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IAS/IFRS NELL’UNIONE EUROPEA

L’adozione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS all’interno dell’Unione

Europea avviene attraverso una procedura complessa e strutturata, che coinvolge

sia organi tecnici sia organi politici.

Tale processo è stato istituito per garantire che gli standard emanati dallo IASB

(International Accounting Standards Board) risultino coerenti con l’ordinamento

comunitario, con i principi di tutela del mercato e con la funzione legislativa

dell’Unione Europea stessa.

Infatti, una delle principali preoccupazioni che hanno accompagnato

l’introduzione degli IAS/IFRS in Europa era quella di evitare che un organismo

privato, come lo IASB, potesse assumere un ruolo assimilabile a quello di un

legislatore europeo in materia contabile.

Se i principi emanati dallo IASB entrassero automaticamente in vigore nei Paesi

membri, l’Unione Europea avrebbe di fatto delegato la propria funzione normativa

a un ente privato internazionale.

Per evitare ciò, è stato istituito un meccanismo di omologazione (endorsement

process), volto a garantire il controllo e la legittimazione democratica dei principi

contabili prima della loro applicazione.

Questo meccanismo ha inizio con l’attività dello IASB, che elabora e pubblica i

nuovi principi contabili internazionali o gli aggiornamenti a quelli esistenti.

Successivamente, tali principi vengono sottoposti all’attenzione dell’EFRAG

(European Financial Reporting Advisory Group), organismo tecnico-consultivo

istituito nel 2001.

L’EFRAG svolge una valutazione tecnica approfondita, verificando la coerenza dei

principi con l’interesse pubblico europeo e con i requisiti di chiarezza, rilevanza,

attendibilità e comparabilità.

Al termine della propria analisi, l’EFRAG formula un parere tecnico (endorsement

advice) indirizzato alla Commissione Europea.

Parallelamente, interviene l’ARC (Accounting Regulatory Committee), organo di

natura politica composto dai rappresentanti dei governi degli Stati membri, che

assiste la Commissione Europea nella fase decisionale e ne approva o respinge le

proposte.

Solo dopo il parere favorevole di questi due organi, la Commissione può procedere

alla formale adozione dei principi contabili internazionali mediante un

Regolamento comunitario, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione

Europea (GUUE).

Con tale pubblicazione, il principio acquisisce validità giuridica diretta e

obbligatoria in tutti gli Stati membri, senza bisogno di recepimento nelle

legislazioni nazionali.

È importante sottolineare che la procedura di omologazione non rappresenta una

mera formalità, ma costituisce una fase sostanziale e autonoma del processo

normativo.

Gli organi europei possono, infatti, intervenire nel merito tecnico e politico dei

principi, anche modificandoli o escludendone alcune parti.

Tali modifiche vengono definite “carve-out”, ossia esclusioni o adattamenti che

permettono di rendere gli standard conformi ai principi fondamentali del diritto

contabile europeo.

Il Framework dello IASB del 2018: evoluzione, contenuti e finalità

Il Framework concettuale per la redazione e la presentazione del bilancio

rappresenta il documento di riferimento fondamentale che definisce i principi

teorici alla base dell’elaborazione degli standard contabili internazionali IAS/IFRS.

Esso fornisce le linee guida concettuali che orientano lo IASB (International

Accounting Standards Board) nell’attività di sviluppo, revisione e interpretazione

dei principi contabili, nonché i redattori di bilancio nell’applicazione coerente e

razionale degli stessi.

L’elaborazione di un quadro concettuale di riferimento ha origini storiche che

risalgono alla prima fase di sviluppo della contabilità internazionale.

Lo IASC (International Accounting Standards Committee), costituito nel 1973,

iniziò a emanare i primi principi contabili internazionali (IAS) senza tuttavia

disporre inizialmente di un framework teorico che ne definisse i fondamenti.

Solo nel 1989 lo IASC pubblicò una prima versione del Framework, con l’obiettivo

di fornire una base concettuale comune per la redazione dei bilanci e per la

successiva elaborazione dei principi contabili.

Tuttavia, questo documento non fu mai formalmente adottato dallo IASC, né fu

oggetto di aggiornamenti ufficiali negli anni successivi.

Il Framework del 1989 rimase per lungo tempo invariato, mentre i principi

contabili internazionali venivano regolarmente aggiornati per tener conto

dell’evoluzione normativa e delle pratiche contabili emergenti.

Ciò comportò, nel tempo, alcune incongruenze tra le indicazioni contenute nel

Framework e le disposizioni più moderne dei principi IAS/IFRS. Tale

disallineamento rese sempre più evidente la necessità di una revisione

complessiva del documento.

Nel frattempo, si sviluppò una stretta collaborazione tra lo IASB e il FASB

(Financial Accounting Standards Board), lo standard setter statunitense, con

l’obiettivo di avvicinare i principi contabili internazionali (IAS/IFRS) e quelli

americani (US GAAP).

Entrambi gli organismi avviarono un ambizioso progetto di convergenza contabile,

volto a elaborare un framework concettuale comune, che potesse costituire la

base teorica condivisa per i due sistemi più diffusi a livello mondiale.

Il progetto congiunto, tuttavia, si rivelò complesso e laborioso.

