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COMPONENTE GLUCIDICA
Elevata digeribilità:
❖ L’amido si presenta sottoforma di granuli con dimensioni molto piccole
(2-10 micron) e ciò lo rende facilmente attaccabile dagli enzimi digestivi.
Inoltre, l’amido del riso presenta una maggiore percentuale di
amilopectina (ramificata, più facilmente aggredibile dagli enzimi
amiolitici) rispetto all’amilosio (lineare) e ciò contribuisce ad aumentare
la digeribilità del riso.
Elevato assorbimento:
❖ Una maggiore digeribilità influenza anche l’assorbimento dei
componenti: i nutrienti del riso sono biodisponibili. Infatti gli enzimi
salivari e intestinali sono in grado di scomporre l’amido in amilosio e
amilopectine (e, rispettivamente, in maltosio e alfa-destrine), nutrienti
totalmente riassorbibili a livello dell’intestino tenue.
Effetto regolatore sulla flora intestinale:
❖ Quest’effetto si deve sempre alla componente glucidica del riso, in
quanto una dieta prevalentemente a base di riso seleziona batteri di
109
tipo fermentativo, i quali conferiscono una resistenza alla
colonizzazione intestinale da parte di patogeni. Questa peculiare
caratteristica ha portato i medici, tra Ottocento e Novecento, ad
attribuire al riso una caratteristica dietoterapica importante per la
cura delle affezioni fisiologiche intestinali, tanto che ancora oggi molti
ricordano il “riso in bianco” prescritto dal medico come terapia in caso
di patologie a carico dell’apparato gastroenterico.
COMPONENTE PROTEICA
Come in tutti i cereali, molte proteine sono localizzate soprattutto sullo strato
aleuronico, che viene rimosso durante la lavorazione del riso.
Valore biologico:
❖ Il riso, dal punto di vista quantitativo, ha solo il 7% circa di componente
proteica (minore rispetto ad altri cereali). Tuttavia, dal punto di vista
qualitativo, la composizione amminoacidica è migliore rispetto agli altri
cereali, grazie alla presenza dell’AA Lys (che generalmente non si trova
nei cereali).
Impossibile la formazione del glutine:
❖ Sono presenti poche albumine, una sola glutenina (orizenina) e scarse
prolammine. Quindi risulta impossibile la formazione del glutine, con il
vantaggio di poter essere utilizzato dalle persone affette dal morbo
celiaco. Tuttavia, la mancata formazione di glutine rende impossibile la
conseguente lavorazione della farina
Minore potenziale allergenico:
❖ Le proteine del riso hanno una minore tendenza a sviluppare reazioni
allergiche. Per questo il riso è particolarmente adatto allo svezzamento.
CLASSIFICAZIONE MERCEOLOGICA
In altre nazioni il riso viene classificato sulla base della lunghezza del chicco:
Riso comune:
❖ Ha una cariosside piccola e tondeggiante di lunghezza < 5,5 mm. Il riso
presenta una perla poco estesa in posizione centrale, e dente poco
pronunciato. La cottura è di 12/13 min. (es. Originario, Balilla);
Riso semifino:
❖ Ha una cariosside di lunghezza tra 5,5 e 6,5 mm. La perla è estesa in
posizione centrale, e il dente è poco pronunciato. La cottura è di 12/13
min. (es. Rosa Marchetti, Vialone nano, Italico):
Riso fino:
❖ Ha una cariosside di lunghezza > 6,5 mm, La perla è in posizione
centro-laterale netta, e il dente sfuggente. La cottura è di 14/16 min. (es.
Europa, S.Andrea);
Riso superfino:
❖ Ha cariossidi lunghe e affusolate. La perla centrale è estesa, e il dente
sfuggente. La cottura è 16/18 min. (es. Roma, Carnaroli, Baldo).
In questo paragrafo sono state prese in considerazione le classificazioni dei
tipi di riso più comuni. Questa è una classificazione merceologica, che si basa
quindi sulla forma, sulla grandezza e sul peso del riso. Le proprietà nutritive
non sono differenti. Tuttavia, una variazione della forma determina diverse
proprietà organolettiche. 110
UOVA
Le uova, se non sono accompagnate da altri aggettivi di specificazione, si
riferiscono ad uova di gallina (come il “latte” si riferisce implicitamente al latte
vaccino). Le uova sono prodotte dalle ovaie e dalle ghiandole dell’ovidutto
delle femmine di volatili e degli animali ovipari in genere. Una gallina, allevata
con questo scopo, può produrre all’anno circa 200 uova, del peso di circa 60
gr In Italia sia calcola un consumo medio di 12 kg pro capite annui (circa 200 a
testa) comprese quelle presenti nei prodotti trasformati. L’uovo è un
componente importante nell’alimentazione umana. Presentano molteplici
qualità:
Hanno un gusto gradevole, apprezzato dalla maggior parte delle
➢ persone.
Sono di agevole manipolazione, e possono essere impiegati in molti altri
➢ prodotti. L’uovo infatti ha proprietà funzionali particolari, grazie ai suoi
nutrienti:
○ potere emulsionante (lecitine del tuorlo);
○ potere ispessente, legante e schiumogeno (proteine dell’albume).
Presentano pregi nutrizionali e dietetici. Recentemente è stato molto
➢ rivalutato (inizialmente era considerato negativo a causa dell'apporto
di colesterolo).
Hanno un basso costo.
