CAUSA
è il risultato economico-giuridico che le parti vogliono raggiungere con il contratto, quindi è
lo scopo per cui si fa il contratto.
La causa deve essere lecita, quindi non deve essere contraria alla legge e deve essere
meritevole di tutela (giusta e utile dall’ordinamento) altrimenti il contratto è nullo.
I contratti possono essere:
-Tipici: contratti previsti dalla legge, quindi l’operazione economica è tipizzata quindi è
stabilita dalla legge
-Atipici: contratti che non sono previsti dalla legge, ma sono validi se hanno uno scopo
lecito e meritevole di tutela— operazione economica non è tipizzata
-Misti: contratti che uniscono elementi di più contratti tipici insieme, per capire quali
regole usare ci sono 2 modi.
1)Teoria della prevalenza: si guarda l’elemento più importante e si applicano le regole
di quel contratto
2)Teoria della combinazione, si usano le regole di entrambi i contratti ma solo per le
parti che riguardano quel contratto
ad esempio se un contratto contiene più parti diverse, vendita+appalto, si applicano le
regole della vendita per la parte della vendita e le regole dell’appalto per la parte
dell’appalto.
Negozio astratto
è un atto giuridico che produce i suoi effetti indipendentemente dalla causa, cioè significa
che funziona anche senza indicare la causa.
Un esempio è la cambiale, chi firma si obbliga a pagare una somma di denaro, anche se non
è indicato il motivo per cui lo fa.--- funziona lo stesso anche senza causa
Quindi si parla di astrazione.
Che può essere:
-Sostanziale: quando la causa non serve proprio, come nella cambiale
-Processuale in questo caso la causa esiste, ma non va dimostrata subito a meno che l’altra
parte non la contesti
Motivi
sono le finalità individuali che le parti vogliono raggiungere quando fanno il contratto.
Cioè sono le ragioni personali che spingono una persona a fare un contratto.
Sono un interesse soggettivato perché dipendono dal soggetto, quindi cambiano da persona
a persona e non si trovano nel contratto e non servono per la validità del contratto.
In generale, i motivi non contano per la legge quindi sono giuridicamente irrilevanti, ma
possono diventare importanti se sono inseriti nel contratto come condizione, (ad esempio ti
regalo la casa solo se ti laurei entro luglio, quindi se la condizione non si verifica il contratto
non produce effetti).
Oppure quando il motivo è illecito (contro la legge) e comune/conosciuto da entrambe le
parti, quindi il contratto è nullo.
OGGETTO
L’oggetto è il contenuto del contratto, quindi è quello che le parti si sono accordate di fare o
dare.
L’oggetto deve essere possibile sia dal punto di vista fisico che giuridico Cioè deve essere
realizzabile nella realtà e non vietato dalla legge.
-Lecito: l’oggetto non deve essere contrario alla legge, al buon costume e all’ordine
pubblico -Determinato quando è già stabilito nel contratto o determinabile, quindi ci
devono essere gli elementi per poterlo individuare e se manca uno di questi requisiti il
contratto è nullo.
FORMA
è il modo con cui si manifesta la volontà delle parti nel contratto, quindi è il modo con cui le
parti esprimono il loro consenso a concludere il contratto.
In generale la legge lascia alle parti la libertà di scegliere la forma che preferiscono
(scritta,orale ecc).
La forma diventa obbligatoria solo quando è prevista dalla legge, in questo caso se non
viene rispettata, il contratto può essere nullo.
La forma può essere:
-Espressa– quando la volontà viene dichiarata con parole o segni linguistici
-Tacita- quando la volontà si capisce attraverso i comportamenti concludenti
-Forma ad substantiam: è una forma obbligatoria che serve per la validità del contratto, se
non si rispetta il contratto è nullo e non produce i suoi effetti.
Ad esempio la donazione di un bene, deve essere fatta per iscritto davanti ad un notaio
altrimenti non vale
-Forma ad probationem: forma che serve per provare l’esistenza del contratto in giudizio. Se
manca, il contratto è comunque valido ma non si può provare facilmente.
ELEMENTI ACCIDENTALI
Gli elementi accidentali sono clausole facoltative che le parti possono inserire nel contratto
per modificare o regolare i suoi effetti.
Non sono obbligatori ma se vengono inseriti diventano vincolanti e devono essere rispettati,
sono la condizione, il termine e il modo.
Condizione
è una clausola che subordina/ collega gli effetti del contratto ad un evento futuro e incerto,
cioè un evento che non si è ancora verificato e che potrebbe non verificarsi mai.
A seconda dei casi, ci sono diversi tipi di condizione
-Condizione sospensiva: il contratto diventa efficace solo se l’evento accade/si verifica,
finché l’evento non si verifica, il contratto rimane sospeso
“ti compro il telefono se passi l’esame”
-risolutiva: il contratto vale da subito ma si scioglie se l’evento accade/si verifica
“ti affitto casa finché non la vendo”
In base a chi la decide, può essere:
-Volontaria: l’evento è scelto dalle parti, la condizione è scelta dalle parti
-legale: l’evento è previsto dalla legge
-Potestativa: condizione che dipende dalla volontà (seria) di una parte, ed è valida solo se ha
un motivo serio, ma non può essere arbitraria
-Meramente potestativa:è una condizione che dipende solo dalla volontà arbitraria di una
sola parte e rende nullo il contratto.
