vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Il consiglio:
- ha la potestà legislativa,
- determina l'indirizzo politico della regione,
- effettua il controllo politico e amministrativo della Giunta,
- formula proposte di legge al Parlamento,
- esprime pareri,
- elegge i delegati a partecipare all'elezione del Presidente della Repubblica,
- può richiedere il referendum abrogativo e quello costituzionale.
Attualmente il numero massimo di consiglieri è di 20 nelle Regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti e di 80 in quelle con più di 8 milioni. Durano 5 anni. I consiglieri godono dell'insindacabilità ma non godono di immunità penali.
Gli organi interni al consiglio sono:
- il Presidente del consiglio che viene eletto dai consiglieri,
- l'ufficio di presidenza,
- le commissioni permanenti e speciali in materia di competenza,
- i gruppi consiliari che aggregano tutti i consiglieri appartenenti ad una stessa parte.
politica,• la conferenza dei capigruppo.
Le cause di ineleggibilità tutelano la libertà del voto e la parità di accesso alle cariche elettive e si intendono evitare che qualche candidato possa avvantaggiarsi di posizioni di potere durante le campagne elettorali qualora le attività o le funzioni svolte dal candidato possano turbare o condizionare in modo diretto la libera decisione di voto.
Le cause di incompatibilità tendono ad assicurare il buon andamento e l’imparzialità degli uffici pubblici evitando situazioni che possano far sorgere un conflitto tra funzioni svolte dal Presidente o dagli altri componenti della Giunta.
Entrambe queste cause sono disciplinate da legge regionale a differenza delle cause di incandidabilità che sono riservate alla legislazione esclusiva dello Stato. Quest’ultime sono causa di inidoneità assoluta e le varie casistiche, riportate nel d.lgs 235/2012, sono ad esempio una condanna definitiva.
Per determinare i provvedimenti definitivi o le misure di prevenzione nei confronti di soggetti indiziati di appartenere ad associazioni di stampo mafioso. Altri esempi di inidoneità sono condanne definitive per delitti consumati o tentati in ambito di violenza sessuale, contraffazione, sequestro di persona a scopo di estorsione, terrorismo, traffico illecito di rifiuti e delitti contro la P.A. Il controllo su queste cause viene effettuato dall'ufficio centrale regionale che ha il compito di cancellare dalle liste elettorali i nomi dei candidati accertata l'incandidabilità.
La Giunta:
- è l'organo esecutivo della Regione
- ha iniziativa politica e presenta al consiglio disegni di legge
- esercita la potestà regolamentare
- amministra il patrimonio
- predispone il bilancio preventivo, il conto consuntivo e i programmi di sviluppo regionale
- competenza amministrativa generale
Il presidente della Giunta:
che le Regioni hanno anche il potere di: - amministrare il territorio regionale - gestire i servizi pubblici locali - promuovere lo sviluppo economico e sociale della regione - tutelare l'ambiente e il patrimonio culturale - promuovere la partecipazione dei cittadini alla vita politica e amministrativa della regione - collaborare con altre regioni e con lo Stato per la realizzazione di obiettivi comuni. Inoltre, le Regioni hanno autonomia legislativa, cioè possono emanare leggi e regolamenti in ambiti di loro competenza, nel rispetto della Costituzione e delle leggi dello Stato. Le Regioni sono governate da un Consiglio Regionale, composto da consiglieri eletti dai cittadini, che ha il compito di approvare le leggi regionali e di controllare l'operato della Giunta Regionale. La Giunta Regionale è l'organo esecutivo della Regione, presieduto dal Presidente della Giunta. La Giunta ha il compito di attuare le leggi regionali e di gestire l'amministrazione regionale. Infine, le Regioni hanno il potere di istituire referendum consultivi per coinvolgere i cittadini nelle decisioni di interesse regionale.che quest’ultime sono enti autonomi territoriali dotati di:- potestà di indirizzo politico grazie alla quale rappresentano gli interessi delle rispettive collettività tramite un indirizzo politico eventualmente diverso da quello nazionale e una libertà di autodeterminazione dei fini da perseguire.
- Potestà statutaria cioè dalla possibilità di adottare un proprio Statuto,
- Potestà legislativa con la quale tutte le Regioni hanno il potere di emanare leggi limitate solo al territorio regionale,
- Potestà amministrativa con un proprio apparato amministrativo,
- Potestà finanziaria con la quale godere della propria autonomia finanziaria di entrata e di spesa
- salvaguardia della politica nazionale unitaria,
- del potere di revisione costituzionale,
- giustizia, difesa,
politica economica e monetaria ecc. Altri organi regionali sono i difensori civici regionali che hanno una funzione di garante per il cittadino da possibili abusi del potere amm.vo come una sorta di organo di controllo del buon andamento dell'amm.zeregionale. L'art. 123 prevedendo che gli statuti ordinari siano approvati e modificati dal consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti con due deliberazioni successive adottate a intervallo non minore di due mesi conferisce la natura giuridica di leggi regionali. Gli statuti devono necessariamente regolare in armonia con la costituzione:
- la forma di governo regionale,
- i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento della regione,
- l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum,
- la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali,
- il consiglio delle autonomie locali.
