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APPLICAZIONE AI MATERIALI PLASTICI: PRINCIPI DELLA "INERZIA" DEL MATERIALE E DELLA "PUREZZA" DEI PRODOTTI ALIMENTARI

Il Regolamento europeo e i Decreti Ministeriali impongono che, per decretare l'Idoneità alimentare di un imballaggio di plastica devono essere contemporaneamente soddisfatti i seguenti requisiti:

  1. Conformità di costituzione
  2. Inerzia del materiale di confezionamento
  3. Purezza-sicurezza dell'alimento
  4. Inerzia sensoriale

1. Cosa significa che il materiale o un oggetto destinato al contatto alimentare debba soddisfare il requisito di CONFORMITÀ DI COSTITUZIONE?

Per essere utilizzato a contatto con alimenti, un materiale deve essere prodotto impiegando ingredienti e materie prime conosciute e sicure. Tali sostanze sono riportate in LISTE POSITIVE o LISTE UNICHE (Reg 10/2011 per le materie plastiche; DM 21/3/1973 e modifiche...)

Tali liste si presentano in forma di tabelle nelle quali...

Sono riportate una serie di informazioni: (non vengono indicati i materiali plastici ma la materia prima utilizzata per la produzione: i polimeri, i monomeri, gli additivi, ecc...)

N° RIF = numero di riferimento all'interno della norma/legislazione

N° CAS = numero universale di riferimento della sostanza chimica

DENOMINAZIONE = nome della sostanza regolamentata

RESTRIZIONI E/O SPECIFICHE = limiti in termini di quantità massima tollerabile (QM, QMT) presente nel materiale o nell'oggetto in termini di Migrazione Specifica (LMS)

RESTRIZIONI:

LMS = limite di migrazione specifico relativa alla migrazione verso l'alimento

QM = quantità massima di sostanza che può essere aggiunta in fase di formulazione del materiale

Le informazioni che devono essere comunicate all'Autorità riguardano schematicamente:

  • L'identità della sostanza (nomi chimici, formule...)
  • Le proprietà chimiche e stabilità
L’impiego (funzione tecnologica, materiali in cui è previsto l'uso e rispettive concentrazioni)
  • Informazioni sull'autorizzazione concessa da diversi Paesi
  • Dati sulla migrazione
  • Dati tossicologici (studi di mutagenesi, test di aberrazioni cromosomiche, studi sull’assorbimento, sulla riproduzione, sulla teratogenesi, tossicità a lungo termine …)
72. cosa significa che un materiale o un oggetto destinato al contatto alimentare debba soddisfare il REQUISITO DI INERZIA? Consiste nel verificare che il materiale non ceda all’alimento una quantità di suoi componenti superiore ad un certo limite, senza alcun riferimento circa l’identità e la pericolosità di tali componenti. Tale verifica si traduce quantitativamente identificando, per ogni materiale, un valore di migrazione globale. Per MIGRAZIONE GLOBALE si intende il trasferimento di massa che segue le leggi della diffusione. In altre parole, determinare

La migrazione globale significa determinare la perdita di massa per umidità di area superficiale di materiale a contatto con i prodotti alimentari. Il limite di migrazione globale va inteso come un prerequisito di inerzia del materiale; in altre parole, a prescindere dall'eventuale rischio per il consumatore, la legge stabilisce un limite alla possibile interazione tra alimenti ed imballaggi.

