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ACQUISTO DA TERZE ECONOMIE - VALUTAZIONE AL COSTO DI ACQUISTO:
PREZZO DI ACQUISTO (più eventuale IVA se indetraibile)
+ ONERI ACCESSORI DIRETTI d'acquisto - di montaggio e collaudo
- Sconti commerciali e abbuoni
= COSTO DI ACQUISTO
Al costo di acquisto si possono aggiungere a determinate condizioni eventuali oneri finanziari su capitale di prestito. Il valore del cespite inclusivo degli interessi capitalizzati non può superare il valore recuperabile tramite l'uso.
CONDIZIONI DI CAPITALIZZAZIONE DEGLI ONERI FINANZIARI
- finanziamento specifico oppure quota attribuibile all'immobilizzazione di finanziamento generico.
- finanziamento realmente utilizzato.
- periodo di capitalizzazione intercorre da esborso (al fornitore cespite) a cespite pronto per l'uso (tempo che intercorre deve essere significativo e non pochi giorni).
- tasso da utilizzare il minore fra il tasso sostenuto e il tasso di interesse per prestiti a m/l termine.
- nei limiti della
recuperabilità tramite l’uso. Esempio: Si considerino i seguenti dati:
- 31 dicembre X-1 erogazione finanziamento di € 40.000 durata di 24 mesi al tasso annuo del 6% (allineato al mercato); interessi annui posticipati.
- 1 marzo X: data stipula contratto d’acquisto relativo ad un impianto del costo di €100.000
- 1 marzo X: versamento anticipo a fornitore pari a € 30.000.
- 1 settembre X: consegna, installazione e collaudo (pronto per l’uso).
- 1 novembre X: ricevimento fattura e versamento saldo al fornitore.
Qual è l’importo degli interessi eventualmente capitalizzabili relativi all’investimento fatto? 19
Gli interessi vanno calcolati sull’importo pagato, si deve considerare il tasso di interesse effettivamente sostenuto, la durata del finanziamento va compresa tra la data del pagamento (1 marzo) e la data di collaudo (1 settembre) – cioè la data in cui il bene è pronto all’uso - OVVERO: 30.000 x
6% /12 x 6 mesi = 900.
La valutazione iniziale
COSTRUZIONE IN ECONOMIA
VALUTAZIONE AL COSTO DI PRODUZIONE:
COSTI DIRETTI INDUSTRIALI+QUOTA COSTI GENERALI DI PRODUZIONE=COSTO DI PRODUZIONE
Se i cespiti sono disponibili sul mercato la valutazione si effettua al minore tra costo e prezzo di mercato. Al costo di produzione si possono aggiungere, a determinate condizioni, eventuali oneri finanziari su capitale di prestito. Il valore del cespite inclusivo degli interessi capitalizzati non può superare il valore recuperabile tramite l'uso.
Esempio
Un'impresa costruisce un impianto destinato alla produzione, non disponibile sul mercato, sostenendo i seguenti costi: materiali utilizzati € 70.000, manodopera diretta € 30.000, progettazione € 5.000, quota spese generali di produzione € 15.000, spese di amministrazione e generali € 3.000.
Valutazione iniziale dell'impianto:
- C. materiali € 70.000
- C. manodopera dir. € 30.000
- C. progettazione €
5.000Totale costi diretti € 105.000- C. gen. di produzione € 15.000Totale costi di produzione € 120.000Tenuto conto che il valore così determinato è recuperabile tramite l’uso, il cespite è iscritto abilancio per € 120.000.Le spese generali e di amministrazione non rientrano fra i costi di produzione ai finidella determinazione del valore di iscrizione del cespite. 20
IL LEASING
Il leasing è un contratto per mezzo del quale il concedente (locatore o lessor) concede adun utilizzatore (locatario o lessee) l’uso di un bene per un periodo di tempo stabilito, afronte del pagamento di un corrispettivo periodico (canone).Possono essere oggetto del contratto di leasing beni materiali (mobili e immobili) oimmateriali (ad es.software).Esistono due tipologie di contratti di leasing:
- LEASING OPERATIVO (operating lease).
- LEASING FINANZIARIO (capital lease).
