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REGOLAZIONE PIRUVATO CHINASI
È l’enzima che catalizza la terza reazione reversibile della glicolisi.
Inibizione da ATP, acetil-CoA, acidi grassi a lunga catena. Gli ultimi due sono collegati perché dagli acidi grassi si formano molecole di
acetil-CoA.
L’ATP è sempre modulatore negativo (se è alta la concentrazione di ATP significa che la quantità di energia è elevata e quindi la
glicolisi viene rallentata). Anche la piruvato chinasi ha più forma isoenzimatiche. Solo la forma isoenzimatica epatica ha anche una
regolazione attraverso fosforilazione- defosforilazione. In particolare la fosforilazione …
I modulatori negativi sono quelli scritti prima. Il modulatori positivi è un intermedio della glicolisi, ovvero il fruttosio-1,6-bisfosfato.
Quando aumenta la concentrazione di quest’ultima moelcola, significa che la glicolisi deve funzionare con maggiore velocità. Per
funzionare più velocemente gli enzimi di regolazione devono essere regolati positivamente; quindi la piruvato chinasi funziona
positivamente.
L’alanina è un modulatore negativo della piruvato chinasi. L’alanina è legata al piruvato attraverso una specifica reazione di
transaminazione.
È presente una regolazione ormonale. In particolare gli enzimi che intervengono nella fosforilazione e nella defosforilazione sono
regolati dagli ormoni.
Della piruvato chinasi ci sono due forme:
-la forma fosforilata: è la forma inattiva;
-la forma defosforilata: è la forma attiva;
il GLUCAGONE (ormone del digiuno) porta alla fosforilazione della proteina chinasi e quindi alla sua inibizione, ovvero il suo
rallentamento. Questo perché il fegato non deve consumare glucosio e quindi la glicolisi deve essere inibita rallentata).
Quando nel sangue c’è INSULINA, ovvero ci si trova in uno stato di buona alimentazione, la glicolisi deve diventare più veloce. Per
questo l’insulina attiva la fosfatasi, la quale catalizza la defosforilazione della piruvato chinasi e di conseguenza la sua attivazione(la
glicolisi diventa più veloce).
Con l’alimentazione si può introdurre anche monosaccaridi come il FRUTTOSIO. Il fruttosio può entrare come intermedio nel processo di
glicolisi. Il fruttosio può esser trasportato nella cellula muscolare. L’esochinasi muscolare può utilizzare come substrato anche il
fruttosio. Quindi l’esochinasi, utilizzando una molecola di ATP, catalizza la formazione del fruttosio-6-fosfato.
Nel fegato la glucochinasi non può utilizzare come substrato il fruttosio, quindi il fruttosio non può diventare substrato (si può infatti
utilizzare solo il glucosio). Per questo si ha una specifica fruttochinasi, che va a fosforilare il fruttosio in posizione 1 (e si ottiene la
fruttosio-1-fosfato).
Il fruttosio-1-fosfato può essere utilizzato dall’aldolasi (il fruttosio è il substrato dell’aldolasi);
utilizzando il fruttosio l’aldolasi forma 2 triosi: uno è la gliceraldeide mentre l’altro p il
diidrossiacetonefosfato. Il diidrossiacetone-fosfato è l’intermedio glicolitico quindi viene
isomerizzato. La gliceraldeide invece deve essere prima fosforilata (si ha una specifica chianasi) e
diventa così gliceraldide-3-fosfato e da qui può proseguire la glicolisi.
Quindi:
da una molecola di glucosio se ne sono ottenute 2 di piruvato. Le due di piruvato devono esser
ulteriormente metabolizzate. Il metabolismo del piruvato può essere:
-anaerobico
-aerobico (presenza di ossigeno) si ha una decabossilazione ossidativa del piruvato, con la formazione di due molecole di aetil-coA
(avviene quindi un ossidazione). Le due molecole di acetilcoenzima A vengono ulteriormente ossidate.
