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PIHA

razionalismo con cui entra in contatto ma non vengono raccolte in maniera acritica ma vengono accolte e

studiate secondo gli elementi di dinamismo e emozionalità.

Anche se reperibili a forme geometriche razionali, presentano un modo di aggregarsi in maniera uniforme

intorno all’edificio però slittano e si giustappongono raggiungendo una componente di dinamismo e vitalità.

Oltre alla giacitura ortogonale, vengono introdotte delle spezzate, in cui viene introdotta questa linea e

molteplicità di giaciture a delle forme vicine a una sensibilità umana e naturale.

Villetta per vacanze – Girotondo: progetto di concorso organizzato dalla rivista finlandese “Aitta”, 1928

Ha un impianto regolare con elementi eccezionali. Corrompe la forma naturale. Leggiamo le forme puriste

che poi è negata da un aggetto e dal tetto leggermente inclinato con la presenza della vegetazione. Coniuga le

forme del razionalismo con alcune eccezioni che corrompono la forma e la rendono più dinamica e vitale.

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Cottage Konsoli progetto di concorso organizzato dalla rivista finlandese “Aitta”, 1928

Solo attraverso al tetto leggermente

inclinato, si inizia a corrompere la

forma ortogonale, con il progetto del

Cottage consoli

Il tetto viene leggermente inclinato con

vegetazione al di sopra, in questi

progetti inizia a coniugare le forme

razionaliste con alcune eccezioni che

corrompono questa forma rendendola

un po’ più dinamica e vitale.

Sanatorio a Paimio, 1922-33

Stiamo negli anni 20-30, in un mondo in cui si sta vivendo la

crisi del razionalismo.

Rappresenta una È il

dimensione comunitaria e condivisa.

punto di svolta e di arrivo della formazione architettonica

giovanile e sta vivendo la crisi del funzionalismo. C’è una ricca

vegetazione all’esterno. La rappresentazione sintetizza i corpi

di fabbrica e le ombre mettono in evidenza le relative altezze.

Osserviamo un edificio unitario e compatto e a ognuno degli

edifici viene data una specifica funzione e l’impianto nella sua complessità risulta un’aggregazione di corpi

di fabbrica disposti in modo libero. La giacitura viene giustificata da ragioni espositive per cercare la

migliore esposizione rispetto ai raggi solari. La successione di elementi è una successione di parti tenute

insieme dalla ragione che definisce un impianto aperto, planimetria che lascia entrare le parte del paesaggio

all’interno. I due corpi di fabbrica longitudinali ospitano l’ingresso che è un invaso intercluso tra questi

corpi. Aalto caratterizza i fronti degli edifici con una

motivazione che nasce da ragioni di ordine

funzionale e ciascun fronte presenta una

caratterizzazione individuale, giustificata dalla

funzione deli spazi contenuti all’interno e agisce

sul rapporto tra struttura, forma e programma

funzionale. Non solo sono differenti in pianta e

in altezza i singoli volumi ma è come se fossero

un insieme di soluzioni, il dinamismo

nell’impianto crea una dimensione

assolutamente originale che annulla la soluzione

univoca che hanno invece sviluppato altri

progettisti legati a soluzioni razionali.

I corpi di fabbrica sono

principalmente 3: corpo A

contiene le camere di vigenza,

per questo risulta stretto e

lungo, corpo B i servizi comuni

e corpo C e D rappresentano le

cucine e gli impianti.

È uno spazio aperto in cui il territorio penetra all’interno

dell’impianto aperto

Pensilina d’ingresso, con una forma concava e convessa, priva di

qualsiasi ragione strutturale e che individua un punto di soglia.

Ogni prospetto ha una soluzione di definizione dell’involucro

differenti, ciascun fronte ha una funzione differente che viene

espressa in maniera differente. Sopra stratificazione fasce opache o

trasparenti. Nella parte di fondo, pieni e vuoti, che identificano e

denunciano attraverso i pilastri le campate interne, complanarità tra

struttura e involucro.

Varietà nella composizione altimetrica messa in

evidenza dalla sezione che taglia i corpi di fabbrica.

La copertura aprendosi e chiudendosi va a creare una

terrazza solarium.

La posizione degli elementi strutturali è molto

importante. Il fronte frontale è aperto mentre l’altro

è complanare. I vari elementi vanno a creare una

successione di pieni e di vuoti che scandiscono il

ritmo dell’edificio. L’unica curva presente nella

struttura va a identificare la pensilina. La

successione di terrazze è stata possibile grazie a

soluzioni strutturali ben studiate grazie a dei terrazzi

a sbalzo connessi al solaio vero e proprio.

La struttura sviluppata in altezza e in lunghezza presenta grandi finestre a nastro che identificano e

denunciano la presenza di questo spazio lineare che corre per tutta la lunghezza dell’edificio

contrassegnando il rapporto tra struttura e interno. La testata dell’edificio usa una trovata differente

dagli altri edifici. Questo sottolinea la varietà

delle soluzioni dell’architetto che applica

all’interno di un solo edificio, usate ognuna per

una specifica funzione. Nella testata quindi

accentuando lo sbalzo dei balconi riesce a far

notare quanto la struttura sia arretrata rispetto a

quello che si può notare vedendolo frontalmente.

