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NON SI REGISTRANO LE GARANZIE OTTENUTE.Sconto cambiario

Nello sconto cambiario abbiamo due tipi di cessione:

  • Cessione pro soluto: si tratta di una cessione ottimale, ma più onerosa; infatti l'impresa che cede una cambiale, pagherà un onere più consistente all'istituto di credito, affinché quest'ultimo si faccia carico del rischio di mancato pagamento.
  • Cessione pro solvendo: in tal caso si tratta di una cessione di una cambiale ottenendo la liquidità immediata della stessa, pagando un onere più basso. Infatti, nel caso in cui il cliente non paghi, l'istituto di credito restituisce la cambiale all'impresa, richiedendo il rimborso più ulteriori oneri definiti oneri di riscossione.

Nel caso di cessione pro solvendo, va contabilizzato anche il rischio. Vi sono due possibilità: la prima è che il cliente paghi questa cambiale; la seconda è che il cliente sia inadempiente, in tal caso potrebbe

pagare la cambiale all'impresa, oppure potrebbe non pagare proprio.

ESEMPIO SCONTO CAMBIARIO PRO SOLUTO

Abbiamo una cambiale pari a 100, che portiamo allo sconto. Gli oneri da pagare per l'operazione sono pari a 1,25. Le scritture sono le seguenti:

ESEMPIO SCONTO CAMBIARIO PRO SOLVENDO (il cliente paga)

Abbiamo una cambiale pari a 100, che portiamo allo sconto. Gli oneri da pagare per l'operazione sono pari a 1. L'impresa da garanzie pari a 100. Le scritture sono le seguenti:

La chiusura dei conti d'ordine avviene al momento della comunicazione dell'avvenuto pagamento da parte del cliente.

ESEMPIO SCONTO CAMBIARIO PRO SOLVENDO (il cliente non paga)

Abbiamo una cambiale pari a 100, che portiamo allo sconto. Gli oneri da pagare per l'operazione sono pari a 1. L'impresa da garanzie pari a 100. Le scritture sono le seguenti:

Il 01/09 il cliente non paga, all'impresa viene restituita la cambiale e gli vengono richiesti ulteriori oneri per 0,20 e spese

pari a 0,80. Le scritture sono le seguenti:

  1. a) il cliente paga a noi
  2. b) il cliente paga in parte

Factoring

Nel caso del factoring si cede un credito ad un istituto di credito; l'impresa detiene un credito verso clienti, decide di cederlo per ottenere liquidità immediata. Vale la stessa divisione pro soluto e pro solvendo.

ESEMPIO FACTORING PRO SOLUTO

Abbiamo un credito verso clienti pari a 150, le commissioni per la cessione di tale credito è pari a 10, e gli interessi pari a 3. Le scritture sono le seguenti:

ESEMPIO FACTORING PRO SOLVENDO (cliente paga)

Abbiamo un credito verso clienti pari a 150, offre garanzie pari a 150; le commissioni per la cessione di tale credito è pari a 10, e gli interessi pari a 3. Le scritture sono le seguenti:

ESEMPIO FACTORING PRO SOLVENDO (cliente non paga)

Abbiamo un credito verso clienti pari a 150, offre garanzie pari a 150; le commissioni per la cessione di tale credito è pari a 10, e gli interessi pari a 3. Le scritture sono

le seguenti:

Se il cliente non paga proprio, le scritture sono le seguenti:

Mutuo

Un istituto di credito cede un finanziamento ad un'impresa. Il mutuo, essendo un finanziamento a medio-lungo termine, riguarda una moltitudine di esercizi, quindi i mutui passivi vanno riportati ogni volta sul libro giornale. Il mutuo prevede una rata, composta da quota capitale, che registra il decremento del debito e quota interessi, che invece registra un costo di esercizio. Tale rata è gestita da un piano di ammortamento a quote costanti, tranne in alcuni casi in cui il tasso di interesse è variabile.

Il calcolo della rata si effettua così:

ESEMPIO

Un'impresa richiede un mutuo della durata di 10 anni, per un valore pari a 1.000, interessi pari a 300. Questo viene concesso il 5 gennaio con annessi oneri bancari pari a 2. Le rate di rimborso sono semestrali il 30/06 e il 31/12 di ogni anno. Le scritture sono le seguenti:

Le scritture dal lato della banca saranno speculari alle precedenti.

con la differenza dei nomi dei conti. Mutuo passivo -> Mutuo attivo Interessi passivi -> Interessi attivi Oneri bancari -> Commissioni per concessione mutuo Banca c/c -> Cassa e disponibilità Trattandosi di un finanziamento che riguarda una moltitudine di esercizi, alla fine dell'anno (31/12) bisognerà chiudere il conto relativo al mutuo all'interno dello stato patrimoniale e riaprirlo all'inizio dell'anno successivo (01/01). Prestito obbligazionario Si tratta di un altro finanziamento a medio-lungo termine, costituito dall'emissione di prestiti obbligazionari; questa forma di finanziamento può essere emessa solo da alcune società e dagli enti. È un'operazione utile per coprire un fabbisogno finanziario cospicuo. L'obbligazione è un vero e proprio titolo di credito che da diritto ad una cedola d'interesse, che viene corrisposta periodicamente fino alla scadenza del prestito.
  • Estrazione: vengono estratte alcune obbligazioni e si rimborsa una parte prima della scadenza;
  • In blocco: interamente nello stesso giorno;
  • Tramite conversione in capitale: si può trasformare il debito a lungo termine in capitale proprio, secondo un prestabilito rapporto di conversione obbligazione/azione.
  • Le fasi del prestito obbligazionario sono tre: la prima fase è quella dell'emissione, la seconda fase è quella del pagamento della cedola, e l'ultima fase è quella del rimborso.

