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MODO DI COMPORRE PER LINEE - IL NEOPLASTICISMO

“La realtà che l’architettura può creare è lo spazio. Ed è a tal fine che valgono le nuove

possibilità costruttive e i loro materiali. Essi assumono senso per noi soltanto se li

gli spazi disegnati”

applichiamo per definire e delimitare chiaramente (Gerrit Thomas

Rietveld)

Il neoplasticismo, modo di definire lo spazio senza chiuderlo dentro una scatola ma con

l’abbiamo notato inizialmente nella casa in

una giustapposizione di linee e piani,

campagna in mattoni, sebbene in mattoni e la presenza del tema della matericità la

composizione di elementi associate alle lastre (solai) diviene comunque una composizione

l’architettura è unicamente spazio.

neoplastica. Secondo questo corrente

Lo spazio bidimensionale del quadro è diviso in piani/campi di colore, lavorando sulla

giustapposizione di questi campi e linee che collegano gli ambiti. A Questa corrente trova

fino alla scala dell’edificio, architettura.

espressione anche nel mondo del design

Composizione di una sedia fatta di piani e linee, come un telaio che lavora in un modo

artistico di giustapposizione degli elementi che si arrivano a toccare per tangenza che

dimostra ancora una volta il tema della leggerezza.

Colori primari in contrapposizione con le linee nere.

Alla corrente neoplastica con Gerrit Rietveld si associa il manifesto dell’architettura neoplastica:

Gerrit Thomas Rietveld, Casa Schroeder / Utrecht (1923-24)

Si trova in Olanda, nel pieno dibattito architettonico e formazione delle

correnti di avanguardia. È presente una tecnica costruttiva mista, con mattoni

acciaio, si ottiene un’immagine realizzata dalla giustapposizione di

e

elementi di piani che compongono le varie parti della costruzione che sono

anche differenziati per leggeri toni cromatici ed elementi lineari che

assumono cariche cromatiche differenti che ottengono solo alcuni una

funzione strutturale, gli infissi non risultano ritagli ma risultano mancanze,

elementi di vuoto campiti con la trasparenza del vetro e la cura del disegno

grafico a cui si giustappongono elementi verticali e orizzontali.

Definizione di uno spazio semplicissimo non rompendo totalmente la scatola

volumetrica ma perseguendo un obbiettivo che fa della forma e composizione di

pieni e vuoti l’elemento centrale del progetto, piuttosto che la visibilità della

struttura. Lavoro sulla forma che annulla il tema della verità costruttiva. Le linee

vengono rese autonome, piccole sporgenze identificano il solaio, gli elementi lineari

hanno funzione ma isolati rispetto agli spigoli della composizione.

Il progetto di colloca nella testata cieca di una serie di edifici.

La costruzione si basa su anche un confronto con il contesto.

Non si compone mai la scatola volumetrica, è possibile

identificare il perimetro dei singoli elementi, chiude l’angolo

ma non la scatola. Il principio costruttivo annulla la visibilità

costruttiva ma mostra il lavoro di superamento dello spazio

come conosciuto fino a questo punto.

scarti generano nell’insieme una visione dinamica, tutt’altro che statica, scatolare.

Gli

Vuole liberare l’architettura dall’ingombro delle pareti portanti e dalle restrizioni imposte dalle aperture fisse

dei muri. Requisiti che vengono proposti da questo manifesto:

elementare, semplificata all’estremo, ma non banale bensì totalmente innovativa

- Composizione

- Economica e funzionale

- Anti-monumentale, sono assenti assi di simmetria il tutto è dinamico e vitale

- Nega la chiusura della scatola volumetrica

- Anti-decorativa, nel colore

- Antigravitazionale, annulla il senso di radicamento al suolo, non possiamo leggere la sua natura

costruttiva non fa del principio della struttura sua immagine.

AREA FUNZIONALE

Piano terra è un’area di uso funzionale

tradizionale, al centro è presente un elemento

tecnologico ma anche l’elemento di collegamento

verticale.

AREA INFORMALE

Il piano superiore ha un assetto che risulta

composte da spazio. È un’area informale e che

può variare nella sua composizione, le pareti

sono spezzettate prevalentemente scorrevoli

composte a pannelli che possono essere aperti

nella configurazione di uno spazio aperto e che

può essere compartalizzato in più ambiti.

Il progettista delega agli utenti l’utilizzo dello

spazio, creando una pianta flessibile in maniera

istantanea.

Questa distinzione tra area funzionale e informale è possibile identificare la differenza tra spazi funzionali e

d’uso, un tema contemporaneo poiché ora sono frequenti gli ambiti informali che prevede degli usi

totalmente differenti in base a chi lo utilizza, permettendo una personalizzazione da parte dei residenti.

Questa condizione è ben diversa dalla funzione, poiché quest’ultima viene associata direttamente dal

progettista con un uso predeterminato, definiti per soddisfare una determinata funzione.

In questo modo il

progettista ha previsto

l’accessibilità e la

flessibilità dello spazio,

uno spazio che non è

assolutamente vuoto ma

malleabile a seconda

dell’utente

Gli elementi della costruzione, elementi

innovativi (limitati e contenuti) il lavoro è

svolto maggiormente sull’immagine e

involucro dell’edificio, la forma dona

l’identità al progetto.

- Muratura

- Solai di legno

- Copertura in travi di acciaio

Travi a T con l’inserimento di calcestruzzo.

-

Prospetto su strada: Grande elemento di pieno, con un

elemento lineare che divide il pieno dall’elemento di

vuoto caratterizzato dal terrazzo non limitato.

L’equivalenza figurativa dei prospetti ci permette di

percepire il tema di dimensione di costruzione

antigravitazionale, non riconosco un elemento di base

non ho un’identificazione di una cornice, di un

coronamento. Spazialità dinamica e

antigravitazionale che si

allontana:

- Sia dalla logica costruttiva

della tradizione

- Sia dalla geometria seriale

del sistema a telaio moderno

(le campate).

Elemento posto per tangenza

Collabora con l’immagine compositiva non ha nessun fine strutturale, è un

nodo significativo di tangenza che sfida la gravità e di concepire lo scarico delle

sollecitazioni. Anche la paca è sviluppata nel medesimo modo, quindi dalla

dell’elemento di arredo possiamo notare che la

scala del dettaglio costruttivo

medesima composizione è applicabile a tutte le arti.

Anche i mobili seguono dunque la stessa logica compositiva.

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Izzikers di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Composizione architettonica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Percoco Maura.
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