di Costantinopoli. Questo accentramento dei poteri verso est fu un mutamento certamente premonitore di quanto avvenne dopo, con la morte di Teodosio I, nel 395 d.C., per cui si ebbe la rottura decisiva dell'Impero in due fazioni opposte. Come già sottolineato precedentemente, il Medioevo, più precisamente l'alto Medioevo, ebbe definitivamente inizio nel 476 d.C., con la deposizione

dal trono dell'imperatore Flavio Romolo Augusto, detto Augustolo, ad opera del generale Odoacre. Un evento di questo genere non era affatto nuovo nello scenario romano-occidentale di quell'epoca, tuttavia l'instabilità politica ed economica dei territori d'occidente - l'espansione territoriale dei confini - sempre più larghi e paradossalmente meno difendibili - e la pressione dei popoli germanici su di essi definirono la caduta decisiva dell'Impero Romano d'Occidente. Una volta detronizzato Romolo Augusto, Odoacre consegnò le insegne imperiali all'Imperatore romano d'Oriente Zenone, il quale conferì allo stesso Odoacre il titolo di patritius. Un fenomeno di notevole importanza e degno di nota riguarda sicuramente i già citati popoli di origine germanica e il loro rapporto con l'Impero. Già a partire dalla fine del IV sec., si era presentato, infatti, il problema delladall'inizio del V secolo. I regni-romano barbarici erano formati da popolazioni barbariche che si erano stabilite all'interno dell'Impero romano e avevano adottato la cultura e le istituzioni romane. Questi regni erano governati da re barbari, ma mantenevano una certa forma di sottomissione all'autorità imperiale. D'altra parte, i regni barbarici erano formati da popolazioni barbariche che avevano invaso e conquistato parti dell'Impero romano. Questi regni erano indipendenti dall'autorità imperiale e avevano i loro re e le loro istituzioni. Durante il periodo delle invasioni barbariche, molti regni barbarici si formarono in Europa occidentale. Alcuni dei più importanti erano il regno dei Visigoti in Spagna, il regno degli Ostrogoti in Italia e il regno dei Vandali in Africa settentrionale. Questi regni barbarici ebbero un impatto significativo sull'Impero romano. Contribuirono alla caduta dell'Impero romano d'Occidente e alla formazione dei nuovi regni che avrebbero dato origine all'Europa medievale. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i regni barbarici erano nemici dell'Impero romano. Alcuni di essi, come il regno dei Visigoti, cercarono di preservare la cultura e le istituzioni romane e di mantenere una certa forma di collaborazione con l'Impero.dichiarato unico sovrano dell'Italia e Odoacre fu ucciso. Teodorico fondò così il Regno degli Ostrogoti in Italia, con Ravenna come capitale. Durante il suo regno, Teodorico cercò di mantenere un equilibrio tra la cultura romana e quella gotica, promuovendo la coesistenza tra i due popoli. Sotto il suo governo, l'Italia conobbe un periodo di relativa stabilità e prosperità. Tuttavia, dopo la morte di Teodorico nel 526, il regno degli Ostrogoti entrò in una fase di declino e venne conquistato dai Bizantini nel 553.menoall'accordo stipulato, uccidendo Odoacre direttamente e sterminando, nel giro di pochi giorni, la sua famigliae l'intero esercito.Ebbe così inizio il regno ostrogoto, che terminò solamente nel 526 d.C. [formalmente terminò nel 553, inseguito alla guerra gotica, ma già a partire dalla morte di Teodorico, si aprì un periodo di profonda crisipolitica dovuta alla mancanza di un effettivo successore al re precedente], e che ebbe come capitale, che futra l'altro anche la capitale dell'Impero Romano d'Occidente, la città di Ravenna, almeno fino al 240, inquanto verrà poi spostata a Pavia.La politica di Teodorico fu diversa da quella degli altri regni romano-barbarici. Teodorico cerca di favorireun progressivo avvicinamento tra barbari e romani, attraverso una convivenza che attua tra le duepopolazioni, che non attua però attraverso una commistione, permettendo dunque alla popolazione romana dimantenerele proprie tradizioni, la propria religione e i propri ordinamenti giuridici. Allo stesso modo, Teodorico tende a differenziare il diritto applicato alle due popolazioni – agli ostrogoti si applicava infatti la norma speciale – che quindi prevaleva sulla norma territoriale romana, mentre ai romani si applicava il già esistente diritto romano su base territoriale. Come già accennato precedentemente, alla morte di Teodorico, si aprì una crisi politica dovuta alla mancanza di un erede maschio. I suoi domini vennero, quindi, suddivisi tra Atalarico, figlio di sua figlia Amalasunta, e Amalarico, figlio di Alarico II e di sua figlia Teodogota. Le due aree dell'Impero furono a lungo divise e, nel futuro, lo sarebbero state ugualmente. Tuttavia, diversi furono i tentativi di riunire l'Impero nella speranza che questo potesse ritornare al suo antico splendore. Uno di questi tentativi fu messo in atto da Giustiniano I nella guerra gotica. Giustiniano sipropone di ricostituire l'unità dell'impero e di costruirlo con le leggi e con le armi – legibus et armis – in quanto attua un piano di riconquista della penisola italica, il cui scopo era quello di cacciare i
Dettagli
A.A. 2020-2021
17 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher roberta.laface di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Isotton Roberto.