    Prima fase: emissione

    L'emissione può essere:
    • Alla pari, ovvero il valore di emissione=valore di rimborso;
    • Sotto la pari, ovvero il valore di emissione<valore di rimborso;
    • Sopra la pari, ovvero il valore di emissione>valore di rimborso.

    ESEMPIO EMISSIONE ALLA PARI

    ESEMPIO EMISSIONE SOTTO LA PARI

    ESEMPIO EMISSIONE SOPRA LA PARI

    Seconda fase: versamento

    Nella fase del pagamento della cedola, si effettua il versamento degli interessi periodici agli obbligazionisti.

    Terza fase: rimborso

    Nella fase del rimborso, si restituisce il capitale investito agli obbligazionisti.

    Nel terzo caso, il versamento avviene successivamente all'emissione. In questo caso, l'impresa emittente ha già a disposizione il denaro e può utilizzarlo per le proprie necessità prima di effettuare il versamento. Durante questo periodo, l'impresa deve corrispondere gli interessi passivi agli obbligazionisti, che hanno rinunciato anticipatamente alla liquidità a favore dell'impresa. Una volta effettuato il versamento, si estingue il credito nei confronti degli obbligazionisti e si registra l'entrata di denaro in banca.Nel caso del versamento posticipato rispetto all'emissione, sono gli obbligazionisti a dover compensare l'impresa con ulteriori interessi. Il conto di interessi viene utilizzato sia per accogliere variazioni economiche negative, sia quelle positive; i di interessi rappresentano una rettifica al costo "contrattuale" del finanziamento. Terza fase: pagamento della cedola di interesse I frutti maturati sul capitale investito rappresentano per l'obbligazionista un reddito di capitale, quindi sono tassati. L'impresa emittente, in tal caso, funziona da sostituto d'imposta, deve cioè operare delle ritenute fiscali, che verserà il 16 del mese successivo a quello in cui sorge il debito. ESEMPI Pagamento cedola pari a 60. Le scritture sono le seguenti: Rimborso Normalmente, la fase del rimborso coincide con il pagamento di una cedola. ESEMPIO rimborso con la tecnica dell'estrazione Immaginiamo quindi di dover rimborsare il prestito.

    obbligazionario con la tecnica dell'estrazione a partire dal 30/06/n+2, cioè dalla prima cedola del terzo anno di durata del prestito, per un valore pari al 25% del valore ogni estrazione semestrale.

    Si decrementa il debito nel conto obbligazioni c/capitale, e contestualmente si apre un conto acceso ad un debito di brevissimo periodo chiamato obbligazioni estratte.

    Le scritture sono le seguenti:

    La modalità dell'estrazione è esplicitamente prevista dal Codice civile, art. 2420, esegue un piano di ammortamento del finanziamento, contrattualmente prevista, che consente all'impresa di evitare il rimborso in blocco. Dalla cedola successiva a quella della prima estrazione, il valore degli interessi risulterà inferiore poiché verrà calcolato su un capitale che sta diminuendo.

    ESEMPIO rimborso in blocco

    ESEMPIO conversione in capitale

    In entrambi i casi, anziché il rimborso, vi può essere la conversione: in tal

    casol'obbligazionista perde il proprio status di finanziatore, per assumere quello di socio, dunque portatore di capitale di rischio. Contabilmente la conversione coincide con la trasformazione di capitale di credito in capitale proprio. Nell'ipotesi del rimborso in blocco, le scritture saranno le seguenti: Scritture di costituzione Le rilevazioni contabili connesse con la fase della costituzione di un'azienda fanno riferimento alle variazioni del capitale proprio. Si tratta di rilevare il momento in cui l'impresa prende avvio, tramite il conferimento del suo capitale iniziale. La veste giuridica, al di sotto della quale si esercita l'attività d'impresa, è normalmente la forma societaria. Nelle società, gli individui che apportano quote di capitale, acquisiscono lo status di socio, e attraverso tali quote si costituisce il capitale sociale, detto capitale proprio nel caso delle società di persone. Le quote di capitale possono esseretre modi differenti. Abbiamo infatti:
    • Conferimenti in denaro
    • Conferimenti in natura: in questo caso vengono apportati dal socio beni mobili o immobili, e viene richiesta la perizia di un esperto che attesti il valore reale di tale bene così da conferire al socio il giusto valore di capitale;
    • Conferimenti di servizi: in tal caso il socio apporta la sua attività professionale.
    Ditta (o impresa) individuale Immaginiamo che venga costituita un'impresa individuale, e che venga apportato capitale pari a 100, di cui 20 in denaro, e i restanti 80 relativi ad un capannone. Le scritture sono le seguenti: Società di persone Nella società, il primo elemento è la presenza di più persone che sottoscrivono il contratto sociale. Ogni socio diventa titolare di una quota parte del capitale, in
    Dettagli
    Publisher
    A.A. 2021-2022
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    SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

    I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher aleevaccaroo di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Bianchi Maria Teresa.