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Giurisdizione penale
Supposti del processo penale: oppure un soggetto venga accusato di aver commesso un
reato, ricorre la giurisdizione penale quando si giudica una persona accusata di un reato,
ovvero quando non colpisce solo un determinato soggetto ma anche l'intera collettività
parti nel processo penale: l'accusa è rappresentato dal pubblico ministero virgola che
agisce in nome dello Stato e chiede, a carico dell’imputato, cioè la persona accusata, la pena
che ritiene più idonea ; La vittima del reato si possono costituire parte civile per ottenere il
risarcimento dei danni economici e morali
organizzazione giustizia penale: i giudici sono organizzati in:
Primo grado
Giudice di pace: competenza per reati minori, è un giudice onorario nominato tra i
laureati in giurisprudenza con più di 50 anni
Tribunale: tre giudici opera attraverso uno solo di essi per i reati di minore gravità
(composizione monocratica, opera in composizione plenario o collegiale per le cause di
media gravità ; nei capoluoghi di regione ha una sezione specializzata, il tribunale per i
minorenni competente per processi penali per i giovani tra 14 e 18 anni
Corte d'assisi: due magistrati e da sei giudici popolari, cittadini scelti da un sorteggio
virgola e competente per i processi di maggiore gravità
Secondo grado
Tribunale: cause decise dal giudice di pace
Corte d'appello: cause decise dal tribunale
Corte d'assisi d'appello: cause decise in corte d'assisi
Terzo grado
Corte di Cassazione
prima fase del processo penale, le indagini preliminari: il processo penale inizia con la
fase delle indagini preliminari, in cui operano due organi della magistratura, ovvero il pubblico
ministero (PM) e il giudice per le indagini preliminari (GIP)
notizia di reato: le indagini si aprono con la notizia di reato che si ottiene tramite la
denuncia che viene presentata agli uffici delle forze dell'ordine, ovvero questure, stazioni dei
carabinieri, commissariati di pubblica sicurezza; è facoltativa , ma obbligatorio in alcuni casi:
se si viene a conoscenza di un reato per cui è previsto l' ergastolo , se ci si accorge di aver
ricevuto denaro falso, se si riceve denaro sospetto oh si acquistano oggetti di dubbia origine,
se si viene a conoscenza di depositi di esplosivi o si ritrova un esplosivo, se si subisce un furto
, smarrisce un'arma ho un esplosivo, se rappresentanti sportivi hanno notizie di imbrogli, se a
costa Tare la presunta commissione di un reato è un pubblico ufficiale: coloro che svolgono
una pubblica funzione legislativa, giudiziaria o amministrativa
la notizia di reato viene registrata nel registro delle notizie di reato, tenuta dall’ufficio del PM;
si procede poi all' iscrizione delle persone in cui vengono effettuate le indagini senza che
siano ancora formulate precise accuse di reato a loro carico
ruolo del pubblico ministero: il PM ha il compito di dirigere le indagini e acquisire gli
elementi di prova idonei per formulare un’imputazione a carico dell’indagato; la facoltà di
ricercare prove spetta a tutte le parti
compiti del giudice per le indagini preliminare: il GIP deve controllare la legittimità e la
correttezza dell’azione penale condotta dal PM e deve disporre eventuali provvedimenti
restrittivi della libertà se necessari; l’arresto è disposto in caso di pericolosità dell’individuo,
rischio di fuga o di inquinamento delle prove
per i casi meno gravi possono essere disposti gli arresti domiciliari o la libertà vigilata;
l’imputato arrestato può impugnare il provvedimento se lo ritiene arbitrario, presso il Tribunale
del riesame
chiusura della fase istruttoria: si deve concludere entro 6 mesi dall’iscrizione nel registro
delle notizie di reato o entro un anno nel caso di criminalità organizzata; il PM deve presentare
i risultati al GIP e può richiedere l’archiviazione del caso (inesistenza presupposti per azione
penale) o il rinvio a giudizio (con formulazione dei capi di imputazioni)
udienza preliminare (non pubblico): dopo le indagini si attua l’udienza preliminare in cui il
GUP (giudice dell’udienza preliminare) ascolta le argomentazioni del PM e quelle della difesa
per valutare se cin sono elementi sufficienti per lo svolgimento del processo; al termine può
emanare una sentenza di non luogo a procedere oppure decreta la citazione in giudizio
dell’imputato
il dibattimento e la sentenza: il dibattimento (in pubblico e in forma orale) una fase
centrale del processo , il giudice competente nel giudizio non deve conoscere nulla degli atti
di indagine del procedimento a garanzia della sua imparzialità); si apre con la verifica della
regolare costituzione in giudizio delle parti (PM, difesa e parti offese) e dopo si procede alla
formazione del fascicolo del dibattimento delle prove, al termine dell’assunzione delle prove
nei party espongono le loro conclusioni formulano specifiche richieste
dopo il giudice si ritira per predisporre la sentenza che potrà essere di proscioglimento o di
condanna, il proscioglimento può essere pronunciato con diverse formule:
perché il fatto non sussiste
perché l'imputato non ha commesso il fatto
perché il fatto non è previsto dalla legge come reato
Perché reato è stato commesso da persona non imputabile
