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LA FUNZIONE DI TRASMISSIONE DELLA POLITICA MONETARIA.

La politica monetaria.

L'attività di erogazione del credito e di produzione di moneta bancaria svolta dalle banche concorre alla

determinazione del volume complessivo dei finanziamenti all'economia e della quantità totale dei mezzi di

pagamento. Esse si interpongono tra l'azione della banca centrale e le decisioni di spesa degli agenti economici,

influenzando i volumi ed i tassi d'interesse del credito della moneta. Dunque per politica monetaria s'intende

l'insieme di azioni intraprese dalla Banca Centrale volte ad orientare la moneta, il credito e la finanza. Il sistema

finanziario (mercati, intermediari, strumenti finanziari e meccanismi operativi) è la cinghia degli impulsi della

politica monetaria. Le funzioni della politica monetaria sono differenti a seconda che si tratti:

1. Banca centrale Europea.

Definisce la politica monetaria.

• Emette moneta legale.

• Interviene nel mercato dei cambi.

• Prestatore (alle banche) in ultima istanza.

• Vigilanza su banche significative.

2. Banche centrali Nazionali (SEBC) (28) e le Banche dell'Eurosistema (applicano la politica monetaria della

BCE)(11)

Concorrono ad alcune decisioni di politica monetaria, Paesi UME.

• Vigilanza sui sistemi bancari nazionali.

La Banca Centrale è un'autorità indipendente e autonoma dalle autorità di Governo e dal Tesoro dello Stato.

Autonomia che si concretizza nel divieto di finanziare i disavanzi della PA mediante meccanismi automatici. Si

distingue dalle Banche commerciali in quanto non intrattiene rapporti con soggetti privati, ma solo con le banche e

con il Tesoro.

Obiettivi e strumenti di politica monetaria.

Obiettivi finali. Sviluppo e crescita del reddito, occupazione, equilibrio dei conti con l'estero e la stabilità

• dei prezzi. Gli obiettivi finali possono risultare tra loro complementari, talora però il raggiungimento di

uno esclude il raggiungimento di un altro. Sono molto difficili da raggiungere tutti insieme. L'obiettivo

finale principale è la stabilità dei prezzi. L'azione della politica monetaria non è in grado di agire

direttamente sugli obiettivi finali, ma solo indirettamente attraverso interventi su variabili di natura

monetaria e finanziaria. Gli obiettivi finali coincidono con quelli di Politica Economica, di Politica dei

Redditi e di Politica di Bilancio.

Obiettivi intermedi. Sono quelli in grado di influenzare in modo stabile e sistematico gli obiettivi finali.

• Sono rappresentati da aggregati monetari e creditizi (quantità di moneta, credito bancario, credito totale

interno, attività finanziarie complessive) e la curva dei tassi d'interesse.

Obiettivi operativi. Sono direttamente influenzabili dagli strumenti e costituiti da variabili che le

• Autorità Monetarie possono osservare in via più diretta e tempestiva degli obiettivi intermedi. Sono

rappresentati dai tassi di mercato monetario e base monetaria delle banche. Sono dunque molto reattivi

all'attività della BCE.

Strumenti. Variabili controllate direttamente dalle Autorità Monetarie e manovrabili con tempestività.

• Essi sono di natura amministrativa (controllo diretto) e di natura negoziale (controllo indiretto) quali i

tassi ufficiali, riserve obbligatorie e le operazioni di mercato aperto.

Gli aggregati monetari che misurano l'offerta di moneta sono suddivisi in:

M1 il quale comprende il circolante e i depositi in c/c

• M2 comprende M1, depositi con scadenza fino a 2 anni e depositi prelevabili con preavviso fino a 3 mesi

• M3 comprende M2, pronti contro termine, quote di fondi comuni monetari, titoli del mercato monetario,

• obbligazioni con scadenza fino a 2 anni.

L'obiettivo primario dell'Eurosistema è la stabilità dei prezzi i cui benefici sono:

Rende più facile cogliere le variazioni dei prezzi relativi, perciò imprese e consumatori possono assumere

• decisioni più corrette sui consumi e investimenti favorendo una più efficiente allocazione delle risorse

(aumenta il potenziale produttivo dell'economia)

Gli investitori non domanderanno un “premio per il rischio d'inflazione” per compensare i rischi associati

• alla detenzione di attività nominali a lungo termine (aumenta l'efficienza allocativa del mercato dei

capitali) .

Evita la redistribuzione significativa e arbitraria della ricchezza e del reddito che si verifica nei contesti

• inflazionistici e deflazionistici (aumenta la coesione e la stabilità sociale) .

Stabilità dei prezzi per l'Eurosistema.

Nell'ottobre del 1998 il Consiglio Direttivo afferma: “La stabilità dei prezzi è definita come un aumento sui 12

mesi dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IAPC) per l'area dell'Euro inferiore al 2%. La stabilità dei

prezzi deve essere mantenuta su un orizzonte di medio termine”. Successivamente il Consiglio Direttivo si prefigge

di mantenere il tasso d'inflazione su livelli inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo. Se i prezzi scendono:

deflazione.

(Vedi schema sul quaderno) .

Mercato monetario.

È il mercato dei fondi a breve termine, negoziati con finalità di gestire la liquidità (scarsa o in eccedenza). Su

questo mercato vi si negoziano strumenti che come i BOT:

presentano un ridotto rischio d'insolvenza

• hanno una scadenza massima pari ad 1 anno

• negoziati per importi unitari elevati.

