Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 24
Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 1 Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 24.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Modulo di Packaging - Funzioni, materiali e normative Pag. 21
1 su 24
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

IDONEITA’ ALIMENTARE - QUADRO NORMATIVO

Le interazioni tra imballaggio e alimento sono prese in considerazione ai ni

dell’adeguatezza legale di un materiale destinato al contatto alimentare.

In genere parlano di adeguatezza legale di un imballaggio, si parla della sua idoneità

alimentare.

In altre parole un imballaggio deve dare garanzia igienica, non deve cedere sostanze

chimiche in grado di indurre sensibili modi cazioni sensoriali nell’alimento.

Il responsabile dell’idoneità alimentare di un imballaggio è il produttore dell’oggetto, ma

anche del fornitore delle materie prime.

Il quadro normativo che regola tale idoneità è complesso ed ha livelli differenti:

- Nazionale, ogni nazione ha la propria legislazione in termini di MOCA

- Europeo, la commissione europe promuove direttive, regolamenti e decisioni in materia

di MOCA

- Internazionale

In Italia le norme di carattere generale sulla idoneità alimentare di MOCA discendono

dall’Art.11 della legge 283 del 30/04/1962, ma sono state ulteriormente te dettagliate le

decreto ministeriale 21/3/1973 e le successive modi che.

A livello europeo la più completa disposizione è contenuta nel regolamento CE 1935/2004,

riguardante i materiali e gli oggetti destinati a venire a contatto con i prodotti alimentari.

Tale regolamento si applica ai materiali e agli oggetti compresi quelli attivi e intelligenti

che:

- Allo stato di prodotti nito sono già a contatto con prodotti alimentari

- Sono destinati ad essere messi con loro a contatto (vuoti)

- Si prevede che possano essere messi a contatto con prodotti alimentari

- Trasferiscono i propri componenti ai prodotti alimentari nelle condizioni d’impiego

normali o prevedibili

Il “Regolamento Quadro 1935” del 27/10/2004 inserisce importanti novità: inserisce il

principio della etichettatura positiva, secondo il quale i materiali e gli oggetti destinati al

contatto con gli alimenti devono, a seconda dei casi, essere accompagnati da: documenti

che ne attestino l'idoneità, dall'indicazione "per alimenti" o da un simbolo appropriato o da

un'indicazione che metta in evidenza l'eventuale limitazione di impiego.

L’etichettatura è obbligatoria per tutti i materiali ed oggetti non ancora in contatto con un

alimento al momento dell’immissione sul mercato.

Non è obbligatoria invece se i materiali sono chiaramente destinati a entrare in contatto

con gli alimenti.

Il regolamento europeo e i decreti ministeriali impongono che per decretare l’idoneità

alimentare di un imballaggio di plastica, devono essere contemporaneamente

soddisfatti i seguenti requisiti:

- Conformità di costituzione

- Inerzia del materiale di confezionamento

- Purezza/sicurezza dell’alimento

- Inerzia sensoriale

fi fi fi fi

Per “conformita di costituzione” si intende che il materiale deve essre prodotto

solamente impiegando ingredienti e materie prime conosciute e sicure.

Tali sostanze sono riportare in “liste positive e materie prime per le materie plastiche”,

all’interno delle quale si presentano in forma di tabelle nelle quali sono riportate una serie

di informazioni.

Nel momento in cui viene autorizzata una nuova sostanza non inserita nelle liste, devono

essere comunicate le seguenti informazioni:

- Identità della sostanza (nomi chimici, formule, ecc)

- Proprietà chimiche e stabilita

- Impiego

- Informazioni sull’autorizzazione concessa da diversi paesi

- Dati sulla migrazione

- Dati tossicologici

Per “inerzia del materiale di confezionamento” si intende la veri ca che il materiale non

ceda all’alimento una quantità dei suoi componenti superiore a un certo limite.

Tale veri ca si traduce identi cando per ogni materiale un valore di migrazione globale.

Per migrazione globale si intende il trasferimento di massa che segue le leggi della

diffusione: si intende la perdita di massa per unita di area super ciale di materiali a

contatto con i prodotti alimentari.

Il limite di migrazione globale va inteso come un pre-requisito di inerzia.

2

10mg/dm

Per materiali plastici il milite di migrazione globale è pari a .

Per materiali ed oggetti in plastica destinati ad alimenti per bambini il limite di migrazione

60mg/kg

globale è . 2 50mg/kg

8mg/dm

Per tutti gli altri materiali il limite di migrazione global è pari a o .

Per “purezza/sicurezza dell’alimento” si intende la determinazione della migrazione

speci ca, per veri care che il materiale non ceda all’alimento una quantità superiore a

determinati limiti di quei speci ci componenti riconosciuti come pericolosi per la salute.

La ricerca e il dosaggio dei migranti sedici avviene mediante l’uso di liquidi simulanti

adottati per le prove di migrazione.

Alla ne del processo si cercherà la sostanza in esame con la tecnica analitica piu

opportuna.

Per “inerzia sensoriale” si intende che i MOCA devono essere suf cientemente inerti da

escludere il trasferimento di sostanze in quantità tali da mettere in pericolo la salute

umana o da compromettere in maniera inaccettabile la composizione dei prodotti organici

o il deterioramento delle loro caratteristiche organolettiche.

Per difetto sensoriale si intende una qualsiasi modi cazione indesiderata delle

caratteristiche olfattive e/o gustative di un alimento.

