PRELIEVI DI CAMPIONI BIOLOGICI
TIROCINIO I
ESPETTORATO
È il risultato delle secrezioni bronchiali che vengono prodotte dall’apparato mucosecernente delle vie aeree
ed è costituito prevalentemente da muco e cellule provenienti dai processi di desquam della mucosa.
Caratteristiche:
Può assumere vari colori:
1) Bianco indica assenza di contenuto cellulare;
2) Giallo suggerisce presenza di pus;
3) Verde suggerisce la presenza di Pseudomonas aeruginosa;
3) Rosa e rosso suggeriscono la presenza di globuli rossi (emoftoe-emottisi);
L’odore: è presente solo in caso di processi infiammatori e degenerativi;
La quantità: fisiologica è di circa 100 ml al giorno;
L'ASPETTO può presentare o meno materiale purulento.
Lo scopo della procedura è:
ottenere un campione da sottoporre all’esame
colturale che fornisce informazioni sull’eventuale presenza di microrganismi potenzialmente
responsabili di infezioni delle vie respiratorie.
Tuttavia, darò che l'espettorato è un campione NON sterile di per sé, è scarsamente rappresentativo per la diagnosi eziologica di
vie aeree profonde pertanto, anche quando la raccolta viene gestita correttamente può fornire risultati controversi.
infezione delle
Modalità di esecuzione:
Può essere effettuato in modo
non invasivo o
1) modo invasivo
2) in
Metodo non invasivo consiste nel racc un campione
- tramite espulsione spontanea;
- e può anche avvenire in modo protetto (inserendo tra guance e gengive dei cilindretti di cotone sterile per bloccare la
secrezione salivare dal dotto di Stenone);
- oppure (a fronte di una scarsa espettorazione spontanea) con metodica indotta con l’ausilio di un nebulizzatore con
soluzione fisiologica;
- oppure possono essere combinate le 2 modalitá e in tal caso si parlerà di espettorato indotto protetto
Inoltre, in alcune categorie di pazienti come ad esempio nel caso dei pz ricoverati in terapia intensiva il campione viene raccolto in
modo invasivo:
1) tramite aspirato bronchiale (ba)
2) tramite broncoaspirato (baps)
3) oppure tramite lavaggio bronchiale (bal)
Modalità di prelievo:
Deve essere raccolto il campione del primo mattino perché è più rappr. delle secrez. polm. accumulatesi durante la notte;
Quindi bisogna:
1. prima di tutto, grattare gentilmente (con spazzolino da denti o con un tampone umido) la mucosa interna:
A. delle guance;
B. delle gengive;
C. e della lingua;
2. poi si invita il pz a:
A. rimuovere eventuali protesi mobili prima del lavaggio
B. ad effettuare un lavaggio del cavo orale con acqua
C. e ad espettorare con un colpo profondo di : tosse direttamente in un contenitore sterile a bocca larga, con tappo a vite
D. infine bisogna chiudere bene il contenitore avvitando il tappo
Il campione va:
1. raccolto evitando l'introduzione di materiale salivare o di secrezioni
2. poi va conservato a temperatura ambiente
3. e inviato tempestivamente al laboratorio, non oltre le due ore dalla raccolta, in quanto il ritardo nella consegna può
“falsi negativi” con perdita di vitalità dei patogeni, o “falsi positivi” con sovra crescita di flora
comportare risultati
contaminante.
Se invece è richiesto l'esame citologico, non basta un solo campione di espettorato ma devono essere prelevati 3 campioni
nell’arco di 3 mattine consecutive
Obiettivo numero 1
URINOCOLTURA
Esame che consiste nella raccolta di un campione di urine finalizzata alla ricerca di batteri, responsabili di infezioni a carico delle
vie urinarie.
Quando raccogliere i campioni
I campioni vanno raccolti sempre prima dell’inizio della terapia antibiotica e
nel caso la terapia sia già iniziata,
il prelievo deve essere effettuato a distanza dall’ultima dose di farmaco
Come fare la raccolta
Inoltre, la raccolta va condotta in asepsi, cioè evitando sia la contaminazione esogena (flora batterica dell’ambiente) che la
contaminazione endogena (flora batterica del pz) e
se nel corso dell’esame una parte delle urine viene persa o contaminata con le feci, la raccolta va interrotta e ripresa dall'inizio
impiegando un nuovo contenitore.
La raccolta può essere condotta su:
1) URINE DA MITTO INTERMEDIO
2) SISTEMI A CIRCUITO CHIUSO
3) SISTEMI A CIRCUITO APERTO
1) URINE DA MITTO INTERMEDIO
Per la raccolta da mitto intermedio, il pz prima di tutto laverà accuratamente i genitali, dopodiché dovrà:
1. Aprire il contenitore sterile evitando di toccarne l'interno (per non contaminarlo)
2. appoggiare il coperchio (rivolto all'insù) su una superficie piana;
3. Urinare scartando nella tazza del W.C. il primo mitto urinario a meno che non è richiesto (e in tal caso il primo mitto viene
raccolto in un contenitore diverso, pulito ma non sterile);
1. raccogliere la seconda parte delle urine emesse,
nel recipiente sterile in quantità non inferiore a 3-4 ml
- Dopodiché bisogna chiudere il contenitore avvitando il tappo
conservarlo a temperatura ambiente o in frigorifero per massimo 12 ore ma mai in congelatore!
