Anteprima
Vedrai una selezione di 5 pagine su 17
Appunti Tirocinio primo anno Pag. 1 Appunti Tirocinio primo anno Pag. 2
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Tirocinio primo anno Pag. 6
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Tirocinio primo anno Pag. 11
Anteprima di 5 pagg. su 17.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Appunti Tirocinio primo anno Pag. 16
1 su 17
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

VIA SOTTOCUTANEA

Si utilizza per ottenere un effetto terapeutico (insulina, eparina, sieri, vaccini).

Assorbimento più lento con effetto tra 15-30 minuti dopo iniezione.

Siringa insulina, 1mL, 2,5mL, aghi 25/26G (lunghezza 1,5cm angolo 45, lunghezza 1,2cm

angolo 90)

Sede somministrazione: lato esterno braccio, parete addominale inferiore, coscia

anteriore, regione scapolare, regioni antero-dorsali superiori dei glutei.

Importante cambiare sede sommministrazione per evitare lipoatrofia o lipoipertrofia.

INSULINA in penna preriempita. Al primo utilizzo, caricare a 8 unita e somministrare a

vuoto con ago verso il cielo.

EPARINA in siringhe preriempite. E’ presente una piccola bolla d’aria che non va rimossa.

VIA INTRAMUSCOLARE

Si utilizza per ottenere un effetto terapeutico.

Velocità di assorbimento dipende dalla tipologia di irrorazione del tessuto (deltoide piu

veloce del gluteo), vascolarizzazione e quantità tessuto adiposo (più grasso, più tempo per

assorbimento).

Vantaggi: garantisce azione sistemica rapida, permette assorbimento grandi quantità di

farmaco

Sedi: ventroglutea (lato anca, poco grasso, farmaco inferiore 5ml, non ci sono molti

nervi/vasi), deltoidea (somministrazione a 90 gradi, farmaco inferiore 2ml, rischio nervo e

arteria radiale), dorsoglutea (superiore esterno,farmaco inferiore 4ml, rischio nervo sciatico

e arteria gluteale superiore), retto femorale, vasto laterale (non presentano nervi o vasi

importanti, utilizzati in neonati, farmaco inferiore 5ml).

Si utilizza tecnica del tratto Z: si tende la cute di ¾ cm, cosi si creano dislivelli e non c’e il

pericolo che il farmaco fuoriesca. Angolo di 90 gradi, si entra con decisione. Velocità di

somministrazione di 10 secondi/mL.

Manovra di Lesser: aspirare con la siringa per verificare che non si sia entrati in un vaso.

TERAPIA ENDOVENOSA

Somministrazione liquidi, nutrienti e farmaci direttamente nel torrente ematico tramite

venipuntura diretta oppure un dispositivo di accesso venoso (agocannula o catetere)

La biodisponibilità del farmaco per via endovenosa è del 100%, con effetto immediato. Si

scegliere questa via di somministrazione se ho la necessita di ottenere una risposta

terapeutica rapida, se la quantità di farmaco è maggiore rispetto quella possibile con la via

intramuscolare, oppure se farmaci non possono essere somministrati in vie diverse.

Somministrazione dev’essere lenta e monitoraggio stretto, non si possono somministrare

sostanze oleose o insolubili. Complicanza più comune è flebite.

Accesso venoso si sceglie in base a sostanza da somministrare.

Somministrazione continua: prevede che farmaco venga diluito e somministrato nelle 24h.

Somministrazione intermittente: dura qualche minuti/mezz’ora/ora.

Somministrazione in bolo: dose unica, direttamente in vena.

CALCOLO DI SOMMINISTRAZIONE H : V = D : X

SOMMINISTRAZIONE TERAPIA INALATORIA (Michael Valentini)

Ossigenoterapia è la somministrazione artificiale di O2 che ha lo scopo di correggere

l’ipossiemia o l’ipercapnia che possono essere indotte da malattie croniche o acute.

Ipercapnia è generalmente causata da ipoventilazione, con malattie cardiache o

polmonare, è presenta un eccessiva concentrazione di anidride carbonica nel sangue.

Ipossia è causata da insufficiente concentrazione di ossigeno nel sangue.

