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50 PASSI NELLA STORIA DEL CINEMA

1. Le voyage dans la lune - 1902 - di Georges Méliès: Il film è stato prodotto dalla Star Film (fondata da Méliès), generalmente venivano prodotti film da due o tre minuti, questo invece raggiungerà i tredici. Méliès ha riaperto il teatro Houdin dove si dedicava alla sovversione del mondo reale con il mondo fantastico, caratteristica che si ritrova anche nel suo cinema. Si dedica all'utilizzo degli effetti speciali al fine di mostrare cose che non possono accadere ed esistere al di fuori della cornice cinematografica. Utilizza spesso il principio dell'arresto della macchina da presa, sostituzione/modifica del profilmico e nuove riprese. È stato il primo cineasta a creare un cinema estremamente personale e riconoscibile partendo dal trucco, teatro di varietà, letteratura fantastica ed ambizioni fantascientifiche (Jules Verne). Elementi che si ritrovano nella Luna. È creato sulla

base dell'illustrazione nel film, i personaggi sono degli astronomi-astrologi per l'infanzia. Per tutelare il successo del film, lo deposita alla Library Congress creando di fatto il copyright cinematografico.

2. Nascita di una nazione -1915- di David W. Griffith: Griffith si avvicina al cinema con l'obiettivo di diventare un narratore epico e popolare, collabora con Edwin Porter, presso l'American Mutoscope and Biograph Company realizza svariati film ed inizia la sua sperimentazione ed in particolare verso il lungometraggio colossale, si ispira alla cinematografia europea e ai film storici italiani (Cabiria di Pastrone) che ispireranno di conseguenza il film "nascita di una nazione". Utilizza montaggi alternati, last minute rescue e primi piani che contrariamente agli altri film del tempo non interrompono la linearità del racconto. In "nascita di una nazione" Griffith racconta la vicenda storica della Guerra di Secessione, si incrociano i

Destini e le diverse posizioni delle famiglie Stoneman e Cameron. Il racconto prevale su tutto anche se c'è una forte accezione razzista.

Il film successivo è "Intolerance", il montaggio non intreccia solo azioni ma anche epoche al fine di esprimere il concetto nel corso della storia. Rappresenta un fallimento commerciale. È tra i fondatori assieme a Chaplin della United Artists.

3. Nosferatu il vampiro -1922- di Friedrich W. Murnau:

Nosferatu il vampiro è un capolavoro espressionista, è una storia torbida dove ci sono alchimisti, manicomi, la sceneggiatura è formata da reali location, il realismo è utilizzato per attribuire maggiore drammaticità al racconto. Nel film compare la figura di Dracula di Bram Stoker anche se non compaiono gli elementi folkloristici, l'ironia e la spettacolarità. Ci sono molti simboli (topi, bare, compaiono in terra). Sul finire degli anni enti Murnau si dedicherà alla realizzazione di

documentari. Nanook l'eschimese4. -1922- di Robert Flaherty: È stato il primo film di Flaherty ritenuto una pietra miliare del documentario. Appartiene allagenerazione di cineoperatori avventurieri. La novità principale che ha introdotto riguarda il rigore diparametri di rappresentazione, la precisione e resa figurativa ed anche la capacità del film di porsicome documento autentico. Nel film Flaherty si pone come osservatore partecipe, non si serve peròdi interviste (entrante in vigore con il cinema verité). La prima parte del film serve a dare le coordinatedel luogo, vengono riportate le stagioni dell'anno ed anche dei tratti dellospaziali e geograficheslapstick.

5. Metropolis -1926- di Fritz Lang: 1Secondo la leggenda Fritz Lang ha concepito il film mentre era a New York. Uno degli aspetti salientidel film è la sproporzione fra le sue componenti. Sono state fatte diverse versioni del film (Germania,Australia, New York). Viene

Narrato un conflitto sociale ed in particolare la razionalità spietata degli abitanti di superficie e la feroce superstizione degli abitanti del sottosuolo, magia e scienza, umanità e automazione, riconciliazione tra terra e cielo grazie al personaggio di Maria. Il film si conclude con l'auspicio della nascita di un personaggio nuovo appartenente forse al ceto medio espressamente negato dalla logica del colossal. Viene presentata una città del futuro perché in sé contiene la sintesi, è il fenomeno dei colossal l'arte del tra passato e presente. Tra il 1925-1927 a dimostrazione che cinema ha raggiunto la consapevolezza di avere grandi potenzialità.

6. La folla -1928- di King Vidor: Il protagonista è John, per lui New York è il mezzo per raggiungere i suoi desideri di grandezza e ricchezza. La folla ripropone una rilettura della coppia protagonista che si vede coinvolta nei meccanismi di vita sociale del cittadino medio.

