LA RILEVAZIONE
Per quanto riguarda la rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte in bilancio
nel momento in cui l’entità diviene parte delle relative clausole contrattuali,
assumendo i diritti e gli obblighi previsti dal contratto.
Ciò avviene, ad esempio, alla stipula di un contratto di finanziamento o all’acquisto
di titoli.
Al momento della rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate al fair
value, che nella maggior parte dei casi coincide con il costo sostenuto o con il
valore di emissione.
In particolare, i titoli acquistati sul mercato primario sono iscritti al valore di
emissione, mentre quelli acquistati successivamente sul mercato secondario sono
iscritti al costo di acquisto.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie sono valutate
secondo criteri diversi in funzione della loro classificazione: costo ammortizzato
oppure fair value.
In alcuni casi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente nel patrimonio
netto, attraverso le altre componenti di Conto Economico Complessivo (FVTOCI –
fair value through other comprehensive income), mentre in altri casi tali
variazioni incidono direttamente sul risultato economico dell’esercizio (FVTPL –
fair value through profit and loss).
CLASSIFICAZIONE E VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE
La classificazione e la valutazione delle attività finanziarie dipendono da due
elementi fondamentali: il modello di business adottato dall’entità per la gestione
delle attività finanziarie e le caratteristiche contrattuali dei flussi finanziari
generati dall’attività stessa.
Il modello di business riflette le modalità con cui l’entità gestisce i propri strumenti
finanziari, che possono essere detenuti con finalità di investimento conservativo,
orientate alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali, oppure con finalità di
negoziazione e trading.
Le caratteristiche dei flussi finanziari, invece, dipendono dai termini contrattuali e
possono consistere in interessi, rimborsi di capitale, dividendi o altre forme di
remunerazione.
Valutazione al costo ammortizzato
Un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato quando risultano
soddisfatte congiuntamente due condizioni.
In primo luogo, il modello di business dell’entità deve essere finalizzato alla
detenzione dell’attività finanziaria per la raccolta dei flussi finanziari contrattuali
(modello hold to collect).
In secondo luogo, i termini contrattuali dell’attività devono prevedere, in date
predeterminate, flussi finanziari rappresentati esclusivamente da pagamenti di
capitale e interessi sul capitale residuo.
Tali condizioni risultano tipicamente soddisfatte nel caso di titoli di Stato e
obbligazioni, ma non nel caso delle partecipazioni azionarie, che non prevedono
rimborsi di capitale né interessi contrattualmente definiti.
Il modello di business orientato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali non
implica necessariamente la detenzione delle attività fino alla scadenza.
La coerenza con tale modello deve essere valutata considerando la frequenza,
l’entità e la tempistica delle vendite effettuate negli esercizi precedenti, nonché le
motivazioni che le hanno determinate e le aspettative relative alle vendite future.
In particolare, le vendite motivate da un aumento del rischio di credito, che
potrebbe compromettere l’incasso dei flussi finanziari contrattuali, non risultano
incompatibili con il modello hold to collect.
Analogamente, sono coerenti con tale modello anche le vendite effettuate per
finalità di gestione del rischio, come la riduzione del rischio di concentrazione del
credito.
In generale, la coerenza con il modello di business può sussistere anche in
presenza di vendite occasionali ma rilevanti in termini di valore, oppure frequenti
ma irrilevanti sotto il profilo quantitativo.
Qualora, invece, si registri un aumento significativo nella frequenza o
nell’ammontare delle vendite, l’entità deve fornire un’adeguata motivazione,
dimostrando che tali operazioni non riflettono un cambiamento nella strategia di
gestione delle attività finanziarie, ma sono coerenti con il modello di business
dichiarato. 15/12/2025
Attività finanziarie al FVTOCI
Le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione alle altre componenti
del Conto Economico complessivo (FVTOCI) sono disciplinate dall’IFRS 9 e
rappresentano una specifica categoria di strumenti finanziari che si colloca in
posizione intermedia rispetto alla valutazione al costo ammortizzato e alla
valutazione al fair value con imputazione a Conto Economico (FVTPL).
In generale, gli strumenti finanziari possono essere valutati al costo ammortizzato
oppure al fair value.
Nel caso del fair value, le variazioni di valore possono incidere direttamente sul
risultato economico dell’esercizio (fair value through profit or loss – FVTPL)
oppure sulle altre componenti del Conto Economico Complessivo (fair value
through other comprehensive income – FVTOCI), con impatto diretto sul
patrimonio netto.
Un’attività finanziaria è classificata al FVTOCI quando sono soddisfatte
congiuntamente due condizioni fondamentali, analoghe nella struttura a quelle
previste per la valutazione al costo ammortizzato, ma differenti quanto al modello
di business.