Sostanze odorose o sapide riescono a trasferirsi dell’imballaggio all’alimento e viceversa,

altre sostanze invece riescono a dare sensazioni di variazione organolettica.

La soddisfazione di questi 4 requisiti permette l’ottenimento dell’idoneità alimentare dei

materiali e imballaggi.

fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi

IDONEITÀ ALIMENTARE - IL TESTING

Per “testing” si intende la misurazione sperimentale della migrazione globale e speci ca,

cosi come dell’idoneità sensoriale.

Tenendo come riferimento il testing per il limite di migrazione globale delle materie

plastiche.

I simulanti sono in grado si simulare la capacita estrattiva degli alimenti a temperature e

tempi di contatto standardizzati.

Per determinare il simulante alimentare adeguato per un determinato materiale occorre

tenere conto della natura chimica e delle proprietà siche del prodotto alimentare.

I simulanti A-B-C (Etanolo 10%, Acido Acetico 3%, Etanolo 20%) sono designati per

simulare prodotti alimentari idro li e sono in grado di estrarre sostanze idro le.

Il simulante B è utilizzato per alimenti con pH < 4,5

Il simulante C è usato per prodotti alimentari alcuni il cui contenuto di alcol è inferiore al

20%.

Il simulante D1 (Etanolo 50%) è usato per prodotti alimentari lipo lici e alcolici con un

contenuto alcolico superiore al 20%, ma anche per le emulsioni del tipo olio-acqua.

Il simulante D2 (olio vegetale con adeguata distribuzione di acidi grassi) è usato per

prodotti alimentari lipo lici e che contengono acidi grassi liberi sulla super cie.

Il simulante E è designato per le prove di migrazione super ciale negli alimenti secchi.

Le condizioni di contatto hanno una valenza molto importante, sono standardizzati ed

enfatizzano le condizioni di reale impiego.

Possono andare dai 5 minuti ai 10 giorni.

Un valore da tenere in considerazione durante queste prove è la temperatura,

fondamentale per riprodurre le peggiori condizioni d’suo prevedibili.

Può andare da 5°C a 170°C.

Le prove sperimentali avvengono essenzialmente con 2 metodologie:

- Per Immersione, in cui il campione di materiale viene immerso con il simulante

- Per Contatto su un Lato, tramite una piastra cava contente il solvente simulante su

entrambi i lati

Nella determinazione della migrazione globale di simulanti evaporabili (A-B-C-D1) dopo la

messa a contatto il simulante con il materiale, si fa evaporare e si quanti ca la migrazione

pesando il residuo e sottraendo il residuo del bianco.

La determinazioni della migrazione speci ca, ossia la veri ca che il materiale non ceda

all’alimento una quantità superiore a determinati limiti di quei speci ci componenti

riconosciuti come pericolosi per la salute, è basata su assunzioni di sicurezza della

sostanza da parte dell’EFSA, tenendo conto delle informazioni sulla tossicità e sul

comportamento della migrazione.

fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi fi

Per ssare il limite di migrazione spedisco si assume, per convenzione, che 1kg di

alimento contenente la sostanza sia consumato da una persona di 60kg di peso.

Si assume in oltre che la sostanza provenga sempre dell’imballaggio.

Le prove sperimentali per l’ottenimento del limite di migrazione per le materie plastiche

puo avvenire con sostituti dei simulanti alimentari si, in base a dati scienti ci, tali sostituti

sovrastimano la migrazione rispetto ai simulanti alimentari regolamentati.

La ricerca dei migranti speci ci viene condotta negli stessi liquidi simulanti adottati per le

prove di migrazione globale e dopo simili condizioni di contatto con il campione in esame.

Al termine del contatto si ricrederà alla ricerca con la tecnica analitica piu opportuna.

Nella determinazione dei migranti che modi cano il quadro sensoriale si deve tenere

conto che tendenzialmente sono molto bassi e inferiori ai limiti di migrazione globale

ammessi.

Manca una normativa cogente, e le norme volontarie sono basate su test olfattivi.

La norma UNI 10192 descrive una serie di procedure di valutazione sensoriale condotte

su alimenti o loro simulanti posti a contatto con gli imballaggi da valutare.

I metodi sensoriali sono pero imprecisi, soggettivi e non standardizzati.

I metodi strumentali sono costosi e necessitano personale quali cato.

fi fi fi fi fi

IDONEITA’ FUNZIONALE

L’idoneità funzionale, o idoneità tecnologica, è la capacita di un contenitore o un

materiale di garantire la protezione e la conservazione richiesta per il prodotto.

Va presa in considerazione nella de nizione di tale qualità anche l’immagine offerta, che

deve essere gradevole o accattivante, e la capacita di resistere alle normali condizioni

di trasporto, esposizione o impiego.

I Packaging per i prodotti alimentari devono mettere al centro l’alimento e le sue

caratteristiche, ma ance il suo processo produttivo e di confezionamento, con le sue

condizioni di conservazione e la sua shelf-life.

L’idoneita funzionale può essere valutata pienamente solo dall'utilizzatore nale, che si

deve assumere la responsabilità dell'idoneità funzionale dell'imballaggio e condurre il suo

accertamento in modo obiettivo, valutando e validando le proprietà chimiche e siche del

materiale e correlandole alle esigenze del prodotto.

Per utilizzatore nale si intende l’azie

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
24 pagine
SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nicco0202 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi della Tecnologia alimentare con Elementi di Packaging e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Limbo Sara.