PRINCIPIO DI INERZIA: Qual è il limite di migrazione globale? (Regolamento 10/2011) -> LIMITE DI MIGRAZIONE GLOBALE: La determinazione di limiti di migrazione parte dall'ipotesi convenzionale secondo cui una persona di 60kg di peso corporeo consumi quotidianamente 1kg di prodotti alimentari e questi ultimi siano imballati in un recipiente cubico con una superficie di 6dm che rilascia la sostanza. (ogni faccia cede 10mg, le facce sono 6 quindi si ha migrazione di 60mg/kg di alimento) Si ipotizza infatti che un contenitore ideale, di forma cubica e con il lato di 1 dm, possa cedere,

da ciascuna delle sue sei facce, un quantitativo massimo di 10 mg all'alimento o al simulante alimentare che contiene e che corrisponde, ovviamente, ad 1 dm3 cioè 1 litro che per una densità pari convenzionalmente a 1 corrisponde ad 1 kg. Pertanto, sarà sempre possibile trasformare in ppm un valore determinato in mg dm-2, moltiplicando per 6 il valore ottenuto. La corrispondenza tra le due modalità di espressione della migrazione (mg dm-2 × 6 = mg kg-1) è di grande utilità, poiché consente di comparare situazioni che prevedono l'impiego di oggetti non riempibili (massa per superficie) e di trovare un riscontro con dati di tossicità o pericolosità che sono generalmente espressi in forma di "dose", quindi di massa di migrante per massa di alimento assunto. (considero il worst case: condizione peggiore in cui si ha la massima migrazione da materiale-consumatore) 8 MIGRAZIONE: rapporto

superficie/volume Se si considera una confezione di piccole dimensioni si avrà un volume più piccolo ma un rapporto superficie/volume più alto e quindi la migrazione potrebbe essere maggiore.

Qual è il limite di migrazione globale per altri materiali? (non plastici)

93. Cosa significa che un materiale o un oggetto destinato al contatto alimentare debba soddisfare il requisito di PUREZZA/SICUREZZA DELL'ALIMENTO?

Un terzo requisito indispensabile per poter dichiarare un materiale di confezionamento IDONEO al contatto con gli alimenti riguarda la purezza-sicurezza dell'alimento. In altre parole, si tratta di determinare la MIGRAZIONE SPECIFICA, ossia di verificare che il materiale non ceda all'alimento una quantità superiore a determinati limiti di quegli specifici componenti riconosciuti come pericolosi per la salute. La ricerca ed il dosaggio di migranti specifici, viene condotta negli stessi liquidi simulanti adottati per le prove di migrazione.

globale e dopo identiche condizioni di contatto con il campione in esame. Al termine del contatto si procederà alla ricerca della sostanza in esame adottando la tecnica analitica più opportuna. Ci si rifà alle liste POSITIVE e alle LISTE UNICHE: (LMS [mg/kg]): limite di migrazione specifica applicabile alla sostanza. È espresso in mg di sostanza per kg di prodotto alimentare. Nel caso in cui la sostanza non debba migrare in quantità rilevabile, si indica "NR".

4. Cosa significa che un materiale o un oggetto destinato al contatto alimentare debba soddisfare il requisito di INERZIA SENSORIALE? "…Materiali ed oggetti destinati al contatto diretto o indiretto con alimenti devono essere sufficientemente inerti da escludere il trasferimento di sostanze in quantità tali da mettere in pericolo la salute umana o da compromettere in maniera inaccettabile la composizione dei prodotti alimentari e il deterioramento delle loro caratteristiche"

Organolettiche". Per difetto sensoriale si intende una qualsiasi modificazione indesiderata di caratteristiche olfattive e/o gustative di un alimento, che possa essere percepito attraverso l'analisi sensoriale da un assaggiatore addestrato. Alla base di molti casi di modificazione sensoriale degli alimenti confezionati sta un fenomeno di migrazione per il quale sostanze odorose o sapide riescono a trasferirsi dall'imballaggio all'alimento e viceversa. Altre sostanze né sapide né odorose riescono invece per via chimica o per causa di sensazioni gustative e/o olfattive a dare sensazioni di variazione organolettica. (es: livello di acetaldeide in bottiglie PET: LMS 6mg/kg. Con l'esposizione alla luce può aumentare il livello dell'acetaldeide che può essere riscontrato da punto di vista sensoriale)

POTENZIALI INQUINANTI:

Tali sostanze possono avere differente origine:

  • normali costituenti del materiale (additivi, catalizzatori, coadiuvanti,
    • prodotti di degradazione del materiale
    • sostanze di trasformazione del materiale o di costruzione dell'imballaggio (inchiostri, adesivi, solventi...)

