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Storia dei cooking show in Italia

I programmi che riguardano il cibo restano sempre molto presenti e seguiti dal pubblico; il cibo ha un ruolo fondamentale nella costruzione di un'identità culturale e nazionale.

Fin dopo la Prima Guerra Mondiale l'Italia era poco unita e ci si rende conto che questo processo di unificazione poteva essere svolto dal cibo; infatti i programmi dedicati all'enogastronomia tendono a fare da collante tra nord e sud, tra campagna e città.

"Viaggio nella Valle del Po: alla ricerca dei cibi genuini" (ibrido tra documentario sul campo e interviste in studio) ha un ruolo fondamentale in quanto solidifica le fondamenta di un'Italia emergente dopo la guerra. Il programma era trasmesso su Programma Nazionale in 12 puntate, diretto e condotto da Mario Soldati, esperto di cibo, alla ricerca di ricette tipiche in

famigliare. Pianura Padana). Fulcro della trasmissione, raccontato in ogni sua forma, dal campo alla tavola. Lo scopo della RAI: - costruire un'identità culturale, - accelerando l'alfabetizzazione, - conoscenza delle bellezze italiane - formare l'opinione pubblica. Negli anni: ➔ '50/'60: avvengono cambiamenti di tipo sociale dopo il boom economico; si assiste ad una modernizzazione della dieta italiana che produce un cambiamento radicale nei consumi: pane bianco e carne. Il palinsesto televisivo dedicato ai programmi di cucina è parecchio frammentato e non presenta una centralità del cooking show in questi programmi. (Personaggi importanti sono Luisa de Ruggeri, Vincenzo Buonassisi e Sora Lella). ➔ '70: programma fondamentale "A tavola alle 7" considerato il primo vero cooking show della cucina italiana, condotto da Ave Ninchi e il critico gastronomico Veronelli. Idea di programma come l'odierno "Cortesie per gli

ospiti”; i piatti preparati in questo programma sono molto legati al mondo contadino, alla tradizione italiana sud, accennando anche all’economia domestica, pietanze con ingredienti riciclati e non pregiati (al contrario in Julia Child abbiamo una gastronomia più alta) e spesso sono presenti ospiti che cucinano.

➔ ‘80: programma “Che fai, mangi?” in onda su RAI 2, nato con l’intento di portare una consapevolezza sulla preparazione dei cibi ma anche altre consapevolezze sull’alimentazione, salute, economia, impatto economico, varietà, affiancando anche la preparazione dei piatti con altri temi e discussioni. Viene intrapresa anche la questione su cosa si mangia, sulla salute e sull’ambiente.

➔ ‘80/’90: I consumi alimentari diventano più complessi; momento di forte contraddizione infatti la cultura si sta globalizzando, si ha il desidero di provare gusti nuovi e più interesse sulla conoscenza e

consapevolezza.* In Italia arriva il fast food e con esso anche il movimento opposto "Slow Food".* Inizia il periodo in cui la preparazione del cibo non è al centro della scena come nel programma "Il pranzo è servito"; finisce il periodo del monopolio e le regole della concorrenza cambiano el'intrattenimento diventa prioritario."Telemenu" in onda su Telemontecarlo, condotto da Wilma De Angelis; ed è uno dei primi cookingshow, dove anche la conduttrice è riportata in ambito domestico.➔ 2000: avviene la svolta del mezzo televisivo, iniziano a nascere canali tematici che superanoil concetto di palinsesto frammentato tipico dei canali generalisti (esempio: GamberoRosso).Sempre più spesso abbiamo programmi dedicati al cibo che non sono cooking show, esempio"Kitchen" in onda su MTV cerca di diffondere la cucina verso un target giovanile.12/04/22FENOMENOLOGIA DE "LA PROVA DEL CUOCO"- Che

Cos'è la fenomenologia? È lo studio e la classificazione dei fenomeni nel tempo e nello spazio; a noi interessa osservare e analizzare il programma tramite l'atteggiamento fenomenologico, cioè come il cibo è descritto e i modi in cui viene trasmesso a noi.* Neotelevisione deve cercare di riempire i palinsesti (si compravano pacchetti a basso costo); con essa cambia anche la comunicazione tra TV e il cibo, infatti ci sono canali tematici come "Gamberorosso" a tema cibo come anche "Alice".*

Esempio di programmi trasmessi, cooking show ma senza interazione con il pubblico.

