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Il burro

La denominazione burro è riservata unicamente al prodotto ottenuto dalla crema ricavata dal latte o dal siero di latte vaccino. Con siero si intende ciò che rimane del latte una volta allontanate le caseine. Il burro è un concentrato della frazione lipidica del latte sotto forma di emulsione A/O* ottenuto in due fasi: 1. Estrazione della crema del latte (35-40% in lipidi); 2. Burrificazione: Trasformazione della crema in burro (80-85% in lipidi), si concentra il contenuto lipidico, il restante 15% è acqua; *Un'emulsione A/O (acqua in olio) consiste in una fase lipidica (O), che funge da dispersante, e una fase idrofila (A) che sono emulsionate tra loro grazie ad emulsionanti specifici. Il burro si presenta come una massa plastica solida (a T<23°C) di colore giallino (variabile) e caratterizzato da odore e sapore gradevoli. Il burro fonde a temperature tra i 28-33°C. Poiché il burro per l'80-85% da lipidi, 100 g forniscono 720-780 Kcal.

(2882-3123 KJ). L'olio, che ha un contenuto lipidico più elevato, apporta più calorie (≈900 Kcal).

Burro in vendita

Il burro "classico" ha un tenore minimo di grasso di latte dell'80% e tenori massimi di acqua del 16%, e di estratto secco non grasso lattiero del 2%. L'acqua presente all'interno del gruppo è responsabile dell'idrolisi o inacidimento.

In commercio esistono anche burri a minor contenuto lipidico come il burro leggero a ridotto tenore di grasso (60-62%) e il burro leggero a basso tenore di grasso (39-41%). Inoltre, in commercio si può trovare il burro decolesterolizzato caratterizzato da una riduzione del colesterolo del 65% circa. Nell'industria alimentare è utilizzato anche il burro concentrato con una materia grassa minima del 96%.

Crema di latte

La crema di latte, o più comunemente panna, è già di per sé un alimento, ed è il prodotto iniziale della

di affioramento viene utilizzata per la produzione di alcuni tipi di burro tradizionali. La burrificazione discontinua è il processo mediante il quale la crema di latte viene trasformata in burro. Questo avviene attraverso l'agitazione della crema, che provoca la rottura dell'emulsione di grassi in acqua e la separazione del burro dalla parte liquida, chiamata latticello. Durante la burrificazione, la crema viene agitata in modo continuo o intermittente, fino a quando i globuli di grasso si uniscono formando una massa solida di burro. Questa massa viene poi separata dal latticello e lavorata per ottenere il burro finito. Il burro è composto principalmente da grassi lattieri, acqua e una piccola quantità di proteine e sali. Ha un colore giallo chiaro, una consistenza morbida e un sapore ricco e aromatico. La burrificazione è un processo tradizionale che richiede tempo e attenzione, ma permette di ottenere un burro di alta qualità, con un gusto e un aroma unici. Il burro prodotto in questo modo è molto apprezzato in cucina per la sua versatilità e per il suo sapore autentico.ottenuta per affioramento è utilizzata per la burrificazione. Il parmigiano reggiano è creato con latte parzialmente scremato naturalmente, per cui la crema derivata da questo processo viene riutilizzata. A prescindere dal metodo con cui viene ricavata, la crema è caratterizzata da un alto contenuto lipidico e di acqua e un basso contenuto di ceneri (sali minerali) e proteine che generalmente rimangono nella porzione scremata. Crema di latte in commercio In commercio sono presenti diverse tipologie di crema che si differenziano per la percentuale di massa grassa. La crema da caffetteria presenta una concentrazione lipidica maggiore del 10%, la crema da cucina presenta materia grassa maggiore del 20%. Entrambe queste tipologie subiscono un trattamento UHT per cui possono essere conservate a temperatura ambiente. La crema per pasticceria, che presenta un contenuto lipidico maggiore del 30%, viene risanato per.

pastorizzazione per cui deve essere conservata refrigerata.

Produzione del burro

La burrificazione classica, eseguita dalle piccole e medie aziende, consiste nei seguenti passaggi:

  1. Pastorizzazione della crema: La pastorizzazione viene fatta ad una temperatura piuttosto alta (90-95°C per 30 s) poiché la crema è maggiormente contaminata rispetto al latte. I grassi vengono liquefatti completamente da questo processo, inoltre vengono liberate sostanze antiossidanti che proteggono la crema nelle fasi successive;
  2. Cristallizzazione: Per ottenere un burro di qualità la crema viene raffreddata velocemente dalla temperatura di pastorizzazione a 6-7°C, il che determina una fine cristallizzazione che rende la porzione lipidica più facilmente lavorabile;
  3. Addizione delle colture: per ovviare alla mancanza di aroma della crema dolce, vengono inoculate colture dei batteri acidificanti e produttori di diacetile, sostanza che conferisce il classico aroma al burro.

particolare vengono addizionati:

  1. Streptococcus lactis S. cremoris →a. e Batteri acidificanti;
  2. Streptococcus diacetalis Betacoccus citrovorus →b. e Produttori di aroma;

Il diacetile può trovarsi anche nel vino ottenuto per fermentazione dando una nota di burro. Il diacetile viene prodotto da a partire da lattosio e da Betacoccus citrovorus a partire da acido citrico. Altre strutture molecolari che danno al sapore al burro (metilchetoni, lattoni, aldeidi, acidi carbossilici) sono prodotti dall’attività lipolitica batterica mediata da lipasi. N.B. Queste trasformazioni avvengono spontaneamente nella crema di affioramento.