    A partire dal DM 21/03/73 sono stati fissati limiti di migrazione e sono state prescritte procedure operative per garantire la non nocività MA NON SONO MAI stati indicati limiti per gli inquinanti sensoriali, né metodi per la loro valutazione.

    A differenza della migrazione globale e specifica, per le quali esistono riferimenti legislativi sia a livello italiano che europeo, per quanto concerne l'inerezza sensoriale non esistono norme obbligatorie. Al momento in Italia è in vigore una norma volontaria (UNI 10192/2000) alla quale si può fare riferimento in caso di valutazione di questo aspetto.

    REGOLAMENTO QUADRO 1935 del 27 ottobre 2004: principio cosiddetto della "ETICHETTATURA POSITIVA", secondo il quale i materiali e gli oggetti destinati al contatto con gli alimenti devono,

    a seguire: - I documenti che attestano l'idoneità del materiale. - L'indicazione "per alimenti". - Un simbolo appropriato. - Un'indicazione che evidenzi l'eventuale limitazione di impiego. Si trova quando il materiale non è ancora a contatto con l'alimento ma può essere utilizzato con tale scopo. Gli imballaggi già a contatto con l'alimento non presentano questo simbolo. Se i 4 requisiti sono soddisfatti, allora si dà un'indicazione di etichettatura positiva: etichettatura (art.3 e art.15). - Per tutti i materiali e gli oggetti non ancora in contatto con i prodotti alimentari al momento dell'immissione sul mercato. - Non obbligatoria se i materiali sono chiaramente destinati a entrare in contatto con gli alimenti. I materiali e gli oggetti non ancora entrati in contatto con il prodotto alimentare al momento dell'immissione sul mercato sono corredati di quanto.ati alimentari simulanti. Questi simulanti sono sostanze chimiche che hanno proprietà simili a quelle degli alimenti e vengono utilizzati per valutare la migrazione dei materiali negli alimenti. ➢ LA MIGRAZIONE GLOBALE: misura la quantità totale di sostanze che migrano dai materiali alimentari verso gli alimenti simulanti. Questa misurazione viene effettuata mediante test di migrazione globale, in cui i materiali vengono messi a contatto con gli alimenti simulanti per un determinato periodo di tempo e successivamente viene misurata la quantità di sostanze migranti. ➢ LA MIGRAZIONE SPECIFICA: misura la quantità di sostanze specifiche che migrano dai materiali alimentari verso gli alimenti simulanti. Questa misurazione viene effettuata mediante test di migrazione specifica, in cui vengono utilizzati metodi analitici per identificare e quantificare le sostanze migranti. ➢ L'IDONEITÀ SENSORIALE: valuta l'effetto dei materiali alimentari sulle caratteristiche sensoriali degli alimenti. Questa valutazione viene effettuata mediante test sensoriali, in cui un panel di assaggiatori valuta l'aspetto, il gusto, l'odore e la consistenza degli alimenti in presenza dei materiali. Per garantire la sicurezza dei materiali e degli oggetti a contatto con gli alimenti, è importante seguire le istruzioni fornite dall'etichettatura e assicurarsi che siano conformi alle normative vigenti. Inoltre, è fondamentale che i produttori, i trasformatori e i venditori responsabili dell'immissione sul mercato dei materiali alimentari siano chiaramente identificati sull'etichetta o sull'identificazione del prodotto.
Dettagli
A.A. 2020-2021
74 pagine
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SSD Scienze agrarie e veterinarie AGR/15 Scienze e tecnologie alimentari

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Silvia.Milzoni.99 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Processi della Tecnologia alimentare con Elementi di Packaging e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano o del prof Limbo Sara.