La ripartizione delle competenze tra stato e regioni avviene distinguendo
le materie di legislazione esclusiva statale da quella concorrente e residuale regionale:
Materie di legislazione esclusiva:
- Immigrazione
- Commercio estero
- Confessioni religiose
- Difesa
- Armi
- Moneta
- Norme generali sull'Istruzione
- Dogane
Materie di legislazione concorrente:
- Ricerca scientifica
- Protezione civile
- Porti ed aeroporti
- Grandi reti di trasporto
- Navigazione
Materie di legislazione residuale regionale:
- Precedenti commi
Il regionalismo cooperativo si ha quando le Regioni devono confrontarsi con lo stato il quale condivide con gli enti regionali una potestà legislativa concorrente in numerose materie. Ci sono alcune materie in cui è previsto un coordinamento tra stato e regioni nonostante le materie siano di competenza esclusiva statale, quale l'immigrazione e l'ordine pubblico e sicurezza. Si tratta di materie che presentano problematiche differenziate da una realtà territoriale all'altra. Le sedi in cui stato e regioni si confrontano sono principalmente il Parlamento e la Conferenza Stato-Regioni.
autonomie territoriali si incontrano sono le conferenze permanenti cui deve aggiungersi la commissione bicamerale per le questioni regionali. Il rappresentante dello stato con i rapporti con il sistema delle autonomie cura il coordinamento tra stato e regioni nelle materie di esclusiva legislazione statale riguardanti l'immigrazione, l'ordine pubblico, la sicurezza e la tutela dei beni culturali. Le conferenze permanenti sono sedi di incontro tra stato ed enti e sono formate dalla: - conferenza permanente per i rapporti tra lo stato, le regioni e le province autonome, - conferenza permanente stato-città ed autonomie locali, - conferenza unificata. La conferenza stato-regioni: - partecipa a tutti i processi decisionali di interesse regionale, interregionali ed infraregionali, - è presieduta dal presidente del consiglio, - è composta dai presidenti delle regioni nonché dai ministri interessati, - promuove e stipula intese tra.governo e regioni per definire linee politiche e scelte comuni nelle materie di competenza regionale (competenze amm.ve, provvedimenti di attuazione di norme comunitarie, atti di programmazione finanziaria.
La conferenza stato-città ed autonomie locali ha come presidente il ministro dell'interno e ha come compito quello di coordinare, informare e studiare le problematiche connesse agli indirizzi di politica generale che possono incidere sulle funzioni di province e comuni.
La conferenza unificata è costituita da membri di entrambe le conferenze permanenti e promuove e sancisce intese ed accordi nelle materie di interesse comune alle regioni e agli enti locali. Deve essere convocata in tutti i casi in cui le due precedenti conferenze permanenti debbano esprimersi su un medesimo oggetto.
La commissione parlamentare per le questioni regionali entra in gioco nei casi di scioglimento del consiglio regionale e di rimozione del presidente della giunta. È composta da 20
deputati e 20 senatori e la loro principale funzione è quella consultiva. Tra le risorse aggiuntive di cui dispongono le regioni vanno citate anche quelle derivanti da finanziamenti dell'UE, la quale ha il compito di promuovere la coesione economica e sociale delle varie regioni europee (fondi strutturali). La cabina di regina nazionale è la struttura di riferimento nazionale per le amministrazioni centrali e regionali. Il regionalismo differenziato consiste nell'attribuire a ciascuna regione la possibilità di negoziare con lo stato forme e condizioni particolari di autonomie con un graduale superamento della distinzione degli statuti regionali in speciali e ordinari. I limiti dell'attività legislativa regionale sono: - la costituzione, - l'ordinamento dell'UE e gli obblighi internazionali, - il limite territoriale, - il limite delle materie competenti quali ad esempio il divieto da parte delle regioni di istituire.La dazi d'importazione o esportazione tra le regioni che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone in modo da evitare una sorta di frattura del mercato unico nazionale.
Il procedimento di formazione delle leggi regionali è analogo a quello previsto per la formazione delle leggi statali e si articola in varie fasi:
- L'iniziativa legislativa è disciplinata dallo statuto che può affidarla alla giunta, ai singoli consiglieri regionali, agli elettori della regione, ai consigli provinciali e comunali e al consiglio delle autonomie locali.
- L'istruttoria è svolta dalle commissioni permanenti in sede referente.
- La fase deliberativa si svolge innanzi all'assemblea regionale.
- Promulgazione.
- Pubblicazione.
L'art. 119 riconosce l'autonomia finanziaria vale a dire la potestà di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse finanziarie di cui necessitano per la realizzazione delle funzioni loro affidate.
Non solo alle regioni, ma anche agli