La prima condizione riguarda le caratteristiche dei flussi finanziari contrattuali: i
termini dell’attività devono prevedere, a date prestabilite, flussi finanziari costituiti
esclusivamente dal rimborso del capitale e dal pagamento degli interessi sul
capitale residuo (criterio SPPI).
Sotto questo profilo, quindi, la tipologia dei flussi finanziari è la medesima
richiesta per gli strumenti valutati al costo ammortizzato.
La seconda condizione concerne invece il modello di business adottato
dall’entità, che nel caso del FVTOCI si differenzia da quello “hold to collect” tipico
del costo ammortizzato.
Il modello di business FVTOCI può infatti essere definito misto, in quanto gli
strumenti finanziari sono detenuti sia per la raccolta dei flussi finanziari
contrattuali sia per la vendita.
In altri termini, l’obiettivo gestionale non è limitato alla detenzione fino a
scadenza, ma prevede anche la dismissione delle attività finanziarie nel corso del
tempo.
I principi contabili descrivono tale modello come “hold to collect and sell”,
evidenziando che la vendita non è un evento occasionale o marginale, bensì una
componente strutturale del perseguimento degli obiettivi aziendali.
Questo modello di business è frequentemente adottato in presenza di finalità
quali la gestione della liquidità, il coordinamento temporale tra entrate e uscite
finanziarie, il mantenimento di un determinato profilo di rendimento del
portafoglio oppure la gestione di progetti di investimento futuri.
Ad esempio, un’impresa che preveda un investimento rilevante in un orizzonte
temporale successivo può decidere di impiegare le eccedenze di liquidità in titoli a
breve e a lungo termine.
In tal caso, parte degli strumenti sarà mantenuta per incassare i flussi contrattuali,
mentre altri saranno venduti al momento opportuno per far fronte ai fabbisogni
finanziari connessi all’investimento.
Poiché molte attività possono avere una scadenza contrattuale successiva rispetto
al momento dell’investimento, la vendita diventa una modalità ordinaria e
necessaria di gestione del portafoglio.
Dal punto di vista contabile, le variazioni di fair value delle attività finanziarie
classificate al FVTOCI sono rilevate nelle altre componenti del Conto Economico
Complessivo (OCI) e non incidono immediatamente sul risultato economico
dell’esercizio.
Tali componenti rappresentano costi o ricavi che hanno effetto diretto sul
patrimonio netto.
Al momento del realizzo dell’attività finanziaria, ossia della sua cessione o
vendita, gli importi cumulati negli OCI devono essere riclassificati nel Conto
Economico (profit or loss), concorrendo alla determinazione dell’utile o della
perdita dell’esercizio.
Si tratta quindi di OCI “riciclabili”, distinti da altre componenti del Conto
Economico complessivo che, invece, rimangono definitivamente allocate nel
patrimonio netto senza successiva riclassificazione.
Attività finanziarie al FVTPL e i modelli di business
Le attività finanziarie valutate al fair value con imputazione a Conto Economico
(Fair Value Through Profit or Loss – FVTPL) costituiscono, nell’ambito dell’IFRS 9,
una categoria residuale.
In essa rientrano tutte le attività finanziarie che non soddisfano le condizioni
richieste per la valutazione al costo ammortizzato né quelle previste per la
valutazione al fair value con imputazione alle altre componenti del Conto
Economico Complessivo (FVTOCI).
In tali casi, la valutazione avviene al fair value e le variazioni di valore incidono
direttamente sull’utile o sulla perdita di esercizio.
Un’attività finanziaria è classificata al FVTPL, in primo luogo, quando è detenuta
nell’ambito di modelli di business diversi da quelli orientati alla sola raccolta dei
flussi finanziari contrattuali (“hold to collect”) o alla combinazione di raccolta e
vendita (“hold to collect and sell”).
Tipicamente, ciò avviene nel caso di portafogli di negoziazione, gestiti con finalità
prevalentemente speculative o di trading, in cui l’obiettivo principale è la
realizzazione di profitti nel breve periodo attraverso le variazioni di fair value.
In questi casi, il modello di business non è né conservativo né misto, ma è
chiaramente orientato alla vendita, con conseguente esclusione delle altre
modalità di valutazione previste dall’IFRS 9.
Accanto al criterio del modello di business, rileva anche la tipologia dei flussi
finanziari contrattuali.
Vi sono infatti strumenti finanziari che, a prescindere dal modello di business
adottato, devono essere valutati al FVTPL poiché non presentano flussi finanziari
costituiti esclusivamente da rimborsi di capitale e pagamenti di interessi, come
richiesto dal criterio SPPI.
Il caso più significativo è rappresentato dagli strumenti rappresentativi di
capitale, quali azioni e partecipazioni.
Tali strumenti, per loro natura, non danno luogo a flussi finanziari riconducibili a
rimborsi di capitale e interessi; eventuali proventi assumono la forma di dividendi,
che non soddisfano il criterio SPPI.
Di conseguenza, le partecipazioni sono, come regola generale, valuta
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