la sentenza si compone di due parti:
il dispositivo: sono indicati gli elementi della decisione
la motivazione: indica sinteticamente i motivi per cui si è presa quella decisione
il principio del giusto processo: sport 111, si basa sul contraddittorio tra le parti in
condizioni di parità pulita del giudice e sulla ragionevole durata del processo; questo istituto
prevede inoltre che la persona accusata di un reato devo essere informata riservatamente nel
più breve possibile riguardo la natura e motivi dell'accusa, che possa disporre del tempo e
delle condizioni per preparare la difesa virgola che possa acquisire ogni mezzo di prova a suo
favore e che possa essere assistita da un interprete se non comprende o non parla la lingua
impiegata nel processo
Indipendenza dei magistrati e la loro responsabilità civile
Principio di indipendenza della magistratura: 104, la magistratura costituisce un ordine
autonomo e indipendente da ogni altro potere, è un principio in base al quale giudici vengono
sottratti alle possibili pressioni degli altri organi pubblici virgola in particolare dal governo, si
ricollega alla disposizione dell'articolo 101 in cui si afferma che giudici sono soggetti soltanto
alla legge
il principio dell’indipendenza della magistratura consente la realizzazione di processi
contro personaggi potenti, attualmente ai giudici vengono rivolte molte contestazioni per le
loro intrusioni considerate eccessive arbitrarie nella vita altrui e vi sono proposti per limitarne
l'indipendenza
Csm: organo di autogoverno della magistratura, tutela l' autonomia dei magistrati
composizione del Csm: composto da 27 membri lo presiede il presidente della Repubblica e
ne fanno sempre parte il primo presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione,
gli altri 24 vengono eletti in parte (8) Dal Parlamento in seduta comune i rimanenti da tutti i
magistrati; i membri elettivi restano in carica quattro anni e non sono immediatamente
rieleggibili , è sancita l' incompatibilità della loro carica con quella di membro del Parlamento,
del governo, della Corte costituzionale, di un consiglio regionale, provinciale o comunale
funzioni del Csm: si occupa di ciò che riguarda i giudici:
provvede alla loro assunzione tramite concorsi, di cui nomina le commissioni
assegna i giudici ai vari uffici e nomina i responsabili degli uffici giudiziari
dispone i trasferimenti le promozioni
addotte eventuali sanzioni disciplinari
le decisioni assunte dal Csm corrispondono ad atti amministrativi se riguardano lo stato
giuridico dei magistrati, ad atti giurisdizionali se si riferiscono a sanzioni disciplinari; nel
primo caso possono essere impugnabili presso gli organi della giustizia amministrativa, nel
secondo presso la Corte di Cassazione
Ruolo del ministro della Giustizia: art 110, provvede a tutto quanto è necessario per il
corretto funzionamento degli uffici giudiziari, non ha alcun potere Di intervento diretto nei
confronti dei magistrati e deve limitarsi a una funzione di tipo organizzativo; ha il potere di
promuovere d'ufficio un'azione disciplinare verso un magistrato (art 107) anche se lo
svolgimento della procedura disciplinare e la decisione finale competono al CSM
responsabilità civile dei magistrati: se un giudice sbaglia nell emanare una sentenza e
provoca danni a un cittadino incorre in responsabilità civile se ha agito con dolo, colpa grave o
diniego di giustizia
dolo: viene realizzato un atto con l’intenzione di danneggiare uno più soggetti determinati
colpa grave: comportamento di grave negligenza, come affermare un fatto inesistente, la
negazione di un fatto esistente, la violazione della legge del diritto comunitario o il
travisamento delle prove
Diniego di giustizia: se i giudici rifiutano arbitrariamente di compiere un atto giudiziario
legalmente dovuto, contrassegna situazioni in cui un soggetto viene negato il diritto a
qualcosa di importante che gli spetta
la responsabilità civile si estende a tutti i magistrati a tutti coloro che partecipano
all'esercizio della funzione giudiziaria , per questo motivo coloro che non sono d'accordo
sull’emanazione di una determinata sentenza hanno il diritto di fare verbalizzare il proprio
dissenso; la persona ingiustamente danneggiata può utilizzare rimedi consentiti dalla legge
contro il provvedimento ritenuto dannoso virgola in particolare può essere presentato ricorso
contro lo stato , nella persona del presidente dei ministri
In caso di sentenza favorevole al ricorrente, lo stato procederà al risarcimento dei danni e
dovrà poi rivalersi, entro due anni dalla sentenza, nei confronti del giudice mediante un'azione
di rivalsa , per un importo monetario massimo pari alla metà dello stipendio annuale del
magistrato virgola che sale allo stipendio intero in caso di dolo
Ruolo e funzionamento della corte costituzionale (2)
Rapporto tra costituzione legge ordinaria: la costituzione è la fonte più importante del
diritto italiano ed è rigida, per poterlo modificare il Parlamento deve ricorrere all' approvazione
di legge di revisione costituzionale (art 138) che richiedono il consenso di un'ampia
maggioranza parlamentare
in base alla gerarchia delle fonti del diritto, le leggi ordinarie emanate dal Parlamento e poi
alle sostanziali emanate dal governo non possono