IL LEASING OPERATIVO
Il contratto di leasing operativo è stipulato
direttamente dall'impresa utilizzatrice con il titolare del bene che si vuole acquisire; il locatore ne cede l'uso per un periodo di tempo al conduttore dietro il corrispettivo di un canone di affitto (nella sostanza è assimilabile ad una locazione). Al termine della locazione, l'impresa può riscattare il bene pagando un valore di riscatto (caso poco frequente). Periodo di locazione CANONI DI LEASING comprensivi di servizi accessori relativi al bene → CONTO ECONOMICO (costi per godimento beni di terzi): secondo il principio di competenza. NOTA INTEGRATIVA indicare l'impegno complessivo per canoni dovuti (ed eventuale prezzo di riscatto) Al termine della locazione Valore di riscatto → STATO PATRIMONIALE (attivo): da ammortizzare con riferimento alla vita utile residua del bene. 21 IL LEASING FINANZIARIO Il contratto di leasing finanziario è stipulato dall'impresa utilizzatrice con una società di leasing che, su scelta e indicazionedella stessa impresa, acquista il bene, o lo fa costruire, e lo concede in locazione. In genere, il contratto di leasing finanziario si conclude con il riscatto del bene da parte dell'impresa dietro versamento di un prezzo prestabilito. Con il leasing finanziario, in genere, si trasferiscono di fatto tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene al locatario. Il leasing finanziario: - forma (locazione): - C.E.: canoni -> contabilmente non figura il valore del cespite (metodo patrimoniale). - sostanza (acquisto di immobilizzazioni finanziato da prestito): - ATTIVO: valore cespite. - PASSIVO: debito di finanziamento. - C.E.: oneri finanziari + quote ammortamento cespite -> Contabilmente figura il valore del cespite (metodo finanziario). Esempio di metodo finanziario 22 Rilevazioni contabili In Italia, per motivazioni civilistiche e fiscali secondo le quali la proprietà rimane in capo al concedente, il leasing finanziario si rappresenta.contabilmente in modo analogo aquello operativo. La nota integrativa (art. 2427, n. 22 - I contratti di leasing), per il principio della prevalenza degli aspetti sostanziali su quelli formali, deve contenere: - indicazione delle operazioni di locazione finanziaria che comportano il trasferimento al locatario della parte prevalente dei rischi e dei benefici inerenti ai beni che ne costituiscono oggetto. - un prospetto dal quale risulti il valore attuale delle rate di canone non scadute determinato utilizzando tassi d’interesse, per ogni singolo contratto, pari all’onere finanziario effettivo attribuibile ai contratti stessi e riferibile all’esercizio. - l’ammontare complessivo al quale i beni oggetto di locazione sarebbero stati iscritti alla data di chiusura dell’esercizio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni, con separata indicazione di ammortamenti, rettifiche e riprese di valore che sarebbero stati inerenti all’esercizio. I contributi in contoimpianto DEFINIZIONE → sono le somme erogate dallo Stato o da altri enti pubblici su investimenti fatti dall'impresa per l'acquisto, la riattivazione o l'ampliamento di immobilizzazioni materiali ammortizzabili. MOMENTO DI RILEVAZIONE → il momento della loro iscrizione in bilancio è quello in cui l'impresa riceve comunicazione scritta della delibera formale di erogazione del contributo da parte dell'ente pubblico. CONTABILIZZAZIONE La contabilizzazione può avvenire in uno dei seguenti modi alternativi: - A diretta deduzione del valore dei beni strumentali a cui si riferiscono. - Attribuiti per quote agli esercizi di vita utile dei beni attraverso la rilevazione di risconti passivi. RIFLESSI IN BILANCIO Esempio: - Costo di acquisto dell'impianto: 60 - Contributo ricevuto: 20 - Vita utile: 5 anni Contributo portato a diretta deduzione del valore del cespite Contributo attribuito per quote agli esercizi di vita utile del cespiteCespite attraverso la rilevazione di risconti passivi 24
I costi successivi all'acquisizione
Le spese di manutenzione
Nel corso della vita utile delle immobilizzazioni, possono essere sostenuti dei costi per interventi diretti a mantenere i cespiti in buono stato di funzionamento o a migliorarne la funzione produttiva. Si può distinguere fra:
- MANUTENZIONI ORDINARIE: si effettuano per mantenere l'efficienza produttiva dell'immobilizzazione. I costi relativi costituiscono componenti di reddito dell'esercizio.
- MANUTENZIONI STRAORDINARIE: riguardano ampliamenti, ammodernamenti e miglioramenti finalizzati ad incrementare la funzionalità dei cespiti o la loro vita utile. Tali costi vengono capitalizzati (aumenta il valore del cespite).
L'ammortamento delle immobilizzazioni materiali
L'AMMORTAMENTO è il procedimento con cui si ripartisce in modo sistematico il valore di un'immobilizzazione tra gli esercizi della sua vita utile al fine di esprimere,
Con le quote che si determinano, il concorso del bene alla produzione economica dei singoli esercizi. Tutte le immobilizzazioni materiali sono assoggettate ad ammortamento tranne quelle di durata illimitata. L'ammortamento deve avere inizio nel momento in cui l'immobilizzazione è disponibile ed è pronta per l'uso. I beni devono essere ammortizzati anche se temporaneamente non utilizzati. La quota di ammortamento determinata in tali condizioni non riflette più i volumi d'impiego dei cespiti nei processi svolti, ma esprime la perdita di funzionalità del bene, indipendentemente dalla sua utilizzazione.
IL PIANO DI AMMORTAMENTO
Le quote di ammortamento si calcolano secondo un "piano" che richiede la conoscenza dei seguenti elementi:
- Il valore da ammortizzare.
- La vita utile del cespite.
- Il criterio di ripartizione del valore da ammortizzare fra gli esercizi di vita utile.
CRITERI DI AMMORTAMENTO
METODO A QUOTE COSTANTI:
Ipotesi-finzione: l'immobilizzazione viene utilizzata nella stessa misura ogni anno della sua vita utile.
La quota di ammortamento si determina dividendo il valore da ammortizzare per il numero di esercizi della sua vita utile.
METODO A QUOTE DECRESCENTI:
Ipotesi-finzione: l'impresa utilizza maggiormente l'immobilizzazione nei primi anni di vita utile quando il suo rendimento è più elevato.
La quota di ammortamento si determina ricorrendo a formule matematiche.
METODO FUNZIONALE A QUOTE VARIABILI
Ipotesi-finzione: il volume d'impiego dell'immobilizzazione è espresso da determinate quantità quali:
- Volumi di produzione
- Ore macchina
- Quantità