Nel testa letto presente ossigeno, aria compressa e vuoto. Ossigeno va sempre

umidificato in quanto secca le vie aeree.

Devices:

- Cannule nasali (occhialini semplici): aggiungo 4% ogni litro/minuto (20+L/min4)

- Maschera facciale semplice: poco utilizzabili in ASUGI

- Maschera di venturi: utilizza riduttori preregolati (max 60%)

- Maschera con Reservoir: posso erogare il massimo dell’ossigeno

- Occhialini ad alti flussi (10-60l/minuto)

- Ventilazione artificiale: necessita di ventilatore o pallone AMBU

Ventilazione non invasiva: nasale (malattie croniche), facciale con

o maschera (medicina emergenza/urgenza, pneumologia, terapia

intensiva), casco (meno lesioni al volto)

Ventilazione invasiva: entra selettivamente nelle vie aeree, necessita di

o sedazione profonda e curarizzazione

Tracheostomia può utilizzare i dispositivi appena descritti.

Aspirazione tracheale per via nasale/orale, via tubo endotracheale o via tracheostomia.

Aria presenta 21% O2 ed è un farmaco, prescritto e utilizzo va ragionato.

RILEVAZIONE PARAMETRI VITALI (Lorena Castellani)

- Pressione

- Saturazione

- Frequenza cardiaca

- Frequenza respiratoria

- Temperatura

- Dolore

Rilevazione pressione arteriosa

Pressione esercitata dal sangue sulla parete delle arterie.

Sistole – in cui avviene contrazione, diastole – in cui ventricoli si riempiono di sangue.

Si utilizza sfigmomanometro (80% della circonferenza e 40% lunghezza braccio) e

fonendoscopio.

Evitare di fumare sigarette o bere caffeina nei 30 minuti precedenti.

Valutare il valore precedente o la pressione abituale dell’assistito.

Prima di cominciare: igiene mani, identificazione assistito, predisporre privacy, spiegare le

fasi e lo scopo della procedura.

Procedura:

- Posizione supina o seduta a riposo da almeno 5 minuti

- Scoprire l’arto superiore, posto a livello del cuore, gomito leggermente flesso e

palmo della mano verso l’alto

- Posizionare il bracciale dello sfigmomanometro sgonfio sul braccio, circa 2-2,5

cm sopra la regione antecubitale

Non applicare sopra cateteri PICC o midline, non misurare su arti che

o presentano trombosi venosa profonda, eventi ischemici, linfedema,

traumi, fistola arterovenosa o con accessi venosi periferici durante

fleboclisi

- Rilevare il polso radiale e mantenere la rilevazione durante la procedura

- Chiudere la valvola e gonfio il bracciale fino a 30mmHg oltre la scomparsa del

polso radiale

- Leggere il valore del manometro e sgonfiare il bracciale

- Indossare il fonendoscopio e appoggiare la campana sull’arteria brachiale

- Gonfiare il bracciale fino al valore precedentemente individuato

- Sgonfiare 3mmHg al secondo

- Leggere il valore sul manometro quando compare il primo tono di Korotkoff /

sistolica

- Continuare a gonfiare il manometro e leggere valore quando scompaiono i toni

di Korotkoff, ultimo tono indica il valore diastolico

- Sconfinare rapidamente lo firmo manometro e rimuoverlo

- Attendere due minuti prima di effettuare una seconda rilevazione

Al termine :

- Comunico i dati e discuto i dati con l’assistito

- Detergere lo sfigmomanometro e fonendoscopio

- Effettuare igiene mani

- Documentare i dati rilevati

Ottimale <120/80, ipertensione non è un problema

Pressione normale 120/80

Ipertensione >140/90

Rilevazione frequenza cardiaca

Numero id battiti al minuto, rivelato tramite auscultazione, palpazione delle arterie e ECG

Polso assente: asistolia

FC<60 bpm: bradicardia

FC 60 – 100 bpm: frequenza normale

FC >100 bpm: tachicardia

Siti di rilevazione:

