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III CIAM.

Si parla di uno spazio isotropo, in cui luce e aria possano entrare in maniera ottimale, e la corte

urbana non viene nemmeno presa in considerazione. Queste nuove forme si contrappongono

nettamente al modo tradizionale di costruzione della città. Nel IV CIAM si discute della città

funzionale, con una netta separazione tra gli spazi urbani. Questi concetti vengono riuniti e

sintetizzati nella Carta di Atene. Dal CIAM successivo, si perfeziona il blocco come tipo più

appropriato per la costruzione degli edifici della città funzionale, abbandonando totalmente il tipo

a ballatoio, considerato ormai superato e non funzionale.

8 Capitolo II - Forma aperta e forma chiusa della città

I nuovi canoni della progettazione urbana mostrano una distribuzione degli spazi della città

esclusivamente basata sulla funzione a cui fanno riferimento e sul volume che si ripete in maniera

modulare, seguendo schemi metodologici e scientifici rispetto alla costruzione della città secondo

le regole tradizionali finora viste. Aria, luce e verde sono gli elementi che determinano la forma

degli insediamenti in questo nuovo dibattito.

Berlino

Siedlung Britz – Berlino

In Germania, si presuppone la creazione di una città aperta, libera dai limiti dell'isolato stradale

urbano, lasciando spazio a esperienze ibride che aprono o continuano esperimenti. In questo caso,

si ritrovano elementi della costruzione della città tradizionale e altri della nuova città funzionale.

Si tratta di un'area agricola distante da Berlino,

caratterizzata da una depressione centrale e da

avvallamenti. Taut decide di valorizzare questa

caratteristica definendo un impianto planimetrico che

ponga al centro un punto cospicuo del progetto, che

emerga anche dal tessuto urbano. Questo punto

centrale è uno spazio verde pubblico, circondato da

edifici a ferro di cavallo, che definiscono il grande

spazio e fungono da elemento simbolico e rappre-

sentativo dell'intero sistema.

Gli edifici che caratterizzano il tessuto urbano sono edifici in linea, scanditi dalla ritmicità degli

elementi e dei moduli abitativi, che non solo costituiscono gli spazi pubblici, ma definiscono anche

tutto il tessuto circostante.

Francoforte

In Germania si concentrano le ricerche più rilevanti sulla casa e sulla città: Ernst May è il direttore

dei servizi di urbanistica e architettura di Francoforte ed è incaricato di elaborare tutti i piani di

espansione urbana per la città. May, attraverso il piano per la nuova Francoforte, ha il compito di

progettare e realizzare una nuova visione della città, combinando le morfologie della casa e della

città. Introduce gradualmente la costruzione in linea aperta e abbandona le forme tradizionali di

uso e divisione del suolo. Tradizionalmente, a Francoforte, il suolo è interamente edificato con alta

densità, ad eccezione di alcune piccole corti interne per garantire un minimo di illuminazione e aria.

La trasformazione di May avviene in quattro fasi schematiche per la nuova Francoforte,

realizzando gradualmente questi nuovi quartieri al di fuori del centro storico della città. La forma

chiusa dell'isolato si apre progressivamente, definendo una spazialità pubblica completamente

diversa da quella tradizionale.

L'esperienza più importante è la nuova edificazione nella valle del Nidda, dove vengono costruiti

tre nuovi quartieri che creano una cintura continua. La nuova Francoforte è caratterizzata da

espansioni singole che vengono interpretate come nuovi quartieri, mentre il centro di Francoforte

è considerato un nucleo autonomo.

Römerstadt – Francoforte

Realizzata da May, Römerstadt è costituita prevalentemente da alloggi a schiera che corrono

parallelamente al fiume Nidda. Gli edifici si adattano tramite una sequenza di terrazzamenti che

scendono verso la valle del fiume, tenendo conto dell'orografia del terreno e cercando un raccordo

con la quota sottostante del fiume. Dal lato del fiume, si succede una serie di bastioni che sporgono

rispetto al tessuto residenziale, permettendo affacci verso il fondo della valle. Lungo il muro di

9 Capitolo II - Forma aperta e forma chiusa della città

sostegno si estende una fascia di verde privato che

funge da cerniera tra il paesaggio naturale e il

contesto urbano del quartiere.

Gli isolati sono molto lunghi e aperti sul lato minore,

rendendo inaccessibile la parte privata interna del

singolo alloggio. Si osserva una tipologia mista ai bordi

dell'immagine, per segnare la gerarchia delle strade e

degli spazi principali del quartiere. Gli edifici in linea e

a ballatoio costruiscono una gerarchia compositiva tra

gli spazi principali e quelli secondari del quartiere,

caratterizzati da case a schiera.

Siedlung Parinheim – Francoforte

Lo schema di Siedlung Parinheim è ancora più

razionale rispetto a quello di Römerstadt. È costituito

da edifici in linea lungo il viale principale, mentre la

maggior parte delle case sono a schiera, basse,

raggruppate in tre grandi comparti. May vuole definire

delle gerarchie spaziali:

Comparto più razionale: caratterizzato da

1. schiere a doppio lato lungo la strada.

Rotazione degli edifici: con chiusura sulla

2. strada secondaria.

Sistema compositivo urbano: si adatta alla

3. composizione del lotto sull'angolo.