- la lavorazione avvenga entro 2h
- e consegnare il campione il prima possibile al laboratorio (in modo tale che
dall’emissione),
2) SISTEMI A CIRCUITO CHIUSO
3) SISTEMI A CIRCUITO APERTO
BAMBINI
EMOCOLTURA
Nutrizione enterale
Deflussore universale per nutrizione a gravità e per pompa: raccordo compatibile con vari tipi flacone, attacco per collegare sonda
sondino adatto
nutrizionale al deflussore, estremità distale dotata di un attacco per siringhe provvisto di sistema chiuso a valvola
alle necessità e all'età del bambino, gel lubrificante, guanti (non necessariamente sterili), una siringa, un bicchiere d'acqua,
garze in TNT, una traversa e un fonendscopio. Una volta informato il pz ed eseguite tutte le procedure preliminari (come
lavaggio delle mani e posizionamento dei guanti) possiamo procedere a posizionare il bambino; se collaborante, è preferibile
la posizione semiseduta, se si tratta di un
neonato è preferibile la posizione supina. Scelta la posizione più idonea, lo step successivo, consiste nel prendere la misura
del sondino ovvero la quantità di sondino sufficiente ad attraversare le narici e l'esofago fino ad arrivare allo stomaco. A tale
scopo,viene utilizzato il parametro nox (naso,orecchio,psicoideo) che consiste nel prendere la misura tra il lobo dell'orecchio, la
narice ed il processo xifoideo dello sterno,in modo da avere una misura verosimile e, della quantità di sondino necessaria a
raggiungere l'interno dello stomaco. Una volta resa la misura, occorre segnarla con un pennarello indelebile o con un
cerotto, che poi servirà per il fissaggio; dopodiché si passa alla fase di posizionamento in cui bisogna prendere il
sondino,come se fosse una penna,e introdurlo lentamente all'interno della cavità nasale, assicurandoci che non ci siano
retro faringe, si avvertirà una prima resistenza motivo per cui avremo bisogno della
particolari resistenze. Giunti al
collaborazione del bambino a cui chiederemo di bere un bicchiere d'acqua; il che è importante perché,con la deglutizione,
l'epiglottide, e con essa le vie respiratorie si chiudono.Dopodiché, si continua a scendere con il sondino, fino a trovare, l'ultima
resistenza che è rappresentata dal cardias ovvero la valvola che separa l'esofago; a questo punto, se la misura è stata presa
correttamente, si noterà la risalita di un sacco biancastro ovvero il succo gastrico, la cui presenza indica che il sondino ha
raggiunto lo stomaco. Se non si riesce a oltrepassare la resistenza facilmente e il bambino comincia ad agitarsi, a respirare
male e cerca di piangere, ma è afono, probabilmente il sondino non è stato inserito nella sede corretta, ovvero
nell'esofago,
ma nelle vie aree; in tal caso non bisogna procedere all'inserimento ma interrompere la procedura,sfilare il sondino ed
eventualmente ripetere la procedura in un secondo momento. Offrire il bicchiere d'acqua,è importante proprio perché la
deglutizione chiude le vie aeree ma lascia aperto l'esofago, scongiurando, così il rischio di inserire il sondino nelle vie aeree.
fonendoscopio, che consiste nell'insufflare
Per essere certi che il sondino sia dentro lo stomaco, ci sono 3 tecniche, quella del
aria all'interno del sondino, per poi auscultare i rumori dovuti all'introduzione d'aria nell'epigastrio, questa è la tecnica più
utilizzata nei vari reparti di degenza ma non la più raccomandata dall'oms,in quanto non assicura che il sondino sia nello
radiografia dell'addome che è molto utilizzata negli Stati Uniti ma non
stomaco e non è esente da rischi. Altre tecniche sono la
dell' aspirazione del succo gastrico che in Italia rappresenta la tecnica standard. Tale tecnica, consiste
in Italia e quella
nell'aspirare il succo gastrico e nel farlo reagire su una cartina tornasole: se il succo è acido,significa che proviene dallo
stomaco e dunque il sondino è stato posizionato correttamente.
A questo punto,possiamo fissare il sondino e cominciare la somministrazione nutritiva al paziente.Le complicanze legate
sono principalmente 5: 1) lo sposizionamento della sonda in quanto la sonda può risalire e sposizionarsi in
sonda, 2) l'ostru- -zione, si verifica principalmente quando vengono somministrati preparati non perfettamente
qualsiasi momento
sciolti, ad esempio, nel caso della preparazione del latte in polvere, se non si sciolgono tutti i grumi la sonda si può ostruire3)i
provocati dalla frizione esercitata dal sondino su una parte della narice, che si possono prevenire mantenendo il
decubiti 4) le infezioni che si possono verificare in seguito alla
sito d'inserzione ben pulito e cambiando frequentemente l'ancoraggio
contaminazione delle soluzioni che vengono manipolate, motivo per cui bisogna mettere in atto tutte le misure di profilassi 5)
e infine la rottura della sonda, complicanza che si verifica in casi estremi, ad esempio quando la sonda è in trazione o
dolori addominali, che
subisce pesi e strozzature. Le complicanze dovute all'infusione di nutrienti sono rappresentate da
sono comuni quando si cominciano a introdurre alimenti nuovi, motivo per cui, in questi casi si preferisce cominciare con
diarrea che di solito si verifica quando gli alimenti
una velocità ridotta e mano a mano aumentarla fino ad arrivare a regime,la
vengono contaminati a seguito di una cattiva manipolazione, motivo per cui è importante cambiare spesso i set infusionali, la
stitichezza che si può prevenire c
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