- Arteria radiale

- Arteria brachiale

- Arteria carotidea

- Arteria femorale

- Arteria poplitea

- Posteriore tibiale

- Dorsale pedidea

Procedura:

- Supino, schienale rialzato di almeno 30gradi e braccia lungo i fianchi

- Sposto i vestiti esponendo solo l’area di file azione

- Porre polpastrelli indice , medio e anulare sopra l’arteria radiale e compriamo

leggermente l’arteria in modo da percepire le pulsazioni e contarle

- Valuto anche forza e ritmo

- Contare i battiti per 1 minuto

- Comunico il risultato e documento la procedura con data, ora e caratteristiche

Frequenza respiratoria

Numero di atti respiratori in un minuto (si può simularla)

Soggetto adulto:

- Apnea: frequenza assente (anche volontaria)

- Bradipnea < 16

- Eupnea

- Tachipnea > 20

Valuto anche bilateralità della respirazione.

Temperatura corporea

Equilibrio tra produzione di calore e dispersione del calore. Centro di regolazione

nell’ipotalamo. Cambia in base alle condizioni ambientali, attività fisica, fluttuazione

durante il giorno e altri fattori fisiologici come ciclo mestruale, digestione…

Circa intorno ai 37 gradi e non influenzata dall’ambiente esterno.

Se temperatura > 37 gradi, attivati meccanismi di vasodilatazione e sudorazione

Se temperatura < 37 gradi, attivati meccanismi di vasocostrizione e brivido

Siti di rilevazione:

- Bocca, canale uditivo, ascella e retto sono i siti preferiti

- Raccomandato utilizzo sempre stesso termometro e sempre stesso sito

Decorso febbrile:

- Fase di ascesa o prodromica: citochine agiscono sui neuroni del centro

termoregolatore che innesca risposta termo conservativa. Sensazione di freddo,

brivido, pallore cutaneo

- Fase di acme o plateau o fastigio: centro termoregolatore si regola su un livello

più elevato di quello fisiologico. Scompare sensazione di freddo, sostituita da

quella di caldo, sudorazione, vasodilatazione, tachicardia, meccanismi termo

dispersione

- Fase di defervescenza: ridotta produzione di citochine pirogene per lisi o crisi.

Lieve senso di calore seguito da benessere, disidratazione e spossatezza.

Dolore

Altamente soggettivo, trattare adeguatamente il dolore significa garantire la dignità e

autonomia del malato. Il maggior esperto di dolore è l’assistito che lo sperimenta.

Dolore da procedura: spesso dolore peggiore associato alla procedura stessa piuttosto

che malattia (riduzione di fratture, biopsie ossee, procedure cardio-toraciche).

RACCOLTA CAMPIONI (Manuela Dreos)

Esame urina e urinocoltura

Raccolta feci

Ricerca sangue occulto

Prelievo ematico

Esami richiesti: analisi chimico fisico e analisi microbiologica(importante antibiogramma)

Processo:

- Fase preanalitica (prelievo)

- Fase intra analitica (laboratorio)

- Fase post analitica (consegna risultati)

Fase preanalitica

Urine

Una corretta modalità di raccolta e di trasporto di un campione biologico assicura una

maggior precisione e attendibilità del risultato dell’esame richiesto.

Un prelievo e/o invio non appropriato del materiale biologico ha come conseguenza un

errato trattamento terapeutico con possibile danno per il paziente.

Responsabilità preanalitica: contaminazione del campione e alterazione del campione

Urine devono essere concentrate quindi devono stare almeno 3 ore nella vescica.

Evitare il contatto del vasetto con la cute o altre superfici per non contaminare.

Lavarsi, eliminare le prime urine e poi iniziare a raccogliere le urine.

Riempire la provetta tramite foro nel tappo del vasetto, va solo la provetta in laboratorio.

Mediamente campioni consegnati in laboratorio entro 2 ore, altrimenti conservati in frigo

(max 24h).

Feci

Materiale dovrebbe essere raccolto nel momento acuto del processo infettivo e sono

sufficienti 2g fi feci emess

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
17 pagine
SSD Scienze mediche MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher ilovepoohrdr di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Fondamenti di infermieristica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Trieste o del prof Sanson Gianfranco.