Inoltre è costituito dal mercato interbancario dei depositi e dal mercato dei titoli a breve.

Mercato interbancario dei depositi.

È rappresentato da scambi di fondi a breve senza garanzia (non è garantito da titoli ma solo dal nome della

controparte) tra intermediari finanziari. Le caratteristiche di questo mercato sono:

mercato all'ingrosso

• mercato over the counter non regolamentato – elevata personalizzazione degli scambi)

• scambi telematici o telefonici

• market makers con quotazioni non vincolanti (quote driven) (es. 0,02% – 0,04%), rappresenta il prezzo del

• denaro

strumenti: depositi a vista o a scadenza determinata (overnight)

• derivati: IRS, OIS, Futures, FRA

• E­MID unico mercato interbancario dei depositi in Europa e USA. È stato creato nel 1990 e privatizzato

• nel 1999. Ad oggi le valute negoziate sono su questo mercato sono: £, $ e l'Euro con importi non inferiori

a 1,5 milioni. È accessibile a banche e imprese d'investimento nazionali, comunitarie ed extracomunitarie

dal 2009 è presente sulla piattaforma anche MIC (mercato interbancario collateralizzato) cioè garantito,

• con l'obiettivo di ridurre il rischio di liquidità della controparte.

Pronti contro termine.

Banca A vende 50 milioni di titoli obbligazionari a 99 alla Banca B (49 milioni e 500)

Al termine dell'operazione la Banca A riacquista i titoli obbligazionari a 50 milioni.

A pronti abbiamo la vendita, mentre a termine abbiamo il riacquisto di questi titoli da parte della banca A al

prezzo 100. Pronti contro termine è dunque un accordo col quale un soggetto vende una certa quantità di titoli con

l'impegno di riacquistarli ad un prezzo e ad una data futura prestabiliti. È un prestito equivalente ai depositi

interbancari a breve ma con garanzia rappresentata dai titoli. Breve scadenza (1­14 giorni con tagli da 25 milioni

di euro oppure 1­3 mesi con tagli da 10 milioni di euro). Il rendimento viene calcolato come gli zero coupon.

MERCATO INTERBANCARIO DEI DEPOSITI.

Indicatori di mercato.

EONIA (European overnight index overage) tasso di riferimento nelle operazioni a brevissima scadenza

• svolte sul mercato interbancario europeo. Calcolato dalla BCE come media ponderata dei tassi overnight

di 57 grandi banche europee.

EURIBOR. Rappresenta la media dei tassi lettera (prestiti) comunicati da 57 banche per depositi

• interbancari con scadenze. Esprime condizioni ipotetiche.

LIBOR. È il costo della raccolta sulla piazza londinese. Quotato su 7 valute e 15 scadenze.

Stato patrimoniale della Banca Centrale.

Attività. Passività.

Titoli di Stato. Moneta in circolazione.

• •

Riserve auree. Riserve bancarie (obbligatorie o libere)

• •

Crediti concessi alle banche commerciali

• (rifinanziamenti)

Base monetaria = passività della BC + moneta metallica

Politica monetaria.

Consiste nella capacità della BC di regolare la quantità di base monetaria in circolazione. Il monopolio dell'offerta

di base monetaria consente di controllare il livello delle riserve bancarie e le condizioni del mercato monetario

conseguentemente influenzare il livello e l'andamento dei tassi d'interesse a breve. Dunque si crea un mercato delle

riserve di liquidità delle banche in cui l'offerta è controllata dalla BCE e la domanda riflette il fabbisogno di

mezzo di pagamento dell'economia (ROB) a sua volta regolamentati dalla BCE.

Strumenti convenzionali.

I principali strumenti propri delle banche centrali sono:

Operazioni di mercato aperto o OMA (sia sul mercato interno che su quello esterno)con relativa

• determinazione del tasso ufficiale di riferimento.

Operazioni di rifinanziamento marginale (su iniziativa delle controparti).

• Fissazione del coefficiente di riserva obbligatoria.

Strumenti di politica monetaria.

Operazioni di mercato aperto le quali svolgono un ruolo fondamentale, ai fini del controllo dei tassi

• d'interesse, della determinazione delle condizioni di liquidità sul mercato e dell'indicazione

dell'orientamento della politica monetaria medesima. Tali operazioni sono svolte su iniziativa della BCE.

Operazioni di rifinanziamento principali (pronti contro termine settimanali, aste competitive a tasso

◦ fisso o variabile con un minimo).

Operazioni di rifinanziamento a più lungo termine (pronti contro termine con frequenza mensile e

◦ scadenza a 3 mesi).

Operazioni di regolazione puntuale (fine tuning) possono essere effettuate con una frequenza

◦ prestabilita e mirano sia a regolare la liquidità del mercato, sia a controllare l'evoluzione dei tassi

d'interesse, principalmente per ridurre gli effetti che questi ultimi subiscono a causa di fluttuazioni

impreviste della liquidità.

Operazioni strutturali.

Operazioni attivabili su iniziativa delle controparti (immettono/assorbono liquidità overnight).

• Operazioni di rifinanziamento marginale.

◦ Operazioni di deposito overnight.

Riserva obbligatoria (è un altro strumento utilizzato dalla BCE). Deposito presso BCE pari all'1% dei

• depositi e certificati di debito e

Dettagli
A.A. 2016-2017
23 pagine
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/11 Economia degli intermediari finanziari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gastaldomonica1996 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia degli intermediari finanziari e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Pia Patrizia.