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Creazione di Valore Economico

Ora, potrebbe essere balzato dal nulla il VC, ma essenzialmente stiamo parlando di valore che l'impresa riesce a creare e supportare nel tempo, ottenendo performance migliori rispetto ai competitors nel settore. A ciò si devono orientare le scelte Strategiche improntate proprio alla realizzazione di ciò e quelle Operative che invece supportano quelle strategiche in modo pratico.

In tutto questo si seguono diverse Visioni: una per Funzioni, atta a ripartire il lavoro e i compiti, e una per "la Processi" che aggrega le varie funzioni e le adegua al raggiungimento di un fine ultimo: creazione di Valore Economico.

L'impresa moderna si inserisce in un contesto Iper-Competitivo e sensibile al cambiamento, soprattutto per la volubilità dei consumatori, il che ci riporta ad un ambiente Globalizzato, dunque caratterizzato da un libero mercato di libero scambio che comunica all'infuori delle barriere nazionali. Va inoltre aggiunta la sempreverde

attualissima Tematica Ambientale. Responsabilità dell'Impresa, Da ciò scaturisce una certa in riguardo alle scelte prese dalla stessa, che ricordiamo sono frutto dell'incertezza e delle competenze del singolo (H. Simon, Teoria della Razionalità Limitata). La responsabilità e le scelte possono riassumersi in una sintetica ma non esaustiva Value Matrix di cui si annoverano le principali caratteristiche. dove l'impresa soddisfa un esigenza altrui, Si parta col definire che vi sono due teorie: una Pessimistica socialmente rilevante, ma che la limita ulteriormente oltre i minimi livelli imposti dalla legge, divenendo meno competitiva poiché le altre imprese perseguono una strategia difensiva; ed una Ottimistica, la quale prevede che l'impresa operando in modo da soddisfare esigenze sociali accresce il proprio valore in termini di fiducia e reputazione. Da qui la distinzione tra Frontiera Sociale e Fondamenti Sociali, dove nella prima

Troviamo le scelte innormativi, ma dettate dall'esigenza di fare impresa e di scegliere condizioni di non esistenza di vincoli autonomamente, in favore o meno di tematiche interne (Scelte Strategiche) o esterne (Scelte altruistiche), nella seconda troviamo vincoli formali dettati dall'Osservanza Obbligatoria, ossia norme e leggi. E dall'Osservanza Volontaria ovvero di tutto ciò che seppur non strettamente vincolante mina la reputazione dell'impresa, che vincolano l'impresa (Responsabilità se non soddisfatto. Dunque, si parla di istanze sociali Sociale).

Coscienza Aziendale : Teorie dell'impresa Interne Esterne L'importanza delle teorie e dello studio delle stesse ci aiuta a meglio comprendere il contesto in cui un'impresa si inserisce e ci permette di saperne leggere le diverse sfumature. Da taluna asserzione si parta col distinguere diverse teorie che spazieranno dalla interne a quelle esterne fornendo una visione di

Confini dell'impresa,

Le teorie interne si interrogano sulla sua capacità di sapersi differenziare e sull'esistenza della stessa nel contesto socioeconomico. Come accennato nel Paragrafo 1, la principale teoria da cui ne derivarono le altre è stata quella Neoclassica a cui si rimanda lettura per i suoi tratti distintivi. Nel fervore degli anni '50 si sviluppano teorie complesse che, però, meglio si adattano ai contesti in evoluzione dalla cultura evoluzionistica dell'Impresa: qui nascono 3 Teorie o Pilastri.

Il mercato non è perfettamente efficiente in termini di scambio e di informazioni in esso reperibili, a ciò si aggiunge il sempre più crescente opportunismo delle varie imprese nel perseguire obiettivi interni. Ciò lascia intendere la presenza di Asimmetrie Informative nel mercato, le quali creano incertezza nei soggetti decisori (H. Simon, Razionalità Limitata) e per sopperire a ciò si

ricorre in strenua misura a ricerche di mercato che (Coase). Costi che propriamente si riferiscono all’uso impegnano denaro e tempo ossia i Costi di Transazione del mercato come strumento di scambio, inoltre vi si aggiunge la necessità di Contrattualizzare e gerarchizzare i Rapporti, cosicché da evitare opportunismi derivanti dallo sfruttamento di asimmetrie informative. Inoltre, i Costi di transazione rispecchiano i limiti di un’impresa poiché ci permettono di capire quanto è possibile realizzare con gli asset a nostra disposizione e quanto/quando è necessario rivolgersi al mercato (c.d. Make or Buy) (v. Teoria dei Costi di Transazione, Williamson) A taluna definizione vi si aggiunge un’altra più tendente all’accezione neoclassica, poiché vede l’imprenditore come Decisore dell’impresa mediante l’Enterprenurial Judgement, dove Knight evidenzia come non esista mercato che riesca a creare condizioni Pareto.

efficienti tali da soddisfare lo scambio di risorse imprenditoriali e dello stock di conoscenze e competenze. Da ciò nasce l'esigenza di creare l'impresa, ossia di creare un contratto che aggreghi molteplici soggetti al medesimo obiettivo e che dia all'Imprenditore modo di incanalare le proprie capacità e Idea Imprenditoriale (cui si noti va a coesistere con il rischio), che fanno sì che questa si differenzi dalle altre.