Nei lieviti il piruvato viene metabolizzato in assenza di ossigeno, quindi in condizioni
anaerobiche. In questo caso si parla di fermentazione alcolica.
C’è però anche una fermentazione lattica negli animali: il piruvato, per
fermentazione lattica forma il LATTATO..
La formazione del lattato avviene nel muscolo dopo uno sforzo intenso. La formazione
del lattato avviene anche negli eritrociti.
Reazione di ossidoriduzione
C’è la lattico deidrogenasi. La funzione chetonica del piruvato viene ridotta a
funzione alcolica, quindi il piruvato accetta equivalenti riducenti (ovvero accetta
elettroni), per passare alla forma ridotta. La coppia che si ossida è rappresentata
dal coenzima piridinco: il coenzima pidirinico entra nella forma ridotta (NADH) e cede
equivalenti riducenti al piruvato; il piruvato come detto prima si riduce diventando lattato, mentre il coenzima piridinico, che ha lasciato
equivalenti riducenti, si ossida. (scrivere le coppie che si ossidano e si riducono).
FERMENTAZIONE ALCOLICA
Da due molecole di piruvato si formano due molecole di etanolo. Il piruvato perde il
gruppo carbossilico sotto forma di anidride carbonica, quindi la reazione si definisce
decarbossilazione e l’enzima è il PIRUVATO DECARBOSSILASI.
La tiamina pirofosfato è il coenzima delle decarbossilasi (interviene come coenzima
nelle reazioni di decarbossilazione).
Nella seconda reazione si ha che l’acetaldeide viene ridotta ad etanolo: una funzione
aldeidica viene ridotta a funzione alcolica primaria. In particolare l’acetaldeide
attacca equivalenti riducenti (provenienti dal NADH) e diventa etanolo. È l’enzima
NADH che cede gli equivalenti riducenti, e quindi questo NADH è quello che si ossida.
ATP
Struttura dell’ATP.
L’ATP è un nucleoside trifosfato; il nucleoside è formato da una base azotata e da un
PENTOSIO. Il nucleoside è formato dalla base azotata adenina, più il ribosio come pentosio:
quindi adenina + ribosio rappresentante il nucleoside e prende il nome di ADENOSINA.
L’adenina e il ribosio sono legati da un legame n-glicosidico. Tra l’oh del ribosio e il gruppo
fosfato c’è un legame fosfoestere. Il legame tra i fosfati sono legami fosfoanidridici.
In totale nell’ATP vi sono due legami fosfoanidridici (che sono legami ad alto contenuto energetico) e un legame fosfoestere. Quando i
legami vengono rotti si libera una grande quantità di energia. I legami vengono indicati con le lettere greche:
-alfa (primo a destra). -beta: quello intermedio
-gamma: l’ultimo legame
Il nucleotide è sempre costituito da una BASE AZOTATA + PENTOSIO + GRUPPI
FOSFATO che possono andare da 1 gruppo fosfato a 3 gruppi. La base azotata può
essere una PIRIDINA o una PURINA. Quando una base azotata si lega ad un pentosio
si forma un nucleoside: -nucleoside fosfato, quando c’è un fosfato in alfa
-nucleoside difosfato, quando c’è un fosfato in alfa e in beta
-nucleoside trifosfato
Il nome del nucleoside dipende dalla base
azotata.
Le basi puriniche sono solo ADENINA e GUANINA. Le basi pirimidiniche sono invece 3:
CITOSINA, TIMINA e URACILE. L’eadenina legata al ribosio si chiama adenosina (adenosina è
il nome del nucleoside). Nel caso della guanina si forma la GUANOSINA. AMP (quando è
monofosfato), ADP (quando è difosfato) e infine ATP (quando ci sono 3 fosfati). La stessa
nomenclatura vale anche per le altre basi azotate.