Vi sono una serie di sovrimpressioni, Vidortendenzialmente riesce ad inquadrare un edificio enorme per poi inquadrarne un ambiente interno, undettaglio e poi il personaggio, l'utilizzo della macchina da presa è fluido e senza stacchi, Vidor èinteressato alle prospettive forzate (scala, bambino che sale), nel costruire le inquadrature tiene aIl film che impone Vidor come regista di fama internazionale è "la grandemente Murnau e Picasso.parata" del 1926.La passione di Giovanna d'Arco7. -1928- di Carl T. Dreyer:La pellicola del film ha una vita complessa, sparirà nella Seconda guerra mondiale e ricomparirà ametà degli anni Cinquanta, la versione originale viene recuperata solo negli anni Ottanta. rilevante lapresenza di Antonin Artaud e dello scenografo del Gabinetto del dottor Caligari. sono presentiprimissimi piani e nessuno degli interpreti è truccato.8. Ottobre -1928- di Sergej Ejzenstejn:Il film è stato

Costruito come una cronaca, non vi sono eroi individuali. Il regista, dando per scontato che i fatti fondamentali della rivoluzione fossero noti, si è concentrato sul fornire una propria riflessione sugli stessi. Il regista sovraccarica la pellicola di oggetti; nel film realizza anche alcune sue idee circa il cinema intellettuale. C'è un riferimento a varie religioni che puntano a costruire il concetto di divinità. Riscuote invece poco successo il tentativo di realizzare nel film metafore letterarie. Il montaggio è un elemento che non si limita solamente a congiungere due inquadrature. Voi alle sue idee si ispireranno anche i cineasti americani degli anni Sessanta e Settanta, oltre che i propagandisti nazisti.

L'uomo con la macchina da presa (1928) di Edward Sedgwick: è uno degli ultimi film muti di Keaton, chiude il ciclo dello slapstick. Il genere comico nasce con Sennett e Griffith e si è poi sviluppato con due fasi distinte: nella

Prima prevale la volgarità e violenza e nella seconda c'è un'accezione sociale che porta fino alla gag sullo stile di Chaplin. Il protagonista del film è Keaton nelle vesti di un modesto fotografo che mira a fare innamorare una ragazza deve darsi all'attività del cineasta. Fotografandola, questo non basta e Keaton ritrae una realtà statica e la realtà così è (fotografia) mentre i suoi contemporanei riescono a ritrarre il movimento (cinepresa). Anche Dziga Vertov realizza una versione dell'uomo con la macchina da presa, tratta gli stessi argomenti di Keaton, le strade di Mosca si rivelano essere come sono nella realtà, è il teorico di cogliere l'imminenza della realtà e degli accadimenti della Rivoluzione d'Ottobre, promuove anche l'utopia di un cinema aperto alle masse e si scontra con lo sperimentalismo e formalismo. L'age d'or.

-1930- di Louis Bunuel:

Il 28 novembre 1930 c'è la prima proiezione del film. Viene raccontata un'era preumana e si viene introdotti agli scorpioni, è una sorta di documentario che prosegue con una rilettura del genere umano e racconta in particolare la presa di coscienza della borghesia di esistere solamente grazie ad una ritualità ottusa. L'estrema destra insorge, sequestrano e distruggono le copie del film (apprezzato dagli avanguardisti), il bene e il male coincidono. Il mondo è alla deriva e si agita sulle proprie rovine, l'unica speranza viene dal clima e dalla sovversione dell'ordine costituito. Bunuel applica idee e sensibilità traendole dai sogni e dalla poesia fino ad applicarli alla realtà, per questo verrà esiliato. Continuerà a percorrere le orme del surrealismo (giraffa animale per eccellenza presente anche nel film).

11. Scarface lo sfregiato -1932- di Howard Hawks:

Il passaggio di Hawks alla

regia viene inizialmente ostacolato a causa della sua bravura, Thalbergnon vuole "rinunciare" ad un collaboratore fondamentale come lui all'interno della catena industriale.

La sceneggiatura di Scarface viene scritta da Hecht in undici giorni. I suoi film sono tutti collocabili all'interno dei film di genere (commedia, western, film bellico, avventura, noir, gangster movie, horror fantastico e colossal storico-mitologico).

La vicenda del film è ispirata ad un romanzo di Trail, ci sono riferimenti di cronaca che usano come modello la figura di Al Capone. Gli attori vengono "presi" da teatri (Osgood Perkins). C'è un'accezione espressionista (Murnau). La croce è l'elemento simbolico che ha segnato il volto dello spregiato.

12. Freaks -1932- di Tod Browning:

All'inizio degli anni Trenta Browning è uno dei registi più affermati ad Hollywood, approda al cinema dagli anni Dieci sotto Griffith, negli anni

Venti realizza film personali e disturbanti (Dracula,1931). Lavora con la MGM. Freaks viene tratto da un racconto breve di Robbins e si prospetta come un film capace di fare concorrenza all'horror di Paramount e Universal. È ambientato in un circo e ci sono fenomeni da baraccone come nani e gemelli siamesi (sorelle Hilton). Il film non ha successo a causa del suo effetto disturbante ma contribuirà all'affermazione del codice Hays. Verrà proiettato al festival di Cannes nel 1962. L'obiettivo del regista era quello di normalizzare l'anormale. Nasce come un film di genere ma si rivela essere assolutamente incatalogabile.

13. King Kong -1933- di Merian Cooper e Ernest Schoedsack: È il film che contribuisce a risollevare le sorti della RKO, forgia la star hollywoodiana Cynthia Erb, il film riutilizza materiali già girati, nasce sotto la guida di Selznick che impone nel 1931 una riduzione dei costi e introduce il sistema produttivo basato

sull'unità di produzione. Ci sono variaspetti che legano cinema e società: questi
Dettagli
A.A. 2021-2022
13 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher elistratocaster di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Istituzioni e storia del cinema e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof Pesce Sara.