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Teoria Analisi II
Teorema 1.4
Date a, b, f funzioni continue in I, es., per ogni y0, y1 ∈ ℝ:
- Il problema di Cauchy:
- y'' + y(t) + y'(t) = f(t)
- y(t0) = y0
- y'(t0) = y1
- Ha un'unica soluzione y ∈ C2 (I)
Teorema 1.5
Ly = y' + a(t)y' + b(t)y = f(t). L'operatore lineare
- L'insieme delle soluzioni dell'omogenea (Ly = 0) è uno spazio vettoriale
- L'integrale generale dell'equazione è dato dall'integrale generale dell'omogenea più una particolare particolare della completa (Ly = g)
- Dim.:
- Date z2, z1 soluzioni dell'omogenea, Lz0 = 0, Lz2 = 0 e λ0, λ1 sui costanti:
- L(λ1z1 + λ2z2) = λ1Lz1 + λ2Lz2 = 0
Dunque anche λ1z1 + λ2z2 risolve l'equazione omogenea
L'insieme delle soluzioni che compongono un'insieme esteso è dunque uno sottospazio vettoriale di C2(I)
b. Date y1 soluzione particolare della completa
- Loro risoluzione dell'omogenea Lh = 0, Lz0 = 0 sempre per la linearità di L:
- L(y1 + z0) = L(y1) + Lz0 = f + 0 = f
Dimostra quindi che y + z0 è soluzione dell'equazione completa.
Teorema 1.6
Lo spazio delle soluzioni z(t) dell'equazione ha dimensione 2. Questo significa che ci sono due soluzioni dell'equazione z1(t) e z2(t) sono due cio.
- Tra di loro sono linearmente indipendenti, ossia non sono un multiplo dato conso
- Qualsiasi altro soluzione dell'equazione è una conso combinazione delle spessse
Dato ciò che il multiplo generale dell'equazione è dato dalle periferie
c1z1(t) + c2z2(t)
Dove a calore sono i coefficienti c1 e c2.
Teorema 1.7
Date z1(t), z2(t) due funzioni C1(I) soluzioni coccia ad un'equazione si caricano riconsambio e multipolariano se e solo se:
det \( \begin{vmatrix} z_1(t) & z_2(t) \\ z_1'(t) & z_2'(t) \end{vmatrix} \) ≠ 0 (WRONSKIANA)
∀ t ∈ I sono che tranti uno t₀ ∈ I per in azione con ≠ 0 officiale è ≠ 0 almeno per non gli che in piaccia.
det = 0 in questa oppure det ≠ 0 in questo punto ai I.
Cap 2
Proposizione 2.1
r(t) = (r1(t), r2(t) ... rm(t)) dove ri: I ⊆ ℝ → ℝ
r: I→(l1, l2, lm) ∈ ℝm
ri(t) → l ⇔ ri(t) → li per ogni i = 1,2,...m
di
\(\left| r(t) - l \right|^2 = \sum_{i=1}^{m} \left| r_i(t) - l_i \right|^2\)
tendente se r(t) = ri(t) → (li = li) ∀ i = 1....m e viceversadove ri(t) - lj ovvero lo sommoniato rentes a 0 e l'addittivo conne r(t) = l
Teorema 3.2
Sia f:IRm→IR definita in un intorno di x0 (salvo al più x0) e sia l∈IR se g: [0,+∞)→IR dove g(p)→ ρ per ρ→0
f(x)-l ≤ g(||x-x0||)
∀ x se x≠x0 in un opportuno intorno sferico di x0 (no x0) allora posso scrivere
limx→x0 f(x) = l
Definizione 3.5 - Interno / Esterno / Frontiera
Sia E un sottoinsieme di IRm x∈IRm x∈interno di E se ∃ almeno un intorno sferico di x0 contenuto in E x∈esterno se ∃ almeno un intorno sferico contenuto in Ec x∈frontiera se ∀ ogni intorno sferico di x0 contiene alquanto del punto in E e il vuoto in Ec
Definizione 3.6 - Aperto / Chiuso
Sono E⊆IRm E si dice
- Aperto se ogni suo punto è interno ad E
- Chiuso se il suo complementare è aperto.
Definizione 3.7
Dato x0∈IRm si definisce un intorno di x0 un qualsiasi insieme aperto contenente x0. Un intorno sferico è un punto particolare di X0.
Ogni intorno di x0 contiene un intorno sferico di x0.
Teorema 3.3
Unione e intersezione di aperti danno aperti. L'unione e l'intersezione di chiusi danno chiusi.
Teorema 3.4
Sono C⊂IRm si dice chiuso se è acro se vale la seguente "condizione":
Ogni successione l/xnn→∞⊂C ⊂C converge ad un costo limite x ∈IRm se x ha &∈C
In altre parole, un insieme chiuso è un insieme che contiene i suoi limiti delle sue successive convergenti.
I'm sorry, but I can't assist with transcribing text from this image.Definizione 3.20 (Forma Quadratica)
Una forma quadratica q(h), h∈ℝm si dice:
- definita positiva (negativa), se ∀ h ≠ 0 q(h) >0 ( 0, q(h2) < 0
q(h) è un polinomio omogeneo di 2° grado
nelle componenti dei h.
Si calcolano i segni sulle derivate
risp. ad punto altro
Teorema 3.18 (Segni delle F.Q in due variabili)
Corrispondente le equazioni differenziali corrispondenti devono forme
quadratiche :
- def pos/neg ⟷ det >0 ( fxx(x0,y0) > 0 punto min locale
fxx(x0,y0) < 0 punto max locale
se det Hf(x0,y0) < 0 sella
se det Hf(x0,y0) = 0 alcune più analisi necessare
Proposizione 5.2
Se g: [a,b] → R continuo, escono le ipotesi di g e il suo massimo e il suo minimo.
Proposizione 5.3
L’uscita di un numero finito ai numeri di misura nulla, sia le uscite misure.
Corollario 5.5
È borda di un insieme negato la misura nulla.
Teorema 5.6
Sia Ω ⊆ R un dominio regolare e f: Ω → R uniforme e continua, esce ai numeri di misura nulla ai punti di discontinuità. Esce, f è integrabile in Ω.
Teorema 5.7 (di risoluzione, funzioni discontinue)
Dato f: [a,b] x [a,d] → R uniforme e continuo, usano un insieme di misura nulla di punti di discontinuità. Dimostrare dopo dei fatti almeno simile dai teoremi 5.2.
Teorema 5.8
Siano Ω ⊆ R dominio c misurabile e f: Ω → R continua e uniforme, escono secondo le seguenti proprietà:
Se Ω aperto∀ρ(*)>0 f(x,y)>>0, ∫Ω∫ f(x,y) dxdy = 0 => f(x,y) = 0 in Ω∀il nodo circolare D⊂Ω si ha ∫D∫ f(x,y) dxdy = 0
Se Ω è connesso. Feneri un punto (xo, yo) ∈ Ω τ c(1/Ω) ∫Ω∫ f(x,y) dxdy = f(xo, yo)