Il prospetto retrostante invece riesce ad

identificare e conferire ad ogni stanza una sua

personalizzazione senza ricadere nella alienante serializzazione della struttura. Nella costruzione di ogni

stanza ricava una particolare attenzione all’uomo e alle sue necessità che non vengono più standardizzate, ma

vengono comprese e tutto viene progettato e pensato in base a questo “piccolo di alto. Progetta tutto

uomo”

nelle stanze, dai letti alle mensole appoggiate sulle finestre che vengono disegnate anche in pianta, ai

lavandini con uno studio su addirittura come cade l’acqua in modo da ridurre il più possibile il rumore.

Il corpo delle degenze termina con un solarium superiore e presenta inferiormente pensiline in serie che

identificano ulteriori solarium. Ultimamente questo corpo è stato chiuso dalle vetrate,

Il corpo dei servizi è uno dei corpi che presenta il maggior numero di soluzioni. Tra struttura e involucro.

Questa superfice intonacata racchiude logge e usa con disinvoltura le tecniche che riescono a definire una

contrapposizione di pieni e di vuoti che scandiscono non solo il ritmo visivo ma anche il ritmo strutturale,

mettendo in relazione in maniera perfetta la struttura, l’involucro e la funzione.

Viene rifiutata la soluzione della standardizzazione e della ripetizione in serie.

Aalto mette al centro dei suoi progetti

l’individuo, non c’è più geometria o

uomo medio standardizzato, c’è

l’individuo, ognuno diverso dall’altro e

all’uomo standard sostituisce l’individuo

per il quale ha un’estrema attenzione

(soprattutto se l’uomo è malato) e lo

chiama il suo piccolo uomo. Disegna un

lavandino con un piano di caduta

dell’acqua molto inclinata ed elimina il

rumore dell’acqua che cade per attenuare

il disturbo che questi elementi possano

arrecare ai malati: c’è un’attenzione al

dettaglio per rendere per quanto possibile

la vita migliore all’interno del

complesso.

La successione di terrazza sovrapposte e

libera completamento i fronti perimetrali.

L’elemento di conclusione in copertura

caratterizza il corpo di degenze in cui solo un

file struttura arriva in copertura dove realizza

un solarium. Il sistema retrostante prevede un

fronte completamente chiuso perché la

funzione dell’esposizione è quella opposta.

C’è una molteplicità di soluzioni per il corpo

di servizi. Sopra la liberazione di elementi

strutturali con realizzazione di logge perché

dietro i piani ci sono differenti soluzioni. C’è

un differente grado di struttura: il massimo grado è dove disegna il telaio strutturale sul prospetto e quindi

nel rapporto tra pieni e vuoti prevale il vuoto. La molteplicità di soluzione tra i tre elementi coesiste come un

collage e viene armonizzato in un insieme, è una sublimazione tra pieni e vuoti a discapito di una soluzione

uniforme e seriale, coerente con la molteplicità delle parti che compongono l’edificio.

Sono tre residenze isolate che hanno reso noto Aalto nel contesto internazionale e appartengono alla sua fase

più matura. Il suo approccio è un approccio di adesione al funzionalismo con una revisione in modo

cioè, Vuole addolcire e

umanizzato, renderlo più vicino alla dimensione e sensibilità umana.

romanticizzare il razionalismo e umanizzando il funzionalismo. Ha impianti che, pur accogliendo impianti

geometrici razionali, li corrompe rendendoli più umani, lavorando sulla planimetria che include il paesaggio

e la natura circostante: impianti planimetrici aperti. L’inclusione dello spazio aperto che è una

reinterpretazione della phia è presente nelle planimetrie e il corpo di fabbrica è sempre un impianto ad “L”

che si forma attorno al recinto poroso. Sono impianti aperti con giustapposizione di forme geometriche

slittate e combinate con alcune forme eccezionali. La grafica trasmette la ricchezza dei materiali. L’altro

elemento che introduce è la varietà dell’uso del legno e dei materiali naturali.

FUNZIONALISMO UMANIZZATO Sono tre residenze isolate che

appartengono alla fase matura di Alvar

Aalto che rappresentano i capolavori a

livello residenziale, la sua affermazione

nasce però dal sanatorio che afferma la

sua posizione nell’adesione al

funzionalismo ma con una revisione in

chiave di umanizzazione, un approccio

più vicino alla dimensione umana,

addolcendo e rendendo romantico il

razionalismo.

Pur accettando gli impianti ortogonali,

li corrompe, rendendoli umani,

integrando la natura e il contesto,

creando impianti planimetrici aperti.

(1) L’inclusione dell’esterno è presente, e il corpo di fabbrica si sviluppa ad L in un recinto

poroso7aperto, giustapposizione di forme geometriche slittate e poi combinate con delle forme

eccezionali, ma poi la grafica trasmette la ricchezza dei materiali, altro elemento sostanziale che

viene introdotto: la varietà d’uso dei materiali naturali, particolarmente l’uso del legno.

Casa Studio a Rihitie – Helsinki 1934-36

Nel trasferirsi a Helsinki acquista un lotto di terreno dove realizza una casa Atelier, dove è

presente anche uno studio integrato. L’impianto planimetrico è ad L con un piccolo muretto

esterno che delinea un soggiorno all’aperto, rappresentano

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/14 Composizione architettonica e urbana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Izzikers di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Composizione architettonica II e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Percoco Maura.
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