➢
COMPOSIZIONE CHIMICO-FISICA
Le uova sono costituite essenzialmente da tre strutture:
Tuorlo:
❖ Costituisce la fonte nutritizia dell’embrione, e di conseguenza al suo
interno devono essere contenute tutte le sostanze necessarie per il suo
sviluppo. Ha consistenza vischiosa. È strutturato in strati concentrici
alternati (più chiaro-più scuro) ed è avvolto da una membrana vitellina
che mantiene la forma rotondeggiante. Il colore del tuorlo, che può
variare da giallo pallido ad arancio carico, dipende da:
Nutrizione dell’animale:
➢ Maggiore è la percentuale di caroteni assunti, più pigmentato
sarà il tuorlo. Per questo spesso i carotenoidi sintetici (es. E )
161
sono aggiunti al mangime delle galline da allevamento, perché il
consumatore preferisce un tuorlo più colorato, nonostante in
realtà la colorazione del tuorlo non influenza la qualità di un
uovo.
Fattori genetici, ovvero la razza di una gallina
➢
Composizione del tuorlo:
Tutte le proteine contenute nel tuorlo sono ad alto valore biologico →
contengono AA essenziali:
Granuli (detti anche globuli lipoproteici), costituiscono il 20% della
➢ sostanza secca:
I globuli sono dispersi nel plasma, e contengono lipoproteine a
bassa e ad alta densità (α e β-lipovitelline) e una fosfoproteina
(fosvitina) capace di legare il ferro rendendolo più biodisponibile.
Frazione lipidica, costituita per:
➢ ○ ⅓ da lecitine, altri fosfolipidi, galattolipidi (30%);
111
○ ≅
<5% di colesterolo 200-250 mg per tuorlo → un adulto
dovrebbe introdurre non più di 300 mg di colesterolo al
giorno.
○ ⅔ da trigliceridi (65%). Di questi trigliceridi:
■ 65% sono acidi grassi insaturi (oleico, C18:1 e
linoleico, C18:2)
■ 35% acidi grassi saturi (palmitico e stearico)
Negli altri prodotti di derivazione animale i trigliceridi
costituivano il 98% della frazione lipidica. Inoltre, anche il
tipo di trigliceridi è diverso: mentre nel latte erano perlopiù
saturi, nell’uovo questi sono per la maggior parte insaturi.
Plasma, è una massa acquosa che contiene lipoproteine a bassa
➢ densità e proteine globulari idrosolubili (Livetine).
Altri componenti meno rappresentati:
➢ ○ Fosforo, ferro (in forma libera e legata a proteine), modeste
quantità di calcio;
○ Vitamine liposolubili e del gruppo B (queste ultime presenti
anche nell’albume);
○ Assenza di vitamina C, perché l’acido ascorbico non è
essenziale per i volatili, come per tanti altri mammiferi, che
lo sintetizzano a partire dal glucosio;
○ Caroteni, pigmenti quali le xantofille.
Albume:
❖ È una soluzione acquosa di diverse sostanze:
Proteine:
➢ Ricche di amminoacidi solforati. I gruppi –SH degli AA reagiscono
con il ferro del tuorlo, e formano dei precipitati che colorano di
verdognolo il tuorlo quando cotto (se la cottura è prolungata ed
a elevate temperature). Queste proteine sono generalmente
solubili. Inoltre, sono dotate di diverse proprietà funzionali e
nutrizionali:
○ Permettono di montare l’albume a neve (proprietà
tecnologica);
○ Le proteine dell’albume costituiscono un complesso di
sostanze molto importante sia per la difesa dell’embrione
che per la conservazione naturale dell’uovo (proprietà
nutrizionale) lisozima (attacca la parete dei batteri) avidina
(sequestra i nutrimenti necessari alla proliferazione del
microrganismo) lavoproteina e ovoinibitori.
○ Tra le proteine dell’albume anche l’ovomucoide, che causa
reazioni allergiche in certe persone. Per questo va ben
ponderata la somministrazione di uovo durante lo
svezzamento. + + 2+
Sali minerali, quali Na , K e Mg . Il magnesio ha un’azione
➢ ritardante sulla liquefazione dell’albume, ovvero mantiene la
consistenza dell’albume.
Vitamine del gruppo B: B , B , PP, acido pantotenico, biotina, B
➢ 1 2 12
112
Glucosio libero (0,8%):
➢ È presente in concentrazioni molto basse, ma sufficienti per il
➢ sostenimento dell’embrione. È responsabile della reazione di
Maillard nelle polveri di albume non fermentato.
Anche l’albume ha una consistenza vischiosa, composto da tre strati:
Due più fluidi (uno interno e l’altro esterno);
➢ Uno più spesso, gelificato, interposto tra i due. Contiene la quasi
➢ totalità delle ovomucina, una proteina fibrosa, insolubile in
acqua.
Guscio:
❖ La colorazione del guscio è variabile dal chiaro ad una più rosastra. In
Italia il consumatore preferisce uova rosa, mentre in altri paesi (es. Nord
Europa) vengono preferite le uova bianche. Comunque si tratta
esclusivamente di una questione estetica: non vi è alcuna correlazione
la colorazione del guscio e la qualità dell’uovo, in quanto il guscio
dipende esclusivamente dal codice genetico del volatile. Il guscio ha
una triplice funzione:
Barriera protettiva, protegge l’embrione dalle aggressioni
➢ microbiche e ne permette lo sviluppo.
Favorisce gli scambi respiratori dell’embrione attraverso i pori →
➢ il guscio NON è impermeabile.
Funge da riserva di calcio: il Ca viene ceduto all’embrione man
➢ mano che si sviluppa. È composto:
○ Sostanza inorganica (98%), soprattutto sali di calcio e
magnesio. Visto che il guscio cede calcio all’embrione, man
mano che si sviluppa, la quantità di sostanza organica
diminuisce e il guscio si assottiglia.
■ CaC