Citidina, uridina e timidina servono per indicare i 3 nucleosidi con le basi pirimidiniche.
Criteri che vengono utilizzati per capire se un composto ad alto contenuto energetico:
-minore repulsione elettrostatica
-stabilizzazione mediante ionizzazione
-stabilizzazione per isomerizzazione (o per tautomeria)
-stabilizzazione per RISONANZA
Questi criteri possono essere presenti anche tutti, o solo uno, o solo una parte. Inoltre questi
criteri non hanno un importanza maggiore o minore, ma hanno tutti la stessa importanza.
Nella molecola di ATP sono importanti le 4 cariche negative, perché i gruppi fosfati sono ………. A pH fisiologico Si ha l’idrolisi dell’ATP
grazie ad una molecola di acqua che idrolizza il legame tra il fosfato beta e il fosfato gamma. à
Dall’idrolisi dell’ATP si forma l’ADP e viene rilasciato un gruppo fosfato. Il gruppo fosfato che si
ottiene può essere stabilizzato per risonanza (criterio). Nell’ATP c’erano 4 cariche negative
mentre, attraverso l’idrolisi, vengono eliminate 2 cariche elettriche. Quindi l’ADP ha 2 cariche
negative e quindi si ha un altro criterio (minore repulsione elettrostatica nell’ADP).
Inoltre il magnesio maschera e stabilizza le cariche.
1,3bisfosfoglicerato
Idrolisi del legame anidridico, quindi il gruppo fosfato è stabilizzato per risonanza. Si ottiene un
prodotto molto più stabile del reagente di partenza (visto che il gruppo carbossilico può essere
stabilizzato)
Il fosfoenolpiruvato è ad alto contenuto energetico perché con l’idrolisi del gruppo fosfato, il gruppo fosfato è stabilizzato per
risonanza. La molecola che rimane è stabilizzate per tautomeria.
VITAMINA PP
Il coenzima piridinico deriva dalla vitamina PP:
-ACIDO NICOTINICO o NICOTINAMMIDE
NAD+ = nicotinammide adenin dinucleotide (il + non indica la carica totale della molecola ma la carica positiva dell'azoto sulla
nicotinammide)
Dal punto di vista strutturale: due basi azotate, una è la nicotinammide, l'altra è l'adenina; la molecola sarà organizzata come se
fossero due nucleotidi
Tra i due nucleotidi, tra i due gruppi fosfato avviene un legame ANIDRIDICO (legame covalente)
La nicotinammide è legata al ribosio attraverso un legame GLICOSIDICO come quello tra adenina e ribosio.
La parte reattiva della molecola è la NICOTINAMMIDE, quella che interviene nelle reazioni redox; bisogna quindi vedere cosa accade
all'anello della nicotinammide:
-nella posizione 2' del ribosio legato all'adenina c'è un gruppo OH che può legare un gruppo fosfato, quando il gruppo fosfato è legato
abbiamo il COENZIMA PIRIDINICO FOSFORILATO -> NADP+
Abbiamo due forme del coenzima piridinico:
• NADP+ forma fosforilata
• NAD+ forma non fosforilata sono entrambe nella forma ossidata
Nelle reazioni redox ci sono specie che acquistano elettroni e
specie che cedono elettroni, in realtà in campo biologico si parla di elettroni o di EQUIVALENTI RIDUCENTI;
• quando vengono accettati equivalenti riducenti la molecola si riduce Fe2+/ Fe 3+
• possiamo trasferire elettroni o equivalenti riducenti attraverso l'atomo di idrogeno in quanto ha 1 elettrone
• possiamo anche trasferire elettroni attraverso la molecola d'idrogeno perchè in grado di trasferire 2 elettroni
• anche lo ione idruro può essere utile nel trasferimento di equivalenti riducenti
Lo ione idruro può cedere equivalenti riducenti all'anello della nicotinammide (ne riceve 2),
L'NAD+ accetta due equivalenti riducenti a