In un contratto condizionato, si possono distinguere 2 momenti
1) La pendenza della condizione
2) L’avveramento
La pendenza della condizione è il periodo in cui l’evento non si è ancora verificato.
In questo periodo il contratto esiste è concluso, ma è sospeso quindi non produce i suoi
effetti.
Le parti non possono pretendere l’esecuzione del contratto ma si trovano in una posizione di
aspettativa, cioè sono in attesa che l’evento si verifica e quindi che il contratto diventi
efficace.
Posso compiere atti conservativi, che servono a proteggere il bene, per evitare che venga
danneggiato o perso (ad esempio il sequestro del bene,), atti dispositivi cioè atti che
cambiano o trasferiscono un bene o un diritto.
Le parti devono comportarsi con buona fede, cioè in modo corretto e reale senza
danneggiarsi a vicenda.
Quando invece l’evento si verifica, si parla di avveramento della condizione. In questo caso
se la condizione era sospensiva il contratto inizia a produrre i suoi effetti, diventa efficace
invece se era risolutiva, il contratto perde la sua efficacia
L’avveramento ha effetto retroattivo (ex tunc), significa che gli effetti del contratto si
considerano prodotti già dal momento della conclusione.
TERMINE
è il momento in cui iniziano o finiscono gli effetti del contratto.
L’avvenimento è sempre certo ma non si quando si verificherà
Il termine serve per adattare gli effetti del contratto agli interessi delle parti, in base alla
durata del rapporto.
(non può essere usato negli atti legittimi come il matrimonio)
Ci sono diversi tipi di termine
-Termine di efficacia: indica è il momento in cui cominciano o finiscono gli effetti del
contratto
-Termine di perfezione: è il momento in cui il contratto si perfeziona, cioè si forma
-Termine di adempimento: è il momento in cui bisogna fare ciò che si è promesso
-termine potestativo:è un termine che dipende dalla volontà di una parte, che decide quando
far iniziare o finire gli effetti del contratto e se la decisione è arbitraria il contratto è nullo.
MODO
è una clausola facoltativa che può essere inserita solo nei contratti gratuiti, cioè quelli dove
una parte dà qualcosa senza ricevere nulla in cambio. (donazione) e impone al beneficiario
un obbligo che può essere: obbligo di fare, non fare o dare qualcosa all’altro.
Se nel contratto viene inserito un modo che è impossibile o illecito, cioè contrario alla legge,
il modo viene ignorato, ma se era l’unico motivo per cui è stato fatto il contratto allora il il
contratto può essere annullato.
CLAUSOLA PENALE
La clausola penale è disciplinata dall’articolo 1382 c.c..
è una clausola accessoria/facoltativa con cui le parti stabiliscono in anticipo la somma da
pagare in caso di inadempimento, cioè se una parte non rispetta l’accordo.
Serve a rafforzare l’impegno tra le parti, (perchè chi sa che dovrà pagare sarà più attento a
rispettare l’accordo) e non serve provare il danno poichè la somma da pagare è già stabilita
nel contratto.
Secondo l’art 1384 il giudice può ridurre la penale se è chiaramente troppo alta o se
l’obbligo è stato eseguito solo in parte, tenendo conto dell’interesse del creditore, cioè
guarda quanto era importante per il creditore ricevere quella cosa
CAPARRA
Può essere confirmatoria o penitenziale
-la caparra confirmatoria è una somma di denaro o beni fungibili che una parte consegna
all’altra quando si conclude il contratto, come garanzia dell’impegno preso.
Serve a confermare l’accordo e ha anche funzione risarcitoria.
In caso di adempimento, se il contratto viene rispettato la caparra si scala dal prezzo o viene
restituita
Invece in caso di inadempimento, chi ha dato la caparra la perde (può recedere o lasciarla
all’altra parte), chi l’ha ricevuta se non rispetta il contratto deve restituirla doppia
In questo modo, la caparra risarsisce subito chi ha subito il danno
-La caparra penitenziale, è una somma di denaro che si dà quando si firma il contratto, serve
come prezzo da pagare se una parte recede dal contratto.
In questo caso, chi recede perde la caparra o la deve restituire.
MULTA PENITENZIALE è una somma di denaro , stabilita nel contratto, che una parte
deve pagare se decide di recedere. è simile alla caparra ma non si dà subito, la somma non
viene versata in anticipo ma solo se una parte recede, quindi al momento del recesso.
L’INVALIDITA’ DEL CONTRATTO
Un contratto è valido se rispetta le regole della legge, quindi può produrre i suoi effetti
e invalido quando non è fatto nel modo giusto, cioè non rispetta le regole della legge e
quindi non può produrre i suoi effetti.
Quando un contratto non è valido, cioè non rispetta le regole della legge, si parl
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