4. Maturazione: Questo processo è solitamente condotto in contenitori di acciaio inox, che serve a prevenire fenomeni ossidativi mediati dai metalli, per 10 ore a temperature tra i 16-21°C a pH 4.5-5,3. La maturazione viene bloccata mediante raffreddamento;

5. Zangolatura: La zangolatura è una fase

Il burro è prodotto attraverso un processo che coinvolge diverse fasi:

  1. Mungitura: il latte viene prelevato dalle mucche;
  2. Separazione: il latte viene centrifugato per separare la panna dal siero di latte;
  3. Emulsionamento: la panna viene emulsionata per formare una crema, passando da una emulsione O/A (olio in acqua) ad una emulsione A/O (acqua in olio);
  4. Maturazione: la crema viene posta nelle zangole, recipienti cilindrici rotanti, e viene sbattuta per circa 40 minuti a temperature comprese tra gli 8-13°C. Questo processo causa la lacerazione della membrana dei globuli di grasso, provocando la fuoriuscita dei trigliceridi che si addensano in un unico ammasso solido, avvolgendo anche i globuli rimasti integri (coalescenza). Si formano così piccoli grumi di burro, grandi come chicchi di riso o di mais, che si separano dal latticello;
  5. Lavaggio: i granuli di burro vengono lavati dal latticello con acqua potabile a 6-7°C;
  6. Confezionamento: i granuli di burro, sempre all'interno delle zangole, vengono emulsionati.

Questo è il processo di produzione del burro.

finemente per formare una massa omogenea. Il burro è confezionato in pani di diverse dimensioni. L'imballo originale è obbligatorio per legge: il burro non può essere venduto sfuso. Il burro può essere conservato refrigerato per circa 90 giorni. E' consentito usare antisettici sul confezionamento del burro; Resa: da 1hl di latte si ottengono circa 4 kg di burro Industrialmente il burro si ottiene con un metodo, chiamato Fritz, molto più rapido. Tutto il processo avviene in un'unica macchina di ridotte dimensioni che opera in modo continuo ed automatico. Il burro che si ottiene è indistinguibile da quello di zangola, mentre la resa è leggermente inferiore così come la parte globulare residua. Composizione del burro - Acqua: 15-18%; - Grasso (80-85%): Acidi grassi del latte (2/3 saturi, 1/3 insaturi), fosfolipidi (1-1.5%), steroli (colesterolo 0.1-0.2%), vitamine liposolubili, squalene. Il colesterolo per anni

è stato la causa della “condanna” del burro. Tuttavia il burro èutilizzato condimento per cui se ne usano massimo 10g, per cui si ha un quantitativo dicolesterolo pari a 2mg. La dose giornaliera massima raccomandata, per una personasenza patologie quali ipercolesterolemia, è di circa 300mg. La colesterolemia dipende poimolto dalla genetica.

  • Proteine (0.4-0.8%): caseina e albumina;
  • Lattosio (0.5-1%): Il quantitativo molto basso di lattosio lo rende tollerabile allepersone intolleranti, salvo casi in cui l’intolleranza sia importante;
  • Elementi minerali (0.1-0.2%): Ca, P;
  • Vitamine: Buona quantità di carotenoidi e retinolo (vitamina A), tracce di vitamineB , B , D ed E. E’ consentito addizionare caroteni;1 2
  • Sostanze in tracce: Diacetile, acetilmetilcarbinolo, aldeidi , lattoni;
  • Sfingomieline : Fosfosfingolipide ad attività anticancerogena;
  • Acido butirrico: Regolatore della crescita cellulare,

contribuisce alla proliferazione della flora batterica intestinale, e agisce da antiproliferativo cellule cancerogene;

  • Acido linoleico coniugato (CLA): Gruppo di isomeri dell'acido linoleico ad attività antitumorali, antiaterogeniche, immunomodulanti, antidiabetiche;

I CLA più presenti sono il trans-10, cis-10 CLA e il cis-9, trans-11 CLA, che costituisce più del 76% dei CLA nei prodotti di origine animale. Nel latte sono presenti circa 5.5mg/g di grasso. Questi composti presentano attività antiadipogenica, motivo per il quale sono utilizzati in integratori.

Burri speciali

Alcuni esempi di burri speciali sono: burro anidro, butter-oil e burro concentrato.

Il burro anidro si ottiene partendo da creme con oltre il 99% di grassi. Grazie alla bassissima concentrazione di acqua si conserva più a lungo e occupa meno spazio del burro classico. Quest'ultimo aspetto influisce su stoccaggio e trasporto riducendo i costi. Questa tipologia di burro non si

può vendere al dettaglio, è utilizzato nell'industria alimentare edolciaria: a tal fine viene aggiunta vaniglia e un colorante facilmente riconoscibile. Il butter-oil è molto simile al burro anidro, quindi è molto concentrato (H O<1%). Grazie al suo basso punto di fusione (5-10°C) è utilizzato per la produzione di gelati. Il burro concentrato, noto anche come burro chiarificato, ha un tenore lipidico maggiore del 99.8% e ha un'acidità massima dello 0.35%. Questo tipo di burro può essere venduto anche al dettaglio. Grazie al suo punto di fumo molto elevato, può essere utilizzato per friggere.

A.A. 2022-2023 Chimica degli Alimenti e dei Prodotti Dietetici

FORMAGGI

Il formaggio è un prodotto alimentare ricavato dal latte mediante un processo di caseificazione che consiste nella coagulazione della caseina. Se la parola "formaggio" non è seguita da nessun aggettivo si intende formaggio derivato da

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SSD Scienze chimiche CHIM/10 Chimica degli alimenti

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Marta.PCC di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Chimica degli alimenti e dei prodotti dietetici e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Bertazzo Antonella.