Si inserisce una grande varietà di tipologie a schiera, che vanno dalle case a schiera duplex,

molto semplici, a edifici più complessi che esplorano più a fondo i temi dell'abitare, come edifici a

schiera su tre livelli e alloggi che si affacciano su un ballatoio.

Siedlung Westhausen – Francoforte

Gli edifici in linea sono disposti ai margini del quartiere, orientati perpendicolarmente alla strada.

Questo layout non chiude lo spazio del quartiere né definisce chiaramente i suoi limiti, ma ruota di

90 gradi rispetto al sistema tradizionale, con gli edifici alti orientati perpendicolarmente alla strada.

In questo modo, il quartiere si apre su tutti i lati.

La modularità è un elemento centrale: edifici delle

stesse dimensioni sono disposti a intervalli regolari,

con uno spazio verde comune a tutti i lotti del

quartiere. Questo rappresenta una totale astrazione

del modello insediativo, con una struttura

completamente aperta ipotizzata nella IV fase del

piano di espansione della città di Francoforte. Il verde

è un elemento costante, spesso assumendo un ruolo

indifferenziato, un colore omogeneo che tematizza il

suolo dei nuovi quartieri, ma che non riesce a

conferire una qualità significativa allo spazio.

Milano – il piano Ina Casa

Il fallimento del modello urbano funzionalista si manifesta negli esempi del dopoguerra, con la

rinascita del modello a corte. Partendo da una visione critica dei quartieri in linea del funzionalismo,

si sviluppano nuovi quartieri residenziali caratterizzati da una mixité di tipi edilizi disposti attorno

10 Capitolo II - Forma aperta e forma chiusa della città

a un centro. In Italia, questo segna l'inizio di un intenso periodo di attività edilizia, coincidente con

la ricostruzione post-bellica. Il piano "Ina Casa" è diviso in due settenni con due obiettivi principali:

Far ripartire l'economia attraverso il boom dell'edilizia.

1. Costruire residenze a basso costo per operai e famiglie bisognose.

2.

Quartiere Arar – Milano

Il Quartiere Arar, progettato come parte del piano INA Casa a Milano, si trova in periferia, nei

pressi di San Siro. L'area è caratterizzata da un andamento triangolare ed è circondata da strade

ad alto scorrimento. I volumi residenziali sono disposti in modo da creare una chiara centralità, in

cui sono inseriti anche edifici pubblici come scuole, sia dal punto di vista funzionale che visivo e

gerarchico. Gli edifici più alti definiscono in parte i limiti delle strade, enfatizzando la centralità del

sistema, mentre il resto del quartiere è composto da insule residenziali, con blocchi che assumono

una propria autonomia all'interno del quartiere.

Si definiscono una serie di unità che creano un isolato omogeneo. Le case a uno o due piani non

sono più disposte geometricamente o in modo astratto, ma si collocano nello spazio verde in

maniera più libera, definendo gli spazi interstiziali tra i singoli alloggi con giardinetti privati. Anche

in questo caso, la spazialità della casa perde la sua tradizionale connessione con lo spazio pubblico

della strada.

I blocchi alti definiscono le gerarchie del quartiere e stabiliscono un confine tra lo spazio

pubblico e quello interno. Non sono più disposti secondo un orientamento ottimale, cioè blocchi

paralleli posti alla stessa distanza, ma sono perpendicolari tra loro, definendo gli ambiti del

quartiere con una natura prevalentemente privata delle insule rispetto allo spazio pubblico.

I blocchi, di notevoli dimensioni, comprendono alloggi simplex e duplex. Sono progettati sia in

pianta che in sezione attraverso un'analisi attenta e sensibile dei punti di vista degli abitanti rispetto

allo spazio urbano circostante. Dalla disposizione degli spazi più bassi, serventi e secondari, è

possibile avere una visione dello spazio naturale circostante.

Dal movimento moderno si assorbe il metodo razionale del lavoro, la sperimentazione e la

ricerca basata su analisi scientifiche, ma si comincia a rifiutare l'eccessivo schematismo della

distribuzione urbana degli esempi tedeschi e olandesi, riallacciando un dialogo con il contesto e il

tessuto urbano. Si può distinguere una costruzione della città attraverso forme chiuse, come negli

esempi iniziali, rispetto a uno sviluppo che attraversa forme completamente aperte, per poi tornare

a forme ibride che cercano un legame con il tessuto circostante, pur continuando a lavorare con

un metodo razionale-scientifico ereditato dal movimento moderno.

11 Capitolo III - Città estensive e città intensive

Capitolo III

Città estensive e città intensive

Le regole della composizione urbana sono dettate dal rapporto tra il volume costruito e lo spazio

vuoto. Negli anni '30 si definiscono nuovi canoni per la ricostruzione della città, stabilendo i criteri

per la realizzazione dell'alloggio, cioè l'unità abitativa, e per l'intera città. Si individuano così due

approcci principali:

- Le città intensive adottano un approccio verticale, caratterizzate da edifici collettivi.

- Le città estensive seguono uno sviluppo prevalentemente orizzontale, caratterizzate da

edifici a patio o a corte.

3.1 Casa a corte

L'edificio a patio ha una storia antica, ma resta estremamente attuale. Questo tipo di edificio

compare da millenni in ar

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
18 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher CasteZioPera di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Laboratorio di progettazione architettonica ii e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bologna o del prof D'alessandro Martina.