  • "Two Fat Ladies" prodotto straniero importato, in onda su Gambero rosso. Presenza di due figure femminili esperte in cucina in giro in sidecar alla scoperta di tradizioni diverse; è diverso perché non c'è la presenza di uno chef in cucina.
  • "Risi & Bisi" programma simile al precedente, ma di origine italiana.
(Veneto); in onda su Alice. Presenza di due protagoniste femminili anch'esse esperte in cucina. - "Il club delle cuoche" tipologia di food comedy in onda su Alice. Cucina tipica della campagna, forte regionalità mostrata dal modo di parlare, dai dialetti e dalle tradizioni culinarie. Danno il via ufficiale ai cooking show. * La RAI da il via ai cooking show nel 2000 adattando un format inglese ("Ready Steady Cook") con "La prova del cuoco". → La Carta d'Identità: • programma live (molto importante e significativo) [entrambe le versioni], • durata di 21 anni, • va in onda dal lunedì al venerdì, nell'orario pre-TG (orario morto), • regge molto bene in quanto è riuscita a fidelizzare il pubblico, • basato su due squadre "pomodoro rosso" e "peperone verde" [entrambe le versioni], • durata di 1 ora e 30 minuti a episodio [versione britannica, solo 30 minuti in quella italiana].minuti], • squadre capeggiate da chef professionisti, stile più regionalizzato [format britannico è più classico], • versione studiata per essere ultra-generalista, per adattarsi a più tipologie di pubblico (introduzione del Coro dello Zecchino d'Oro per i bambini), • è una gara, all'inizio decretavano i vincitori degli esperti enogastronomi, mentre con il tempo è diventato il pubblico a giudicare, • presenza di co-conduttori (Beppe Bigazzi e Anna Moroni), • figura della Clerici elemento di coesione, il programma ha un crollo quando cambia la conduttrice (Elisa Isoardi), • introduzione di curiosità sulla cucina, giochi, rubriche e siparietti comici. * Contrapposizione Antonella Clerici e Nigella. Considerata la fata madrina Conduttrice statunitense che dà l'idea della cucina italiana, è più vera, casalinga perfetta sempre truccata e ben vestita. reale, concreta e quotidiana. Marcia

più sull’idea dell’erotismo. Fa battute anche su se stessa.

* Umberto Eco ha analizzato la figura di Mike Bongiorno, dicendo che il pubblico preferisce vedere la donna/uomo medio, non la figura del super uomo. 13/04/22

MASTERCHEF

* Elabora un discorso sull’alimentazione; esso è riuscito a calamitare sia il pubblico che la critica.

* La cucina dello spettacolo perde il significato classico per acquisirne uno nuovo.

* Esso è un talent show culinario con un format d’eccellenza unscripted.

* All’inizio lo scopo del gioco era un altro: inscenare l’apertura di un ristorante attraverso losvolgimenti di prove in diverse categorie tra cui marketing, servizio di sala e servizio di cucina;esso non ebbe grande successo infatti dopo qualche edizione venne interrotto.

Negli anni 2000 cambia format e viene venduto negli USA, l’attenzione viene focalizzata solo sullapreparazione dei piatti e lo scopo trovare uno chef vincitore.

* Oggi MasterChef

è presente in 60 paesi; ha dato vita ad un franchise (trasformazione di unprodotto in un marchio).* Esso ha una diffusione globale:

➢ elementi che ritornano:

  • costruzione dello spazio/location (solo alcuni elementi architettonici a livello culturale cambiano);
  • presenza di tre giudici (in Italia se ne sono avuti 4 per un breve periodo);
  • musica (idea di suspance e duello);
  • tempo, presenza dell’orologio (fondamentale per creare suspance ed è fondamentale nella storia, ilconto alla rovescia crea attesa nello spettatore).

➢ Differenze:

  • piatti (cambiano in base al luogo secondo le tradizioni, gioca sulla tradizionalizzazione),
  • alcune volte c’è la presenza di una presentatrice.

Trasmesso in Italia dal 2011 su Cielo TV (programma di Sky), dopodiché spostato su Sky1(canale ammiraglio della programmazione Sky), viene riprodotto in prima serata sfruttando cosi ilpubblico più giovane, la risonanza è aumentata grazie alla presenza dei

social.* Struttura del format (complessa, strutturata e funzionante).Il pubblico osserva un percorso produttivo (struttura narrativa), con essa è molto più facile daproteggere a livello legale.* Molto suddivisibile:
  1. preselezione (scopo è trovare i 20 concorrenti), nelle prime edizioni non era mostrata, ora sivedono prima del lancio del programma.[Stesso discorso è svolto anche da XFactor; esso crea un procedimento che crea curiosità].
  2. Primo momento – grembiule bianco: decreta il livello dei concorrenti.
  3. Presenza di gioco/talent: lo scopo è diventare e vincere il titolo di “Nuovo MasterChef”,pubblicare un libro di ricette e ricevere una quota di soldi in gettoni d’oro.
  4. Varietà di prove: strutturato secondo delle regole.Durante le puntate vengono chiamati degli ospiti a sorpresa (fondamentali perché ravvivanol’attenzione del pubblico): personaggi famosi (per giudicare), parenti/famigliari,
ex-concorrenti. Esistono 2 tipologie di episodio:
  • prova all'interno della struttura con mistery box (scatola misteriosa con una serie di ingredienti che devono essere usati per preparare un piatto, con imprevisti ecc) e invention test (assegnazione di un argomento/tema);
  • prova in esterna (presenza di elementi più significativi in quanto la versione italiana è l'unica a esaltare la tradizionalità delle pietanze e degli ingredienti locali).
Gli chef vengono divisi in due squadre, con grembiuli diversi, che devono servire dei piatti in una determinata situazione e location. Presenza della pressure test (prova estrema a cui devono partecipare i perdenti della prova in esterna; lo scopo è mettere sotto pressione i concorrenti tramite il tempo e trovare l'eliminato della puntata). 5. Momento del giudizio: ha lunga durata, riprodotta una musica diversa ed è studiata per prendere più tempo possibile, causa una risposta del pubblico.

Si crea un

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
49 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/06 Cinema, fotografia e televisione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher AriannaFA di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Comunicazione del cibo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Parma o del prof Casoli Sara.