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Ci sono dei disegni nell’archivio Coderch che ci fanno capire tutti i passaggi che ci portano alla
concezione del progetto. La successione degli schizzi che vediamo sul primo foglio va dal primo
schizzo alla soluzione finale, evidenziandola a matita.
- il primo schizzo offre a tutti e due gli appartamenti di affacciarsi sulla strada importante,
distribuendo le funzioni in modo simmetrico, con una parte di soggiorno/pranzo sul mare
spingendo le tre camere sulla via principale, con tutti i servizi che fanno da corona a questo
cavedio 29
- gli schizzi successivi sono delle varianti degli schizzi iniziali. Nel secondo ribalta la pianta e
ridisegna la distribuzione della zona notte, con un tentativo di rendere più fluido il passaggio
dalla zona notte al soggiorno
- la scala viene successivamente spostata in facciata per lasciare più spazio all’interno,
rendendosi conto però che anche questa soluzione è da cambiare
- da linee perpendicolari e parallele, arriviamo a linee più organiche con zona notte e giorno che
cercano di distribuirsi nel migliore dei modi, per assorbire e ricevere tutte le zone di
comunicazione degli altri spazi. La scala di sposta dal parte opposta per ricevere più luce dal
patio; il disegno è ormai formato da figurare triangolari e trapezoidali
- l’edifico sarà appoggiato su un basamento, con un sistema di chiusura che va oltre la
tradizionale finestra, con una grande vetrata che va da pavimento a soffitto dove ci sono i
balconi e superfici vetrate anche nella parte del basamento
Nel secondo documento troviamo altri schizzi:
- l’appartamento trova il modo giusto per relazionarsi ed ottenere tutto quello che doveva avere
un appartamento tradizionale, in uno spazio molto piccolo ma con tutti questi accorgimenti che
lo fanno sembrare molto più grande, grazie alla fluidità tra gli spazi e le moltiplicazioni degli
episodi architettonici. Il punto finale è il soggiorno nell’angolo più lontano con l’involucro
maggiore
- ritmo parti aperte e chiuse, con un’alternanza di zone che potrebbero essere trasparenti a zone
chiuse che devono ospitare determinati elementi
- dal primo schema arriviamo a tutto il lavoro successivo, apprezzandone la qualità e la
possibilità di elaborare una pianta con lo schema migliore
Il progetto contiene EVOLuzione del progetto
La concessione edilizia in scala 1:50 ci mostra la forma organica quasi a farfalla, con i due
appartamenti speculari tra di loro, il controllo dei metri quadri, la descrizione di tutte le funzioni
che si svolgono all’interno della casa.
La struttura è molto particolare:
- molto stretta
- concezione di un albero con blocco scale ed ascensore, con le radici che affondano nel terreno
con un piano interrato e solette leggere nella parte superiore
- involucro esterno organizzato per fasce verticali che si alternano tra zone piene opache e
strutture trasparenti
- sbalzi esterni aiutati dalla struttura metallica (no parete portante)
- se guardiamo i prospetti, ci dicono molto poco, sono molto astratti. Molto più interessanti sono
le fotografie, con una situazione attuale identica a quella del tempo
- l’involucro è mobile, con delle piccole piegature che vengono utilizzate come conquista dello
spazio esterno con un’unica superficie che viene piegata
- l’appartamento, nonostante sia piccolo, piegando la superficie otteniamo uno spazio maggiore
Coderch inventa insieme a due fratelli spagnoli dei pannelli suddivisi in diversi pannelli verticali
che hanno un modo differente di aprirsi e di chiudersi a seconda delle necessità, con una
continuità della pelle esterna che ha parti di totale chiusura ed apertura.
Cosa interessante di Coderch è il metodo di lavoro: fotografa i modellini e le architetture,
costruendosi l’immagine di come l’architettura dev’essere rappresentata attraverso le tre
frequenze. Ponti gli pubblica la sua architettura commentandola come un movimento SLIDE
Casa in Caller Bach
- lotto rettangolare quasi quadrato con forte relazione con la strada
- due strade interne che percorrono il lotto
- le logge del soggiorno sono spazi intermedi tra interno ed esterno, delle specie di verande che
si aprono e si chiudono con la finestra del soggiorno che scorre lungo tutta la parete e mette in
comunicazione il soggiorno con la parte esterna
- Coderch migliora il suo brevetto per le persiane e a poco a poco viene adottato di tende interne
che impedissero il passaggio di luce e miglioramenti dal punto di vista strutturale
Casa Studio a Barcellona
- programma funzionale
- serbatoi di luce: salta il terzo piano ed isola in fondo al lotto l’atelier del pittore
Edificio Girasol a Madrid
- l’edificio va a cercarsi l’orientamento migliore 30
- lotto nella posizione peggiore che si potesse avere
- gli appartamenti ruotano, in modo da dare l’orientamento e il confort migliore
- relazioni interno/esterno: aperture e chiusure da aprire e chiudere quando si vuole, muovendosi
liberamente lungo il perimetro dell’isolato
- luce dall’interno: lampada con fogli di luce che possono chiudere e aprire la quantità di luce
- tutto ciò è legato alla passione di Coderch per la fotografia, chiave per risolvere le sue
architetture che diventano delle sorte di lampade di notte
Negli ultimi anni Coderch diventa un architetto sempre più affermato, riceve l’incarico di costruire
la facoltà di architettura a Barcellona e partecipa al CIAM, al quale spiega un suo progetto.