Le differenze strutturali tra i due sistemi contabili — rule-based nel caso dei

principi americani, caratterizzati da un elevato grado di dettaglio normativo, e

principle-based nel caso dei principi internazionali, fondati su regole generali e

flessibili — rendevano difficile un’effettiva armonizzazione.

Inoltre, il FASB disponeva di un framework composto da più documenti settoriali,

mentre lo IASB mirava a un testo unitario e organico.

Nonostante le difficoltà, nel 2010 venne pubblicata una versione aggiornata

provvisoria del Framework, frutto parziale di questa collaborazione e contenente

elementi tratti sia dal documento del 1989 sia dalle nuove linee guida sviluppate

in comune con il FASB.

Tale versione, tuttavia, aveva carattere transitorio e non rappresentava ancora un

testo definitivo.

Successivamente, lo IASB, desideroso di concludere in tempi brevi il processo di

revisione, decise di proseguire autonomamente i lavori, distaccandosi dal progetto

congiunto con il FASB.

Dopo un ampio processo di consultazione pubblica e di confronto con le principali

istituzioni contabili internazionali, nel 2018 venne pubblicato il Framework

concettuale aggiornato e definitivo, oggi comunemente noto come “Framework

IASB 2018”.

Il Framework 2018 ha introdotto importanti innovazioni concettuali, in particolare

riguardo alla definizione e al riconoscimento delle attività e delle passività, ai

criteri di misurazione e alla presentazione delle informazioni finanziarie.

Il documento si articola in una introduzione, che illustra le finalità e l’ambito di

applicazione, otto capitoli tematici e un glossario dei principali termini utilizzati.

Tra i temi trattati figurano:

Gli obiettivi del bilancio;

• Le caratteristiche qualitative dell’informazione finanziaria utile;

• La definizione, il riconoscimento e la valutazione delle poste di bilancio;

• I concetti di capitale e di mantenimento del capitale.

È importante sottolineare che il Framework IASB 2018 non costituisce un principio

contabile in senso stretto, bensì un riferimento concettuale destinato a garantire

coerenza, uniformità e trasparenza nell’elaborazione degli IFRS e nella loro

applicazione pratica da parte delle imprese.

Grazie al Framework, lo IASB dispone di una solida base teorica che orienta la

formulazione dei principi contabili, assicurando che essi siano coerenti tra loro e

che riflettano i valori di rappresentazione veritiera, comparabilità e attendibilità

dell’informazione finanziaria.

In questo modo, il Framework contribuisce in modo decisivo al processo di

armonizzazione contabile internazionale e al rafforzamento della credibilità e

trasparenza dei bilanci redatti secondo i principi IAS/IFRS. 23/10/2025

L’INTRODUZIONE E LE FINALITÀ

Il Framework del 2018 nasce con l’obiettivo di fornire una base teorica coerente

che guidi la redazione, la revisione e l’applicazione dei principi contabili

internazionali (IFRS).

Dopo essersi progressivamente distaccato dai precedenti progetti, il Framework è

stato recepito nella sua versione definitiva nel 2018 e si articola in otto capitoli,

preceduti da un’introduzione e seguiti da un glossario dei principali termini

utilizzati.

Nell’introduzione vengono illustrate le finalità fondamentali del Framework, che

possono essere sintetizzate in tre direttrici principali.

In primo luogo, esso ha la funzione di assistere lo IASB (International Accounting

Standards Board) nella redazione e revisione dei principi contabili internazionali.

Quando l’organismo procede alla modifica o all’aggiornamento di un principio

esistente, deve infatti fare riferimento ai concetti espressi nel Framework, al fine

di garantire coerenza tra le linee guida generali e le disposizioni specifiche dei

singoli IFRS.

Il Framework costituisce dunque un quadro concettuale di riferimento che orienta

il lavoro dell’IASB e ne assicura l’unitarietà metodologica.

In secondo luogo, il Framework svolge una funzione di supporto ai redattori del

bilancio, specialmente nei casi in cui non siano presenti principi contabili specifici

applicabili a determinate operazioni o eventi, oppure quando un principio

contabile consente la scelta tra diverse politiche contabili.

In tali circostanze, il redattore può fare riferimento ai concetti generali contenuti

nel Framework, che costituiscono una fonte interpretativa utile per la valutazione

e la rappresentazione delle operazioni economiche.

In terzo luogo, il Framework è volto ad agevolare la comprensione e

l’interpretazione dei principi contabili da parte di tutte le parti interessate, quali

investitori, analisti, revisori e utilizzatori del bilancio.

Esso fornisce infatti le basi concettuali necessarie per comprendere la logica

sottostante ai singoli IFRS e per interpretarne correttamente le applicazioni

pratiche, contribuendo così alla trasparenza e alla coerenza dell’informativa

finanziaria.

È tuttavia essenziale sottolineare che il Framework non costituisce un principio

contabile in senso stretto: si tratta di un documento di natura teorica e non

vincolante, il cui contenuto non prevale mai sulle disposizioni dei singoli principi

contabili internazionali.

Lo stesso testo chiarisce e

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I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Mario_Vargiu di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Contabilità e bilancio e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Gianluigi Roberto.
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