In ultimo si noti che dal '50, vi fu maggiore tendenza delle imprese a frazionare la propria proprietà e a divenire l'assetto proprietario. Da qui l'esigenza e la nascita di Imprese fortemente eterogenee, per quanto concerne inseriti nell'ambito figure professionali quali i Manager che divennero ben presto Soggetti Economici evidenziare due criticità, la prima inerente all'incapacità della proprietà diaziendale (v. Berle, Means). Ciò fa maggioranza, ciò dipende.

dall'inesperienza e dalla "pigrizia" dei sapere prendere decisioni univoche o di proprietari i quali possiedono frazioni infinitesime del capitale sociale. La seconda inerente ai manager i quali possono opportunisticamente, approfittarsi di asimmetrie informative e giovarsi di vantaggi distanti dall'obiettivo della proprietà e dal Neoclassico Massimizzare il Profitto (v. Teoria Principal/Agent, Meckling, Jensen). La risonanza delle precedenti evoluzioni Teoretiche, portarono ad una nuova visione e suddivisione originando: Teorie Comportamentiste dove viene evidenziato il comportamento del soggetto decisore riguardo alla sua impossibilità di ottenere informazioni perfette e della sua Razionalità Limitata, ossia non disponendo di perfetta informazione le scelte intraprese sono soggettive ed incerte (H. Simon), inoltre data la sua incertezza sull'incidere sull'andamento futuro dell'impresa, stabilisce delle procedure formali e informali (contrattuali, incentivi,leadership (sistema direzionale) che sommati a capacità di apprendimento formano il comportamento dell'impresa. Tutto ciò porta a dire che i soggetti tendono alla massimizzazione del profitto come obiettivo cardine della loro attività, ma si accontentano di performance sufficienti o ottimali data la presenza di incertezza e soggettività nelle scelte. Teorie Manageriali Il manager persegue gli obiettivi della proprietà proponendo soluzioni decisive sulla crescita dimensionale dell'impresa improntate. L'esistenza dell'impresa può, inoltre, giustificarsi in relazione ad alcune problematiche che la riguardano da vicino, e che si possono osservare approntando una visione interna della stessa. Tra queste troviamo una problematica informativa ed una cognitiva, ossia orientata alla conservazione di risorse critiche e chiave relative alla conoscenza (stock di conoscenze e competenze), la quale permette alle imprese di.differenziarsi. Essenzialmente si rela all'imperfezione dei mezzi di scambio quali un mercato. Il problema informativo aperto e l'assenza di contratti. Difatti è proprio su questo che si concentrò Coase individuando costi ulteriori all'ingola transazione, che servissero da contenimento alle possibili incongruenze tra gli operatori, e soprattutto l'esigenza di contrattualizzare i rapporti dell'impresa. Williamson ricalca gli stessi punti, rilevando che la presenza di opportunismo degli operatori e la razionalità limitata dei soggetti creano appunto da qui la definizione dei limiti dell'impresa e dell'ipotetica scelta per sopperire all'uso MAKE OR BUY della stessa. La soluzione, ossia l'alternativa al mercato, è lo Sviluppo Verticale dell'impresa, preferenza della proprietà degli assets allo scambio sul mercato (Teoria dei Contratti Incompleti). Approfondendo la tematica informativa,

Il problema si fa rilevante quando, già avendo un assetto proprietario frammentato, il manager può approfittarsi delle asimmetrie informative presenti ed utilizzarle in modo opportunistico. Da qui la distinzione di Opportunismo Ex Ante (selezione avversa), ossia il manager viene assunto ma non ha le competenze che ha millantato, diverso è quello Ex Post morale, qualora il manager o agente sfrutta le asimmetrie per operare in modo discrezionale e vantaggioso per lui creando così un disallineamento dal Principale o Proprietà, ciò rileva di raggiungere la Massimizzazione del profitto che è un obiettivo strettamente legato alla proprietà. Da questo deriva la necessità di creare Sistemi di Corporate Governance e di controllo basati sulla contrattualizzazione dei rapporti e sulla presenza di incentivi che motivino il manager a desistere da taluni comportamenti. (v. Teoria del Principal

Agent, Meckling Jensen) vede l'impresa al centro della conservazione di conoscenza e competenze necessarie per la sua evoluzione ma anche differenziazione. Talune teorie si basano sulla creazione e conservazione del Vantaggio Competitivo.

L'impresa viene a definirsi come l'insieme delle regole di condotta che ne forma il suo comportamento mediante processi di apprendimento, ossia Routine. Come anticipato Nelson e Winter individuano nello stock di conoscenza specifica la possibilità di differenziarsi.

L'impresa è l'insieme delle conoscenze e competenze permanenti. La conoscenza, qualora si configuri come chiave, va protetta dall'emulazione dei competitors. Qualora sia possibile condividerla, la si può lasciare ai confini aziendali. Inoltre, si evince come le Competenze, ossia la capacità di combinare più risorse produttive tra loro, siano spendibili internamente.

miglioramento delle relazioni con i clienti e con il pubblico. La fiducia è fondamentale per instaurare rapporti duraturi e solidi con i clienti, poiché permette loro di sentirsi sicuri nell'affidarsi all'azienda e ai suoi prodotti o servizi. Inoltre, una buona reputazione derivante da un'ottima gestione delle relazioni con i clienti può portare a un aumento della fiducia da parte del pubblico, che potrebbe essere più propenso a scegliere l'azienda rispetto alla concorrenza.
Dettagli
A.A. 2021-2022
28 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Vitomanduano51 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Foggia o del prof Iannuzzi Enrica.