Coderch in questa occasione entra nel Team Ten, dove ha la possibilità di discutere con i più
grandi esponenti di fama mondiale. Passa gli ultimi anni come personaggio di riguardo in Spagna,
isolandosi successivamente per problemi di salute.
Troviamo nel suo testamento una lettera intitolata “Non è di architetti che abbiamo bisogno ora”,
la quale ci fa capire il carattere il Coderch, un personaggio che cerca di tracciare delle linee guida
per gli architetti futuri, sfruttando i progressi tecnologici. Aveva un carattere aristocratico di difficili
rapporti, che non cercava di trasmettere ma piuttosto era molto chiuso. 5 dicembre
Il rapporto con il contesto
Florey Building al Queen’s College, Oxford - James Stirling, 1966-71
Oxford, St. Clements
- quartiere di St. Clements, fiume Isis, paesaggio di acqua e verde aperto verso nord
- tavola di progetto con gli edifici storici dei conventi abbaziali, poi divenuti college per
l’istruzione tipi edilizi a chiostri
Florey Building - Contesto Urbano
Verso l’esterno (sud est):
- spiazzo asfaltato e squallido, parcheggio comunale da 15 posti auto, che in futuro sarà su più
livelli
- 2 posti auto davanti alla portineria
- esterno chiuso, aspetto fortificato
- parete obliqua in laterizio tagliata solo da sottili feritoie orizzontali, bastione con due torri
Verso l’interno (nord ovest):
- paesaggio di acqua e verde
- apertura verso nord con la vista su un tratto del fiume Isis, cortina di alberi, prati, torri di Oxford
- interno aperto, vetrato, trasparente e riflettente
- anfiteatro la cui scena è il fiume
La quarta parete
- orientamento delle camere a est oppure a ovest, breve tratto a nord
- alberi alti 15-20 metri al momento della realizzazione, alti quanto la sommità dell’edificio,
agiscono come quarta parete dello spazio interno. Soprattutto in estate, danno la sensazione di
uno spazio chiuso
- gli alberi richiederanno una certa attenzione da parte di un paesaggista, che consiglierà di
sfoltirli e rimuovere quelli più sofferenti
Composizione
- edificio lineare disposto attorno a una corte, 36,58 x 25,91 metri
- 5 lati ruotati di 45° come per un ottagono
- 4 di lunghezza uguale, 1 lungo il doppio
- 4 piani di alloggi ultimo piano in duplex
Dopo i primi schizzi con appoggio a terra, si vuole dare l'effetto di massa sospesa, sorretta da una
serie di cavalletti in cemento, che distanziano le residenze dal suolo.
È un effetto evidente in sezione, con l’inclinazione opposta al corpo di fabbrica, inclinato verso
l’esterno.
Ingresso
- per entrare, il visitatore deve girare a sinistra delle torri, salire una breve scalinata sul fianco
- percorrere l’atrio di ingresso verso l’esterno per prendere le scale o gli ascensori, posti uno di
fronte all’altro 31
- saliti sulla piattaforma di ingresso, ci si rende conto subito della geometria orizzontale: uno dei
cavalletti, al centro del lato più lungo, coincide con l’asse principale
Corte interna con la parete perimetrale che non arriva al soffitto e fa percepire lo spazio dietro di
essa. Si vede il podio al centro, ma si è indirizzati in una passeggiata di circolazione perimetrale,
larga 3,65 metri.
Solo 4 scalette tra le intersezioni dei cavalletti salgono al cortile.
La corte è occupata dal podio, sollevato di alcuni gradini. Troviamo un grande spazio orizzontale,
collegato al percorso del chiostro e alla rampa della passeggiata lungo il fiume.
Spazi sotto il volume sospeso: alloggio del custode vetrato vicino all’ingresso.
Composizione:
- tutti i locali abitabili sono affacciati in direzione della corte, ogni studente può vedere il fiume e
gli alberi
- tutti gli alloggi, tranne 11 che guardano a nord, ricevono la luce del sole dal mattino al tramonto
- 4 piani di alloggi, l’ultimo in duplex
- la forma e la dimensione delle stanze variano a seconda dei livelli, a causa della volumetria
Gli alloggi:
- 74 alloggi per studenti, da 10 a 22,7 mq
- un solo ambiente a forma regolare, guardaroba e lavabo interni
- larghezza minima 3 metri (letto trasversale o parallelo) profondità minima 3,60 metri, ripostiglio
escluso
- libertà nella disposizione degli altri arredi
- aereazione naturale nel vetro a tutta larghezza, pavimento e soffitto
- riscaldamento elettrico sotto i pavimenti, no radiatori e tubi nelle stanze
- in comune, per piano, nel corridoio:
2 docce, 4 wc, 2 bagni, ripostigli, attrezzature di cucina 4 spazi d’angolo a ogni piano, uno ogni
14 metri circa piccole cucine in comune, preparazione del the cambio di direzione e incontro
ripiani con banconi lungo il corridoio, finestra a nastro.
- attraverso le vetrate dell’ultimo livello la luce del sole penetra nel livello inferiore e nella corte
studio e letto al livello superiore
- al 2, 3 e 4 piano arretramento con stretto ripiano accessibile dall’esterno
Il College è una piccola società molto caratterizzata: un solo sesso, interessi comuni, codice di
comportamento esigui spazi sociali: angoli del corridoio, sala colazione, chiostro chiuso
tradizionalmente con il verde al centro. L’arretramento progressivo a ogni piano lo fa sembrare un
anfiteatro, più che a un cortile universitario; il chiostro è un teatro,